Warner, il pentito, e gli uomini di Pallotta

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AS ROMA NEWS (La Repubblica, M. Mensurati/F. Tonacci) – Quando, finalmente, gli investigatori della Fifa andarono a Trinidad per vedere che fine avessero fatto quei 26 milioni di dollari versati nel tempo, rimasero sbalorditi. L’ufficio della persona che li avrebbe dovuti investire per conto della Fifa, era vuoto, il computer scollegato dalla rete e con l’hard disk vuoto, i cassetti delle scrivanie vuoti pure loro e, negli scaffali, solo gli elenchi del telefono. Oltre ai soldi, era sparita ogni prova. L’ aneddotoèraccontatoin un documento interno, l’audit del 2013 sulle ruberie nella Concacaf, la confederazione calcistica del nord edel centro America n onché dei Caraibi, che negli ultimi venticinque anni è stata l’epicentro della corruzione del calcio mondiale. B re indiscusso di quell’impero del malaffare era Jack Warner, exvicepresidente della Fifa, presidente della Concacaf e proprietario di quell’ufficio. Che poi era il terminale fisico di ogni operazione riservata dentro l’organizzazione di Zurigo, frequentato spesso dal braccio destro di Warner, il famoso Chuck Blazer (il pentito chiave dell’inchiesta dell’Fbi) e, si scopre solo ora, ben conosciuto dall’attuale amministratore delegato del-la Roma, Italo Zanzi, fino al 2011 deputy general secretary della Concacaf.

LA MINACCIA Quei documenti, ora, potrebbero riapparire tutti insieme e condannare l’intera nomenclatura del ‘Sistema Blatter’. Lo ha spiegato lo stesso Warner, in un video postato su Facebook e Youtube: “A questo punto ho fondati motivi per temere per la mia vita Ma smetterà di tacere: ho consegnato i miei files agli avvocati e ad alcune persone rispettabili e adesso aspettatevi una valanga di rivelazioni Blatter è caduto e lui sa perché. E se nessun altro sa cosa è successo, beh, lo so io”.

IL FESTINOAI di là delle minacce, il tenore del video è a cavallo tra il grottesco e l’incongruo. Come quando, per dimostrare che le accuse contro di lui sono frutto di una macchinazione degli Stati Uniti ‘scottati’ dalla sconfitta subita dal Qatar nella corsa all’organizzazione dei mondiali del 2022, Warner cita un articolo apparso sul giornale The onion (ignorando evidentemente che si tratta di una pubblicazione satirica) in cui si fa riferimento all’organizzazione di un inesistente edizione straordinana della coppa del mondo in Usa nel 2015, di riparazione. Il soggetto, del resto, è tanto riccoquantofolcloristico. Consegnatosi la scorsa settimana alle autorità di Port of Spain, Warner ha pagato la cauzione a tempo di record e poi è stat o colto da un malore mentre, la notte, partecipava a un festino organizzato in suo onore.

IL CURRICULUMDietro il folclore, si nasconde però uno dei personaggi più significativi, e forse anche simbolici, dell’intero sistema Blatter. Dopo 25 anni di potere assoluto – in occasione delle assegnazioni dei mondiali di colpo diventava uno degli uomini più potenti del pianeta, interlocutore privilegiato delle più alte cariche istituzionali-oggi Warner è accusato di reati incredibili. Una sorta di “cattivissimo me’ delle tangenti. Uno che non avrebbe avuto problemi a rubare centinaia di migliaia di dollari. destinati ai terremotati di Haiti. Uno capace di far riciclare ai suoi due figli (ora anche loro collaboratori dell’Fbi), un milione di euro, provento del bagarinaggio dei biglietti perle partite del mondiale 2006.01-tre ovviamente ai venticinque milioni inghiottiti dall’ufficio di Trinidad: erano stati usati a quanto pare per costruire il “centro sportivo Joao Havelange’, oggi di proprietà dei Warner .È stato fatto con i soldi della Fifa, è vero, ma Havelange in persona l’ha voluto regalare alla mia famiglia., è stata la fragile linea difensiva dell’ex dirigente.

