La Roma accelera sul progetto del nuovo stadio. Questa mattina, come previsto dal cronoprogramma, sono iniziati ufficialmente gli scavi archeologici nell’area di Pietralata, primo passo operativo dopo settimane di attesa e polemiche. A eseguire i lavori sono gli addetti incaricati dal club giallorosso, che hanno ripreso le attività dopo le tensioni registrate lo scorso lunedì.
Proprio una settimana fa, infatti, un gruppo di manifestanti – circa una cinquantina di persone – aveva bloccato il passaggio dei camion che stavano trasportando le recinzioni per delimitare il perimetro del cantiere. Con striscioni e cori del tipo “Sì al parco, sì all’ospedale, no allo stadio”, i comitati contrari all’opera avevano costretto la Roma a sospendere momentaneamente l’intervento.
A calmare le acque erano intervenuti successivamente sia la Questura, con una serie di chiarimenti, sia il Campidoglio, che attraverso una nota ufficiale aveva ribadito la volontà dell’amministrazione di proseguire il confronto con i residenti e di non fermare l’iter autorizzativo.
Oggi, dunque, il cantiere ha ripreso vita. Gli scavi in corso serviranno a verificare la presenza di eventuali reperti archeologici nel terreno designato per l’opera, come da prassi nelle grandi opere pubbliche della Capitale. Un passaggio fondamentale che precede la vera e propria costruzione dello stadio, e che rappresenta un nuovo passo avanti verso il sogno romanista di avere finalmente una casa di proprietà.
