Roma, picconate anche da Ranieri

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NOTIZIE AS ROMA – Claudio Ranieri non ricorda esattamente di aver detto testa grigia a Franco Baldini durante il colloquio con i tifosi mercoledì pomeriggio, magari lo ha detto sul serio. Un romano, al testa, rivolgendosi a una persona con cui non va proprio d’accordo o che non stima, abbina un altro termine ben più volgare e che non stiamo qui a dire, il che sarebbe anche peggio.

Ranieri, però, ricorda perfettamente la sostanza del discorso relativo a Franco Baldini, ovvero colui che per tanti è l’artefice della deromanizzazione della Roma: «Quando i tifosi mi chiedevano spiegazioni su chi avesse preso le decisioni per la fine del rapporto di De Rossi con la Roma, ho risposto sicuramente in America e a Londra: il presidente e chi gli sta vicino, che è la persona che sta in Inghilterra». Ovvero, proprio Baldini, che non nomina appositamente. «Non so che rapporti abbia con il presidente e che cosa precisamente faccia, ma qua sul mio lavoro non incide».

«IO LO VOGLIO» – L’argomento principe è sempre lo stesso, De Rossi. Di Sassuolo-Roma a Trigoria nessuno ha veramente voglia di parlare. L’addio di Daniele brucia. Ranieri, anche qui, si schiera contro. E non certo contro Daniele, che il club non ha considerato funzionale per il futuro (almeno immediato): «Non so i progetti futuri, non possono averne parlato con me, visto che tra due partite finirò il mio rapporto con la Roma. Non so che programmi ci saranno da qui in avanti. In ogni società di calcio ci sono ricambi, tante squadre hanno perso grossissimi punti di riferimento. Ma quanto a De Rossi, essendo il capitano e una persona storica qui, forse andava gestito in un’altra maniera, dandogli il modo di pensare bene. Invece questo non è successo. I giocatori che a volte scelgono altre società, gli stessi club a volte scelgono calciatori, allenatori, direttori sportivi. Per una figura così importante, avendo i tifosi della Roma un amore sviscerato per la propria squadra, una considerazione più attenta avrebbe consigliato altro comportamento. Se mi fosse stato chiesto cosa penso di De Rossi, avrei detto lo voglio perché so che giocatore è, che uomo è, che capitano è. Lui è un leader che ogni allenatore vorrebbe. Roma-Parma sarà la sua festa, le contestazioni lasciamole da parte».

UNO CHE DECIDE – Da De Rossi alla questione Totti, dirigente insoddisfatto. E qui, Ranieri, con la solita signorilità, risponde, andando meno a fondo della questione: «Francesco non so quanto potere abbia. Io so che mi ha chiamato, quindi per me è uno che conta, uno che decide. Io non so quanto all’interno di questa crescita come dirigente sia felice o non sia felice o quanto sia soddisfatto o non soddisfatto». L’ultima, poi. Ma questa a favore della gestione Pallotta e della sua continua assenza da Trigoria.

«Io ne ho trovati pochi di presidenti presenti nella mia carriera. Sono situazioni che capitano, ti danno una squadra e quello che succede al di fuori non ti interessa. L’importante è che la squadra vada bene e che quando c’è un problema ci sia qualcuno che lo risolva. Questo conta per un allenatore: non è importante la presenza di un presidente. E’ importante che tutto vada come deve andare. A qualcuno importa della partita con il Sassuolo?». Ecco, mica tanto, a quanto pare.

(Il Messaggero, A. Angeloni)

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28 Commenti

  1. Sinceramente Ranieri ieri non mi è piaciuto. Un professionista rappresenta la Società che lo ha ingaggiato e lo paga e, come tale, deve difendere sempre i suoi interessi.
    Diciamo che il mister, solitamente impeccabile e altamente professionale, stavolta ha fatto il romano nella sua più indolente accezione, quello che – “aoh, io nun c’entro gnente, nun pijatevela con me, io nun c’ero e se c’ero dormivo”. Poteva benissimo dire che sono questioni societarie e che lui si occupa solo dell’aspetto tecnico (infatti De Rossi non gioca quasi mai). Capello avrebbe di certo fatto così.
    Fossi stato il presidente della Roma, o di una società qualsiasi che paga fior di contratti, lo avrei licenziato in tronco, immediatamente.

    • Veramente si è assunto delle responsabilità, non smentendo ma confermando quanto detto ai tifosi. Evidentemente si vuole dare retta solo a quello che fa comodo.

    • Amedeo,ma quale società rappresenta?Ranieri è stato scelto dalla dirigenza”Italiana”,ma,ora c’è stato il ribaltone,la promozione di Baldissoni è stato in realtà un modo per depotenziarlo,si occuperà solo di stadio,gli sono state tolte le deleghe sportive,Fienga promosso CEO,nella conferenza con De Rossi ha parlato di cambiamenti e fatto capire di come la decisione sia stata presa da altri e lui abbia solo riportato(Monchi e Massara avevano rassicurato De Rossi)Il DS andrà via a fine stagione,mi sembra chiaro che ci sia stata una lotta di potere che ha visto soccombere la “parte Italiana”che ha portato Ranieri a dispetto di chi voleva Sousa,ora Pallotta ha affidato il nuovo corso a Baldini,Ranieri difende chi è lì con lui a Trigoria,che si prende gli insulti,ma non decide…

    • questa spaccatura è stata fatta intuire da Sabatini prima e,ora,confermata esplicitamente da Ranieri e De Rossi ed è stato il motivo per cui se ne sono andati Sabatini e Monchi.Indipendentemente da come la si possa pensare,è lecito preoccuparsi per una situazione anomala che lascia grandi perplessità su come possa essere gestito un club in questo modo.Temo ci aspetterà di peggio,aumenteranno gli spifferi,chi ha perso potere,chi è rimasto fuori comincerà a parlare e sputare veleno.Sono anni che nei momenti critici ognuno pensa a se stesso e quasi nessuno alla Roma,le società di calcio hanno bisogno di strutture di comando snelle,ma verticali con ruoli ben definiti ed 1 al comando,qui abbiamo sentito che i dirigenti fossero sovrapponibili,abbiamo ascoltato Sabatini confermare un superiore

    • Finché sei pagato tu rappresenti la società, che t’impone anche comportamenti di correttezza e lealtà. Di Francesco non può, per esempio, rilasciare interviste perchè ancora sotto contratto. Monika, da una persona navigata e d’esperienza come Ranieri mi sarei aspettato ben altro.

      La società è una sola a prescindere da chi prende decisioni, la ROMA è UNA SOLA, e se qualcuno delegato a farlo decide di non rinnovare un contratto, è la ROMA che non rinnova il contratto. E’ una questione di responsabilità diretta. Ranieri doveva restarne fuori, come faceva Capello quando lo intervistavano sulle difficoltà della Roma a iscriversi al campionato dopo la storia delle fidejussioni false (ricordi?), che ribatteva sempre dicendo che quelle erano questioni societarie.

    • Ranieri ha detto la verità perchè non ha nulla da perdere essendo libero tra 10 giorni. Se uno non parla è aziendalista e non si espone mai. Se invece uno dice le cose come stanno, denunciando con educazione le nefandezze di questa società di incompetenti, doveva fa l’aziendalista e far finta di niente.

    • Ranieri deve allenare, non dire la Verità (la tua o la mia). Sul fatto che non ha “nulla da perdere” lo fa passare per un opportunista che al momento opportuno se ne lava le mani. Complimenti, bel modo di ragionare.

      Gente che la pensa come voi nella mia azienda durerebbe tre mesi.

  2. Ranieri ridicolo…solo retorica vuota su De Rossi…é arrivato con la Roma al 5 posto e l ha portata al sesto…pensasse a questo

  3. Sei stato poco Testaccino Mister,detto da uno che e’nato a due passi dalla Macelleria che avevevano i tuoi genitori a Piazza Testaccio,rimani un gran Romanista ma umanamente non mi sei piaciuto,cosi’danneggi l’immagine della Societa’che dici tanto di amare,i giocatori Presidenti e Allenatori passano ma la Roma resta!

  4. La Roma è ancora in lotta per un posto in Europa.

    De Rossi e Ranieri (due tesserati della società) hanno aizzato la piazza, contro un presidente che li paga profumatamente.

    E Pallotta, come ho detto ieri, doveva licenziare entrambi

    PUNTO

  5. Io francamente me so sfranto le p…e. Tutti che parlano parlano. Pure Ranieri ha ca..to fori dal vasetto. Tu sei un tesserato della Roma non puoi andare in giro a parla male della tua società. Fossi la società oggi Ranieri non era più l’allenatore della Roma. De Rossi no giocava nemmeno le ultime due partite. Finchè sei tesserato della società devi evitare di dire cose scomode e stop. Questo è un’aspetto che non tollero di questa società. Troppo buoni con i giocatori, devono rigare dritti e non dire quello che vogliono quando vogliono.

  6. Vedo con molto dispiacere dai commenti,di quanta gente è contenta di questa società e di come attacca chi la critica per il suo operato…..complimenti…..o siete sbiaditi oppure non siete tifosi.

    • Non sono sbiadito nemmeno per niente ma la società va rispettata fin quando sei un suo tesserato. Si chiama insubordinazione e va punita altrimenti chiunque farà come gli pare.