BLATTER E LA CASA BIANCAMa le accuse più pesanti sono quelle relative alla corruzione in occasione delle assegnazioni dei mondiali del 2018 e del 2022. Secondo l’Fbi, la sua Concacaf, in occasione di quelle assegnazioni, è stata il crocevia delle tangenti. Finora di questa parte di inchiesta non si è saputo molto. È noto che gli inglesi, al tempo, accusarono Warner di aver chiesto due milioni e mezzo di sterline in cambio del suo voto. Ma l’impressione è che l’Fbi – che da ieri indaga anche sui mondiali del 2014 in Brasile – abbia in mano elementi molto più pesanti. Tanto che ieri la Casa Bianca si è spinta a dichiarare che ‘non sarebbe sorpresa” se al prossimo G7 i leader mondiali mettessero in agenda un confronto sul Fifa gate. E dunque sull’assegnazione dei mondiali – soprattutto quelli del 2022 – che sembra essere il vero punto chiave della questione: *** Noi inglesi – hanno fatto sapere ieri dalla Football Association -siamo pronti.. B crollo del sistema Blatter sta portando alla luce una corruzione generalizzata e diffusissima, una storia che ogni giorno si arricchisce di qualche elemento. Dall’Irlanda, ad esempio, si è saputo di cinque milioni di euro pagati sottobanco dalla Fifa per evitare che la locale federcalcio desse seguito legale alle minacce di ritorsione dopo il fallo di mano di Henry che la escluse col suo Trapattoni dai mondiali del Sudafrica.

LA ROMA DI PALLOTTA – Un pó di scompiglio, le rivelazioni minacciate da Warner e il suo archivio fantasma, potrebbero gettarlo anche nelle piccole cose italiane. Da qualche ora a Roma si sta guardando con un po’ di apprensione alle notizie in arrivo da New York. Due dei principali collaboratori di Warner e del suo braccio destro e successore Blazer alla Concacaf sono stati per anni l’attuale Ceo della As Roma ltalo Zanzi (fino al 2011) e l’attuale Head of Special Projects Planning Manolo Zubiria. Entrambi erano delegati a trattare i delicati e redditizi settori del marketing e dei diritti tv. Cioè il cuore dell’indagine dell’Fbi.

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10 Commenti

  1. che bell’articolo…getta discredito sulla ROMA senza che ci sia nulla, nemmeno mezza notizia o informazione sui nostri dirigenti. Bella stampa complimenti
    FORZA ROMA

  2. daje continuano a buttare letame senza pieta’ e senza prove….. così tanto per depistare dai veri problemi… ma mauri????? lotito??????tavecchio?????? eehhheeehhheehhh tana per i venduti
    dajeroma

  3. Mensurati è giornalista serio e preparato, mi sorprenderebbe scoprire che si presti a cerchi giochi. Magari ci sarà pure qualcosa di vero, e benvenga che indaghino, anzi, passassero al setaccio le utenze telefoniche di tutti i dirigenti della Roma, vediamo un pò se salta fuori qualche minaccia o ricattuccio che ricevono……

  4. Voci giornalistiche molto affidabili affermano che sono stati alcuni uomini di Pallotta a scatenare la guerra del Vietnam….

  5. nad domanda perchè se se sono andati zanzi ezubiria ? visto che fino al 2011 xìzanzi erecentemente zubiria stanno ora con la ROMA ‘ ? Perchè a tutti i costi si vuol fare entrare la squadra ROMA in una cosa che riveste carattere mondiale ,se queste 2 persone nel corso dell’indagine sono fino a prova contraria innocenti ? Chi mestola e ciurla nel manico ? Se da tutto ciò la società non c’entra niente chiedo che si richiedano risarcimenti danni .

  6. questi giornalai sono avvelenati perché non vedono più un biglietto gratis. …un pacco natalizio. …una notizia che sia una…….non sanno più che fare. …che schifo e che pena

  7. boh ho cercato st’articolo su repubblica di oggi , non l’ho trovato ,ho visitato il sito non c’è , mah non che una bufala ? Non parlo dei giornalisti ,non ho trovato i nomi dei 2 articolisti , boh ,che ne sò sara il caldo oppure me tocca cambia oculista , comunque non l’ho trovato

  8. allor zanzi si è dimesso nel2011 i fatti secondo l’aneddoto è raccontato in un documento interno, l’audit del 2013 sulle ruberie nella Concacaf, la confederazione calcistica del nord e el centro America nonché dei Caraibi, che negli ultimi venticinque anni è stata l’epicentro della corruzione del calcio , è da capi’ qui ci vuole un intelligenza ivestigativa che c’entra zanzi se da 2 anni si era dimesso ? I fatti riguardano il 2013 non il 2011 e zubiria quando se nè è andato ? E’strano st’articolo non è chiaro e a che cosa mirano

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