Qual. Mondiale, l’Italia crolla in Norvegia (3-0): Sorloth, Nusa e Haaland inguaiano gli azzurri

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Sconfitta pesante per l’Italia di Spalletti all’esordio nel girone di qualificazione al prossimo Mondiale: stravince la Norvegia a Oslo dopo un primo tempo senza storia.

Vanno a segno Sorloth, Nusa e Haaland, i tre calciatori più temuti della nazionale scandinava. Nel secondo tempo i padroni di casa gestiscono senza affanni il largo vantaggio.

Per gli azzurri il cammino verso il Mondiale americano del 2026 si complica subito: la Norvegia prende il largo nel girone C, al comando a quota 9 punti dopo 3 partite giocate. L’Italia, alla prima partita nel raggruppamento, resta ferma a 0 dietro anche a Israele ed Estonia.

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118 Commenti

    • quelle sono le verdure per fare il minestrone ; una volta la juve comprava gli italiani migliori , aveva buffon , chiellini , pirlo e la nazionale era formata per almeno 6/11 da juventini , con l’innesto di qualche grande giocatore di altri club , vedi spagna 1982 o germania 2006 ; adesso quali e quanti italiani ha la juve ? due , tre ? con questo spezzatino non si cava un ragno dal buco , ammesso che siano forti ; poi ieri sera certe scelte di spalletti mi hanno perplimuto ( bisognerebbe sentire corrado guzzanti se è giusto ) , mi hanno ricordato rivera a mexico 70

    • Donnarumma; Di Lorenzo, Coppola, Bastoni; Zappacosta, Barella, Rovella, Tonali, Udogie; Raspadori, Retegui

      te pensa se un paese di 60 milioni di abitanti che vive di calcio 7 gg su 7 può avere questi 11 titolari in una partita da dentro o fuori.

      poi guarda questa quella di un paese tipo il portogallo, 10 mln di abitanti, dove trovi ronaldo, leao, bruno fernandes, vitinha, ruben dias ecc

      qualche domandina a livello di scuole calcio me la farei …

      ❤️🧡💛

    • A livello di scuole calcio siamo da rifondare completamente..

      Spagna e Portogallo sono scuole che basano la crescita del calciatore esclusivamente sulla tecnica..

      Ed ecco che nascono i Pedri, Yamal, Williams, Oyarzabal.. È si può continuare per un ora..

      Discorso simile per il Portogallo..

      L’Italia cerca di vincere tornei giovanili INUTILI.. È di conseguenza basano la crescita dei giovani sul lato tattico.. Quindi tatticamente siamo messi meglio.. Ma poi trovi calciatori tecnici che distruggono qualsiasi tattica..

      Oggi ad esempio lo ha fatto Nusa.. Calciatore veloce e tecnico, che tra le linee ha mandato al manicomio la nostra squadra fatta da onesti mestieranti..

      Ed ecco che si ritorna al vero problema..

      Ma noi calciatori forti tecnicamente, veloci, che saltano l’uomo.. Li abbiamo?.. Chi sarebbero?..

      Orsolini?.. No perché se da Bruno Conti, Roberto Baggio, Del Piero, Totti.. Siamo arrivati ad Orsolini e Raspadori.. Sarebbe ora di cambiare tutto..

      Totalmente.. Se non ci qualifichiamo a questo mondiale sono 15 anni senza mondiali..

      E poi?.. La colpa sarà del tecnico di turno.. Ma i fenomeni italiani.. Perché non nascono più?

      E inutile cambiare 25 allenatori se non ci sono più campioni.. Il problema sta a monte.. Si deve ritornare a giocare a calcio.. Non ad insegnare tattica.. Non vogliamo piccoli allenatori..

      Vorrei piccoli campioni..

      Cosa che ormai manca da una vita..

      Forza Roma..

    • fossi Mancini, se ‘r pelato ce dovesse ripensa’, me farei hackera’ ‘r telefono…

    • Per Rudy, concordo, è un assurdo calcistico.
      Ora, da sempre, esistono le generazioni di fenomeni, fenomeno appunto quasi inspiegabile, tipo il Portogallo degli ultimi anni, o ancora meglio il Belgio, ma anche l’Italia di del Piero, Totti, Cannavaro, Nesta, maldini e buffon. Per dire.
      Ma poi come scrivi e sappiamo, ci stanno i settori giovanili, le politiche messe inatto dalla federazione etc etc.
      Quindi, generazioni particolarmente felici a parte, oggi l’italia calcistica è un disastro.
      A me nemmeno importerebbe più di tanto, ho visto Totti, Del Piero, DDR, e Baggio, per dire. Ma se penso che oggi ci sono ventenni che non hanno mai tifato l’Iatlia a un Mondiale…beh…dai, sembra impossibile. Una distopia.

