AS ROMA NEWS – Francesco Totti, ex Capitano ed attuale dirigente della Roma, ha rilasciato una lunga intervista a Il Venerdì di Repubblica, il supplemento settimanale del quotidiano La Repubblica. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:
Perché non hai chiuso la carriera giocando in Asia o in America?
Perché avrei rovinato 25 anni di carriera. Ho sempre detto che avrei indossato un’unica maglia. Sono di parola.
Il fallaccio a Balotelli in finale di Coppa Italia?
Erano anni che mi provocava, insultava me e i romani. Un continuo. Alla fine la cosa è esplosa. Fu un fallo orrendo, proprio per fargli male, ma i giocatori dell’Inter non mi assalirono. Mentre uscivo per l’espulsione, Maicon mi diede il cinque. La sensazione è che anche tra i suoi compagni Balotelli creasse qualche irritazione.
Una leggenda narra che alla Roma sbarravi la strada all’acquisto di campioni che potessero farti ombra…
Discorsi da bar. Se i campioni non arrivavano era per limiti di budget, mica per scelta mia. Ho sempre voluto vincere e non veder vincere.
Un’altra leggenda racconta che la notte del 3 a 0 al Barcellona non hai esultato perché rosicavi di non essere più in campo…
Qualsiasi cosa faccia c’è sempre qualche critica. Io so cosa provo e non ho niente da dimostrare. E’ vero, al primo gol non ho esultato, ma perché non avevamo ancora portato a casa la partita. Al secondo mi sono alzato in piedi ed al terzo ho preso in braccio mio figlio Cristian. Quelli che criticano non m’hanno visto? Vedono solo quello che je pare.
Con Capello ci sono stati alti e bassi. Di lui dici: “E’ un tuttologo”…
Quando parli con Capello hai sempre torto. Sa tanto, ma l’ultima parola deve essere sempre la sua. Se passa un piccione e lui dice che è un gabbiano, ti dimostrerà che è un gabbiano. E’ cocciuto, perfezionista. Un maniaco.
Al momento dell’addio però gli Irriducibili della Curva Nord ti hanno reso onore con lo striscione: I nemici di una vita salutano Francesco Totti…
Ci può essere sempre il cretino che insulta o fa la battutaccia, ma quando li incontro per strada la maggior parte dei laziali sono sportivi, mi fanno i complimenti. E anche quelli delle altre tifoserie se mi vedono in tribuna a Bergamo, Milano o Torino. E pensare che quando giocavo mi facevano a pezzi. Forse anche allora gli piacevo, ma non potevano dirlo.
Tra i grandi fautori del tuo abbandono, Luciano Spalletti…
E’ quello che ha spinto di più. Con la società erano una cosa sola.
Il tuo lavoro è quello di mediatore tra il mister Di Francesco e lo spogliatoio…
Sì, i giocatori sono bestie, sono bastardi, ma mi portano rispetto. Io ero come loro, li conosco bene, conosco il loro linguaggio segreto fatto d’occhiate, mezze parole. Cerco di rendermi utile. Nello spogliatoio ora si parla quasi solo inglese. Se non lo sai non capisci un cazzo. E si fa meno gruppo. In ritiro, rientrato dal campo, ognuno si isola in camera sua col telefonino a navigare o mandare messaggi.
Cassano?
Quando è arrivato, le volte che ero a cena con altre sette o otto persone, lui era a un altro tavolo e quando ci alzavamo aveva già pagato lui. Pagava per persone che non conosceva, solo perchè c’ero io. Alla terza volta gli ho detto: “Così non mi sta bene”. Non è che voleva comprarmi coi soldi, è così di indole. Ora non lo fa più perchè sennò la moglie lo mena…
Fonte: Il Venerdì di Repubblica
Lassa perde i racconti capità
viette a pia un caffè con tutti i romanisti arrabbiati, daje su.
Romanisti a me!
Grande Francesco! Su spalletti però hai sbagliato. È l’unico che ci ha messo la faccia, ma che a 40 anni dovessi smettere lo pensavano tutti ormai, tranne te. E infatti hai smesso con Monchi.
Confrontando i risultati di spalletti (record di gol e punti e in lotta per lo scudetto fino a poche gg dalla fine) con quelli diDiFra (record di sconfitte interne, mancanza di gioco, – 15 punti e solo 3 partite azzeccate su 60) non credo sia stato un bene per la Roma la guerra che gli hai fatto (Ilary, Costanzo, interviste varie…).
“E’ quello che ha spinto di più. [ Spalletti] Con la società erano una cosa sola.”
