La solitudine dei numeri primi

0
560

derby

GIALLOROSSI.NET (A. Diofebbo) – Volessimo prendere in esame la partita dell’altra sera, potremmo sicuramente parlare di mediocrità in tutti i suoi aspetti. Emozioni ed entusiasmo, fanno solamente parte di una serie di sensazioni che possono appartenere esclusivamente ai tifosi e non agli sportivi. Nei novanta minuti, ognuno di noi, dimentica e abbandona la veste dell’appassionato di calcio per lasciare posto ai sentimenti che più si scatenano in base all’andamento della partita : sconforto, delusione, paura, speranza, entusiasmo, convizione e di nuovo delusione. Al triplice fischio resta soltanto l’amaro. Il derby vive di confusione, di episodi dettati soltanto dalla situazione di quel determinato momento, a volte può vincere la Lazio, a volte può vincere la Roma, alla fine non vince nessuno.

La Lazio gioca male, la Roma gioca peggio e il bel calcio non è da queste parti che trova posto. Il contenuto tecnico della partita è bassissimo, il livello del calcio espresso dalle due squadre è tutt’altro che spumeggiante e finisce per annoiare chiunque. La Roma scende in campo, ‘resiste’ 15 minuti, dopodiché non supera più la metà campo. La Lazio è più squadra e sembra agire meglio ma si sgretola a inizio ripresa avendo come unico sussulto il calcio di rigore fallito (che tra l’altro poteva chiudere la partita). La Roma di Andreazzoli è confusa e nonostante il pareggio e la superiorità numerica non incide mai, non riesce a mettere la squadra ospite alle corde e lascia sul campo 2 punti, per come si era messo il match. C’è chi si accontenta del pareggio, c’è chi è sollevato per non aver perso il quarto derby di fila. Questo anche fa parte della mediocrità. C’è chi fischia Osvaldo, quando appare il video del suo gol in rovesciata contro il Catania sugli schermi dello stadio. Anche questa è mediocrità, sì, ma da parte del giocatore argentino, assente perfino sugli spalti.

E c’è chi si accontenta di dare in mano la partita agli unici due giocatori in grado di mettere in campo la propria tecnica : Hernanes e Totti. Loro creano, loro segnano, loro distruggono. Hernanes apre i conti con un sinistro dalla distanza, favorito anche da Castan che gli lascia campo, dando la possibilità al brasiliano di cambiare piede e prendere la mira mentre l’unico tiro in porta della Roma dopo il gol biancoceleste è da parte di Capitan Totti. Il secondo tempo si apre con due rigori : calciano Hernanes e Totti, segna solo il numero 10 giallorosso che inanella l’ennesimo record, anzi il “record più bello” (cit.). Il resto è sotto gli occhi di tutti. Parlando di ‘noi’, la Roma è impalpabile, a tratti anche imbarazzante e Andreazzoli mette in campo l’ennesima formazione sbagliata, lasciando una difesa a quattro contro l’unico e evanescente attaccante laziale, concedendo così, su un piatto d’argento, spazio al folto centrocampo biancoceleste.

Totti da fa regista, da attaccante, da difensore e da tifoso. Lui regge la squadra, lui la rialza dal baratro ed è sempre e soltanto lui fino all’ultimo a far avvicinare la squadra a quella porta che lui stesso ha bucato per 9 volte in queste stracittadine. Lui, a 36 anni, con un anno di contratto ancora (solo) da consumare, a fare da parafulmine, a proteggere la squadra da tutto e tutti, a metterci la faccia, a far gioire i tifosi, a trovare la forza di dare ancora una speranza a tutti. Sempre lui, Totti, il pigro, come disse un filosofo in tempi non sospetti, che se non ci fosse stato, la situazione, e non parlo soltanto di classifica, sarebbe stata drammatica. Fino ad arrivare al derby di ieri sera. Hernanes da una parte, Totti dall’altra e in mezzo il parapiglia. Giocatori che vivono di attimi, di lampi ma che velocemente passano e nemmeno te ne accorgi. Loro due, come dei numeri primi gemelli, dei numeri che esistono ma che non possono toccarsi per la presenza dei numeri pari. Loro, gli unici ad alzare un livello di una partita che non è altro che la rappresentazione di alcune mancanze, colmate soltanto da tutto ciò che significa un derby, rimasta ormai una partita per tifosi e non per sportivi.

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie della Roma sul tuo cellulare? Iscriviti subito al canale Whatsapp di Giallorossi.net!
Articolo precedenteON AIR – Carmellini: “Ritorno di Zeman? Idea pazza e affascinante”, Corsi: “Giocatori felici di aver pareggiato il derby”, Damascelli: “Roma sintomo di barbarie”
Articolo successivoLa Roma del futuro: Sabatini confermato, Baldini in bilico

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome