Coronavirus Roma, il Comune: “Da domani controlli su tutte le auto in circolazione”

82
3557

ALTRE NOTIZIE – Aumenta la stretta sui controlli in vista del week end. Da domani e almeno fino a domenica saranno infatti disposti più posti di blocchi sulle strade della capitale. “I veicoli – si legge nel testo – devono essere tutti accodati e sottoposti al controllo, la eventuale fila di vetture deve interrompersi solo in presenza di evidente situazione di pericolosità per la sicurezza della circolazione”.

Un ulteriore deterrente per chi, nonostante gli appelli e le restrizioni, non rispetta le direttive anti contagio: Saranno pattugliate con maggiore attenzione le strade verso il mare – spiegano gli uffici della polizia Municipale – per evitare che le persone si spostino da una parte all’altra della città. Ma i controlli sono di fatto già stringenti”.

“L’obiettivo del provvedimento – si specifica – è di far capire a tutti che la polizia Locale e nazionale sta eseguendo in concreto controlli mirati, senza ovviamente ingenerare paura ingiustificata o altro ma timore”.

Viene dunque chiarito che “in nessun caso il veicolo potrà essere sequestrato” e che per ogni posto di blocco verranno assegnati due veicoli e quattro agenti. Rinnovata poi la mappa dei controlli nei parchi e nelle ville: dalla Caffarella al parco dell’Appia Antica. In particolare, ancora una volta, si rinnova anche agli agenti di prestare attenzione ai runner e agli sportivi. E infine nella circolare si rinnova il messaggio da diffondere con l’auto parlante: “Non uscite dalle vostre case se non per validi motivi. I trasgressori saranno denunciati”.

Fonte: Repubblica.it

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie della Roma sul tuo cellulare? Iscriviti subito al canale Whatsapp di Giallorossi.net!
Articolo precedenteGravina: “Ritornare a giocare il 3 maggio? A oggi ogni previsione è priva di fondamento”
Articolo successivoCoronavirus, Mancini: “Situazione terribile. Difficile riprendere gli allenamenti ad aprile”

82 Commenti

    • seeee, svejata… glielo hanno suggerito!!!!!
      In ogni caso, controlli si ma a Lotito lo lasciamo sta giusto???

  1. Fate controllare e ispezionare tutti gli imballaggi dei “Pinguioi de Longhi”….. Potrebbero contenere il panzone in fuga dalla vergogna.

  2. Per quello che vedo io, per quelli che sono i numeri del contagio, i romani si sono comportati bene ancora una volta, alla faccia di chi ci dipinge come incivili.

    Si poteva fare di più? sicuramente.

    davanti casa vedo spesso passeggiare famiglie, come se fosse domenica. Questo è sbagliato. Irrispettoso per chi, come me, sta a casa, ed esce solo per la spesa.

    Questo non è giusto.

    Stare a casa è un dovere civico verso il prossimo. Potremmo contagiare anche anche i nostri cari, oltre che noi stessi.

    Per una volta mi sento di fare un applauso alle nostre istituzioni.
    In germania, un ministro, ad inizio epidemia, disse che i tedeschi dovevano fare la spesa per due settimane, perché se si sarebbero infettati, non avrebbero potuto farla. Risultato? Assalto ai supermercati. Hanno chiuso l’asilo fino a metà aprile, ed i supermercati sono aperti due giorni a settimana – giusto per evitare eccessive folle.

    Follia totale.

    • “Per quello che vedo io, per quelli che sono i numeri del contagio, i romani si sono comportati bene…”
      O forse qualcuno che ha chiuso 16 ospedali nella regine negli ultimi tre anni sta nascondendo i numeri reali?

  3. I SHALL BE RELEASED *

    Saluti dal mare. Sole, aria pulita, deserto, pace. Una birra, la sacca dei libri e un blues d’annata. La serenità assoluta. Libertà!
    L I B E R T À.

    Uno dei monoliti delle frasi fatte copia incolla recita come la libertà di un individuo “finisca dove inizia quella di un altro”. Tutto vero. Ne ho fatto una ragione di vita e di quell’assunto ho esercizio tutti i giorni. Ho la coscienza a posto, quindi. Alla mia età posso permettermi di dire ciò che mi pare.

    Oggi la mia libertà non ha confini. In giro non c’è nessuno. Non ha confini perché gli altri hanno svenduta la loro. Barattata in cambio di “sicurezza”. Non discuto la scelta. Ognuno è “libero” di disporre di ciò che è suo, di diritto, come meglio creda. Sono nato libero (privilegio senza pari), e libero continuo a vivere.

    Finché mi sarà possibile. Non sarà un virus, la paura che attanaglia gli altri e l’incapacità dello Stato a farmi restare serrato a doppia mandata. O meglio, in casa posso stare anche un mese. Ma lo decido io.

    Domani vado da mio padre che vive solo e ha bisogno di assistenza. Non me lo impedirà nessuno. Figurarsi la Raggi.

    * consiglio la versione di Joe Cocker

    • MA magari te se bevono, così la pianti de dì caXate.

      Detto questo, mi rivolgo a tutti gli altri che hanno ancora un cervello pensante: ma secondo voi uno che sta al mare, in spiaggia a godersi il sole, perde tempo a scrivere un messaggio così lungo col cellulare per fare il figo su un sito? Così ben spaziato e impaginato?

      Meditate sul vero valore di certi personaggi che ci sono qui dentro.

    • Di fronte alle centinaia di morti quotidiane,dovresti vergognati non vantarti. Ti senti libero? Si….libero di rischiare di infettarti e a tua volte infettare altre persone. Complimenti

    • Egr Amedeo, non sono un simpatizzante della Raggi ma questo commento lo segnalamo direttamente alla Polizia Postale poi se la vede con loro…

    • Se devi assistere una persona sola e bisognosa è una necessità primaria, ergo non c’è bisogno di fare l’hippy a tempo scaduto. Goditi pure la tua presunta libertà, ma non venire a fare il maestro di vita qua dentro, esercizio peraltro di risibile valenza, giacché non ne abbiamo alcun bisogno. Auguri.

    • Country Club, se vuoi puoi essere anche il primo a accendere il rogo.

