Perdere lo stadio: un delitto sociale

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NOTIZIE AS ROMA – Ci sono storie che ci trascendono. Lo stadio della Roma è una di queste. […] In nessuna nazione come la nostra il genio creativo e la pulsione a delinquere nel migliore dei casi, la mediocrità spesso,si scontrano ogni giorno con una rappresentazione così feroce e manichea del Bene e del Male. […] Questo stadio s’ha da fare, al di là del bene e del male, perché la parte assolutamente lesa è la comunità dei tifosi.[…]

No, non è in ballo il destino di Pallotta e del suo business o della Raggi e del suo partito, ma l’ennesimo buco nero, questo sì inasfaltabile, di una città dove tutto si disgrega e niente più si aggrega. […]Perdere l’occasione di questo stadio sarebbe, questo sì, un delitto emotivo e sociale e chi se ne frega se nessuna legge lo contempla. In certi casi, sapere è un dovere che prescinde dal capire.

E ai tristemente pensanti che dicono stadio uguale panem et circenses, rispondiamo che si vive anche di questo, soprattutto di questo. E, tanto per non esagerare, uno stadio pieno di cori e di afflati è come un tocco di Federer, un’esperienza religiosa. Non c’è bisogno di andare lontani nel tempo. L’addio di Francesco Totti.

(Corriere dello Sport, G. Dotto)

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17 Commenti

  1. In un momento di insolita lucidità Giancarlo Dotto ci regala un pezzo che non condividere sarebbe delittuoso.Gli eruditi congiuntivi infilati a maniera si combinano FINALMENTE con la sostanza degli argomenti e non con l’astiosa fuffa.
    Il riferimento a Totti e al giorno del suo addio è un gioiellino.

  2. Dottolo ha copiato il mio SADDAFARE di ieri Complimenti per la copia.
    Articolo giusto e condivisibile.
    Ora ci vorrebbe una riflessione seria e nuove procedure per eliminare la burocrazia è regole che lo stato deve cambiare x la semplificazione della cosa pubblica altrimenti moriremo di burocrazia.

    • Se non siamo già morti, siamo pronti per l’Estrema Unzione.
      Te lo dice uno che con la burocrazia ci combatte tutti i giorni.

  3. Tutti uniti dalla parte di Pallotta.

    Perché lo stadio non sarà solo il suo, ma dei romanisti e di tutti gli italiani.

    Una struttura che porta posti di lavoro a tantissime famiglie, soldi alla nazione e aumento del turismo.

    L’Italia tutta, ha bisogno di questa struttura.

    Per una volta, cerchiamo di fare le cose per bene.

    • Hai detto bene.

      Per questo i sedicenti tifosi della Roma che dicono “speriamo che lo stadio non si fa” o “lo stadio è di Pallotta non della Roma” hanno una visione miope delle cose.

      Anche se non fosse un vantaggio per il club (?!) sarebbe comunque un vantaggio per Roma, per i cittadini, per i lavoratori, per gli investimenti.

      Quindi chi tifa contro lo stadio sono o i laziali (assolutamente comprensibile) oppure i tifosi romanisti che vogliono il male di Pallotta. Questi antepongono l’odio per una persona (per motivi personali) all’arricchimento di una società, di una città, dei cittadini romani e italiani.

      Se ne renderanno conto o continueranno ad essere miopi?

    • Secondo me, solo i laziali ignoranti (ma di brutto) tifano contro lo stadio (quelli ancora più scemi di quelli che intonavano cori razzisti).

      Questo vorrebbe dire avere un visione monodimensionale della cose, e tra l’altro impuntata su quella più inutile, ossia della rivalità calcistica.

      Sfido qualsiasi laziale sano di mente ad affermare pareri negativi sullo stadio, che consentirebbe non solo di offrire nuovi posti di lavoro e aumentare incassi e turismo nazionale, ma anche di bonificare un luogo altamente degradato, che mina la bellezza della nostra capitale.

      Sui presunti tifosi, non serve esprimersi, parlano da soli.

    • La malafede allo stato puro, lo stadio non lo puo fare la Roma altrimenti porta i libri in tribunale visto che non si puo prendere a carico il progetto di fare uno stadio che costa 900mln una societa che ha ricavi di 200mln. Inoltre lo stadio e legato alla Roma, se pallotta vende la Roma, la vende con lo stadio. Ma con uno come te che merita solo la rometta e inutile scrivere questo tanto a te interessa solo i biglietti gratis.

    • marco perdi tempo a spiegare queste cose così ovvie a persone che come si dice a roma ……in culo je centra in testa no !

  4. Non sono un estimatore di Dotto, ma su questo articolo nn si può nn essere d’accordo al di là della Roma, c’è qualcosa di molto ma molto più importante della squadra….la dignità di una intera città sfregiata da bande di malaffare politiche, mafiose, delinquenziali.

    Sarebbe l’occasione di voltare pagina e di dare una bella ripulita da i pidocchi che infestano la città, la capitale sbertucciata in ogni dove, per gesta “aboviminevoli” dei gargarozzoni che devono, pur avendo avuto già tanto dallavita, ingozzarsi ancora di più.

    SPERO ARDENTEMENTE che venga fatta pulizia ne vale del nostro futuro e quello dei nostri cari

  5. Io considero Dotto un mediocre e ancora una volta, a discapito di molti di voi, anche questo articolo fa il pari, a mio modesto parere, con i pezzi giornalistici precedenti. Cosa ha detto Dotto? che bisogna fare lo stadio, perchè si vive (anche) di panem et circenses? Cioè l’enorme danno che la città di Roma, potrebbe avere dal non fare lo stadio, sarebbe riconducibile da questo “illustre” carneade alla sola perdita di cori e festeggiamenti per i tocchi di Federer o le magie di Totti? Veramente quei tocchi magici li vedremmo lo stesso, al Foro italico o allo stadio Olimpico, mio caro! Il danno enorme sarebbe dato dai mancati investimenti e dalla perdita di occasioni future di investitori esteri, pronti a non scommettere mai più su questa città. Dotto taci, fai più bella figura.

  6. Olimpiadi SERRADO..stadio SERRADO..strade SERRADO metrò SERRADO tutto in questa città è SERRADO..eh eh w carlo verdone..

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