Darboe e Zalewski i primi esperimenti del piano di Tiago Pinto

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – In attesa della trasferta di San Siro contro l’Inter scudettata, la Roma che guarda al futuro ha già una certezza, scrive oggi il Corriere della Sera (L. Valdiserri): Darboe guadagna 50.000 euro netti all’anno e di sicuro non ha sfigurato in assenza di Diawara (2,5 milioni). Fare un paragone tra Zalewski e Pastore (4,5 milioni) è ancora più imbarazzante.

È vero che per vincere servono giocatori forti ed esperti, ma lo è altrettanto che promuovere in prima squadra almeno tre/quattro dei migliori calciatori del vivaio è una necessità. Non è un caso che Tiago Pinto, tra i suoi obiettivi a breve, abbia quello di tagliare la rosa e arrivare a 18 contratti professionistici importanti e 4 ragazzi della Primavera aggregati alla prima squadra.

Mourinho, che non ama i gruppi ipertrofici, dove c’è sempre qualche muso lungo, è d’accordo con questa politica gestionale. Certo, il problema da affrontare non è semplice: tutte le squadre vorrebbero liberarsi dei calciatori che guadagnano tanto e giocano poco o niente. Proprio per questo, però, certi giocatori non hanno mercato.

L’altra via per cercare di abbassare i costi è trovare operazioni in prestito che garantiscono calciatori di buon rendimento senza costare una fortuna. Sabatini lo aveva fatto con Szczesny, per due anni in prestito dall’Arsenal. Petrachi ha ripetuto l’operazione con Borja Mayoral, arrivato in prestito dal Real Madrid con un accordo particolarmente favorevole per i giallorossi: a fronte del pagamento di 2 milioni per il prestito oneroso, la Roma ha un diritto di riscatto immediato per 15 milioni e di 20 nella stagione 2021-22.

Fonte: Corriere della Sera

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12 Commenti

  1. Basta filosofia e psicologia…….

    Ora con friedkin e José
    Parlerà il campo di calcio…

    Forza grande Roma

  2. Darboe sinceramente credo che nella Roma ci possa stare bene, può essere molto utile alla causa, stessa cosa per il ragazzo polacco. Poi ovviamente sta a mou decidere se per lui vanno bene o meno

    • Sicuramente, ma io vorrei vedere all’ opera Providence, adesso è infortunato, ma per me è bravo quanto Dabroe e Zalewski.

  3. 18 e 4 primavera, togliete il vino a Valdiserri!! Negli ultimi anni abbiamo giocato con Mancini a centrocampo e Cristante in difesa, 850.000 infortuni che hanno portato anche a ricadute perché i giocatori dovevano essere schierati appena disponibili. ci vogliono 25 giocatori più gli under23, sperando di giocare una delle due competizioni europee minori, per poter dare minutaggio ed esperienza a tutti, soprattutto i giovani. di vecchi vanno tenuti/presi solo quelli di alto valore, i giocatori tipo Fazio-JJ-Santon-Nzonzi-Perotti non servono.. con i 5 cambi i giocatori di qualità meno giovani possono fare la differenza, anche un Pastore potrebbe tornare utile alla causa se sta bene fisicamente. Il primo anno non si deve definire di transizione, assolutamente no, deve già essere quello della vita per tutti i giocatori. Poi è logico che i presidenti non faranno all-in quest’estate sul mercato, ma miglioreranno il livello della rosa ad ogni sessione in funzione dei risultati e del gioco del team. I presupposti per fare bene ci sono, con qualche innesto di valore e la mentalità giusta si può vincere qualcosa fin da subito. Parlare di anno di transizione è la peggiore delle mentalità che si possa avere. Spero che arrivi il bomber di razza, se fossi il mister chiederei principalmente quello, poi negli altri ruoli giocatori bravi si trovano e qualcuno c’è già, ci deve essere un trascinatore, a questa squadra è quello che manca.

