AS ROMA NOTIZIE – La voce ha iniziato a circolare tra gli ultrà della città in fretta. Un via vai di voci arrivate fino a Perugia, dove erano arrivati quelli della Roma. “Ma è vero?”, si chiedevano tra loro e domandavano alla polizia che doveva controllarli. Fabrizio Piscitelli non era stato un rivale come gli altri: il capo della Nord, degli Irriducibili laziali, per loro era semplicemente Diabolik.
E nella logica ultrà, anche un rivale è “uno di noi”. Per questo quei romanisti che avevano scelto di passare un mercoledì d’agosto allo stadio Curi anziché al mare, hanno deciso di rendergli omaggio. Niente striscioni esposti, allo stadio di Perugia. “Per rispetto” all’avversario caduto, anche se logiche di tifo non hanno alcuna relazione con quell’omicidio a sangue freddo. Una cosa è certa: gli ambienti del tifo organizzato romano sono stati i primi a venire a conoscenza della notizia: persino la Lazio è venuta a saperlo da alcuni suoi sostenitori, trovando poi conferme istituzionali.
Per lo stesso motivo, in pochi minuti l’ingresso del Parco degli Acquedotti su via Lemonia si è riempito di tifosi. Non tifosi qualunque, ma i ragazzi di Diabolik, gli Irriducibili, gli stessi che – giusto tre mesi fa – trovarono la saracinesca della loro sede in zona Tuscolana (meno di 4 chilometri dal luogo dell’agguato di ieri) divelta da un ordigno esploso nella notte. Diabolik evocò in quel caso motivi politici: “Siamo gli ultimi fascisti rimasti”, disse. E non è un caso se gli ambienti ultras dell’estrema destra si sono movimentati in gruppo. Gli ultrà del Verona, gemellati con i laziali, con cui condividono anche l’orientamento politico, hanno inviato un messaggio via social network. Ma non sono stati gli unici: attraverso twitter e facebook sono piovuti messaggi di commiato da ogni angolo d’Europa accompagnati spesso da eloquenti cuori neri a ricordare la fede politica comune di mittenti e destinatario.
Russi, bulgari del Levski Sofia, polacchi del Wisla Cracovia, ma anche generi account di riferimento del tifo organizzato internazionale: per tutti Diabolik non era un nome come un altro ma un simbolo, quasi un padre fondatore di una mentalità. “Un mito del mondo ultra”, lo ricordano alcuni ultras spagnoli. “Di sicuro il tuo nome, le tue gesta, il tuo vivere ultras resterà eterno”, il messaggio più accorato invece arrivato da alcuni tifosi laziali, come quello, enfatico, per cui “un vero ultras non muore mai”. Oltre la retorica tradizionale, c’è anche chi ha voluto chiedere di evitare strumentalizzazioni: “Non riconduciamo nulla di tutto ciò al calcio”, e anzi tanti hanno voluto prendere le distanze da “chi celebra un criminale”, ricordando le pagine più cupe della sua vita. Per molti altri, solo “un fascista”. Almeno su questo, sarebbe stato d’accordo.
(La Repubblica, M. Pinci)
Evitateci almeno l’epitaffio, per favore……
Aveva impiccato i manichini con le magliette dei giocatori della Roma
Con la scritta “Dormite con la luce accesa”
Ora questi dormirà x sempre con la luce accesa…
Pinci sciacallo.
ammaina il blouson per “rispetto” all’amico tuo
Te sei capito da solo.
Magari di persona mi spieghi meglio il senso delle tue sconnesse parole.
Blouson, lasciati dire, commento inutilmente minaccioso.
Non auguro la morte a nessuno, ma con rude sincerità Chioso che la fine prematura di questo tizio non mi muove a compassione.
Non ho espresso alcun giudizio sul deceduto, ho solo espresso un giudizio sull’articolista.
A differenza vostra che avete vomitato di tutto.
Per il resto fa abbastanza ridere quello che hai scritto.
che minacciosità ci può essere in un commento da anonimo a anonimo?
sono proprio parole sprecate.
