Una montagna di nome Sinisa

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ULTIME AS ROMAZaniolo non è Totti. Chiaro, nessun giallorosso lo pensa. E neppure Dzeko è Totti. Giovanissimo il primo, maturo il secondo, hanno entrambi il gioco e i colpi diversi dal Capitano. Eppure, insieme, costituiscono in questo momento la fortuna della Roma.

Potente, a tratti inarrestabile, Nicolò e non ci vengano a raccontare che giovedì ha incontrato un “pellegrino” turco. No, al contrario: ha fatto ammattire un esperto mestierante come Clichy. Elegante e onnipresente Edin: da lui abbiamo visto assist a occhi chiusi, molto rari per una punta di quella stazza. Il terzo Moschettiere è Lorenzo Pellegrini: non è Pizarro e neppure De Rossi, ma infila la palla verticale a colpo sicuro e arriva al tiro all’improvviso.

Fortuna avere giocatori così, perché non sono nuovi acquisti, ma uomini fortunatamente voluti già da Di Francesco. Anche i meriti di Fonseca, però, si vedono nel resto della squadra, con un punto interrogativo ancora in difesa. Oggi a Bologna sarà la prima partita in trasferta, doppia trasferta perché giocheranno anche contro la Grande Icona Mihajlovic: i rossoblù sono davanti, anche grazie alla formidabile spinta dell’allenatore malato.

Vincere a Bologna è necessario per tornare alti in classifica, ma sarà letteralmente una montagna da scalare. Forse, senza neppure festeggiare troppo. Però è una prova decisiva, anche per misurare l’organico.

(Il Messaggero, P. Liguori)

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7 Commenti

  1. Articolo da premio Pulitzer, impreziosito da un titolo che non c’entra niente. Voglio stringere la mano a Liguori per la sua capacità di esserci sempre, nonostante il suo nulla assoluto.

  2. Un groviglio di parole buttate a caso, concetti stile vuoto a perdere, connessioni forzate, paragoni improbabili – in definitiva un’inappetente brodaglia domenicale da dare in pasto a qualcuno, una spruzzata di Totti, un pizzico di Derossi, due gocce di Fonseca, una spolverata anche di Mihajlovic, giusto per restare in tema, una bella mescolata e via il pranzo è servito.

    (Ma qualcuno paga questa roba?)

  3. In mancanza di ovvi argomenti denigratori, l’ex lottatore continuo va in crisi e ci propina una serie di perle che neanche Trani post sbornia saprebbe mettere insieme. Scopriamo così che Dzeko è stato “fortemente” voluto da EDF quando questi si trovava ancora in quel di Sassuolo; così come Zaniolo, per avere il quale, probabilmente, immagino che minacciò più volte le dimissioni. Fortunatamente, regge botta con Pellegrini. Lo sforzo di scrivere qualcosa di positivo sulla Roma si vede che lo consuma da dentro. E così, nel suo posticcio elogio, non manca di ricordarci che, sì, possono essere forti quanto ti pare, ma mai come quelli che avevi. Nel frattempo si spera di avere materiale a disposizione per i più consueti toni funerei…

  4. Liguori,la prima parte dell articolo fino a Di Francesco,perche’?

    Grande Mihajlovic,stai facendo un gran lavoro a Bologna,solo che oggi noi torneremo con 3 punti a casa,tu dopo questa continua con il tuo gran lavoro,e auguri per una totale guarigione da quell infame malattia.

  5. Zaniolo è arrivato alla Roma x imbecillità nerazzurra è c.lo romanista, non certo x merito di Di Francesco.
    Dzeko era già alla Roma quando è arrivato l’ex Sassuolo, forse ha qualche merito x Pellegrini, ma non ci voleva uno scienziato x ritenerlo un possibile ottimo calciatore.
    PS Si sta enfatizzando il valore del Bologna, ma a Brescia ha vinto sfruttando l’inferiorità numerica degli avversari, fino a quel momento perdeva 3 a 1.
    Se la Roma gioca come sa non c’è partita. Forza Roma.

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