      Non pretendo esser compreso, queste reazioni me le aspettavo e confermano la mia impressione: certa gente fa più paura del covid19. Ho letto in questi giorni discorsi da Medio Evo, tanto da rabbrividire, ma comprendo che l’angoscia che si vive quotidianamente possa annebbiare anche i più saggi. Alle persone che sono scomparse va il mio pensiero, ma di certo sono morte come sono vissute: libere.
      Per ultimo non starò certo a tranquillizzarvi sul fatto che mi muova in perfetta sicurezza (per me e soprattutto gli altri), non è che ci voglia molto, poi, e legittimamente, dal momento che posso produrre auto certificazioni credibili – per motivi professionali e famigliari, con buona pace di chi vuole che vada “bevuto”. Non servirebbe a nulla.

      Un saluto a tutti.

    • @Solitamente cerco di evitare il piu’ possibile anche perchè non mi sembra il caso ne di fare polemiche ne di sprecare il fiato con chi si di fronte a simili “tragedie” si comporta dà imbecille Tuttavia questa volta vorrei fare un eccezzione Senza alcuna offesa: @Amedeo ma che cazzo ti sei fumato? Voglio solo sperare che la tua sia una mera ed inutile provocazione, perchè altrimenti mi “sprofonderesti” di botto
      Che la Sindaca Raggi possa risultare antipatica o meno a causa di alcune sue decisioni è un dato di fatto
      Ma cosa c’entra la Libertà di sollazzarsi come si vuole, con mettere in pericolo la vita altrui? Lo vogliamo capire una volta per tutte che qui vi è gente – persone – esseri umani che stanno morendo in questo stesso istante? E tu mi vieni a parlare di “Libertà e di Mare?” Pardon ma se non erro qualche giorno fà, mi sembrava di aver letto che avevi una moglie e dei figli Ergo si presuppone che tu abbia una famiglia Come del resto la maggior parte di noi qui dentro Ma allora tutto ciò che digitavi a proposito delle tue preoccupazioni nei loro confronti, erano palesemente delle Fesserie Mi auguro che non sia cosi’
      Questi discorsi puramente “Anarchici”, lasciamoli a colui o a coloro che in questo periodo stanno recapitando “pacchi bomba” presso gl’Uffici Postali. Infischiandosene apertamente di ciò che stà accadendo e mettendo a rischio la vita di chi stà Operando sul Territorio (che gli si possa sprofondare un Baratro sotto i piedi) Libertà non credo che voglia dire “mettere in pericolo la vita altrui”
      Ad oggi ci sono solo in ITALIA 3000 e passa decessi Numero purtroppo destinato a salire
      L’ONU ha previsto che solo nelle prossime sttimane vi saranno 100.000 vittime in tutto il globo
      Di conseguenza penso proprio che la priorità sia quella di salvaguardare il maggior numero di persone possibili Di qualunque età sesso o ceto sociale essi siano Sopratutto se hanno cagionevoli condizioni di salute Poichè non dimentichiamocelo: Anche loro hanno diritto di VIVERE e di avere un FUTURO
      Questa per me è Libertà Non di certo la tua…

    • Caro Amedeo, giustissimo accudire chi ha bisogno di assistenza. Giustissimo poter uscire per ragioni di necessità (spesa, lavoro ect). Ma in una situazione del genere fare il coatto dicendo che te ne freghi delle restrizioni mi fa ridere. Se non vuoi farti imporre dallo Stato nulla (ed in questo momento ci sono restrizioni per la sicurezza di tutti) vieni con me in ospedale a dare una mano. Un infermiere.

    • Buon Amedeo, qui ormai si sta per scatenare una caccia alle streghe che manco la psico-polizia… A maggior ragione che le tue affermazioni non sono neanche verificabili…

      Tra qualche giorno vorrò vedere le facce dei “patrioti” in fila davanti l’avamposto militare che distribuisce rancio e gallette una volta a settimana…

      “L’uomo crede di volere la libertà. In realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni, e le decisioni comportano rischi.”
      (Erich Fromm)

      La libertà è una mente aperta.
      Facciamo attenzione ai nostri stereotipi e pregiudizi, potrebbero metterci in trappola e farci perdere ciò che la vita ha da offrire.

    • Carlo84, grazie dell’invito mi piacerebbe venire a darti una mano, ma il mio contributo personale lo sto dando in altra maniera, autonomamente. Per questo ho bisogno di muovermi.

      Ti auguro buon lavoro, ma non pensare che ai miei occhi passiate per eroi, perché non lo siete. La vostra categoria la conosco abbastanza, specialmente quella romana. Siete lì per lavoro e di certo stavolta siete sotto pressione. Molti lo fanno con coscienza – tu sicuramente, altri meno. Mi auguro che a qualcuno di voi non verrà in mente di dire – “me raccomanno nun me mori’ durante er turno mio, fallo dopo”, come riferito qualche anno fa a mia madre che era entrata in coma. Almeno in questa situazione.
      Un saluto.

    • Approvo tantissimo il consiglio su Joe Cocker (che vuoto che ha lasciato!), un po’ meno il je accuse sulla presunta rivendicazione di libertà. A mio avviso, caro Amedeo, più che un esercizio di libertà, hai detto (perché sono sicuro tu agisca diversamente) delle frasi che se ne fregano del senso civico. La tua libertà esiste ancora, perché i tuoi diritti sono ancora sacri. Come sempre è il loro esercizjo ad avere giusti limiti. Dici che ci sono persone morte libere: sei sicuro? Non è magari stato violato il loro diritto e libertà di accedere a cure sanitarie significative, perché magari qualcuno si è recato con sintomi lievi in ospedale? Infine, ahimè anchio ho un familiare rimasto solo di recente e bisognoso di assistenza. Esco anch’io esercitando la mia libertà di prestargli aiuto, ma resto comunque preoccupato ed attento per i miei simili, adottando quelle misure necessarie a non recare danno a nessuno.