    • Quello che dici sugli infortuni a ripetizione è giusto, però è anche vero che Mourinho non ama “gruppi ipertrofici” e c’è poi anche il problema che pagare 25 giocatori è un conto, 18 + 4 primavera un altro: credo che, in tal caso, ci sia del vero in quel che si scrive a tal proposito, per più ragioni. Ed eccola la famosa “sostenibilità”, che non vuol dire mangiare pane e cipolla sul piano degli investimenti (e dei risultati sportivi) per poi pagare ingaggi monstre a JJ, Fazio o Pellegrini, come si è fatto finora (e come taluni ingenui credono si continuerà a fare, pensando che la Roma continuerà a muoversi come ha fatto negli ultimi due anni, tenendosi ‘sta monnezza per “rivalutarla”… E infatti, s’è visto!), ma tagliare (in un biennio) i rami secchi per sfoltire, concentrandosi su investimenti veramente importanti e necessari, ed anche “pesanti”. Ma realmente utili. Insomma quello che, sinora, non si è mai fatto, specie con Monchi ma neppure con Petrachi o Fienga. La conditio sine qua non di questa strategia mouriniano-friedkiniana (che io reputo giusta e realmente ambiziosa e che prevede un dimagrimento della rosa per renderla più compatta e competitiva, e non pletorica e flaccida come quella degli ultimi anni) è però la preparazione atletica e la condizione fisica, che nella Roma degli ultimi tempi sono stati punti dolenti (e ricorrenti): qui occorre lavorare, bene e alla svelta, perché da questo aspetto dipenderà tantissimo a mio avviso circa la bontà di questo approccio. Che è però sia necessario, sia ambizioso e non c’entra nulla la ” transizione ” o altri vuoti fonemi giornalistici.
      P.S.: Pastore non può tornare utile ad alcuna “causa”, basta a dirla ‘sta cosa, anche solo per scherzo. Una causa andrebbe intentata contro quelli che lo hanno comprato già sfasciato e a quelle cifre. E sappiamo perfettamente chi sono. Pastore, poi, ormai è l’emblema della Roma che io personalmente non vorrò più vedere manco in cartolina. Tenerlo ancora a passeggiare per Roma e ad arricchirsi a sbafo per il quarto anno di fila lo troverei davvero disdicevole. Porta pure sfiga, peraltro, tenersi la roba vecchia troppo a lungo…

  4. Jkc. Concordo in pieno. Darboe mi ha impressionato, è veramente un gran bel giocatorino a soli 19 anni. Sono sicuro che se lo faranno crescere senza troppa pressione, fra uno o due anni avremo un punto fermo nella rosa. Zalewski mi ha impressionato un pò meno, ma staremo a vedere. Sono certo che Mou saprà come gestirli.

  5. Finalmente arriviamo a capire che dobbiamo inserire 4 o 5 giocatori della primavera in prima squadra per farli crescere, ma di fianco a loro ce ne vogliono almeno una ventina con un minimo di esperienza europea e di campionati senior

  6. 26,5 iturbe, 30 nzonzi, 30 Cristante, 26,5 pastore, 42 schick, 10 coric, 10 bianda 28 gerson, 12 uksn quando la primavera era ed è piena di profili interessanti.

  7. Intanto cominciassero a riscattare Borja majoral perché non bisogna perderlo per nessun motivo!!! Secondo me è un ottimo rincalzo ma alla occorrenza anche un ottimo titolare!!! Forza Roma sempre!!!!

  8. Per anni la Roma pur avendo un settore giovanile tra i più interessanti ha guardato all’esterno spesso comprando grandi flop (Iturbe, Coric, Bianda) oppure grandi nomi ma poco funzionali al progetto o al modulo di gioco (Pastore, Nzozi) Finalmente avevamo qualcuno che ci capiva di calcio (Petrachi) comprando giocatori utili e duttili senza pagarli una fortuna Villar, Ibanez, Kumbulla, Veretout oltre ai prestiti Borja Mayoral, Smalling e Mikhitaryan oltre a Carles perez… certo ha preso delle cantonate come Pau Lopez..o Diawara ma sono gli unici giocatori e ad oggi ancora la rosa della Roma ringrazia e probabilmente con Mou molti di loro sono e saranno i titolari di domani… Speriamo che la campagna acquisti preveda un portiere affidabile (Lafont, Meret o Meslier) un grande attaccante (Vlahovic) e un vero regista che riesca a dettare i tempi che quest’anno ci sono mancati…

    • Petrachi ha anche preso Zappacosta, reinserito Bruno Peres in rosa, oltre appunto ad aver imbarcato Pau, Diawara, C. Pérez, Kalinic, lo stesso Ibanez, mentre Villar mi sembra molto ridimensionato alla fine della fiera… A conti fatti gli acquisti “top” che ha fatto sono stati Spinazzola, Veretout e Mancini: non mi sembra gente per la quale spellarsi le mani dagli applausi. Mkytharian e Smalling, invece, ottimi giocatori ma con una tenuta fisica non buona, alla fine in due anni tra una cosa e l’altra hanno reso al 50% complessivamente. Per non parlare di Fonseca, tecnico che è arrivato quando lui era DS. Francamente, ‘sto mito di Petrachi (alimentato perlopiù da lui, poi) lo trovo davvero desueto e ormai smentito dai fatti. Ha fatto alcune cose discrete, altre molto meno ed io ad oggi non sento affatto la sua mancanza. Inoltre, con lui come DS, tantissimi pesi morti (Pastore, JJ, Fazio, ecc.) sono comunque rimasti e il monte ingaggi è rimasto troppo alto rispetto alla qualità complessiva della rosa. Che, non a caso, oggi è da ripensare radicalmente.

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