Stadio, il Comune pronto al sì. Le mani di Pallotta sui terreni

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – La sindaca Virginia Raggi scalpita per fischiare il calcio di inizio alla costruzione del nuovo stadio della Roma. La due diligence, richiesta dal Campidoglio dopo lo scandalo giudiziario che ha portato all’arresto di Luca Parnasi, sembra vicina a una conclusione e presto i risultati saranno comunicati ai magistrati della Procura che indagano sulla vicenda stadio. Lo confermano fonti interne al Comune ed emerge anche dalle parole pronunciate due giorni fa dal presidente dell’Assemblea capitolina, il 5S Marcello De Vito, che ha spiegato: «Gli organi giudiziari faranno le loro valutazioni per vedere se ci sono delle irregolarità, noi abbiamo acceso l’allarme su quanto è accaduto e stiamo facendo dal punto di vista amministrativo tutte le verifiche del caso».

Terminate le verifiche, la macchina sarà rimessa in moto, con una variabile imprevedibile solo qualche mese fa: l’assenza del costruttore proprietario dei terreni e titolare del progetto. Ed è su questo punto che si apre la partita decisiva sullo stadio nella quale gioca un ruolo da protagonista James Pallotta. Il presidente della AS Roma è pronto a lanciare un’offerta alla Eurnova ( ancora di proprietà di Parnasi nonostante i suoi guai giudiziari) per acquistare l’intero pacchetto: i terreni di Tor di Valle, attualmente gestiti da un curatore fallimentare, e il progetto, compresi quindi i diritti edificatori sullo stadio e sul business park. La cifra che Pallotta intende mettere sul piatto si aggira intorno ai 120 milioni di euro, 40 dei quali dovrebbero essere stanziati per acquistare i terreni e il resto per il progetto.

Ed è su questo nodo che entra nella partita il tribunale di Roma che attualmente gestisce il fallimento della società Sais, la vecchia proprietaria dei terreni che, ormai da anni, aspetta di ricevere i pagamenti dalla Eurnova di Parnasi. Ad oggi, Eurnova ha versato alla Sais appena 20 milioni di euro, rispetto ai 50 milioni previsti dal contratto per l’acquisto del terreno, beneficiando peraltro di una innegabile generosità da parte del curatore fallimentare che — incassato il via libera del giudice — ha riconosciuto a Parnasi una doppia moratoria sui pagamenti, da marzo a settembre del 2017, e da marzo di quest’anno fino al prossimo dicembre.

In sostanza, mentre l’imprenditore distraeva i fondi dalle sue aziende per ristrutturare la sua casa (circostanza emersa dalle indagini della Procura di Roma), beneficiava di una moratoria che gli permetteva di non pagare un debito certificato, che avrebbe peraltro permesso di saldare i vecchi creditori della Sais, tra cui figura anche lo Stato. L’evoluzione giudiziaria sul terreno è seguita da vicino dai legali della AS Roma. In caso di accordo con Parnasi, la società è infatti decisa a saldare all’imprenditore la quota che riguarda il progetto stadio, versando però direttamente al curatore fallimentare la parte relativa all’acquisto del terreno.

Da Pallotta a Parnasi, al quale pochi giorni fa sono stati revocati gli arresti domiciliari, sono tutti ai blocchi di partenza, in attesa che il Campidoglio si pronunci per un via libera che a molti sembra scontato. A quel punto toccherà all’imprenditore, accusato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, decidere se accettare la proposta di James Pallotta e quindi vendere il pacchetto stadio. In caso contrario il presidente della AS Roma è pronto a mollare tutto e a prendere un volo di sola andata per gli Stati Uniti.

(La Repubblica, D. Austieri)

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12 Commenti

    • quindi famme capì una cosa…. se dovessero dare il via libera alla costruzione dello stadio tu saresti scontento??? annamo bene………….

