Totti non smette. Ora palla alla Roma

4
550

pallotta-totti

AS ROMA NEWS – Non è un problema, tra i tanti che la Roma si trova a dover affrontare in questo momento. E nessuno vuole che lo diventi nei prossimi mesi. La prima mossa, intanto, l’ha fatta Totti: nonostante l’età, i problemi fisici, un infortunio piuttosto rognoso e l’assenza dai campi per tre lunghissimi mesi come non gli era mai successo durante una stagione, ha deciso di non fermarsi. Il capitano si sente ancora un calciatore e vuole continuare ad esserlo, almeno per un altro anno, a dispetto delle 40 candeline che spegnerà il prossimo settembre e di un contratto (da giocatore) in scadenza a giugno. Ha comunicato la sua scelta a Pallotta durante la chiacchierata vis-a-vis dell’11 dicembre e a breve si aspetta di poter discutere in concreto il rinnovo con i dirigenti e lo stesso presidente.

E la Roma che dice? Non dice, presa da altre questioni più urgenti – vedi la conferma di Garcia e il mercato di gennaio – rinviando ogni discorso a tempo debito. Intanto la società aspetta Totti in campo, già alla ripresa il 6 gennaio sul campo del Chievo. Un primo passo in cui il numero 10 giallorosso dovrà dimostrare a se stesso, all’allenatore e al club di poter dare ancora un contributo importante. Ha rinunciato a viaggi esotici per le vacanze di Natale, preferendo allenarsi e curarsi tra Trigoria e casa, come ha fatto anche ieri in palestra. Complice la squalifica per due giornate di Dzeko, spera che le sedute in gruppo da domani in poi gli permettano di mettersi a disposizione per giocare dall’inizio a Verona, consapevole che non può avere i 90 minuti nelle gambe.

Pensieri da giocatore «vivo», insomma, che corrispondono alle parole pronunciate nell’ultima uscita pubblica al Maurizio Costanzo Show. «A cosa fare da grande ci penserò tra 2-3 anni». Una dichiarazione passata quasi inosservata, che conteneva l’annuncio implicito: Totti non ha ancora intenzione di smettere. E ovviamente intende chiudere la carriera con l’unica maglia indossata nei suoi 23 anni di carriera. Per esserne certo, però, dovrà attendere ancora un po’. La Roma intende entrare nel merito da primavera in poi, quando parecchie cose saranno più chiare, a cominciare dalle condizioni fisiche del capitano. Solo allora si potrà pensare a come impostare un contratto inevitabilmente particolare e, magari, legato alle presenze. Senza dimenticare l’aspetto legato al marketing. L’input lo darà direttamente il presidente, che ha sempre dichiarato: «Fino a quando si sentirà di farlo, Francesco giocherà per la Roma e poi resterà a vita nel club». Il contratto da dirigente è già pronto con un ruolo da definire, ma non è ancora arrivato il momento di tirarlo fuori dal cassetto. Perché Totti si è messo in testa di abbattere altri record, a cominciare dalla seconda parte di questa stagione.

Finora ha messo insieme la miseria di tre presenze, fermato durante la gara col Carpi da un infortunio alla stessa coscia infortunata piuttosto seriamente nel 2013. Anche stavolta ha scelto un recupero di tipo conservativo, senza prendere in considerazione l’ipotesi di operarsi per «fissare» il tendine come gli era stato suggerito dagli ex medici della Roma due anni fa. Un intervento lo avrebbe costretto a saltare tutto il campionato in corso, invece è riuscito a guarire seguendo un lungo protocollo tra palestra, piscina e campo. Prima della sosta è tornato gradualmente in gruppo, ora si sente pronto a dare una mano alla squadra in chiara crisi di gioco ed identità. Un nuovo inizio nella storia infinita di Totti.

(Il Tempo, A. Austini)

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie della Roma sul tuo cellulare? Iscriviti subito al canale Whatsapp di Giallorossi.net!
Articolo precedenteGarcia resta in bilico, Pallotta fissa l’asticella
Articolo successivoIl coro degli ex: “Roma, tieniti Garcia”

4 Commenti

  1. Se viene a giocare gratis,per amore della Roma,allora va bene.
    Ha sicuramente il diritoo di battere tutti i record di permanenza come giocatore ma….GRATIS

  2. Sta per togliere il disturbo, non vi preoccupate tanto. Lo so che siete stanchi di vederlo con quella maglia, che non ha MAI smesso di onorare dal 1990, anno in cui approdò a Trigoria, l’ultimo regalo che il grande Dino Viola lasciò alla Roma. Tranquilli, ancora qualche mese e saluterà tutti. Non vi agitate tanto..

  3. Dino Viola se ne andò in silenzio, lasciandoci il più grande REGALO che msi potessimo aspettarci. Anche Sabatini andrà via, meno silenziosamente di Viola, buon per lui, e ci lascerà un altro regalo che, oggi, forse, neanche meriteremmo. Segnatevi il nome di Gerson, cari colleghi…

  4. ATTENZIONE: La moderazione dei commenti è ora più rigorosa.
    Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome