VIALLI INTERVISTA MALATTIA – Gianluca Vialli scuote il mondo del calcio con una lunga intervista rilasciata a Aldo Cazzullo del Corriere della Sera nella quale racconta della sua lotta contro il cancro: “Ne avrei fatto volentieri a meno. Ma non è stato possibile. E allora l’ho considerata semplicemente una fase della mia vita che andava vissuta con coraggio e dalla quale imparare qualcosa”.
L’ex centravanti azzurro racconta a cuore aperto la propria, dolorosa esperienza: “Sapevo che era duro e difficile doverlo dire agli altri, alla mia famiglia. Non vorresti mai far soffrire le persone che ti vogliono bene: i miei genitori, i miei fratelli e mia sorella, mia moglie Cathryn, le nostre bambine Olivia e Sofia. E ti prende come un senso di vergogna, come se quel che ti è successo fosse colpa tua. Giravo con un maglione sotto la camicia, perché gli altri non si accorgessero di nulla, per essere ancora il Vialli che conoscevano.”
Il momento difficile è alle spalle, ma la battaglia non è ancora vinta del tutto: “Ora sto bene, anzi molto bene. È passato un anno e sono tornato ad avere un fisico bestiale – scherza Vialli – Ma non ho ancora la certezza di come finirà la partita. Spero che la mia storia possa servire a ispirare le persone che si trovano all’incrocio determinante della vita. Un’altra frase chiave, di quelle che durante la cura mi appuntavo sui post-it gialli appesi al muro, è questa: “Noi siamo il prodotto dei nostri pensieri”. L’importante non è vincere; è pensare in modo vincente. La vita è fatta per il 10 per cento di quel che ci succede, e per il 90 per cento di come lo affrontiamo. Spero che la mia storia possa aiutare altri ad affrontare nel modo giusto quel che accade. Vorrei che qualcuno mi guardasse e mi dicesse: ‘È anche per merito tuo se non ho mollato’“.
Fonte: Corriere della Sera


Tutto il resto sono facezie…
Forza Vialli!!
Sono pienamente d’accordo con il tuo commento
Essendoci passato, Posso di che ne sò qualcosa… Se pur le cose sembra che ti vadino per il meglio stai sempre sul chi vive. Parliamoci chiaro la strizza è tanta E sembra non voglia placarsi mai Per questi motivi, a ragion di vedute mi associo completamente all’augurio!
Forza Vialli! ?
Su ste cose non si scherza e non c’è colore di maglia. Forza Vialli
All’epoca Zeman li aveva avvertiti tutti ricevendo da “quell’ambito” soltanto ingiurie e insulti.
In bocca al lupo, adesso.
Ricordo un Roma-Juve 92/93, con Mazzone e Trap sulle panchine. Risultato finale 2-1 per noi. Per una fortunata congiunzione astrale, quasi mai ripetutasi, gli zebrati si mangiano due rigori con Baggio e Vialli che era alla sua prima stagione in bianconero. Vialli era ancora un ragazzo piuttosto longilineo e scattante. Nel calciare il secondo rigore si infortuna ad un dito del piede e viene sostituito. Mi sembra di ricordare che non rientrò più fino al termine della stagione. L’anno successivo, quando si ripresenta in campo, fatico a riconoscerlo: calvo, e le lunghe e scattanti leve rimpiazzate da due tronchi tipo Schwarzenegger. Sembrava vittima di una mutazione genetica. Magari non c’entra nulla e quello che è successo sarebbe accaduto comunque. Mi associo in ogni caso agli auguri.
Hai scritto una cosa totalmente esatta e che concordo in pieno.
Complicato commentare questa notizia .
Sono drammi che possono capitare a chiunque purtroppo.
Auguro a Vialli una lunga vita affinché possa dare speranza a chi ne ha bisogno e anche per raccontare ai ragazzi cosa non si deve fare per raggiungere il successo.
Daje!
È riduttivo e soprattutto irriverente associare una malattia ad una situazione calcistica visto che non si hanno certezze di ciò che si dice.
In questi casi non esiste campanilismo ma solo rispetto.
Spero che Vialli vinca la sua battaglia anzi ne sono certo.
p.s. nell’ anno in cui la Roma vinse 2 a 1 con i due rigori sbagliati (uno da Vialli che si ruppe il dito) il centravanti juventino era alla seconda stagione con la Juve e da quell’ infortunio poi collezionó nel resto del campionato solo altre 8 presenze.
Infatti, come avrai notato, ho puntualizzato che le due cose potrebbero anche non avere un nesso. Ciò che è certo è che rimasi colpito dalla trasformazione fisica di un atleta che all’epoca aveva comunque già 29 anni e non 17/18. Certi fatti sono stati sanciti da un procedimento penale e da un patteggiamento del Dr. Agricola. Per cui non parliamo di insinuazioni, malcostume che aborro e fustigo quotidianamente, ma di verità processuali. E’ altrettanto certo che l’abuso di farmaci, per giunta non giustificato da alcuna patologia, porti delle conseguenze nel tempo. Non c’è proprio alcunché di riduttivo e irriverente. E spero vivamente che Vialli vinca la sua battaglia definitivamente.
