Zeman: “A Totti dissi di smettere quando era al top” (VIDEO)

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ZEMAN: “NON CE L’AVEVO CON LA JUVE, MA CON CHI DISTRUGGE IL CALCIO” – L’ex allenatore di Roma e Lazio, Zdenek Zeman, è stato ospite della rubrica “Man of the Match” su Corriere Tv. Queste le parole del boemo, attuale tecnico del Lugano, al giornalista del Corriere della Sera:

Come si trova a Lugano?
Mi trovo bene…Me la son cercata io…Sapevo che c’era tanto da lavorare, e cerchiamo di raggiungere l’obiettivo che è la salvezza. Fuori dal campo c’è la pace…poche polemiche….

Come vede il campionato italiano?
Diverso dagli altri, dove due o tre squadre si staccano. Qui invece c’è molto equilibrio.

Domenica c’è il derby. Lei diceva che era una partita come le altre: ci credeva davvero?
Ma si, perchè il pallone è lo stesso, il campo è lo stesso, e l’arbitro è lo stesso. Il derby è fatto per i tifosi. Questo senza le curve mi dispiace tanti, perchè il calcio è fatto per gli spettatori.

Non le dispiace vedere Totti in panchina?
Finche lui si sente utile…poi magari altri decidono che non è più utile. Anche io due anni fa gli consigliai di smettere quando è ancora il numero uno, e invece capisco che lui ama la Roma e vuole starci finchè può.

L’esperienza di Foggia quella più vicina all’utopia zemaniana?
Era una squadra che divertiva e si divertiva…

Le farmacie sono uscite dal calcio?
Io me lo auguro anche se non ci sono certezze. So che un gruppo ha studiato i campioni di una vecchia Champions, il 16% hanno trovato positivi. Ufficialmente non vale perchè c’erano altri esami, ma il 16% sono tanti…

Calciopoli: cos’è cambiato nel calcio italiano?
Sono cambiati pochi personaggi che restano dietro al calcio. Ora si sta più attenti, ma visti gli altri scandali  come quello del Calcioscomesse non sta cambiando molto. Visto che mancano i soldi nelle società si stanno aggiustando con le scommesse dove è più facile puntare su partite perse che poi si vincono.

Lei è stato juventino per tanti anni…
Ma io non ce l’ho con la Juve, ce l’ho con chi distrugge il calcio…Purtroppo quelle persone stavano alla Juventus. Ma io ero primo tifoso della Juventus.

Cosa ne pensa delle parole di Tavecchio?
E’ stata una brutta trappola che gli hanno fatto, ma lui non dovrebbe esprimersi in questa maniera.

Si sente in esilio qui?
No, mi sento in un Italia più ordinata e civile.

Lei si sente di non essere stato capito o di non essersi fatto capire?
Io non sono stato capito dal sistema che non voleva capire. Con la gente ho rapporti eccezionali in tutta Italia…ma è gente normale, che non fa parte del sistema.

GUARDA IL VIDEO DELL’INTERVISTA SU CORRIERE.IT

 

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4 Commenti

  1. Zeman parla sempre degli altri…lui però si doveva ritirare 20 anni fa invece di andare a fare danni ovunque. Lo vedrrei bene alla lazie

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