Visto che conosciamo abbastanza l’utente che si definisce “blouson noir” per sapere che con il signore oggetto dell’articolo condivide l’ideologia e con coloro che ammainano le bandiere per rispetto condivide la frequentazione, l’ho invitato a ammainare il “blouson” visto che al momento sembra sprovvisto di bandiere.
Ma ha fatto finta di non capire.
E ha ruggito.
Parco dell’acquedotto, noto ritrovo gay, forse era andato per trovare la sua… Eva!
Rispetto fra teppisti… uno non viene sparato in testa per casualità….
L’apologia di un delinquente che ha trovato, con molto ritardo, la meritata e giusta fine. Neanche la morte lo riscatta. Infinita compassione per dementi e teppisti che lo piangono, invitati caldamente al più pronto ricongiungimento con la feccia in oggetto.
Per non dire – allargando il discorso – della ridicola e dannosa mitologia sorta intorno a libri e film come Romanzo Criminale e Gomorra, che arricchisce a dismisura produttori, scrittori e gente del cinema, compiace la malavita che trova una sua legittimazione popolare, e, ciò che è peggio, corrompe e inquina le menti dei giovani più deboli e disagiati socialmente.
Seguendo la tua logica non avrebbero mai dovuto girare capolavori come Il Padrino. Del resto tutto può inquinare le “menti dei giovani più deboli e disagiati socialmente”. Anche una partita di calcio. Quindi che facciamo eliminiamo il calcio?
E comunque basta con questo mito che disagio sociale, ignoranza e criminalità vadano necessariamente a braccetto.
Ayce, la penso diversamente, secondo me la criminalità “manovale” è disagio sociale e ignoranza!!!
Il Padrino è un prodotto fortemente patinato, come da tradizione hollywoodiana. Scusami, ma mi riesce alquanto difficile pensare a un boss che cammina come Al Pacino. In quello come negli altri film dello stesso filone, penso a Quei bravi ragazzi di Scorsese, non c’era nessuna pretesa denunciante di una realtà criminale e perversa, ma solo quella di far spettacolo, anche a costo di utilizzare ridicoli stereotipi, come lo slang italo americano, che ne sono stata la forza evocativa per anni.
Nei film italiani, al contrario, l’intento realistico accusatorio è ipocritamente coperto da quello di far spettacolo, e produce modelli che hanno certo seguito.
Poi, se tu riesci a trovare un’associazione reale fra Totò Riina e Marlon Brando, allora capisco il tuo ragionamento.
Non conosco nessun mafioso, ma leggendo libri che parlavano di mafia, mi è apparso abbastanza chiaro che film come il padrino in effetti abbiano avuto l’effetto di dare dignità a una subcultura che fino a quel momento era rimasta relegata all’interno di se stessa.
E innegabilmente, fiction come gomorra, o romanzo criminale, per quanto fatte molto bene e realiste, hanno avuto quell’effetto.
Dall’immedesimarsi nel “cattivo” del film a andare a fare rapine o ammazzamenti ce ne corre, ma in qualche ambiente dare valore a certi comportamenti è un giustificativo e una spinta.
E’ un fatto.
Non riguarda chi è lontano culturalmente, ma chi è contiguo, chi è in bilico. E’ quella spinta … in più.
In realtà il discorso lo restringi
Come il bibliotecario Jorge da Burgos che vieta “certe” letture, così tu, Amedeo, lamenti un eccessiva divulgazione di “certi” libri che vorresti responsabili della deriva umana
C’è cmq la possibilità che tu abbia ragione
Per questo t’invito a scrivere un libro, un testo teatrale, un soggetto cinetelevisivo, che denunci il cortocircuito morale di cui hai ravvisato la pericolosità
Se, poi, la cosa ti farà ricco e famoso…pazienza e onore al merito
Solo per i Vangeli non sono stati pagati i diritti d’autore, tu,invece, ne avresti diritto, specie se con la tua opera indicassi la via salvifica a chi sceglie di vivere una ” Vita Viloenta”
…..mi aspetto una copia omaggio!
E’ un discorso complesso. Lasciamo perdere il fatto che c’è chi ci guadagna, anche se è vero.
