Tra Dzeko e la Roma il matrimonio è in crisi

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Foto LaPresse - Daniele Badolato 30/08/2015 Roma ( Italia) Sport Calcio Roma - Juventus Campionato di Calcio Serie A TIM 2015 2016 - Stadio "Olimpico" Nella foto: Edin Dzeko Photo LaPresse - Daniele Badolato 30 August 2015 Roma ( Italy) Sport Soccer Roma - Juventus Italian Football Championship League A TIM 2015 2016 - "Olimpico" Stadium In the pic: Edin Dzeko

Foto LaPresse - Daniele Badolato 30/08/2015 Roma ( Italia) Sport Calcio Roma - Juventus Campionato di Calcio Serie A TIM 2015 2016 - Stadio "Olimpico" Nella foto: Edin Dzeko Photo LaPresse - Daniele Badolato 30 August 2015 Roma ( Italy) Sport Soccer Roma - Juventus Italian Football Championship League A TIM 2015 2016 - "Olimpico" Stadium In the pic: Edin Dzeko

NOTIZIE AS ROMA – Quattordici partite, ritorno degli ottavi di Champions incluso. Sono quelle della verità, necessarie per capirsi una volta per tutte e per guardarsi definitivamente in faccia: da una parte la Roma, dall’altra Edin Dzeko, per decidere se andare avanti insieme o dirsi addio. Quello con il bosniaco, infatti, è stato un matrimonio che doveva mettere le ali ai giallorossi e che invece, ad oggi, vive una di quelle «crisette» che possono sfociare nel divorzio. Tanto che alla finestra resta vivo l’interesse del Besiktas, che già nei giorni scorsi aveva fatto pervenire a Sabatini (tramite un intermediario) un’offerta di 15 milioni (più 5 di bonus). E chissà che agiugno i turchi non tornino alla carica.

UMORE NERO – Dzeko ha digerito a fatica l’esclusione di mercoledì in Champions, contro il Real. Non se l’aspettava, era venuto a Roma proprio per giocare quelle partite lì, quelle di maggior prestigio, di richiamo internazionale. Era la ciliegina su di una torta che doveva essere già di per sé gustosa ed appetibile. Quando Spalletti ha comunicato la formazione ha mandato giù il boccone amaro, senza isterismi. Ma in cuor suo ci è rimasto male, ha metabolizzato a fatica la «semibocciatura». Si è fatto tante domande, anche se poi a Trigoria non fa trapelare nulla e continua a comportarsi come il migliore dei professionisti. Ma questo perché lo è e perché è abituato a un grado di professionalità che ti viene trasmesso quando giochi ad alti livelli in campionati come la Bundesliga e la Premier. Ma quando entra in campo, la prima cosa che si nota è lamancanza di fiducia. Come se strada facendo avesse perso la convinzione che venire a Roma sia stata la scelta giusta.

LA CONTROPARTE – Dall’altra parte, invece, ci sono la Roma e Spalletti. La società, è inutile nasconderlo, si aspettava un rendimento diverso, soprattutto in termini di gol (Dzeko ne ha fatti in tutto 6, tra campionato e Champions). Era stato preso per essere la dinamite da opporre ai vari Higuain, Dybala e Bacca e come tale si era presentato ad inizio stagione, tra l’amichevole col Siviglia e la Juve. Dopo l’infortunio subito con il Carpi, all’andata, in realtà si è visto un altro giocatore. E poi c’è Spalletti, che invece non perde occasione per stimolarlo, difenderlo, scaricarlo da responsabilità epressioni. Anche a costo di distribuirle su tutti gli altri, sulla squadra, come quando dice «non siamo bravi noi a servirlo come si deve, dobbiamo metterlo in condizione di far bene». Un fondo di verità c’è, come è anche vero che quando ha fatto bene Dzeko ha spesso giocato con un compagno di reparto vicino: Grafite al Wolfsburg, Agüero alCity. Domani, intanto, il bosniaco sarà di nuovo lì, al centro dell’attacco. Per superare ilPalermo e cercare la cura.

GUAIO DE ROSSI – La brutta notizia per la Roma arriva invece da Daniele De Rossi. Gli esami effettuati ieri, infatti, «hanno mostrato la presenza di una lesione miofasciale di primo grado del soleo della gamba sinistra». Per il centrocampista previsto uno stop di 3-4 settimane. Spalletti l’aveva detto, «la situazione di Daniele mi preoccupa, anche se mi hanno rassicurato». Evidentemente non è bastato.

(Gazzetta dello Sport, A. Pugliese)

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7 Commenti

  1. Mi spiace per i tanti polli e purtroppo sono tanti qui che abboccano a certe notizie create ad arte per destabilizzare la roma… Stanno facendo di tutto per favorire le milanesi per mandarle in champions

  2. Dzeko ha giocato tanto e non ha dato nulla.
    Se poi fa pure l’offeso non va bene.
    Se vuole andare,se ne andasse,lo sostituiremo con Pavoletti del nostro grande amico Preziosi,per ad ora molto meglio di Dzeko.

  3. Non è il momento di parlare di mercato adesso è il momento di vincere le partite quindi per noi tifosi di tifare e sostenere la squadra non abboccando alle notizie dei giornali da quattro soldi…ubrr scrivo questo commento in generale non è per screditare il tuo commento anzi è molto simile ad un commento che ho scritto ieri quindi anche io la penso come te… però vogliono che iniziamo ad attaccare i giocatori in modo tale che l’ambiente si incendi e nascano delle frizioni all’interno dello spogliatoio e iniziamo così una nuova crisi che ci precluda così l’arrivo al terzo posto… il mio pensiero è :forza roma vinciamo contro il Palermo senza se e senza ma

  4. A me dispiace doverlo dire ma se entro fine anno nn si sblocca definitavemnte, io lo venderei.
    È l’ultima occasione che abbiamo per rientrare un po dalla spesa fatta. Ha 30 anni, nn è un pupetto.

  5. Ma quanto mai un giocatore che arriva da un altro campionato e stato subito decisivo in serie A? Allora perché non la finite di rompere le 00 alla Roma e i suoi giocatori? Mancano 13 partite li potete lasciare in pace? Naigollan al chelsie pjanic e manolas al Manchester florenzi al Barcellona sanabria al real..addirittura totti in Cina? ? perché la Roma e l’unica squadra che deve sempre combattere la stampa??

  6. se l’offerta del besiktas e’ vera sarebbe da darlo via subito, considerando che ha anche un ingaggio di 5 milioni l’anno. di sostituti addirittura c’e’ ne abbiamo due: sanabria e sadiq.

    • Che ce fai de quei due? Nun vargono manco mezz’euro!!! Aspettamose altri Doumbia, altri Renato Portaluppi altri Andrade, e via dicendo!!!!

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