Tradotto: la società, il cui braccio operativo era il pelatone di certaldo, mi ha fatto fuori.
E qualcuno ancora osa dire che questa società tiene a sè i romani…
DDR è rimasto perché farà carriera all’interno della Roma (forse proprio l’allenatore), e Florenzi solo perché ha rinunciato ad 1 milione rispetto a quello che offrivano altrove.
Pallotta boys, in questi giorni vi hanno distrutto. Vergognatevi!
hai sbagliato e continui a sbagliare con spalletti. Negli ultimi due anni quando ti vedevo giocare, avevo una stretta al cuore, arrancavi dietro giocatori molto piu giovani di te, mi sentivo ….umiliato nel vedere il mio CAPITANO maltrattato dagli avversari e pregavo perche qualcuno ti dicessi”a Francè,è ora da smette” sei e rimarrai per sempre il nostro CAPITANO insieme a Di Bartolomei e Losi.
I preliminari di champions, persi miseramente contro il porto, li hai raggiunti grazie ai suoi goal. Non dimenticarlo.
Il suo talento è così grande, la sua capacità di mettere giocatori davanti al portiere…che potrebbe giocare ancora.
Penso non ci sia stato 1 tifoso non concorde sul fatto che era ora di salutare il calcio giocato.
Il problema è il modo.
Il 1o anno io ero dalla parte di Saplletti.
Il 2o anno no: era sempre il Pelatone a cercare la polemica, ricordo un’intervista a Gennaio in cui dal nulla tirò fuori il contratto di Totti, di cui non parlava nessuno-
e da lì un continuo, spesso in modo provocatorio.
Per finire la pagliacciata di San Siro:: vinci 3-1 contro una squadra allo sbando, lo stadio AVVERSARIO invoca il capitano per gli ultimi 5 minuti e la standing ovation, e tu togli una punta e metti BRUNO PERES????
E dai.
Il solito Spalletti.
Il passaggio interessante e che mi fa riflettere è “E’ quello che ha spinto di più. Con la società erano una cosa sola.”
Se anche la società non ha avuto riguardo perché hai accettato un ruolo in essa?
FORZA ROMA
bravo
pensa quanto è coerente
FORZA ROMA
Perchè lo fa gratis!!!!!!!!!!
Finiscila, pesante, a 40 anni le partite si vedono dalla tribuna!
A Spalletti (uno dei migliori tecnici della nostra storia) devi dire solo GRAZIE
Caro Francesco
forse è il contrario ..prima di incontrarsi tottti era già totti mentre a spalletti lo conosceva la sua mamma e gli amici del bar..
sono contento di sentire rivalutata la figura di Spalletti. Per me è stato sempre un grande e cito solo 4 cose: ha il coraggio di affrontare la situazione di Totti, nel passato si inventa Totti centravanti non avendo altro, se avesse avuto la prima e seconda rosa di EDF, contro la sua stringatissima, (ricordate che a gennaio implorava un terzino ?), sicuro staremmo meglio, riesce a trasformare Perotta e Naingollan in goleador … .
Grande toscano.
Grande allenatore,
uomo insopportabile.
Mo se la prendono pure col CAPITANO…INDEGNI
Un pensiero a tutti quelli che questa estate volevano balotelli alla Roma. Vergognatevi di accostarci a lui!
Purtroppo spalletti è odiato per come ha gestito Totti. La realtà e che la società ci doveva mettere la faccia ma ha preferito nascondersi dietro al pelato
Monchi alla prima intervista disse che sarebbe stata l’ultima annata di Totti.
Io lo trovai quasi un po’ sfacciato addirittura.
Ma nulla,
bisogna dire per forza male.
Ringrazierò sempre sia il capitano che il mister pelato. Grazie a loro ho vissuto momenti calcistici indimenticabili. La prima Roma di Spalletti , nonostante i limiti economici , ha dimostrato a tutta Europa come si giocava a pallone.. se guardo adesso ciò che è diventata la Roma ( una vetrina) mi viene da piangere.
“nonostante i limiti economici”
che allora evidentemente erano un pregio, mentre ora vi fanno urlare AMERICANS STRACCIONS.
” momenti calcistici indimenticabili.”
Vero, anche il 7-1 a Manchester però.
“se guardo adesso ciò che è diventata la Roma”
cioè una squadra nelle prime 3 da 5 anni e costantemente in Europa
(e non per le assenze di Juve, Napoli e Lazio come la Roma di Spalletti).
Poteva anna’ peggio eh.