Prendiamo l’arte.
Deve essere educativa? O deve essere realista?
E’ un discorso vecchissimo, già affrontato molte volte nel corso della storia dell’uomo.
Gomorra sarebbe accettabile se raccontasse le storie e alla fine insegnasse che il crimine non paga? Se i cattivi morissero male?
e il bene trionfasse sempre?
Ma sappiamo che non è così. E’ anche così, ma non sempre.
Deve essere realista?
Nuda e cruda. Senza ipocrisie o patemi moralistici?
Ma l’uomo si lascia influenzare.
Deve essere didascalica? mostrare la rapina, gli spari e l’uomo a terra, i soldi dei rapinatori che se li godono a coca e mignotte ma anche entrare nella sofferenza dell’universo di chi muore?
boh.
In realtà nulla di così intrigato
Ho semplicemente rivolto un invito, all’ottimo Amedeo, a dare un respiro letterario più ampio alle sue idee, castigate da questo spazio esiguo
Non saprei se in forma romanzata, narrativa o saggistica, ma gli ho augurato di ricavarne una feconda economia, magari venendo dradotto in una 50ina di lingue
Ho solo regalato un idea, in cambio, nell’eventualità del best-seller, di una copia….che sarà mai! Ho
Il successo di uno scrittore avvolte va sollecitato, mi sono permesso di farlo
Noi lettori siamo pronti a….spendere per autori divulgativi e…acculo le recensioni di bassa lega
Pensa che Pinocchio venne letto anche in chiave esoterica…..e massonica….na specie de Gomorra de fine 800
Caro Pucchiapo’, ho parlato della strumentale mitologia nata intorno a certi libri o film, un’industria imponente, non certo di censurare gli stessi come tali.
Detto ciò, valesse il tuo discorso si dovrebbe far leggere il Mein Kampf alle medie piuttosto che i Promessi Sposi. Tanto anche quello è “istruttivo” e la gente ha un forte e autonomo spirito critico.
Egr, Anedeo ti vedo con piacere molto attento, pronto è fiero di affrontare la ” tua battaglia”
Tuttavia non hai compreso il senso del mio post
I libri nn sono strumentalmente mitologici, ma figli del loro tempo
Un successo editoriale, tradotto in decine di lingue, è, oggi, una fonte di guadagno, lavoro e interesse che è tipica della ns. epoca
Salgari Collodi Manzoni oggi sarebbero ricchi e, forse, fervidi sceneggiatori
Ma non scrissero i loro successi immaginandoli al cinema
Camilleri, è considerato uno scrittore/sceneggiatore autoriale tipicamente moderno capace di alimentare quell’industria con un personaggio che conbatte i peggiori istinti umani
Poi, riflettici, la lista dei libri proibiti, ne ha solo allungato la vita editoriale….per questo Guglielmo li cercava
Rispetto? e x cosa? per le opere in vita di questo signore?
che rigurgito di inciviltà e ignoranza mi tocca vedere
non dissimile dall’inginocchiamento della madonna nei pressi della casa del boss mafioso
in certi villaggi siciliani
Esecuzione tipica del mondo della malavita,dove viveva il capo “degli ultrà”,so” anni che occupano potere nelle curve non solo della lazio ma anche di altri club ,di vede dai comunicati di affezione nei suoi confronti una linea ben organizzata che va oltre i confini del calcio ma richiama come espansione la mafia come piovra
Ognuno dorme nel letto che si prepara.
Esecuzione tipica del mondo della malavita,dove viveva il capo “degli ultrà”,so” anni che occupano potere nelle curve non solo della lazio ma anche di altri club ,si vede dai comunicati di affezione tipicamente malavitosa nei suoi confronti una linea ben organizzata che va oltre i confini del calcio ma richiama come espansione la mafia come piovra non solo in Italia ma anche oltre i confini europei
il cosidetto “Mondo Ultrà” è ovviamente autoreferenziale,con Capibastone che usano le truppe come strumento di ricatto nei confronti del Club.
