Vainqueur, cogli l’attimo e dimostra che sei da Roma

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AS ROMA NEWS – Ne resterà soltanto uno. Uno, appunto, che già nel nome ha racchiuso un po’ tutto: William Vainqueur, il vincitore del centrocampo giallorosso in questa prima partita del 2016. È lui, a Verona, l’unico punto fermo – per non dire il reduce – del reparto e, considerando che in campionato ha giocato dall’inizio soltanto una volta, questo dà tutta l’idea dell’emergenza in cui si trova la Roma.

PORTAFORTUNA Magari Garcia, che un occhio alla scaramanzia lo butta sempre, potrebbe consolarsi pensando alla buona prova di Vainqueur al derby. L’8 novembre, quando la Roma sembrava avere la strada spianata verso le parti nobilissime della classifica, accanto aveva Nainggolan, con De Rossi e Pjanic in tribuna e Keita in panchina. Oggi, col maliano a casa («ha di nuovo fastidio al polpaccio», ha ribadito il tecnico) dovrebbe avere vicino De Rossi, incontrista come lui. Insieme dovranno limitare gli attacchi del Chievo, e magari impostare l’azione, cosa che il centrocampista francese non ha proprio nel Dna. Nel derby, però, si è fatto vedere e ha messo in mostra anche una sufficiente capacità di lanciare i compagni, cosa che dovrà fare anche oggi.

OPACO Il tecnico si è speso in prima persona per averlo quest’estate e nonostante i passaggi a vuoto contro il Bate Borisov in Champions (sostituito dopo meno di 40’) e Coppa Italia (64’ grigi contro lo Spezia) si fida, anche se oggi è più che altro costretto dall’emergenza. A Vainqueur il compito di mettersi in mostra, considerando che adesso ci saranno meno possibilità per farlo, a partire da sabato, con il ritorno di Pjanic e Nainggolan.

RUOLO Intanto, oggi dovrebbe giocare nel suo ruolo preferito: regista nel 4-4-2 in fase di non possesso, mediano nel 4-2-3-1 quando Florenzi e Iago Falque avanzeranno per dare una mano alle due frecce Salah e Gervinho. «Effettivamente – il commento di Vainqueur dopo il derby – quello è il ruolo che preferisco, dove ho giocato con da quando ero piccolo. Ma per me come per tutti i calciatori, quello che poi conta è aiutare la squadra».

COME DACOURT Dichiarazioni di facciata? Forse sì due mesi fa, non certo adesso, che alla squadra il suo aiuto serve davvero. In questa settimana si è allenato sempre, fisicamente sta bene ed è uno dei meno stanchi, avendo giocato soltanto 278’ in campionato, e anche mentalmente è uno di quelli che tira sempre su il gruppo. AlBentegodi serviranno polmoni e testa giusta. In fondo, lo aveva detto lui stesso presentandosi a fine estate: «Mi ispiro a Dacourt». E lui, 10 anni fa, al Chievo ha segnato. A Verona.

(Gazzetta dello Sport, C. Zucchelli)

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3 Commenti

  1. Vainqueur l’ha già ampiamente dimostrato di essere da Roma. Ha giocato sempre bene quando chiamato in causa fino all’assist dell’ultima partita. I problemi sono altri (vedi centravanti)

  2. boh..a me vainquer non è mai dispiaciuto e quando è stato chiamato in causa ha sempre fatto bene,quindi più che dimostrare..caro garcì daje più spazio.

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