NOTIZIE AS ROMA (QLUB RADIO) – Marcel Vulpis, direttore di Sporteconomy, è intervenuto ai microfoni di Qlub Radio per parlare, tra le altre cose, anche del progetto stadio della Roma e del possibile ingresso di Chen Feng nel club giallorosso. Queste le sue parole
Parliamo di economia legata ad uno degli asset strategici dell’Italia, il calcio italiano è ben lontano dai canoni medi dei più grandi club europei. Ad influire pesantemente, oltre alle strutture vetuste di parecchi impianti da gioco, anche il caro prezzi, che allontana la gente dagli stadi. Come valuta tutto questo?
“Per la qualità ed il livello obsoleto degli stadi, dovrebbero essere i presidenti a pagare i tifosi e non i tifosi a pagare i biglietti. Basta girare per vedere quanto sono brutti e vecchi gli stadi italiani, sono inadatti ad ospitare uno spettacolo come il calcio. Erano vecchi già nel ‘90, figuriamoci oggi. Il sistema italiano non è mai stato capace di rigenerarsi. Tutto è stato finalizzato all’acquisto dei calciatori, mai c’è stato un intervento strutturale per creare un asset che fosse la casa dei tifosi. Il calcio dovrebbe far divertire chi lo va a vedere. Il tifoso dovrebbe essere felice, nonostante la spesa. Dovrebbe poter portare i figli allo stadio, mangiare bene, essere in sicurezza e magari poter parcheggiare senza problemi. Al momento non è realizzabile niente di tutto ciò”.
Cosa pensa del nuovo socio dell’As Roma? Chi sarà?
“Se fosse Chen Feng potrebbe arrivare esclusivamente dalla trattativa di Rotschild con UniCredit, quindi sarebbe solo la cessione delle quote di UniCredit. Bisogna vedere se è la cessione del 31% o di una parte solamente. Quel che è certo è che Chen Feng è un magnate. Poi non so perché, ma quando i magnati vanno all’estero spendono tanti soldi, mentre in Italia hanno sempre le mani nei pantaloni”.
Qual è la differenza tra il progetto della Roma e quello della Lazio? E’ d’accordo con la politica di Lotito?
“Lotito è entrato nel 2004 nella Lazio, non sapendo neanche lui come sarebbe andata a finire. Ha preso il club quasi fallito, lo era tecnicamente, e se non avesse fatto degli interventi la Lazio faceva la fine del Bari. Ma ci sono anche le note dolenti. Chi produce calcio deve far divertire chi va allo stadio. E’ chiaro che se lui gestisce il club come un amministratore di condominio, con i conti apposto ma senza investimenti, è tutto molto bello, ma rimarrà nella storia come il presidente meno amato dai tifosi. Ma siccome comanda lui non gli interessa nulla, non credo si coinvolga nel fatto che lo stadio non è pieno. Bisogna capire quanto durerà la contestazione, perché se sono 2-3 partite Lotito fa l’ingrugnato e poi gli passa, ma se continua a lungo va presa seriamente in considerazione”.
La prossima settimana dovrebbe essere presentato finalmente il nuovo stadio della Roma. Che opinione ha in merito?
“C’è molta attesa, come ci fu anche per la presentazione dello stadio indetta da Rosella Sensi. Il tendone era stracolmo di addetti ai lavori, poi però non si fece nulla. Per fare uno stadio bisogna capire bene il progetto. Speriamo di non vedere solo un plastico o un bellissimo video, cerchiamo di capire quanto costa e perché costa così tanto. C’è troppa argilla? Problemi strutturali? Poi va capito chi paga, quanto tempo ci vogliono per le autorizzazioni. Non si sa se Marino resterà al Campidoglio. L’intenzione c’è, bisogna capire i tempi. Visto che c’è la mano pubblica di mezzo, sarebbe interessante che il sindaco e Zingaretti si prendano un impegno. Anche Marrazzo ed Alemanno avevano dato l’ok per lo stadio della Sensi, poi non se ne fece nulla”.


Lotito amministratore di Condominio è la frase più bella!
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.