    • in effetti l’Italia si e’ presentata con una formazione di gregari in tutte le zone del campo, un particolare rilievo va fatto sulle differenze clamorose fra i due reparti offensivi. Purtroppo credo che il problema sia ben piu’ grave di una valida organizzazione nei centri di formazione giovanile, il problema di fondo e’ demografico , non ci sono bambini e quei pochi che ci sono non si ritrovano in strada a giocare, hanno veramente difficolta’ anche solo semplicemente ad incontrarsi. Una proposta, forse utopistica , sarebbe creare dei centri legati direttamente alle scuole anche elementari, in modo che fin da piccoli si possa socializzare e giocare insieme, il calcio e’ uno sport di squadra.

    • x uno vecchio
      hai perfettamente ragione, gli sport dove l’italia va forte sono quelli da palestra, dove i bambini vengono portati dai genitori.
      il calcio è sport che nasce in strada ma oggi in strada non si gioca più.

    • Marco79 confermo per esperienza diretta e questo vale nei settori giovanili sia per le grandi squadre che per le piccole realtà, tra l’altro il tuo discorso lo fece uguale Tardelli dopo la svizzera.

    • Come dice Marco79 c’è un problema di mentalità italiana radicato da decenni..

      Il tifoso italiano medio è un calcio-dipendente malato di vittorie e oltre a non aspettare mai nessuno si crede pure tuttologo (basta guardare qui a Roma).. e visti questi espedienti esterni siamo arrivati a vedere società che investono pochissimo sui giovani e gli allenatori di tutte le squadre anche e soprattutto giovanili che, influenzati dal tifoso italiano medio, cercano a tutti i costi la gloria personale imponendo prima le loro tattiche (ognuna diversa dall’altra) quando bisogna prima insegnare ai pulcini come calciare un pallone.. e qui parliamo delle U23 che non risolvono il problema per nulla (vedi il Milan Futuro), delle strutture fatiscenti e quant’altro senza mai andare veramente alla radice del problema..

      In giro per l’Europa oltre a non avere tifosi calcio-dipendenti malati di vittorie che sanno anche aspettare le squadre insegnano subito la tecnica (nei paesi iberici) e formano i giocatori sul piano fisico e dinamico (nei paesi del nord Europa) che sono i fondamentali del calcio mettendo la tattica per ultima, qua in Italia si fa l’esatto contrario..

      Poi mettiamoci pure che della nazionale italiana non frega quasi più a nessuno e che a chiunque interessi più il club che tifa o per cui gioca e lavora invece che al resto e siamo arrivati a questo..

  1. Godo.
    Sta bene a Spalletti che mette una formazione oscena (Frattesi, Di Marco e Orsolini in panca), si ostina a chiamare a simpatia.
    Sta bene alla Lega, all’Aia e alla FIGC.
    Spalletti dice che non abbiamo un giocatore che salti l’uomo, imbarazzante anche per come è ridotto il movimento calcistico italiano.

    C’è solo la ASRoma.

    • Spalletti non è un selezionatore, ma deve allenare quotidianamente, settimana per settimana, mese per mese i suoi giocatori in maniera che possano comprendere la cio che lui chiede. dopo lo scudetto e dopo la batosta in finale non doveva chiamare ne napoletani né interisti ( e manco laziali hi hi hi ) questa è la sua colpa.

    • D’accordo con tutto. Non capisco solo che c’azzeccano l’AIA e la Lega Serie A in tutto ciò, visto che la Nazionale è gestita dalla Federazione.

    • Vero: l’intoccabilità della sua posizione è un fatto incredibilmente increscioso, che fa pensare che nessuno mai si prenderà alcuna responsabilità del baratro in cui è scivolata la nazionale (e tutto il movimento calcistico italiano)

    • Tanto cosa pensate che cambierebbe una volta defenestrato Gravina?
      Prima di lui c’era Tavecchio, prima di Tavecchio, Abete.
      Dopo Gravina sarà il turno di un altro boiardo, come lui o peggio di lui, ma non meglio.
      Senza contare che è inutile illudersi che il solo presidente della Federazione possa rivoltare il sistema come un pedalino anche se volesse.
      Sono tutte le componenti del sistema (sarà ancora il caso di chiamarlo così?) calcio italiano, ma anche e soprattutto la parte politica a doversi rendere conto dello sfacelo a tutti i livelli compiuto su quello che una volta era lo sport nazionale.
      E’ tutto in cocci ormai, da una base che non esiste più perché non attrae né i giovani né i loro genitori, all’impiantistica degna dei paesi africani, ma gli ultimi tra questi.
      E’ già un decennio che parliamo di baratro, ma si continua a scavare e forse tra un’altra decina d’anni il derby Italia-San Marino sarà una partita dall’esito incerto.

  2. Vediamo se riusciamo nell’impresa di non partecipare a un mondiale per 15 anni (2014 – 2030) e nonostante questo non vedere una singola persona che si dimetta in federazione

  3. Ma questi che glie frega dell’Italia stanno già con la testa in vacanza. Ormai è questo l’andazzo la nazionale non frega più. Il toscanaccio Spalletti lo vedo brutto !!!

    • Temo che sia peggio di così…non ci sono più giocatori italiani che, in ciascun reparto, abbiano, nei rispettivi club, vere funzioni di leader, sia come personalità che come tecnica. Sono tendenzialmente una nazionale di gregari, scelte obbligate per default, e di riserve…Prodotto di un sistema di formazione calcistica che non sa vedere la propria mediocrità

  4. Italia inguardabile.
    Nessun tiro in porta. Coppola, Rovella, Zappacosta… Niente mondiale per la terza volta consecutiva.
    Un vero disastro. La Caporetto Italiana. Che vergogna.

  5. grande Sinner, doppia visione,dopo il primo gol ,ho virato sulla bellissima semifinale.terzo mondiale andato?? la finale sinner vs alkaraz,vedo lo spagnolo leggermente avanti

  6. L’Italia manca di talenti giovani, al contrario di Spagna e Francia che continuano a sfornare campioni: dietro questa differenza si nasconde il segreto di accademie forti e formazione di qualità.

    • bè questo sarebbe ‘r momento de pijallo a ‘na 40ina de mijoni ( de LIRE), e, poi, mettelo ne mani der Gasp…

  7. Nun ve ‘nventate niente che Ranieri sta bene ‘ndo sta… se proprio volete cambia’ chiamate Baroni.
    Forza Roma

  8. La nazionale è lo specchio di FIGC, Lega A e leghe minori e direi AIA dove tutto viene manipolato e acchittato dai soliti noti. Metti un allenatore permaloso, pieno di se e mai critico verso se stesso e questo è il risultato.

  9. Ancora gioca Raspadori ma non lo avete capito? E’ scarso, il Napoli sta aspettando qualche fesso per levargli una ventina di milioni.
    Orsolini il migliore esterno del campionato, entra a partita finita, Retegui solo tra due giganti ci vuole molto a capire che sono necessarie due punte metti Retegui e Lucca, Orsolini e Di Marco esterni e te la giochi in attacco.
    Centrocampo di morti, Barella e Rovella sono stati, in parte, gli artefici del crollo di Inter e Lazio. Fortuna non c’erano romanisti
    Nusa da comprare subito questo è forte, giocatore da Gasperini

    • condivido su tutto, mi permetto di aggiungere che far esordire Coppola, mettere di Lorenzo come terzo in difesa ed andare a ripescare addirittura Rugani pur di.non chiamare Mancini e Romagnoli (bisogna essere onesti…) perche’ gli stanno sulle palle e’ veramente incredibile, irresponsabile vista l’importanza della partita e direi penoso, come.la figura che abbiamo fatto…

  10. contro na nazionale de salmonari, no?

    Qualità dei giocatori in campo ridicola,
    Bastoni irriso. Barella ormai gira con la flebo, che senso ha schierarlo?
    Retegui funziona solo con l’Atalanta….

    Raramente ricordo di esser stati presi a mazzate così—-

  11. Comunque che rimpianto Nusa, speravo che lo prendessimo la passata estate, è veramente forte…

    PS: questi sono i grandiosi risultati delle scuole calcio, ove gioca solo chi paga. Il primo provvedimento di una società seria sarebbe la loro immediata chiusura, almeno di quelle a pagamento.