Oltre a Diabolik, per chi non li conoscesse,vi segnalo il “nostro” Gastone (il simpaticone che bloccò il Derby nel 2004), Genny ‘a Carogna, Loris Grancini, Sandokan, “Bocia” Galimberti.
È tutto su internet, nun ve potete sbaja’?
E per chi volesse approfondire, vi suggerisco l’ottimo libro del Giornalista Paolo Berizzi, al quale è stata assegnata la scorta per reiterate minacce di morte.
Il rispetto ce l’ho per le tante persone per bene che muoiono ogni giorno!
In segno di rispetto potrebbero smettere di andare allo stadio e restituirlo alle famiglie.
Personaggio scomodo. Via.
Quando il tifo è malato.
Si cerca di elogiare un tale
ucciso da un sicario,morto come ha vissuto, rispetto x la vita umana che è sacra, ma non per la persona. e x i suoi trascorsi criminali.
Un criminale teppista pluripregiudicato e pure fascista finito come finiscono spesso i criminali.
Può dispiacere ma di certo non era un angelo..
Rispetto? Ma tutti quelli che “rispettano” questa gente perché non sparisce dagli stadi? Così, giusto per RISPETTO ALLA BRAVA GENTE!!!
a prescindere della squadra che tifava,è morto un mascalzone e spacciatore ucciso da un sicario e ammainamo le bandiere??…me sembra sandro pertini!! eh eh eh me pare esagerato
Ogni giorno muoiono tante persone a noi sconosciute ma comunque molte anche innocenti, tra cui molti bambini,e li’ bisognerebbe addololorarsi sul serio, basta accendere la tv o aprire il giornale.Ma quando lasciano il mondo questi pe@@i di m..da, l’unica cosa che viene da dire e'”meno male uno di meno”
Rispetto tra malavitosi? Mi conforta il numero di persone che su questa pagina condanna questo insano gemellaggio. C’è ancora speranza.
A me è indifferente il credo politico della gente, sono scelte personali.
Ma quando si tratta di spacciatori o pedofili, sono sempre orientata verso una sola direzione.
E quando sento cosa gli accade, non mi dispiace per niente.
Sono contento del tono dei vs commenti.
Nessun rispetto per la morte di un criminale abituale e reiterato.
Qui il calcio non c’entra niente e chi gli rende omaggio è un personaggio della stessa risma.
Le curve d’Italia, purtroppo hanno bisogno di una profonda derattizzazione.
Io ho sempre trovato molto inquietante far prevalere la comunanza politica sulla condivisione del tifo.
Oltretutto lega poco con il corporativismo degli ultras, con la loro pretesa di incarnare lo stigma del tifo, che trovo arrogante e priva di senso.
Forse non tutti, ma buona parte dei gruppi ultras in realtà tifano se stessi.
Purtroppo “gli alterchi”tra malavitosi non si risolvolono un in aula del tribunale..
Che riposi un pace
lo sai che hai dato una lezione a tutti…grazie….
Hai fatto bene gae da sarno a citare gli altri”ultrà ,legati al mondo della malavita dal nord al sud passando per il centro questi oersonaggi son definiti “ultrà”si ma della malavita
Sono molto lieto di leggere in questo post la dissociazione di Romanisti con molto sale in zucca. Gente che sa distinguere e pensare con il proprio cervello. Quello che non mi piace è la “mitizzazione” del personaggio ucciso a rivoltellate, da parte del giornalista di una testata Italiana importante….rispetto ? Ma che cacchio di tifosi sono quelli che tolgono gli striscioni per rispettare un delinquente ?!! Statevene a casa !!! Forza Roma con i Romanisti veri.
Grande @Amedeo!! Sicuramente non ha ricevuto quel trattamento per uno scambio di persona.
Mo stamo pure a commentare la mortre di uno… che robba… pace all’anima sua dico io.
..articolo squallido e inquietante…regolamento di conti di chiaro stampo mafioso romanzato da uno pseudo giornalista…mala tempora currunt…
A giudicare la faccia, sembra un sfigato pallemosce qualsiasi. Uno che manco il cane se lo fila.