    • A. & A.
      Boh, voi ne fate una questione di libertà
      A me sembra sia piuttosto una questione di sensibilità verso il prossimo

    • Azionare la tastiera e scrivere frasi fuori luogo, tipo quella sopra, è ormai lo sport nazionale.
      Ma non mi riferisco ad Amedeo personalmente (sai quanto me ne fotte), quanto piuttosto ad una certa generazione: quelli che considerano i giovani dei bimbiminkia senza futuro a prescindere, quelli che dicono sempre “a li tempi mia du’ pizze e dritti a casa”, quelli che pensano non ci sia piu rispetto per niente e in fila dal dottore chiosano “se stava mejo quanno se stava peggio”.
      Può darsi che sia vero, chissà.
      In fondo c’è stato un tempo oscuro in cui perfino i treni arrivavano in orario, la gioventù riceveva una sana educazione all’italico ardore e avevamo sublimi mire di imperiale colonizzazione di razze inferiori.
      Li invidio proprio, certi vecchi alternativi fuori tempo massimo.
      Li immagino come certa “gente del ’68”, gente che dice di aver “combattuto lo stato”. Tanto, rossi, neri, tricolori tutti si arrogavano il diritto di combattere il potere statale, tanto che cazzo ce ne frega se spariamo solo cagate cerebrali che nessuno capisce ?
      Quelli che avevano degli ideali – ah, se avevano alti ideali loro ! – e strimpellavano la roba di Bob Dylan e Joan Baez.
      Quelli che nel 2020 ascoltano i vinili, perché “er vinile nun se batte, ahò”.
      Quelli che guardano Sanremo, vedono Achille e dicono “ahò ma chi è ‘sto fro…!”.
      Ah, che tempi, che mood…
      …do you feel this horny creep?

      Perdonate la lunghezza, ma tanto potete anche non leggermi.

      Stay safe.

    • Ciao Julian, e complimenti per il post. Apprezzo sempre una buona prosa a corroborare un pensiero per nulla banale. Mi fa sembrare persino irrilevante la sintonia su di esso.
      I tuoi sono concetti fervidi e vivi, mentre trovo piuttopsto stanchi e stantii quelli di Amedeo, quand’anche ammantati di un’aura apparentemente ribelle e provocatoria. Ma forse lo sarebbe stata negli anni 60, non ora.
      Mi sembra di ricordare da un altro post che tu sia un giovanotto sotto i trenta.
      Ebbene, hai perfettamente ragione: noi “old farts” indulgiamo sempre più spesso in quel “ai miei tempi” e sul pregiudizio negativo riguardo le nuove generazioni. Ricordo perfettamente quanto mi urtava negli anni in cui ero io a subirlo, dai miei genitori e dai “vecchi” in genere.
      Ma per quanto mi sforzi di tenerlo a mente e di reprimermi, è inevitabile per me cascarci di tanto in tanto e pretendere che le mie bambine vivano in un tempo che non gli appartiene. Mi consola il fatto che mia moglie, di dieci anni più giovane, ci casca come e più di me.
      Forse è inevitabile. Ognuno di noi ricorda con nostalgia la propria giovinezza, e tende a identificarvi nel contempo, come i migliori possibili, usi e costumi del periodo. Anche se non è ovviamente così.
      Penso sia semplicemente umano. Difficilmente sarai risparmiato anche tu da tale deprecabile sindrome.

    • Pensa JulianB, che sono d’accordo con te su tutto. Anch’io non sopporto quelli che comprano il vinile.

      Complimenti per la cultura musicale. “Sembri” un ventottenne nato negli anni Sessanta.

    • Amedeo la libertà ha un valore inestimabile e su questo non posso che concordare con te.
      Ma le libertà personali inevitabilmente passano in secondo piano rispetto al bene della collettività.
      Se tutti ragionassimo come te sarebbe il caos, l’anarchia.
      Le regole servono anche a questo.
      Vivere in una comunità significa godere di molte libertà faticosamente conquistate dai nostri avi ma allo stesso tempo rinunciare a proprie libertà nel supremo interesse comune.
      Troppo facile scegliere solo quello che ci aggrada.

    • Caro Amadeo, lungi da me passare per eroe. Me ne sbatto! Svolgo la mia professione al massimo delle mie capacità, altri meno (come in tutti i lavori). Non voglio l’applauso di nessuno. Etichettare una categoria professionale in base ad un episodio spiacevole non lo commento. Qualunquismo allo stato puro. Buona rivoluzione.
      PS io sono uno che non sta mai a quello che mi impongono gli altri. Forse come te, sottolineo solo che in questo momento è ora di usare buonsenso.

    • Amedeo
      la libertà è un fatto mentale e di spirito e non ha niente a che fare con il contravvenire alle regole in tempi di pandemia.
      Libertà, per esempio, è anche decidere di seguire le regole, dal momento che sei “libero” di trasgredirle.
      Nel tuo caso è inutile che tiri fuori una coercizione della libertà del tuo spirito da indiano Comanche, non ti stanno limitando la libertà tanto per farlo, e tu sei libero di partecipare serenamente al bene comune.
      mi spiace per la tua brutta esperienza con tua madre, ma la categoria dei medici e infermieri lavorano per salvare vite mettendo in pericolo la propria.
      potrà essere anche una forzatura ma assomigliano più loro a degli eroi che te, che al più sembri appartenente a quella categoria che ha la necessità di sentirsi originale e speciale a tutti i costi.
      se tutti facessero come te, la “libertà” di cui parli sarebbe una tragedia e se ritieni di poterne parlare è solo perché gli altri pensano al bene comune. e tu no.

    • Caro HSL, il punto è proprio quello.

      Saremo disposti post covid19 a fare un passo indietro rispetto alle nostre abitudini precedenti?
      Ad evitare prodotti industriali creati con processi altamente inquinanti?
      A boicottare la grande distribuzione alimentare che vede il cibo solo come merce, strozzando la produzione di alimenti sani?
      Ad usare l’auto solo quando necessario?
      Ad aiutare come fratelli coloro chw son costretti a cimentarsi in viaggi della passione?
      A continuare con l’uso di mascherine e disinfettanti (anche le influenze “ordinarie” mietono le loro vittime)?

      Altrimenti tutta questa enfasi sulla salute del prossimo (giusta o no non sta a me dirlo) rischia di rivelarsi solo un’isteria dettata dalla paura del momento.
      Dalla paura che tocchi a noi.