  7. Si ma qui bisogna mettersi anche in testa che i leader bisogna farli in campo giocando almeno 30 partite, di leader che ti giocano una partita si e sette no,francamente si può anche fare a meno,a quel punto se si cerca tanto un leader si fa come fanno le squadre di football americano, che hanno il mental coach, motivatore psicologico, persone che fanno quello di mestiere e che di certo non gli devi dare centomila euro a partita

  8. In effetti a pensarci bene l’azienda di calcio “Roma” sotto il profilo sportivo non ha collezionato successi. Ha fatti cambi continui. Allenatori, giocatori, dirigenti, tecnici eppure non ha mai vinto nulla in 8 anni di gestuone e cambiamenti addossandi le colpe a questo o a quello. Ma se invece le colpe fossero proprio di chi decide che da tempo continua a sbagliare? Se un’azienda fallisce i risultati non è che incolpi tutti i dipendenti ma il top management che la guida, funziona così nelle AZIENDE.

  9. Sono d’ accordo con Lando,De Rossi e Ranieri stanno alzando un polverone mai visto.Mi fa specie poi Ranieri che in vista di due partite decisive,da allenatore dovrebbe calmare gli animi,invece di metterci il carico da 11.Con il Sassuolo,non riesco a capire che partita possa essere,con quale spirito i giocatori possano affrontare questa gara. Temo il peggio.

  10. se come dite a Trigoria fanno un po’ tutti come gli pare è perché manca sempre quella persona che faccia rispettare le regole il famoso D.G. e che a trigoria non c’è mai stata o se c’era non era in grado di farlo ecco perché secondo me succedono poi certe cose che in una società normale non dovrebbero accadere. Forza Roma

    • Figurate…
      a un pupazzo de gomma come Baldissoni non je puoi da’ neanche l’incarico de compratte il latte ar bar, sotto casa.
      Già me lo prefiguro: totalmente smarrito, sudato come ‘na fontanella e in preda ar panico più atroce tra i meandri della giungla oscura e selvaggia… der cortile condominiale!

  11. Oggi i nuovi commercialisti fai da te, tifosi non della Roma ma della Azienda, criticano Ranieri perché non si è appecoronato come loro alla nullità del progetto zero titoli di Pallotta e, si rivestono da azzeccagarbugli senza che nessuno abbia richiesto la loro prestazione.
    Il mr e Daniele sono due grandi,due romanisti veri che non potendo tradire la fiducia della gente… non hanno potuto mentire per proteggere gli affaristi che della Roma se ne strafregano altamente.
    Onore ad entrambi.

  12. Chi snobba la Coppa Italia ? i calciatori o Pallotta?Chi ha perso punti maledetti con Spal Bologna Chievo etc etc i calciatori o Pallotta? Pallotta li paga ( anche troppo ) i calciatori giocano e ” dovrebbero ” pensare a quello .”A Roma ci si allena male” le parole di Spalletti Luis Enrique Zeman di tanti calciatori passati da Roma (fra 2 anni le dirä anche Di Francesco )..No la colpa è della societä SEMPRE facile alibi per i calciatori..se non ti alleni ti infortuni e un CAMPIONE come Ronaldo è ancora un maniaco nell’allenarsi
    Ps De Rossi lo mettereste fra i maniaci dell’allenarsi o fra quelli un po restii

    • Purtroppo, in maniera mediata, la colpa è della società nella misura in cui non prende provvedimenti e precauzioni affinché tali simili episodi, che puntualmente accadono a Trigoria da sempre, come giustamente ricordi, non si verifichino.

      La butto là: risparmiare su qualche dirigente e/o giocatore di troppo e assumerne uno solo che, come unico scopo abbia la massimizzazione del rapporto qualità/prezzo dei tesserati? La persona giusta, con pieni poteri e indiscussa autorità, munita un bell’incentivo personale (premi per ogni traguardo conquistato -trofei, non piazzamenti- e bonus per ogni gara vinta) risolverebbe tante grane a Pallotta.

      I calciatori che non rendono dovrebbero essere puniti nell’unico argomento che li interessa: il portafogli.

  13. Certa gente è meglio che continui a parlare per gioco di diagonali, difesa a tre e sovrapposizioni.
    Quando comincerà a lavorare capirà tante cose….

  14. A certa gente purtroppo nemmeno l’età avanzata ha insegnato nulla.
    Esempio di partita persa in partenza.

  15. E perché non lo licenziano in tronco? ahahahha pecchè non c’hanno un fico secco da mettere al suo posto ahahha tanto sanno che del quarto posto non glie ne frega una mazza pecchè se ne vanno, ahahhah e chi cià la rogna matta se la gratta ahahha

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