Almeno è morto soddisfatto,perché se è riuscito a diventare il capo, a prescindere da cosa, ha già fatto fin troppo nella sua vita.
Adios comunque, un pregiudicato in meno.
Rispetto?
Per ua persona che ha vissuto nella malavita e con i traffici di droga ha contribuito a rovinare giovani e famiglie romane?
Un po’ di indifferenza non avrebbe fatto male.
Rispetto? Ma per chi? Per uno che per aver fatto quella fine non era sicuramente una brava persona poi dici perche’ la curva sud non e’ piu’ come una volta lo vedi anche da queste cose. Forza Roma
E noi dovremo far crescere i nostri figli in un paese in cui si commemorano delinquenti fino all’idolatria (invece di isolarli in galera per decenni a pane e acqua!) e si ignorano milioni di disoccupati in cerca di una dignità chiamata “lavoro”, madri e padri onesti di famiglia che si sacrificano quotidianamente e cittadini esemplari la cui unica macchia in un’intera esistenza è aver parcheggiato una volta in divieto di sosta?
Ma vaffanc…, voi italioti di mer.. e Piscitelli!
I Casamonica vengono giustamente mente messi al pubblico ludibrio per i funerali in stile faraonico. Questo milionario delinquente, invece, si merita l’epitaffio mediatico. Mi raccomando, continuate a seguire Marione e compagnia bella, vi meritate sta gentaglia in casa. A sposarsi vostra figlia o la sorella.
Vi è così difficile lasciare la politica e il tifo fuori da questa vicenda, evidentemente interna a logiche criminali?
O vi fa troppo piacere additare i soliti cattivoni (ultrà e fascisti) come causa di ogni male del mondo?
Ti voglio bene.
Politica, criminalità, ultras (una parte) sono un triangolo malefico e non si può scindere un elemento da un altro. Le curve utilizzate come volano per conquistare un’egemonia politica in un settore quale quello del tifo calcistico privo dei necessari anticorpi. Diventate anche manovalanza e territori di copertura per azioni criminali sempre più ambiziose. Depositarie anche di una forte visibilità che ha permesso a certi personaggi di diventare piuttosto potenti e temibili.
Alessia, si può scindere eccome. Esistono persone perbene convintamente fasciste, come delinquenti incalliti che non seguono il calcio o ultrà di sinistra che non sono né meglio né peggio di quelli di destra.
Se poi vuoi dire che le infiltrazioni criminali nelle curve sono da condannare e combattere ( principalmente dall’interno) mi trovi d’accordo.
Sbagli Kawa. Il fascista ha inscritto nel DNA i germi della sopraffazione, del razzismo e della liquidazione dell’avversario politico. Non appena hanno la possibilità di passare dalla teoria alla pratica. Non è necessario rubare o spacciare per essere un delinquente. La medesima equazione vale per chiunque propugni e sostenga teorie liberticide di qualsiasi colore. Inutile nascondersi anche sul mondo ultrá, ormai ampiamente colluso con tali ideologie nefaste. E criminali. Sì, tutti i fascisti sono delinquenti, seppure solo allo stato potenziale…
Perché, se non fosse stato un elemento del tifo organizzato si sarebbe parlato qui di un pregiudicato probabilmente ucciso per questioni di “affari”?
E se il tifo organizzato non professasse pure ideologie politiche, se ne parlerebbe?
Non è che si possono fare i distinguo quando fa comodo.
Se ne parla qui, su un sito di tifosi romanisti, perché altri tifosi romanisti avrebbero asserito di ammainare le bandiere per rispetto.
Evidentemente molti altri tifosi romanisti non intendono immedesimarsi in questa affermazione e esprimono il loro parere. Non vedo cosa possa esserci di strano.
Per quanto mi riguarda, rispetto il dolore dei famigliari, di chi lo amava, di chi lo ha perso.
Uno così non lo rispettavo in vita e la morte non mi cambia niente. Non mi interessa.
JohnnyB, l’hai vista la partita? Gli striscioni erano esposti sì o no?
Per quanto mi riguarda, io non avrei ammainato un kaiser.
