Cassano: ”Io e Totti ai Mondiali, che sballo”

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NOTIZIE AS ROMA (CORSPORT) – Antonio Cassano parla in esclusiva al Corriere dello Sport, in un’intervista dove confessa tutti i suoi pensieri sulla possibilità di giocare il prossimo Mondiale in Brasile, visto che Prandelli gli ha riaperto la porta:«Mi ha fatto molto piacere. Devo ringraziarlo. Ho capito che la sfida è bella e aperta. Sarà determinante quello che succederà in campo. E mi sento di dire che ce la metterò tutta. Sono un calciatore che ha avuto molto e che ha buttato anche tante occasioni, ma ora voglio pensare meno a quello che è stato e più al presente. Il presente è fatto di quello che mi piacerebbe avere. Il Mondiale, appunto. E’ normale che dopo gli Europei abbiano pensato ad altri. Ma ci sta anche che uno che ha un po’ più di trent’anni possa tornare ad essere utile. Tutto ora dipende da me. In questa stagione le cose stanno andando proprio bene. La Nazionale può arrivare proprio con il Parma».

CAOS A NATALE – E proprio in merito al club ducale, Cassano ha parlato di quanto accaduto durante la sessione invernale di calciomercato: «A Natale si era creata un po’ di confusione. C’era stato un momento legato a qualche messaggio che stava arrivando da qualcuno vicino alla Sampdoria. Ho passato giorni un po’ particolari. Ed è stato importante Donadoni, è stata importante la società, la chiarezza con la quale ha affrontato la questione. Ho fatto due o tre panchine e poi…».

MISTER DONADONI – E poi spiega il suo rapporto con l’allenatore crociato: «Io con Donadoni mi trovo bene, perché è uno che non fa il despota. Non impone, parla, spiega. Non è un fanfarone, non va in giro a farsi bello. E’ un grande allenatore, perché sa fare come pochi il suo lavoro. E’ stato un grande calciatore. Ti fa capire le cose. E ti avvisa. Io da lui accetto certe scelte. Perché te le fa capire, e fa capire sempre di cosa c’è bisogno. Avevo fatto le bizze e lui ha fatto in modo che le cose tornassero al loro posto. Quando affrontiamo tutte le questioni, anche le più serie, è come se si stesse al bar fra amici. Donadoni ha dimostrato anche in Nazionale di essere un grande allenatore. Non gli mantennero il posto? Non è uno che va girando in cerca di amicizie o che fa pagliacciate come gli altri…».

LE SCOMMESSE – Cassano ha rivelato poi un retroscena su Leonardi e parlato della corsa verso l’Europa League: «Pietro Leonardi, il nostro direttore, aveva fatto una scommessa: mi disse che questa sarebbe stata la stagione giusta. Mi disse che avrebbe scommesso su di me. Ero all’Inter, dove non ero andato male. Europa? E’ un obiettivo. Fare una bella figura in queste partite sarà un obbligo. Ma il Parma delle coppe era dell’altro mondo, noi invece siamo una buona squadra che può fare delle cose belle. Su cosa sto lavorando? Il fisico, devo tutelare il fisico. Certe volte mi sogno la notte delle belle mangiate. Poi mi sveglio… Ma qui bisogna arrivare a stare sempre bene in campo. E allora pazienza. Mangeremo dopo. Ma sto bene così, non bisogna cedere».

TOTTI E BALOTELLI – L’attenzione poi si sposta su Mario Balotelli e Francesco Totti, due possibili compagni in Nazionale: «Balotelli? Va preso così com’è. Non provate a cambiarlo. E’ un bravo ragazzo. Ma è un po’ come me, andavo preso per il verso giusto. E io pure in certe situazioni il verso giusto non me lo facevo trovare. Non cercate di inventarvi un altro Balotelli. Parlategli con sincerità e certe cose si risolveranno. Totti? Checco è un fenomeno. Io lo convocherei sempre. Non voglio fare io le convocazioni perà… Con Totti la Spagna, l’Inghilterra, chiunque affronteremo, avranno una preoccupazione in più. Spero di andare in Brasile con lui».

TRA PASSATO E FUTURO – Infine, Cassano è tornato a parlare dell’esperienza in Spagna e poi sul suo futuro ha lanciato segnali importanti al Parma: «Real Madrid? Quanti calciatori sognano quell’opportunità, io ci sono stato e volevo andare via… Non mi trovavo. Ma ne ho fatte tante di fesserie lì, una dietro l’altra… Futuro? Ho altri due anni di contratto. Io vorrei davvero finire la carriera qui. Non c’è motivo di pensare ad altro. Un calciatore di riferimento? Il calciatore dei calciatori è Leo Messi. Ogni volta che c’è una partita con lui in campo cerco proprio di non perdermela. Fa cose incredibili. Io ci provo, mica ci riesco sempre. Però, ogni tanto… Quando Messi prende la palla e superato una avversario si presenta vicino al portiere: dà un taglio alla palla e quella poi gira e prende in controtempo il portiere. Gli passa sotto le gambe o a fianco, di poco. Quella cosa lì mi fa impazzire. Ogni tanto ci provo. Qualche volta ci sono riuscito. Ci ho provato anche domenica contro il Milan».

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