    • Caro Anacronistico,
      è ovviamente umano preoccuparsi anzitutto per se stessi e le persone che stanno a cuore. Non voglio disegnarmi migliore di nessun altro, però a me quella lunga fila di bare nella chiesa del cimitero di Bergamo fa un’infinita pena, e mi induce a preoccuparmi anche per la sorte degli altri. Presumibilmente non faccio testo, perché si sarà capito che ho un forte senso della collettività (pur scoraggiandomi spesso di fronte alle condotte del mio prossimo), e tengo parecchio al rispetto delle regole che la disciplinano.
      Questo però porta a un punto di contatto della mia posizione con la tua. Tutti abbiamo un’idea di società ideale, ben diversa dall’attuale, e molti, credo (io sicuramente) auspicano che questa brutta esperienza lasci un segno indelebile cambiandoci in meglio per l’avvenire. Quando ho scritto che, a posteriori, dovremmo riscrivere le nostre priorità, mi riferivo certamente alle istituzioni, ma non solo.
      Anch’io peraltro dubito che avverrà, perché prevarrà l’individualismo, l’interesse di bottega, ed anzi ci sarà senz’altro che riuscirà ad approfittare dell’accaduto per rafforzarsi (politicamente, economicamente, eccetera) a danno degli altri. A livello di singoli, a livello di classi sociali, a livello di Stati.
      Forse, solo, a differenza di te lascio che quest’aura di pessimismo non condizioni fin d’ora i miei giudizi. Li rimando a quando tutto sarà finito. Ed infatti ho scritto anche che nel momento in cui dubiterò che le regole attuali hanno ragion d’essere, salirò volentieri sulle barricate.
      Un carissimo saluto.

    • amedeo, ti do pienamente ragione sull’allarme sociale, ma la libertà o ce l’ha chiunque la voglia o non ce l’ha nessuno, sennò è prepotenza, mentre qui una malattia contagiosa ha già fatto 4000 morti in un mese. e poi qual’è il tempo in cui eri libero? quando servivi i padroni anziché esse disoccupato? quando ti si bevevano se protesti anziché se vai al mare? x esse libero ti devi liberare, e la liberazione è na cosa che fai insieme agli schiavi, no contro di loro.

  4. Una parola: ma perchè sciatta che non sei altra non approfitti del momento e rifai le strade de Roma che non c’è nessuno pè strada? Non mi sembra che quei lavoratori stanno uno affianco all’altro e inoltre usano quasi sempre la mascherina per la polvere? non sarebbe un buon momento? o stai aspetta che ricominciano le scuole pè facce tribolà? sempre si le fai poi!!!

    • Tu pensi alle strade di Roma, quando c’è l’invito formale a restare a casa.

      Io veramente non ti capisco, non vi capisco. Ma conoscete la lingua italiana?

      Io non so dove vivi tu, ma nel quadrante sud-est della città, sono state riasfaltate numerose strade. Sicuramente molte più di quando c’erano i tuoi compagni di merenda al campidoglio.

    • Dopo 3 anni de buche continue e zero manutenzione, che dici, quarche strada era ora de rifalla o no?
      Te lo dice uno che fa 10.000 km anno dentro Roma co’ l’SH150.
      Caso strano er prossimo anno ce ristanno l’elezioni…

  5. mister x..quello ne spara cosi tante che ormai è passato dai calciatori che fanno i crash sotto a casa sua a mhò che ogni giorno scrive un capitolo della “vita” sua..manco S.Pellico cò le mie prigioni..eh eh

    • Amedeo il forum ti ha dato una voce come la da a tutti. Te non sei libero, sei schiavo della immagine che vuoi dare. Er più dei tifosi, er più che nella tragedia che investe er mondo, ce fa quello libero e sopra a tutti. Te sei schiavo de te stesso. Mi auguro che te riprendi. Dubito che nella tua sacca ci siano dei libri, se leggessi te renderesti conto dell’irresponsabilità delle tue farneticazioni.
      Forse tavernello?

  6. A salvatore,sei troppo cervellotico per i grillini….ma la colpa non e’ la loro e’di chi li ha votati!!!,io abito a Rocca Priora,ma a Roma non ci abiterei neanche se me regalassero casa!!!,con tutto che vengo giu’ per i miei lavori dai clienti.

    • Spolliciate…spolliciate…tanto state al capolinea..!!!!e site talmente ottusi che non ve ne rendete conto…o fate finta?bel dilemma…

  7. La tua considerazione Amedeo usufruisce della libertà di pensiero al pari della mia che la considera incivile egoista e scellerata.
    Grande delusione

  8. Sono appena arrivato a casa dal lavoro…sono stato fermato prima da una Jeep della Polizia di Stato e subito dopo sono passato attraverso un incanalamento della Polizia Municipale. Da ieri a oggi il controllo qui a Roma,nel quadrante Sud della Capitale, è aumentato del 1000%.
    Un consiglio a tutti …non fate gli spavaldi…vi beccate una denuncia penale che sarà convertita dal Giudice Monocratico in Decreto penale ,in cui i 3 mesi di reclusione verranno tramutati in una multa che si aggiungerà a quella di base di 206,00 Euro. Sarà poi discrezione del Giudice farne menzione o no nel Certificato Penale,il che equivale a dire,per uno che cerca lavoro,statale o no,che sono kazzi amari…

    Tradotto in soldoni: statevene a casa….

    • Basta non pagare, rivolgersi ad un avvocato farsi mandare le carte a casa. Poi, l’avvocato fa oblazione e diventa una semplice pena pecuniaria. Per la cronaca, eh. Stiamo tutti a casa

  9. In effetti, la notizia merita conferma. Secondo altre fonti l’inasprimento dei controlli dipende dal Municipio.

  10. Per Amedeo, la libertà è fare quello che si vuole senza invadere gli spazi altrui, e soprattutto non giudicare la vita altrui ma godersi la propria, senza vantarsi o sentirsi meglio degli altri, libertà è essere trasparenti e sinceri senza essere ingabbiati da maschere,bugie e sentimenti negativi verso gli altri. Libertà è amore, non è odio verso il mondo

    • Caro Flavio, parlare di “trasparenza e sincerità” fra multi nick, pseudo tifosi, infiltrati, provocatori, bugiardi e altro ancora – sembra una battuta.

      Detratto ciò, il tuo post è molto bello, e lo approvo con un’altra eccezione: non odio il mondo, odio la sua ipocrisia.
      Un caro saluto.

