Nuovo stadio a Pietralata più vicino: in arrivo il “sì” del Comune alla Roma

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NOTIZIE AS ROMA Pronto il “sì” del Comune che concluderà il primo atto del nuovo Stadio della Roma di Pietralata: lo rivela l’edizione odierna de Il Messaggero (F. Magliaro).

Entro un paio di giorni il Campidoglio chiuderà la Conferenza di Servizi preliminare che era iniziata il 3 ottobre scorso al momento del deposito del progetto da parte della società giallorossa. La legge indicava in 90 giorni il termine per concludere i lavori della Conferenza che, però, complice la richiesta di chiarimenti e integrazioni documentali richiesta alla Roma da parte di molti uffici comunali ha fatto slittare il termine a oggi.

Il “sì” da parte degli uffici comunali sarà, ovviamente, accompagnato da alcune prescrizioni che dovranno essere recepite da architetti e ingeneri al momento di redigere il progetto definitivo.

Conclusa la Conferenza di Servizi, poi, ci vorrà una decina di giorni o un paio di settimane al massimo per scrivere il verbale con tutti i vari passaggi e le richieste degli uffici. Dopo si entra nel vivo della parte “politica” del lungo iter amministrativo: firmato il verbale della Conferenza, questo dovrà essere inserito in una delibera da portare al voto in Consiglio comunale.

Quindi, per arrivare al voto, il testo sarà portato all’esame del IV Municipio Tiburtino (competente per territorio) e delle varie Commissioni consiliari che potranno formulare emendamenti e proposte di modifica. Il tutto poi tornerà in Giunta per essere vagliato dagli uffici e, quindi, sarà sottoposto al voto finale in Aula Giulio Cesare. L’obiettivo del Comune è quello di riuscire a chiudere questa parte del procedimento per la primavera.

Fonte: Il Messaggero

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17 Commenti

    • troppa gente che deve “magna’ “….. quando ricapita a Roma un ” affare ” così? Possibile che non riusciamo a capirlo ?

  1. A prescindere da tutto c’è una differenza enorme rispetto a quando il movimento dei fantasmi del no a cinque stelle gestiva sciaguratamente la questione stadio (e non c’entra nulla se il sito si chiama Pietralata o Tor di Valle), è una questione di atteggiamento che in questo caso è di apertura (per quanto attento) e nel caso precedente era di dogmatica chiusura. Secondo me il danno subito con la Raggi non sarà facile da recuperare per Roma, la città ha perso troppe occasioni, continua ad essere messa male, ho preso la Roma-Lido due giorni fa ed i treni erano talmente sporchi che non vedevo le stazioni dal finestrino, anni di occasioni perse e di immobilismo su tutti i fronti inerenti le opere e gli eventi, ex Mercati Generali, metro C, metro D, Sdo e chiacchere varie, una cosa grottesca, troppo per una città come Roma, nel frattempo le altre capitali si sono letteralmente trasformate. Sono stato di recente a Madrid e Parigi. La prima sembra fantascienza rispetto a Roma. A Parigi poi c’è un fermento enorme per le Olimpiadi con la città in movimento, purtroppo Roma le ha perse e sarà difficilissimo anche ottenere l’Expo perché danno Riyad favorita. Questa è una città che non si può permettere più il lusso di rimanere ferma.

    • Mi ricordo che Pallotta iniziò i lavori….di pulitura..
      Poi bloccarono tutto…

    • Mi ricordo che sparlotta minacciava querele miliardarie. Ando’ stanno adesso? Ma andateveneafffffaaaaaaaaaaaaaa………………

    • Senza dover andare all’estero basta guardare Milano. Gli investimenti attirano altri investimenti. Come dici giustamente tu la chiusura “dogmatica” ad ogni opera porta un danno considerevole. E’ giusto prestare attenzione per via dei vari vincoli presenti, ma questi non devono essere strumentali ai “no” a prescindere. Sono stato a Roma spesso ultimamente (anche se non sono riuscito a vedere la mia Roma perchè i residenti in Lombardia non potevano vedere le partite contro le Lombarde, praticamente tutte le prime giornate, sigh!) e anche se io ci verrei a vivere di corsa devo ammettere che si sono persi parecchi anni, che ora sono difficili da recuperare. Ma io non dispero, certo servirebbe un’opera fatta in tempi consoni che facesse da volano, spero proprio sia il nostro stadio…

    • Quoto tutto, purtroppo l’immobilismo e l’incapacità della Raggi tuttaproclami, si è aggiunto ai disastri delle precedenti amministrazioni.
      5 anni persi, e non mi sembra che l’attuale sindaco stia facendo meglio, vedremo.

      Per Expò’ purtroppo sarà un’altra occasione persa, perché quasi sicuramente se la prenderanno i Sauditi.
      Speriamo almeno nello stadio.

  2. Come mai dalle altre parti lo stadio lo fanno in tre mesi ( estremizzo…) e a Roma…..Boh! Sembra che la burocrazia vale solo per Roma…

  3. A mio parere la questione burocratica è relativa, non è che all’estero i dovuti passaggi burocratici non li facciano (Conferenze Servizi, delibere, espropri, interesse pubblico ecc), è un problema di amministratori, se ci si imbatte in somari retrogradi, dogmatici o mazzettari, amanti dei cormorani e delle ortiche, della decrescita felice e pieni di scheletri allora le opere si bloccano.

    • Forse il mio precedente commento è stato inserito per sbaglio sotto un altro utente.
      cmq sono d’accordo con quello che affermi.

  4. Solo chiacchiere, nasceranno tanti problemi come già si è visto con la vecchia proprietà. Come già detto da qualcuno, ci sono troppe bocca da sfamare.

  5. Sono 20 anni se non 30 che si parla di stadio. Ormai non ci credo più. Troppi avvoltoi affamati da dover sfamare. Questa è Roma amici miei. A Milano nel giro di 5 anni ci sarà lo stadio nuovo. Potete giurarci.

  6. ATTENZIONE: La moderazione dei commenti è ora più rigorosa.
    Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.

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