  12. Che figura di…Purtroppo il risultato è lo specchio degli sforzi e investimenti fatti sul calcio italiano. Ecco la mia analisi. La Spagna ha oltre 20 giocatori dal valore di 40 milioni. La Francia arriva a 25 giocatoi dal valore di 40 milioni, l’Inghilterra va oktre i 25 giocatori. E l’Italia? 8 che tutto sommato forti sì ma nemneno continui. Scordiamoci i bei tempi: Buffon, Grosso, Cannavaro, Materazzi, Zambrotta, Pirlo, De Rossi, Gattuso, Camoranesi, Perrotta, Totti, Del Piero, Toni…o ricordare campioni: Maldini, Nesta, Costacurta, Roberto Baggio, Pruzzo, B. Conti, Zoff, Tardelli, Rossi, Graziani, Oriali, Rivera…Zola, Bergomi, Vialli…Riva.

    • secondo me e’ proprio questo modo di quantificare sempre tutto in valore danaroso la rovina del calcio e tanto altro.

  13. Stasera mi sono visto Sinner battere Djokovic e infatti c’ho azzeccato.
    Il problema della Nazionale non è Spalletti o Mancini o un altro. È l’immobilismo di una Federazione che non fa niente di fronte a una crisi che si trascina da anni. Gravina sta attaccato alla poltrona come una cozza allo scoglio senza muovere un dito. Ci vogliono facce nuove, idee nuove e pure in fretta, altrimenti il calcio nostrano morirà.

    • hai ragione, in un paese normale s quest’ora sarebbero gia saltati almeno il ct, i dirigenti responsabili in figc, fino al ministro dello sport.

  14. la nazionale è lo specchio dell’Italia: un paese vecchio e obsoleto aggrappato ai nefasti del passato. onestamente guardare questa squadra è una sofferenza, che senso andrebbe andare al mondiale così? magari la terza esclusione di fila farebbe capire che è necessario un reset

    • Non accadrebbe, questi devono garantire i soldi della Champions ar “brand”, questa è la loro missione, per il resto va bene il muoia Sansone co tutti i Filistei.

    • poi però tocca leggere che tra i candidati alla presidenza del CONI c’è anche, nientepopodimeno che… FRANCO CARRARO, 85 anni suonati… Nun ce se crede…

  15. I miei primi ricordi della nazionale italiana sono i mondiali in Argentina nel 1978. Ebbene in questi 47 anni che la seguo, non ho mai visto una manica di PIPPE come queste vestire la maglia azzurra. MAI.
    E glisso su Spalletti che sta in una delle sue fasi di “capisco tutto io, nun me scassate” che sono il suo più grande limite e si avventura in convocazioni demenziali a gogo.
    Il calcio italiano è veramente ridotto ai minimi termini.

  16. Gravina e Spalletti vergognosi, stanno definitivamente distruggendo la Nazionale.
    Dovevano dimettersi dopo Svizzera – Italia all’Europeo e invece niente, tutti inchiodati al loro ruolo … che schifo.

    • Gravina ha altro a cui pensare , deve difendere il brand delle tre strisciate…

  17. A dir poco imbarazzante, ormai i mondiali non li vediamo nemmeno col telescopio. Il portiere della Norvegia nemmeno una parata, almeno fino all’83° quando ho cambiato canale perché mi ero stufato. Spalletti farebbe meglio a dimettersi, è più adatto per le squadre di club e comunque stasera in campo sembravano una manica di pippe ar sugo.
    La nazionale della vergogna verso un record storico negativo di 3 volte consecutive senza andare ai mondiali se continua di questo passo. Umiliazioni senza precedenti.

  18. Ieri si è qualificato l’Uzbekistan e la Giordania. Adesso l’Italia se vince tutte le altre può arrivare seconda e giocarsi i playoff, a meno di un suicidio della Norvegia con le altre. Sei già a -9 dalla Norvegia e a -6 da Israele. Non ho parole. La verità che del Mondiale e della Nazionale non frega niente a nessuno in Italia

    • Come non gliene ne è fregato niente della Roma , dopo lo schifo che abbiamo subito in finale di Europa League, manco una parola di solidarietà da Gravina e Company, manco a fare finta .
      E “questo si meritano , il fallimento totale.

  19. Spalletti adesso se ricorderà di quando lasciava fuori Totti….poi era costretto a farlo entrare all 87 e gli recuperava le partite …..e invece de sta zitto ha sputato dove mangiava e nn ha imparato niente….so passati l’anni e ancora fa gli stessi errori…..