  11. una situazione veramente drammatica che porge purtroppo varie letture e interpretazioni ma che non risparmia nessuno di noi da critiche… anch’io temo per la nostra libertà, paesi che vengono isolata, parchi chiusi, si può uscire solo per motivi di lavoro o necessità, fila ai supermercati (ma non si è ancora posto l’obbligo di mascherina, anche fai da te, e guanti) che però è diventata una crisi che ormai coinvolge il mondo intero e quello che faceva poco più morti di un’influenza oggi miete centinaia di persone, almeno per rispetto loro dovremmo fare un passo indietro, un passo indietro tutti in tutti i campi, basta ripicche politiche, sportive, di idee… anche perchè che educazione stiamo dando ai nostri figli, lo Stato impone una serie di ordinanze di crisi e noi non lo rispettiamo per dimostrare di essere liberi??? il problema non era fare la corsetta ma quella di essere in più di 1, cosa che in questo momento si dovrebbe esse capito proibito, in questo modo abbiamo dato l’opportunità di limitarci ulteriormente la libertà…
    ce la faremo si dice, ma poi ci sarà un dopo crisi dove un’economia già fragile e con molte falle potrebbe implodere su se stessa se non affrontata seriamente da tutti noi, dal popolo alla politica, e li si vedrà veramente se saremo riusciti ad unirci o se i vari inni cantati sti giorni erano solo una sceneggiata napoletana…

  12. E proprio vero il nemico veno non é il coronavirus ma l’uomo!!!

    È lui il vero virus, bisogna domandarsi perché questo virus abbia fatto il salto di specie ?

    Semplice, ogni giorno si estinguono specie animali che un tempo si scambiavano anche i virus oggi l’animale (pou chi sia il vero animale possiamo anche discuterne) per sopravvivere scarica sulla specie umana…. e si la sua è in estinzione !!!

    Oggi l’uomo con la sua mano sta accelerando per porre fine alla sua esistenza alla sua specie.

    Forse Amedeo si riferisce a questo, e persona intelligente per essere preso troppo seriamente ed è forse questa la vera chiave di lettura… lui come io e tutti noi apparteniamo al mondo animale i qualità di specie umana e forse dico forse noi questa libertà non la meritiamo è questo il paradosso, forse Amedeo ci fa riflettere… anche se lo fa con sfida ma ci vuole dire che la libertà e finita.
    P.S. mia opinione ovviamente.

    Oggi possiamo ancora discutere, tra 100 anni… forse sopravvivera solo chi ha una tuta da astronauta o avrà cambiato specie !!!

    Senza alcun rancore per nessuno ma il messaggio di Amedeo deve far riflettere ed allungare l’ingegno dove l’occhio non può arrivare.

    Un saluto a tutti da una Parma sempre più deserta.

  13. Grazie Johann.

    Ho brutte sensazioni, ed è la prima volta nella mia vita. Il virus non è il problema primario. Sarà presto annientato. Qui è in ballo molto altro.
    Spero proprio di sbagliarmi.

    Buonanotte.

  14. La parola “libertà” in questi giorni è fin troppo usata e abusata. Le tiriamo tutti la giacca per adattarla al nostro pensiero. E’ in effetti un termine che sfugge ad una definizione precisa. La Treccani le dedica una pagina intera. Nel suo nome sono state compiute anche diverse nefandezze e tante se ne perpetrano ancora.
    Nel vocabolario di alcune culture, anche plurimillenarie, l’analisi linguistica suggerisce tutt’altri significati rispetto a quelli derivati dall’eredità greco-romana-umanista-illuminista. Spesso, le diverse sfumature che le attribuiamo noi, in queste lingue sono veicolate da altrettanti lemmi. In Hindi, mutuata dal Sanscrito, si traduce spesso come “svatantrata”. “Sva” è il “sé”; “ta” è un suffisso nominale e “tantra”…beh, è troppo complesso per renderne il significato. Ma si tratta di una parola che esula completamente dalle vicende terrene, è totalmente trascendente. Secondo l’antica cultura vedica, da cui presero piede varie filosofie incluso il buddismo, la “libertà” non ha un senso nel “samsara”, l’eterno pellegrinaggio del Sé da una forma all’altra, poiché questo implica una negazione della stessa, l’impossibilità di vedere le cose per quello che realmente sono.
    Il concetto di libertà da quelle parti è stato mutuato durante il periodo coloniale. Non avendo nel loro dizionario una parola equivalente ad “indipendenza”, lo tradussero con “svatantrata” e ne fecero la parola d’ordine nella lotta per liberarsi dagli inglesi.
    L’uomo non potrà mai essere libero su questa terra: la sua esistenza è vincolata dal primo respiro a tutta una serie di regole e proibizioni che subordinano l’individuo alla collettività. L’umanità non sarebbe mai arrivata dove è arrivata attraverso l’esercizio della “libertà”. In tanti l’hanno promessa e sventolata come vessillo, non di rado regimi addirittura sanguinari.
    La libertà individuale per ogni essere umano è quel poco o tanto che avanza, una volta preservati e assicurati i vincoli che garantiscono la sopravvivenza della comunità. E può, anzi deve, essere limitata ogni qualvolta sia in pericolo la continuità della stessa.
    Se siete insofferenti, sedetevi sotto l’albero della “bodhi” e provate a liberarvi dalle catene del samsara.
    Per coloro che vi restano, sappiate che adesso la “vostra libertà” conta meno di zero.

    • Bel commento e stimolante Cattivik, lo dico in sincerità.

      Studiando e cercando di praticare da anni alcuni dei concetti da te espressi, posso portarti a considerare, nei limiti dialettici e cognitivi che abbiamo, che i confini del samsara sono gli stessi del nirvana.
      Ovvero non è possibile in ultima istanza affermare che un concetto “sia” o che un altro “non sia”, in quanto il loro nocciolo è comunque la vacuità.

      Ogni idea può essere destrutturata, anche quella che in superficie sembra tendere alla sopravvivenza della comunità, fino al suo totale annullamento.
      Da queste continue demolizioni, ciò che rimane è il nostro io più intimo, forse ciò che sul piano materiale si avvicina di più alla “libertà”, ma anch’esso relativo se rapportato alla “realtà”.

      Come la storiella dei ciechi intorno all’elefante: ognuno avrà una percezione solo parziale dell’animale, credendolo chi una corda (coda), chi una lancia (zanne), chi una colonna (zampe)…

      In virtù di questa relatività individuale, rimane profondamente ingiusto il voler imporre la volontà e le percezioni personali (o di pochi, o della maggioranza, non fa alcuna differenza) a tutti gli altri.

      Per tornare su un paio delle tue affermazioni:
      Dici che l’umanità non sarebbe arrivata dov’è tramite l’esercizio della libertà. Per me invece è proprio l’opposto: senza il bisogno di essa che provano alcuni di noi non ci sarebbero stati quei lampi che hanno illuminato il cammino oscuro dell’umanità.
      Dici che la libertà è illusoria? In parte, ma molto più lo è la percezione della sicurezza.

      Punti di vista? Sì, siamo proprio i ciechi da noi citati.

    • Anacronistico, mi hai fatto pensare ad un mito di casa nostra, forse il mio eroe per eccellenza: Odisseo, Ulisse, Nessuno. Il suo coraggio, la sua intelligenza, la sua ambizione, la sua disobbedienza nientepopodimeno che agli Dei, lo hanno reso un personaggio universalmente ammirato, donandogli l’immortalità. Però…
      Dante Alighieri, un altro gigante, la vide in modo diverso… Dei compagni di viaggio di Ulisse, eroici anch’essi, che non fecero ritorno a casa, in pochi ricordano i nomi. Euriloco fu l’ultimo a morire…

    • Ti ringrazio Anacronistico. Purtroppo, o per fortuna, in questo periodo c’è anche il tempo per divagare su concetti un poco più profondi di quanto si possa fare abitualmente.
      Portando alle estreme conseguenze il concetto di relatività, vi ricadono anche il “giusto” e “ingiusto”, che non a caso tutti percepiamo in forme diverse. E’ altresì condivisibile la riflessione sul genio quale benzina per il progresso della specie. Ma il genio è merce rara in natura. Ed è proprio tale caratteristica a renderlo utile per la collettività. La massa necessita di una visione omogenea della realtà affinché ognuno reciti la sua parte.
      Il genio rompe la visione comunemente accettata e crea sconcerto. Spesso hanno fatto una brutta fine proprio per essere stati troppo in anticipo sui tempi. Se Giordano Bruno fosse nato 100 anni più tardi, è probabile che se la sarebbe cavata più a buon mercato. I geni devono essere necessariamente rari per essere utili, pena il caos.
      Qui di geni, con tutto il dovuto rispetto, non ne vedo.

    • Scusatemi se m’intrometto, ma non resisto alla conversazione stimolante. Personalmente, ho una formazione diversa, che per troppi anni, forse, ha gravitato e costruito fondamenta sull’impersonale, ma comunque filosofica, scienza Fisica, e spesso mi accorgo sia penetrata anche in altre mie convinzioni. A cominciare dal concetto di libertà. Il che mi fa prendere le distanze sia dalla visione di Cattivik che di Anacronistico, poiché reputo che la libertà, più che nelle possibilità, risieda nel concetto di parità. Parità nel senso di simmiteria, uguaglianza che, non a caso, in Fisica si chiamano gradi di libertà. In maniera sorprendente, però, le uguaglianze sono anche sinonimo di Vincolo, ch’è tutto il contrario di libertà. Così, sembrerebbe contraddittorio, ma l’errore è nell’interpretarlo nel banale (si fa per dire) concetto di “limite della libertà individuale”. L’errore sta appunto sull’individuale. A mio avviso il concetto di “libertà” è una questione collettiva, e successivamente individuale. E su questo mi riallaccio anche al vostro discorso sul genio. Nei miei anni di studi, tutti noi studenti abbiamo saggiato in lontananza nel tempo l’estro di persone geniali. In particolare, ovviamente, Einstein. Ecco, un genio così ancora non s’è rivisto e ha dato un contributo enorme alla nostra epoca, ma non n’è stato né la causa, né l’effetto. C’ha semplicemente detto un gran culo che una persona così sia capitata contemporaneamente ad una collettività di scienziati che potesse comprenderlo. Sono entrambi fenomeni rari.

  15. “Is there anybody alive out there?” *

    Volevo solo vedere il mare. Chissà se mi ricapiterà. Oggi è un giorno di libertà. Forse l’ultimo. L’ho gridato con rabbia verso gli altri. Non sono riuscito a provar dolore e tenerlo per me, come sarebbe stato giusto, ma solo rancore. Mi spiace. Rancore verso chi non si è accorto di ciò che è stato tolto a tutti noi. Rancore verso chi mi fa sentire solo, quando invece dovremmo essere tutti incazzati. I numeri, le bare, la paura non c’entrano affatto. Il mio astio è verso chi non ha capito che partita si stia giocando.
    In genere si apprezzano le cose quando non si posseggono più. Non ho voluto assolutamente fare questo errore, tutto umano. Tempo per rimpiangere ne avrò abbastanza. Ho voluto apprezzare il mio (ultimo) giorno di libertà quando ero ancora libero. Non ricordarlo. Ma viverlo.
    Come per fermare il tempo. Ieri non avrei voluto essere in nessun altro posto che davanti quel mare. Un mare petrolio in una spiaggia di ruggine e plastica . Ma per me era l’Oceano più infinito. E non avrei voluto esser in compagnia di nessuno. Era un mio momento intimo. Punto.
    Poi mi ha colto la rabbia, tanta rabbia, non c’è stato spazio per il dolore, e ho scritto qui sul sito, di getto. L’ho reso pubblico. Anche con un po’ di boria. (Credete non me ne accorga?). Come per dirvi – cazzo, io sono ancora vivo! E voi? (Anche se c’è qualcuno che pensa sia stata una cosa artefatta. Uno che non ha capito nulla. Non mi meraviglio come certa gente si sia fatta soffiare il bene supremo così facilmente da non accorgersene).

    Ora dovrò anestetizzare questo amaro stato d’animo. Incanalare la mia inquietudine verso qualcosa che possa darmi pace. Qualcosa che già so non esistere. Non so se ce la farò. Gli altri forse.
    Da par mio non me ne farò una ragione. Mi sento sconfitto, ma non ancora vinto.