Per completezza di informazione, Vialli passò alla Juve nella stagione 92/93, proprio come da me indicato. Le presenze totali furono 6. Consiglio a tutti un passaggio sulla pagina di Wikipedia a lui dedicata, dove sono pubblicate un buon numero di foto relative alla sua carriera. Ognuno potrà farsi una propria idea in proposito. Per me che in passato ho frequentato le palestre, è tutto sufficientemente chiaro.
No caro Masetti,forse hai problemi con Wikipedia.
La partita da te citata dove Baggio e Vialli sbagliarono un rigore a testa e la Roma vinse 2 a 1 contro la Juve avvenne nel 93/94 se non erro alla seconda giornata.Vialli,che fallendo il penalty si infortunó, in quella annata collezionó 10 presenze e 4 gol.
Le presenze di Vialli nei quattro anni alla Juve sono:
92/93 32 presenze 6 gol
93/94 citata sopra
94/95 30 – 17
95/96 30 11.
Confondi i gol della prima stagione con le presenze.
Hai ragione, era il 5/9/93, quindi stagione 93/94. 10 presenze e 4 gol. Resta il fatto che l’infortunio fu sfruttato a dovere per l’esplosione fisica di Vialli, che nella stagione successiva si propose come prototipo del “centravanti di sfondamento” e segnò 17 reti. Ricordo che la lunga convalescenza fu oggetto di varie speculazioni. Grazie della precisazione, mi scuso per l’errore.
Grande Masetti, è sempre solo per chiacchierare…sul fattore dell’aumento muscolare da palestrato di Vialli nessuno può darti torto.
Un grande saluto.
E grande di che? Per riconoscere un errore? Ci mancherebbe altro. Purtroppo è però un segnale che solo della mia memoria non posso più fidarmi, ahimé. Un caro saluto a te.
Co tutte le bombe che gli hanno dato alla giuve… Andrea Fortunato fu meno fortunato
Di fronte a queste disgrazie,non ci sono differenze di maglia o di tifo. Auguro a Vialli di uscire in futuro dal tunnel, per una completa guarigione.
Fabianone, il fatto che alla juve abbiano abusato di sostanze dopanti soprattutto in quel periodo è cosa certa (tant’è che hanno dovuto adottare come strategia difensiva in sede processuale la classicissima “ho i soldi per perder tempo e andare in prescrizione”).
Purtroppo le possibili conseguenze del doping sul fisico sono documentate da caterve di studi medici.
Pur essendo rispettoso per il dolore altrui, per me è educativamente dannoso sorvolare su tali scorrette e pericolose pratiche sportive (non solo juventine).
Poi da fumatore, ognuno fa quel che vuole col proprio fisico!
Per Fabianone l’uso sistematico di doping è una (normale) “situazione calcistica.” Una comune conoscenza fa l’allenatore delle giovanili e, son certo, non approverebbe un assunto simile.
dici bene anacronistico l’uso di sostanze dopanti è nocivo per la salute degli sportivi in genere , spiace che invece tale pratica continua e con sotterfugi le società sportive nascondono il pericolo,alla faccia dellla sportività e soprattutto della salute dei giocatori ,la cosa che mi auguro per noi della Roma di non incappare in queste situazioni ,del doping se anche vinci 32 o 33 scudetti ti rovini la i giocatori e questo non te salva
Purtroppo l’uso di sostanze dopanti nello sport professionistico è molto più diffuso di quanto si possa credere.
A tal proposito, posso raccontarti di un servizio giornalistico che seguii in tv facendo colazione nel bar sotto al b&b dove alloggiavo a madrid nell’ottobre 2010: il cronista era a dir poco terrorizzato perché in quel periodo venne arrestato un “luminare” (fuentes, se non sbaglio) della medicina sportiva spagnola in relazione ad uno scandalo di doping legato al mondo del ciclismo. Ebbene quel dottore era il collaboratore della nazionale spagnola, proprio nel periodo delle roboanti vittorie (europeo e mondiale) della roja e minacciava che se avesse parlato, avrebbe fatto crollare il calcio professionistico iberico.
Credo poi sia finito tutto in una bolla di sapone…
Qui nessuno dice che il doping non sia nocivo ma solo che in questo caso viene utilizzato come viatico per attaccare Vialli perché ex juventino. Fosse stato un giocatore della Roma se qualcuno avesse scritto commenti analoghi sarebbe stato perseguitato da una valanga di insulti.
Ci vuole rispetto della persona in primis, quello che succede sul campo da calcio finisce sul campo da calcio…gli sfigati portano il livore oltre l’ insuccesso sportivo.
X Amedeo:
Ovvio che la pratica in questione vada scoraggiata ad ogni livello,in ogni situazione e categoria;entrambi sappiamo bene che il male in questione è un maledetto assassino , vigliacco ed imprevedibile ed è il vero nemico da combattere.
Un abbraccio.
Fabianone, repetita iuvant in questo caso, c’è stato un processo che ha stabilito come lo staff medico della Juve, guidato dal Dr. Agricola, abbia somministrato ai giocatori dei farmaci il cui utilizzo non era giustificato da alcuna patologia. È verità processuale. Punto. Per quanto mi riguarda, non avrei difficoltà a dirlo se fosse stato coinvolto qualcuno della Roma. Un nostro ex presidente, Ciarrapico, è stato un mascalzone riconosciuto come tale dalla giustizia. Tanto per fare un esempio…
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.