  20. Torno a ripetere per la millesima volta: i ragazzini in Italia non giocano più a calcio né ambiscono a farlo nella grande maggioranza dei casi.
    Ai tempi in cui noi “boomers” eravamo nella fanciullezza o adolescenza, circa l’80% giocava a calcio, dai livelli più infimi a quelli più elevati, strade e prati erano un brulicare di campi improvvisati con partite tra squadre che partivano da 3 o 4 elementi per ognuna per finire a terrificanti ammucchiate dove si perdeva persino il conto.
    Sparite tutte quelle innumerevoli società dilettantistiche di quartiere che dragavano quell’immenso serbatoio alla ricerca di possibili talenti che venivano cresciuti e addestrati sui campi di pozzolana.
    Di tutti i ragazzini conosciuti per mezzo delle mie figlie nessuno ha mai giocato a pallone ed è raro persino trovare un tifoso di qualche squadra.
    Come ha ricordato qualche amico più sopra, sono rimaste ormai solo le pretenziose Academy, approdo di figli di papà che pagano salato pensando di avere tra le mani chissà quale campione.
    Il calcio italiano sta morendo di inedia per incuria e incompetenza ai massimi livelli, e di tale sfascio ne stanno approfittando altri sport ormai considerati più nobili dai ragazzi e dai genitori stessi che li reputano più educativi e formativi del calcio.
    Non ho visto la partita di stasera ma la posso tranquillamente immaginare: che futuro può avere una nazionale che convoca Zappacosta, onesto manovale della fascia di anni 32.
    Vittima a questo punto anche di un CT per cui questo ruolo probabilmente non è calzante, che nella povertà desertificante del panorama si permette addirittura di lasciare a casa uno dei migliori difensori per rendimento del campionato, giocatore di spiccata personalità, in nome di chissà quale ripicca per schierare Coppola.
    Ma di tutto ciò continuerà a non fregare niente a nessuno, un paio di giorni di vacue ciance e ognuno tornerà a pensare al proprio orticello e privilegi acquisiti per essere amico dell’amico.
    La vedo nera, nerissima.

    • E’ quello che si meritano i Gravina e Company.

    • Io lavoro proprio in quella realtà che genera talenti per il calcio. O più che altro genera passione calcistica, dalla quale a sua volta si genera il talento. E questo è reso possibile da tutta una galassia di micro società di calcio dove i bambini giocano dai sei anni circa gratis o quasi, pagando solo una quota associativa. Il sistema è finanziato tramite un meccanismo che parte dalla Bundesliga per arrivare alla piccola società di “Dorf”, o di quartiere, attraverso realtà sportive da grandi a sempre più piccole, senza esserci dispersioni. Spesso i Träger sono comuni e riuniscono più Verein. Io sono sotto contratto con una società sportiva che raggruppa diverse realtà sportive e la diffusione della passione per il calcio è capillare. Sono le famiglie stesse che partecipano alla vita di “Gemeinschaft” attraverso tutte le attività delle piccole società di calcio in cui giocano i bambini. In questo modo si crea aggregazione intorno al calcio e per mezzo del calcio. L’ obiettivo non è “creare talento” ma diffondere la passione per il Fußball.
      Questo è il modello tedesco e secondo me non è replicabile in Italia. Come qua è anche in Belgio, modello che conosco perché ci collaboriamo, così come in Olanda. Però già passando il Lussemburgo, a Metz, ad un tiro di schioppo da noi, in Francia, è totalmente diverso. Tutto un altro sistema, che non conosco approfonditamente. Eppure anche lì il fine della promozione del calcio viene raggiunto da quello che ho visto. Conosco invece abbastanza bene il sistema spagnolo, perché la mia famiglia di origine vive lì, ed io stesso in fondo mi trovo più spesso in Spagna piuttosto che in Italia. Lì la diffusione del calcio è “culturale”; il campetto tra casa e casa è il punto di incontro tra i bambini ed i giovani, dove le società attingono i propri piccoli interpreti per giocare in allegria i propri piccoli campionati di quartiere. C’ è tantissima passione, voglia di divertirsi attraverso il calcio. Forse per questo, il gesto tecnico, “la giocata”, viene prima del risultato stesso. Da ciò deriva il calcio dei grandi. In Italia quello che noto negli ultimi anni, pur stando lontano, è che c’ è una disaffezione verso il calcio in quanto tale. Non è più un fenomeno di massa come qui da noi o in Spagna oppure in Francia. È un problema culturale. Chi doveva promuovere il calcio, ha promosso sé stesso, ha promosso le grandi società ed ha fatto una pessima pubblicità al gioco più bello del mondo. E ora stiamo vedendone i frutti.
      FR