    Sono in strada col cane. Silenzio assoluto. Da sopra la collina dove vivo vedo le fioche luci della mia città.
    Una città di morti viventi.

    * Bruce Springsteen

    • Amedeo, o Tersite (eh beh, hai scritto che hai la gobba e un occhio solo…), a dirla tutta, i tuoi interventi mi son sembrati un sincero grido di dolore. Un modo di esorcizzare quest’accidente di male invisibile che domina i nostri pensieri. Naturalmente, se anche fosse così, non lo ammetteresti mai e va benissimo.
      Adesso il tuo personaggio, che è orbo, mi dà del cieco, lo dà a tutti. Dubita del raziocinio altrui di fronte alla creazione morbida di uno Stato di polizia. Sarebbe più cosa da Laocoonte, che invano mise in guardia i Troiani dalla minaccia del cavallo ligneo, e venne divorato dal mostro emerso dal mare. E priorio al mare tu stai, sciagurato!!!
      Sai cosa mi ha indispettito di più del tuo primo commento? Quel riferimento alla “serenità assoluta”. D’accordo, hai tracciato il bilancio della tua vita ed ora sei disposto ad affrontare qualcosa che, hai deciso, non può farti paura. Ma come fai a dirti sereno? Se ci riesci, scusami, vuol dire che introietti tutto su te stesso, ma non è così perché altrove riveli che in realtà ti spendi concretamente in aiuto di altri più fragili.
      Magari inconsciamente sposti il bersaglio della tua emozione (rabbia, se non paura), dal virus alle misure prese per contenerlo. Non mi spiego perché a quest’aspetto, al fine che una volta tanto giustificherebbe i mezzi, non accenni mai.
      Ti assicuro comunque che se fossimo scivolati in un regime, me ne sarei accorto. Più che un regime, mi sembra una flotta di navicelle che fanno acqua da tutte le parti mentre la ciurma rattoppa le falle con gli stracci. Però su una delle navicelle ci sto pur’io, maledizione. E che dovrei fare allora?

      Naturalmente, poi, io non sono ciò che scrivo e ciò che scrivi non sei tu. E con buona probabilità sono uno psicologo da strapazzo.

      P.S.: belli molti commenti, e bello il lupacchiotto.

    • Hic,è bello anche il tuo di commento.Comunque è vero,aldila’ di come la si pensi,tutti commenti che trasudano cultura e sensibilita’.Non è vero che non siamo cio’ che scriviamo,direi che non siamo solo cio’ che scriviamo.
      Invidio il lupacchiotto di kawa.

    • Ciao HSL, ti ringrazio di esserti preso cura di me. (C’è del vero in ciò che dici).

      Infatti ti giro la frase scritta col gesso su una lavagna all’ingresso della spiaggia al Villaggio dei Pescatori di Fregene (penso ti piacerà perché rispecchia il tuo pensiero).

      “Non siamo fermi. Stiamo solo prendendo la rincorsa per una strada migliore”.

      (Non sono per nulla d’accordo con quelle parole, ma cercherò di farle mie, se non altro per la sensibilità e sincerità con cui mi hai parlato, nonostante sia per te un perfetto sconosciuto. La prendo come una dimostrazione di “amicizia”, anche se virtuale. Ne sarei onorato).

    • Amedeo,anche il tuo è un bellissimo commento.

    • No è detto, caro Amedeo, che non ci incontreremo un giorno.
      Tanto ti riconoscerò subito dalla gobba e dall’occhio di vetro 🙂
      Ciao poeta

  16. Oggi ti sei superato (per come tutti hanno compreso), tronfio ed egocentrico come al solito. Il meglio di te lo offri sui temi sensibili, le guerre, il razzismo, la geopolitica, le risse nei pub, le dinamiche di vita quotidiana, addirittura le pandemie, sei campione mondiale, riesci sempre a dire la cosa più sbagliata che si possa concepire, tutto per quell’immagine di te “non main stream” che ti affanni a proiettare nella tua sete di apparire chissà chi, poi su un forum, mah. Come se solo tu ti meriti la libertà mentre noi fessacchiotti saremmo gli schiavetti del sistema. Roba da ridere. Per come ho sempre sostenuto, non sei autentico.

  17. Io ho paura che sia l’inizio di una dittatura festante. Poi mi sbaglierò sicuramente. Per la cronaca rispetto le regole e sto a casa prima che vi scateniate ma si poteva agire diversamente e in modo più energico nelle sole regioni interessate all’inizio dell’epidemia. Siamo stati dei dilettanti.

  18. Amedeo
    La verità’ e’ rappresentazione del semplice, dell’umano, del candore del condiviso.
    L’anarchica solitudine della dialettica interiore che non si unisce alla partecipazione, non e’ libertà. E’ esercizio di un narcisismo che porta alla alienazione…alla angoscia, alla inutile affermazione di un nulla

    Spero che la tua sia stata una scivolata. Un inciampo in un momento difficile per tutti

    • Ti rispondo volentieri, caro 007.

      Sarà anche “narcisismo”, ma preferisco l’anarchica solitudine alla vostra “partecipazione”, quella in nome non del bene comune, pia illusione, ma della conservazione. Partecipazione che si tramuta in complicità al liberticidio commesso con la copertura della pandemia.

      Se teneste al bene comune, che è supremo oltre la vita, capireste che vi hanno messo agli arresti domiciliari senza aver commesso alcun reato – i colpevoli sono altrove, una massa di reclusi in attesa del pomeriggio per cantare “Bella ciao” al balcone. (Certa gente riesce a infilare la politica anche in questo frangente – leggi il post infarcito di luoghi comuni di Julian, uno che gioca a fare il ragazzino – e l’assurdità è che chi, a parole, ha sempre avversato il fascismo, oggi plaude il regime che l’ha serrato dentro casa).
      Un saluto.