Generalizzi ed evidentemente ti fa comodo perché IN PARTICOLARE, per tua fortuna, non sei tu ad essere stato accoltellato o aggredito da lui in quella che per te doveva essere una piacevole giornata trascorsa allo stadio. Non sei tu ad aver subito un furto con scasso o a vederti distrutta l’esistenza dalla droga per colpa sua.
Qui non si parla del “male del mondo” tipo Hitler o Stalin ma di drammi personali dei quali non ti immedesimi minimamente in coloro che li hanno vissuti.
La politica non c’entra nulla. Quella è stata solo uno strumento, una lente utile a gonfiare la sua becera notorietà. Quale politica è capace di argomentare uno che con altri 100 stolti espose uno striscione con su scritto “calugna”? Quella tra i banchi della prima elementare?
Memore, forse non era rivolto a me, ma non ho ben capito il senso del tuo post. Mi spiace.
Masetti, guardati meglio intorno; l’Italia è piena di insospettabili nostalgici, che hanno rispolverato le effigie del Duce recuperandole in fretta e furia dai ricordi di famiglia. Professionisti, imprenditori, commercianti, operai, pensionati e disoccupati.
A cavallo degli anni 70-80 chi, come me, militava da quella parte politica, era considerato un reietto. Ma in Curva si tifava col braccio teso, senza alcuna remora.
Oggi, politicamente parlando, sono un cane sciolto… e me ne vanto.
Ti spiego il senso del mio post:
“generalizzi” poiché credi che ce la prendiamo con un delinquente incallito solo perché era laziale e fascista. Non è così. Uno come Piscitelli è disprezzabile (sia in vita e sia da morto… questa è vera coerenza!) tanto quanto un criminale romanista e comunista che in vita commetta o abbia compiuto gli stessi reati. Il drammatico epilogo della sua vita è simile a quello di tanti altri delinquenti il cui unico punto in comune è il crimine.
Ho confrontato un pusillanime come Piscitelli con coloro che probabilmente nell’immaginario collettivo hanno rappresentato le “cause di ogni male del mondo” (Hitler e Stalin) per farti notare che qui nessuno lo considera un simbolo malefico della nostra società. Era solo uno stupido teppista.
Continuo…
quando ti ho scritto che in particolare non sei tu ad aver subito i crimini perpetrati da Piscitelli intendo dire che nei tuoi post noto lo stesso atteggiamento ossequioso o di “rispetto” dovuto a chi in vita ne ha avuto ben poco.
Nonostante tu condivida le stesse idee politiche, non credo che saresti così rispettoso se Piscitelli ti avesse aggredito in un derby.
Memore, se mi farai notare in quale passaggio dei miei post sarei stato “ossequioso” e/o “rispettoso” nei confronti di Piscitelli, te ne sarò grato.
Lo condanno in quanto criminale, non lo apprezzo certo come laziale, le sue idee politiche non mi interessano. Spero di essere stato chiaro. Ciao
p.s. come fai ad affermare che non ho subìto aggressioni, furti, ecc. ? Boh.
Anche nel caso di criminali fascisti non riesco, essendo contrario a violenza e pena di morte, a esultare per un morto ammazzato (peraltro sparato in testa di giorno nel bel mezzo di un parco cittadino, manco in Messico).
Rimane solo un vago senso di umana pietà e rigetto per quel mondo.
Non vedo gente esultare… così come, per rispetto nei confronti di chi è stato da lui rovinato, nessuno si sarebbe dovuto o dovrebbe mostrarsi devoto, né quando era vivo, né ora per coerenza e né ai suoi funerali.
Non è detto che ci si debba mostrare esclusivamente contenti per la morte di un delinquente del genere (anche se non vedo proprio cosa ci sia di male nel felicitarsi della sua scomparsa. Se finalmente ci liberassimo di tutti loro, OBIETTIVAMENTE, vivremmo molto meglio su questo pianeta, non credi?).
Personalmente, provo solo disprezzo per lui, dolore per tutte le persone che ha rovinato e rabbia nei confronti di legislatori e magistrati che continuano con leggi e sentenze vergognosamente soft a lasciare a piede libero la feccia di questa società.