    • A dire il vero anche secondo molti utenti di qui… o sono spariti o non dicono più niente

  21. Ne ho scritto qualche giorno fa sul fattore che qualcuno diceva che servono più italiani nella nostra rosa ma purtroppo di giocatori di livello ed a condizioni accettabili, nella corrente realtà non possiamo fare un salto qualitativo puntando su una squadra più italiana, e dico purtroppo.
    Poi qualcuno si ricorderà forse che io di Antonio Nusa ne parlai tanto tempo fa, da prendere quando aveva 16 anni e sarebbe costato poco perché non aveva ancora firmato un contratto professionistico e da mettere subito come sotto età per 1 anno in Primavera ma convocare regolarmente in prima squadra nonostante l’età precoce perché poteva diventare un TOP assoluto. Allora pagavi solo un indennizzo di formazione mi pare sui €300-400mila euro. Come ho scritto qualche giorno fa, occhio sul giovane attaccante ivoriano Dosso classe 2009 dell’ASEC ora.

  22. Conte con gente più scarsa ha fatto benissimo.
    Spalletti si perde nelle sue elucubrazioni mentali.
    serve un ct da nazionale e poi investire sui settori giovanili..
    Poi sicuramente il calcio oggi viene visto dai genitori meno bene di altri sport,ma è anche vero che oggi portare i figli a scuola calcio e poi alle partite la domenica richiede un grande sacrificio,anche di tempo…

  23. Ci vuole una grandissima organizzazione difensiva quando le cose non vanno molto bene. inutile se si pensa agli attaccanti delle altre nazionali. Spalletti forse non va bene e mi sembra pure in confusione per quanto riguarda le convocazioni. esempio l Ungheria.
    Io metterei in Nazionale , Davide Ballardini.

  24. Devo ammettere che l’ipocrisia abbonda in questo
    forum.
    Fino a qualche mese fa, Mancho e Cristante erano “pippe ar sugo”.
    Sarà che prima di allenatori e presidenti deve essere il tifoso ad imparare a fare il tifoso?

    • Mancini e Cristante nella prima parte della stagione hanno deluso come tutta la squadra. poi Ranieri li ha rimessi in forma e nel girone di ritorno sono stati i migliori nel loro ruolo.

  25. Però abbiamo portato in Italia un 39enne a 3,5 milioni di euro con tanto di fanfare mediatiche.
    Gravina vergogna, dimettiti invece di tutelare i brand.
    Siamo vicini al terzo mondiale mancato e invece di dare la possibilità ai giovani dal 2000 in poi il Milan porta Modric.
    Pagliacci.

  26. ogni volta ha parla dei problemi del calcio italiano so 10 anni..e poi cosa cambia nulla….parole al vento che rispecchiano la realtà de sto paese nel suo complesso.

  27. Al di là della miopia e della incomprensibile cocciutaggine di Spalletti in queste convocazioni (non solo Mancini, ma perfino Romagnoli avrebbe avuto più senso di quelli chiamati all’ultimo), e’ ora di mandare a casa e risettare completamente la FIGC (andava fatto dopo l’ultima eliminazione dai Mondiali): fuori tutti gli attuali vertici e dentro gente fresca . Riprendendo e aggiornando magari il progetto di riforma a suo tempo presentato da Roberto Baggio (che se ne andò dopo pochi giorni che era stato chiamato, proprio perché nessuno gli dava retta – e oggi vediamo i brillanti risultati )

  28. Spalletti dovrebbe dimettersi. per la verita’ avrebbe gia’ dovuto farlo dopo i fallimenti passati. il campionato ha dimostrato che giocatori piu’ in forma in questo momento sono quelli della Roma. avrebbe dovuto impostare la squadra sul blocco Roma : Mancini Cristante Baldanzi Pisilli e El Shaarawii e invece ha messo in campo panchinari o giocatori fuori condizione come quelli del Napoli dell’Inter e Rovella . si amici avete letto bene :Rovella invece di Cristante. un suicidio

  29. Stiamo allo sfascio più completo del calcio italiano . In serie A ha vinto per nove volte una squadra che ha fatto falso in bilancio e plusvalenze fittizie e non mi dimentico il caso suarez e questo personaggio che si deve occupare di fare il nonno che fa invece di togliere i scudetti e mandarli in b dice abbiamo tutelato il brend ma stiamo scherzando. Ci avete fatto caso che non si parla più dell operazione osimen perché è facile intuirlo e il napoli con quel giocatore ha vinto uno scudetto. Serie B allo sfascio così la serie c ecco il nostro calcio. Abbiamo nazionali minori che vincono titoli e non si ha il coraggio di farli esordire e ieri è stato il colmo vedere zappacosta e rovella . Spalletti dopo quella europeo si doveva dimettere sta fuori ogni logica.

    • diciamo pure che non ci sono più i roberto baggio , i gianfranco zola , i francesco totti e gli alessandro del piero ; ma neanche i conti e i causio

  30. ma nelle cosidette “scuole calcio” cosa si insegna oltre le diagonali, le posizioni e la copertura del campo?
    chi insegna calcio in Italia, è in grado di farlo? se si, è pagato correttamente?
    per le socità professionistiche, le giovanili sono solo un costo?
    “comprare” a due soldi 10 ragazzi in Africa, tenerne 1 e buttarne nel cesso (letteralmente) 9, è più conveniente che prendere un bambino italiano e farlo crescere come uomo e calciatore?
    chiedo a chi ne sa più di me…

    • Una volta i dirigenti calcistici avevano una fortuna sfacciata, penso per esempi ai mondiali del 82.
      Ebbene Bearzot convocò Rossi, Altobelli , Graziani e pensa che erano rimasti a casa, gente come Pruzzo, e Giordano.
      Stessa cosa con i centrocampisti
      Poi gli anni 90/ 2000
      Totti , Del Piero , Baggio , ect ect..
      Ora stiamo messi un po’ maluccio.
      Ma anche il tanto osannato Spalletti fa il resto.
      Pur di non convocare un giocatore della Roma , è stato capace di convocare gente di serie C.
      Ma forse è meglio così , almeno non possono accettare i nostri giocatori di aver contribuito a questa ennesima figura di merdx.
      Intanto Gravina continua a stare al suo posto senza dare le dimissioni , perché deve difendere il brand.
      E quindi lo dico senza problemi, vedere le facce di caxxx dei nostri nemici , lì in tribuna con gli occhi stranulati, dopo la BATOSTE con Psg e Norvegia mi fa alzare il livello glicemico nel sangue..

    • nelle scuole calcio ti insegnano solo a passare il pallone indietro. non sanno neanche cosa sia il dribbling anzi se cerchi di farlo ti sgridano

  31. Inguaiano gli azzurri?
    si vede che Sorloth, Nusa e Haaland non li conosce nessuno, la vittoria della Norvegia era abbastanza scontata, gli azzurri non hanno fatto un tiro in porta e il migliore in campo è stato sCoppola 🤣 3-0

  32. Figuraccia preventivabile.
    Si sapeva che la loro arma migliore era l’attacco e il caro Spalletti che fa ( al netto di un po di sfortuna per gli infortuni) ? Lascia a casa Mancini e offende Acerbi dandogli del vecchio senza futuro in nazionale, due nomi che nella difesa di ieri sicuramente avrebbero fatto meglio , non dico evitare la sconfitta ma almeno evitare figuracce.
    Che poi centrocampo e attacco era composto da gente spremuta all’osso per una stagione molto intensa si sapeva anche questo e, quindi, bisognava evitare di lasciarsi prendere dal solito male degli allenatori che si affezionano ai loro uomini e li convocano e li fanno giocare sempre a prescindere dalle loro condizioni . Ieri ci voleva gente fresca che ha giocato meno, Frattesi, Pisilli, ma anche uno come Cristante che ha finito il campionato in maniera spelndida. Spalletti tanto bravo , ma poi…

  33. pippe ar sugo perche il calcio italiano è rimasto agli anni 80

    anche un piccolo paese con il Portogallo (o Croazia) ci è ben superiore

    anche basta con questa tattica, ci vogliono giocatori tecnici che debbono giocare

  34. Il calcio in Italia è morto, viva il calcio!😅 ma nei prossimi anni ci consoleremo con il basket, che ha un bel movimento in crescita. Ormai tanti bambini (e i loro genitori) preferiscono questo sport anche per tutto il suo contorno, molto più sano rispetto a quello calcistico totalmente marcio.

  35. Potremmo almeno cogliere l’occasione di evitare di giocare con Israele e dover pure suonare il loro inno in un nostro stadio.