Ti ricordo che quella Roma arrivo 5a il primo anno (poi 2i per le penalizzazioni).
Poi due anni secondi per assenza di Rivali. (idem la Coppa Italia)
Tornate le altre, sesti.,
L’anno dopo Spalletti si dimise alla seconda giornata.
Io ricordo con più ammirazione Ranieri.
Probabilmente ancora qualche anno, poi capirà Spalletti.
Sei stato il più grande di sempre, hai fatto benissimo con balochi? uno che non vale niente e la sua carriera lo dimostra, con spalletti no hai torto era ora di lasciare e ora giu con i pollici in basso ma bisogna essere obiettivi non potevi pensare di rimanere .quel tiraemolla ha destabilizzato tutti io vedo altre bandiere e ora altra bordata di proteste che hanno lasciato come dovevano e quando dovevano e purtroppo sono tutti dell’odiata giuve buffon del piero marchisio (24 anni24) in società .appunto società !!!! loro vincono
Però Romano Romanista lavora per la Roma ci vuole bene, ma qualcuno gliela sta sventrando e non dice niente, nemmeno si oppone a qualche cessione.
Parlava di più da calciatore che da Dirigente, pallotta avrà ipnotizzato pure lui.
Secondo voi se 15 anni fa ci fosse stato un “Totti” dirigente romano e romanista, e il vero Totti giocatore FT10, secondo voi si sarebbe opposto il “Totti”dirigente alla vendita del Totti giocatore?
Caro Francesco in campo arrancavi malgrado l immensa classe, hai fatto massacrare mediaticamente Spalletti solo perché ti ha messo davanti una realtà purtroppo amara ossia che era arrivato il momento di dire basta.
Forse un giorno con meno ego lo capirai
” I calciatori sono bestie, dei bastardi”…una frase che fa molto riflettere e che fa capire quanto sia difficile per un allenatore, a sua volta ex-calciatore passato dall’altra parte della barricata, gestire questa tipologia umana. Se così fosse, tutte le logiche dell’importanza del gruppo, dell’unione di intenti passano in secondo piano rispetto alla logica del branco.
Il mister dovrà diventare capobranco, è questo l’obiettivo più urgente per Eusebio da raggiungere prima che l’adesione ai suoi schemi tattici e alle sue strategie di allenamento.
Totti divenne scarpa d’oro grazie a Spalletti (mica Di Francesco) che gli cucí il ruolo di falso nueve..
Caro Nicuto
“Se non rinnovano a Totti vado via”. Mentecatto.
Totti doveva restare in campo fino a quando non avesse deciso lui, e solo lui, di smettere. Forse quel fuoriclasse, dato per morto da secoli, non ha vinto da solo più di una partita giocando solo dieci minuti? A quel “grande allenatore” che lo metteva in campo per disperazione, non ha forse salvato il culo? Auguro a Spalletti di continuare a “non vincere” un tubo nella sua fino a qui memorabile carriera e di tornare in Russia, o magari ad allenare i cinesi di Suning.
La storia ha dato ragione a Totti. Erano già due anni che lo volevano far smettere e lo usava con il contagocce. Eppure Totti ha dimostrato (ricordo con Il torino doppietta in 10 minuti) che era ancora utilissimo. Peccato perchè le ultime due stagioni meritava di giocare di più.
Io penso una cosa: la scelta di far fuori Totti è solo ed esclusivamente della società che non potendo prendere una decisione così forte per non avere un popolo contro ha chiesto a Spalletti ( tanto un allenatore prima o poi va via)di metterci la faccia ed in qualche modo ha giovato anche a lui uscendone come un allenatore che non guarda in faccia a nessuno e sa mettere in riga i campioni.
Sinceramente a me della Diatriba Totti/Spalletti frega ben poco, sono due professionisti strapagati e tra l’altro continuare a mettere in piazza certi particolari solo per continuare a farsi pubblicità e soldi non lo trovo professionale ( sbaglierò) . Tornando però al capitano sul quale evito di evocare i suoi noti trascorsi a campione e cuore di Roma ( la solita tarantella per avere consensi) vorrei concentrarmi sul suo nuovo ruolo. Nell’intervista ci tiene a specificare che lui, giocatore/campione navigato conosce tutti i segreti dello spogliatoio ed è in grado di gestirlo. Dai fatti che stanno accadendo nelle ultime settimane direi proprio di no. L’unica cosa che si sembra aver capito, sempre in una sua intervista ( magari manipolata) che senza campioni non si vince… ERGO…