Questa inaudita, becera, ipocrita e servile moda del “rispetto” dovuto a chi in vita non ne ha avuto è la stessa assurda e aberrante prassi con cui migliaia di pecoroni merdosi accorrono devoti e in segno di lutto nei riguardi di assassini mafiosi e criminali di ogni genere.
E il rispetto per le vittime e per coloro che hanno subìto torti e prepotenze da parte di questi abietti elementi… DOVE CAXXO STA?!?!
Ho pochi principi… ma quelli che ho, se permettete, me li tengo stretti.
Si diventa rispettabili solo mostrandosi rispettosi.
Ci son più di 7 miliardi di persone sl mondo ,che meritano rispetto per il solo fatto che si alzano presto al mattino per un pezzo de pane o di quelle donne con figli che stralavirano per andare avanti tutti igiorni che il Signore a loro dona ,queste persone che lottzno per andare avanti tra le infinite difficoltà della vita e che nessuno menxiona eo conosce ,ma stanno accanto a noi ,wueste meritano il rispetto
Ba con sta storia che gomorra influenza le menti per me è solo una grandissima scusa tipo quando facevi I danni da regazzino e cioccato dicevi me lo ha detto tizio
Ci son miliardi di persone al mondo ,che meritano rispetto per il solo fatto che si alzano presto al mattino per un pezzo de pane o di quelle donne con figli che stralavorano per andare avanti tutti igiorni che il Signore a loro dona ,queste persone che lottano per andare avanti tra le infinite difficoltà della vita comprese le malattie e che nessuno menziona o conosce ,ma stanno accanto a noi , queste meritano il mio rispetto
a me di tutta sta storia mi ha colpito l’assassino, vestito da runner e correndo spara un colpo alla testa di uno che corre e lo ammazza. così almeno hanno scritto. un fenomeno che manco 007. gli farà curriculum nell’ambiente considerando il calibro, la levatura delinquenziale dell’assassinato
Mi associo al pensiero di blouson e Kawa, difronte alla morte non esistono bandiere.
Ora si scoprono tutti perbenisti che giudicano e sono depositari della verità.
Se non riuscite ad avere rispetto per la morte almeno abbiatela per i parenti che restano in vita.
Se per assurdo qualcuno avesse o avesse avuto un parente molto vicino o acquisto criminale perso per rappresaglie o altri problemi, vedendo e sentendo sti ignobili anonimi che fanno i professori rabbrividirebbe.
Nom avendo mai avuto nulla in comune con questa persona, tantomeno la squadra, gli auguro in ogni caso di risposare in pace; l’ Omicidio è una pratica da condannare chiunque sia la vittima.
Come al solito c’è sempre quello che pur non capendo unca di ciò di cui si è parlato, deve per forza aprir bocca scrivendo ovvietà talmente banali che – “l’acqua è liquida” al confronto è un aforisma originale e geniale.
Ognuno di noi è quello che è , non entro nel sociale perché ci vorrebbero ore ed ore di confronti, l’unica cosa che dico che dentro lo stadio si deve tifare e non ammainare le bandiere per persone che hanno scelto di fare quello per il quale hanno pagato. Mi torna in mente Verona Roma quando se so’ menati in un bar e dopo che la polizia li ha portati via dentro lo stadio, striscioni ammainati e cori solo contro le forze dell’ordine. Mi dispiace ma io tifo la Roma e se fai una cazzata paghi te e basta.
Un regolamento di conti tra bande di malavitosi . Un esecuzione di chiaro stampo mafioso che non fa che confermare come questa vittima appartenesse da sempre a quel mondo di mezzo in cui l’illiceita’ e la fedina penale sporca siano valori fondanti .Ovvio che quel famigerato samurai radiofonico e i suoi accoliti ne stiano tessendo le lodi ….
Mi associo al dolore delle persone tranquille che hanno dovuto subire prepotenze da parte di ‘sto tizio quando respirava.
E al dolore di quelli che ancora oggi subiscono angherie da parte di quelli della sua stessa risma.