    • Nella vita tutti abbiamo tanti desideri che rimangano tali, anch’io sogno di vincere 70 milioni di € alla lotteria ma sò che questo non accadrà mai. Fattene una ragione Pallotta non solo è il Presidente dell’As Roma ma è il presidente che sta cambiando la storia del club, finora Viola soprattutto e poi Sensi hanno portato la Roma ai vertici per 3/4 anni, Pallotta vuole che ci rimanga per anni…se lo capisci bene altrimenti peggio per te.

  1. A me di Pallotta in quanto tale non me ne frega niente.
    Come romanista, se vendesse la Roma a qualcuno in grado di metterci tanti soldi, anche aggirando le regole del FPF in qualche modo, continuando il processo di crescita che la proprietà americana ha indubbiamente iniziato, non mi straccerei certo le vesti.
    Come Romanista l’importante è che la Roma vinca e sia sempre più forte.

    Ma

    Premesso questo, i suoi detrattori sono talmente stupidi e in malafede che una parte di me non può non sperare, al contrario, che Pallotta continui, che faccia lo stadio, che porti lui la Roma a vincere e che sia ricordato un giorno come uno dei più grandi presidenti della Roma.

    Questo aggiungerebbe soddisfazione alla soddisfazione.

    Alla faccia vostra.

  2. Nel post Sensi solo un russo si fece avanti in maniera concreta qualcuno in Italia molto potente lo impedi’. Senza stadio di proprietà’ nessuno al mondo vorra’ la Roma.Quindi l’unica speranza e’ che permettano a Pallotta di fare lo stadio .

    • Senza la possibilità di fare lo stadio più ancora che con lo stadio nessuno che possa farci fare il salto di qualità sarà interessato alla Roma,così come è ora un club che ha come unico patrimonio i calciatori rischiamo i Preziosi e le viperette!

    • A Lucià ci fu anche un certo Soros che Rosellina fece scappare mettendo in atto un teatrino grottesco degno dei compari che frequentava.

  3. FORZA CON LO STADIOOO…..è questo che ci manca, chi viene viene americani arabi italiani….vogliamo lo stadio confido nella raggi…se pigliasse una bella rivincita contro la politica diffamatoria italiana….facce fa lo stadio alla faccia della FIGC e di chi la gestisce juve in testa.

  4. Buongiorno a tutti un po’ di chiarezza dopo il si della conferenza dei servizi la Roma ha acquisito il diritto a costruire lo stadio il passaggio in aula Giulio Cesare per l’approvazione della variante al piano regolatore è un atto dovuto e non può avere esito negativo visto che è stata la Giunta in carica a votare si alla delibera di Pubblica utilità dopo l’inchiesta nuovo rinascimento che non è un inchiesta sullo stadio della Roma che non ha incriminato nessun atto altrimenti il Magistrato avrebbe sequestrato atti e Terreni si sta aspettando lo studio sul traffico studio che è secretato soltanto la Sindaca ne sarà a conoscenza se lo stesso dovesse confermare che il Ponte dei congressi è sufficiente ok altrimenti io credo che si aprirà una trattativa con la Roma per far costruire…

  5. Cioè non si riesce a capire perchè questo ormai famoso studio sul traffico debba essere secretato e peraltro commissionato a spese dei cittadini. Ma a che gioco vogliono giocare? ma che sistema è questo di gestire il denaro pubblico? meglio che si preparano a sottoscrivere la famosa variante urbanistica almeno prima delle elezioni europee di maggio prossimo dove veramente rischiano il tonfo e la fine del loro sogno di potere già duramente messo in discussione dai primi mesi di governo e ampiamente dimostrato dai recenti tracolli elettorali alle regionali del Lazio, Molise,Abruzzo, Trentino e in particolare in 2 grandi municipi romani dove sono stati cacciati via per non parlare del vistoso calo nei sondaggi.Il popolo dà ma fa presto a togliere dopo avervi ingenuamente provato…

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