  36. Chi frequenta le scuole calcio dei bambini e dei ragazzi sa come funziona e a fare carriera, ora lo stiamo iniziando a vedere, non sono i più forti sul campo. E questo porta a un abbassamento della qualità dei calciatori che arrivano a giocare in campionati importanti: i campioni emergeranno lo stesso magari, ma la media dei giocatori “normali” è più bassa e così, a lungo andare, arrivi a fare queste figure, specialmente in Nazionale, dove non puoi compensare con calciatori che provengono da altri Paesi in cui ad andare avanti sono ancora (almeno per ora) i più bravi. Complimenti a tutti
    Forza Roma

  37. ste partire servono a vede qualche be giocatore area Roma vedi Nusa per il resto sta nazionale sta bene ndo sta come er pelato presuntuso e gravina attaccato alla poltrona. Senza futuro non merita il mondiale!!!

  38. Ho girato tantissimo, anche estero, per seguire i miei nipoti che giocano a calcio. I ragazzi italiano hanno sempre avuto più talento, peccato poi si perdano non solo per loro demeriti. A 16 anni in squadra avevano sempre molti stranieri “soffiati” ad altre squadre, quindi titolari non perché più forti.
    Bisognerebbe obbligare le squadre in serie A a schiarare almeno 6 italiani in campo, partendo dal settore giovanile facendo schierare almeno il 70% di calciatori made in Italy, qualcosa cambierebbe.
    p.s.
    inoltre, Spalletti per me non è un buon ct da Nazionale.

    • A giocare a calcio si impara per la strada come fanno i brasiliani nelle favelas. ora abbiamo le scuole calcio dove la prima cosa che ti insegnano è passare il pallone indietro cioè il possesso palla che nel gioco del calcio non conta nulla. il gioco del calcio è dibbling fantasia e invenzione.

  39. Nazionale de scappati di casa e il primo responsabile è quel testone pelato di Certaldo che continua a convocare non per merito, ma per simpatia.
    Adesso, Israele e Norvegia prime e strafavorite per la qualificazione, mentre Italia, Estonia e Moldavia squadre dello stesso livello rimarranno fuori dal mondiale.
    Complimenti vivissimi

  40. Penuria di talenti ok… Ma sembra che il Pelato da Certaldo non ci stia capendo granchè… Andava esonerato dopo la figura di MmMmM agli Europei… 🫣🤟🏻

  41. Si parla di spareggio dopo una sola partita! Grazie Spalletti, grazie Gravina, seguire la nazionale sta diventando una gioia immensa 😁

  42. escluso il portiere il resto è inguardabile..nn ci sono più campioni,come hanno già scritto sopra,e coloro che governano il calcio sono assuefatti alla cronica sudditanza dei soliti noti..il declino del Paese è accompagnato nell’ indifferenza generale,dove tt guardano al proprio orticello,e come vi ho detto molte volte il Paese ha i giorni contati..l’ anello debole dell’ Europa stritolato da logiche di divisione,si presta confidando negli amici che invece amici non sono..

  43. Se guardiamo la scuola calcio dei campioni, mi vengono in mente Maradona, Yamal, Totti, ma forse potremmo contarne centinaia, vecchi e nuovi, ci accorgiamo che si sono formati sulla strada, nei cortili, nelle piazzette. È li che acquisti la tecnica, l’inventiva, la “garra”.
    Adesso abbiamo scuole calcio che insegnano come a soldatini, a 10 anni già devono sapere come si fa una diagonale, il fuorigioco, le sovrapposizioni: tutte minchiate che inibiscono la crescita vera di un calciatore.
    Purtroppo i nostri ragazzini da tempo non possono più giocare in strada e i risultati sono questi: buonissimi atleti ma mai campioni

  44. e anche il prossimo mondiale lo guarderemo giocare agli altri che vergogna, vedendo il parco giocatori di nazionali come Spagna, Francia, Portogallo e Argentina confrontati con i nostri mi viene da piangere.
    ma poi pure qualificandosi con sta manica di pippe e allenatore presuntuosi, mi dite ai mondiali cosa ci andiamo a fare, abbiamo preso 3 gol dalla Norvegia, con la Spagna ne pigliamo 10.

  45. vebiamo ai vivai : gli altri paesi europei occidentali hanno lo jus soli , quando un bambino nasce diventa cittadino , per cui a 17 anni va in nazionale ( yamal ) ; qui se va bene gli danno la cittadinanza a venti e passa anni

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