  19. Delirio allo stato puro, ma non vale neanche la pena andare avanti, ho amici (più di uno) intubati, l’ultimo ricoverato ieri d’urgenza, non posso vedere la mia famiglia e quando sento queste cose (in un momento in cui sto perdendo tutto anche al lavoro perché sono chiuso in casa e nonostante ciò so bene che è la cosa più giusta da fare) sarei tentato di reagire con volgaritá ma neanche quella ti meriti, non c’è cosa più atroce dell’arroganza del convinto, convinto di sé, dell’immagine che vuole di sé. I balconi? Il fascismo? Quindi uno che canta sul balcone (cosa che neanche a me piace) è criticabile mentre uno che delira per come stai facendo (dicendo che il mare è meglio di fare l’unica cosa che possiamo fare per dare una mano) è un illuminato? Fatti un esame di coscienza perché questa volta l’hai fatta proprio fuori dal vaso.

    • Quando fra un po’ di tempo, non molto, la gente comincerà a uscire di testa, allora ne riparleremo. E faremo la conta dei danni. TUTTI, però.

    • Una cosa è certa Amedeo, spesso commenti con post provocatori perché vuoi comunicare e confrontarti con il mondo virtuale,analizzando i tuoi post dimostri di avercela con il mondo intero, e’ un momentaccio o e’ sempre stato socialmente?
      Possiamo aiutarti, dai sfogati…

  20. Ma non avete capito che questo soggetto vive solo perchè c’è ancora gente che gli dà corda? Lasciatelo solo nel suo fintissimo personaggio che si è costruito. Non c’è niente di vero in quello che dice, è un falso. Come il presunto suo amico isolano, che diceva di conoscere, che spacciava per una persona splendida, con una moglie meravigliosa e una vita bellissima. Ma ho la netta sensazione che stessimo probabilmente parlando di un ciccione butterato che passa il suo triste tempo nel tentativo di appropriarsi del nick degli altri utenti. Pensate che vita bellissima e che moglie meravigliosa deve avere se spreca il suo tempo così.

    Lasciateli perdere, spariranno nell’oblio.

    • Mi hai fatto scompisciare dal ridere, davvero. Dovresti fare lo psicologo. Hai del talento naturale. Mi hai tratteggiato benissimo, solo che non hai detto che ho la gobba e un occhio di vetro.

  21. Pur non prendendo parte, ho seguito con attenzione ed interesse questa discussione. Sono certo che il confronto d’opinioni su temi così delicati non si chiuderà qui.
    Una sola domanda mi sento di fare, qui, adesso: è proprio necessario insultarsi?

    • Ciao Kawa (bello il Ciao Kawa (bello il lupetto), credo ti stia rivolgendo al Minculpop che è sceso a ranghi completi sull’argomento entrando a gamba tesa, anche con pesanti ingiurie personali (cosa prevedibile, per carità, so di aver assunto una posizione impopolare), perché da par mio ritengo aver offeso nessuno. A meno che ti riferisca a quel “città di morti viventi”, che non era mia intenzione scrivere per affronto ma unicamente per lanciare un allarme sulla nostra condizione di cittadini (un tempo) liberi.

  22. Non entro nella discussione uno perchè non mi interessa due perchè non ho le basi classiche per affrontarla, poi vedo che il parterre de roi è più che fornito…

    Volevo solo augurare un buon inizio di primavera a tutti noi. Che possa spazzare via le tenebre dell’inverno e il vento gelido del nord.

    Qua nella mia zona, dove abito, in aperta campagna, nella sperduta Aranova… la primavera ha fatto capolino.

    FORZA ROMA FORZA ITALIA

    • Ho abitato a San Paolo fino alla convivenza con la mia attuale moglie, ovvero fino al 2006.

      Ci abitano tuttora i miei genitori.

    • Senza alcuna ironìa…a me non sfugge niente.
      Come si dice? Quando uno si scorda le cose, se è giovane è uno sbadato…se è vecchio,è un rincojonito..
      Io non ho mai fatto parte di nessuna delle due categorie…
      Un saluto , Blouson…

  23. A me il geriatra mi ha raccomandato anche di evitare colpi d’aria ahahhah e lo trovo un saggio suggerimento per evitare malanni comunque pericolosi ahahhah e da domani calano anche le temperature ahahhah ma la gioventù, è risaputo, porta ad altri comportamenti ahhaha come dicono qui all’interno delle mura romane: panza piena nun conosce panza vota e come diceva Petrolini: io mi fido, tu ti fidi ,,,egli sifilide ahahahahah Forza ROMA Abbasso gli sgarbi di nome e di fatto ahahhah

  24. A me mi nze po’ legge ahaha chiedo venia. E complimenti vivissimi al Sub comandante Kawa62 per il lupetto dell’era Viola. e ri- Forza ROMA.

    • Prohaska,ti rendo edotto che il lupetto di Kawa62 è il marchio voluto da Gaetano Anzalone,grosso modo nel 1977…te lo dico perchè c’ho un gagliardetto originale,che mi hanno regalato a suo tempo, proprio sulla parete di fornte al PC…è un pò ingiallito,anche se in una custodia plastificata , ma è ancora molto bello, perchè ha una frangia dorata.

    • Aho’, mica comincerete a discutere pure sul Lupetto… Ahahah
      Ho aggiunto l’avatar dopo essermi accorto che qualche buontempone utilizzava il mio nickname.
      La scelta è caduta sul Lupetto un po’ per caso, un po’ perché mi è sempre piaciuto. Quando fu adottato andavo ancora a scuola e ne disegnai uno bellissimo, a china, sulla copertina del diario. Me lo invidiavano tutti, tranne i pochissimi soliti rosiconi presenti e perdenti.
      Un caro saluto a tutti

  25. Grazie della precisazione dottor Zenone, e la prego di correggere sempre la mia ignoranza ahaha che è dovuta in parte a sovrapposizioni di ricordi (rincoglionimento precoce? ma pure fosse, così è) Per non equivocarmi, io la butto spesso sull’ironia ed autoironia. Ciao Zenone Forza Roma

    • Un saluto un abbraccio forte caro Prohaska!
      Tranquillo non ho segreti… ehehehehehe

      E te lo vojo di’… ma non lo fa sape’… non lo di’ a nessuno tiettelo pe’ te…

  26. Amede’ se cadi per terra e fatichi a rialzarti troverai sempre qualcuno a tenderti la mano, un tifoso Romanista non si lascia MAI a terra chiunque esso sia. Spero che queste parole inaspettate ti abbiano regalato un sorriso e dato un po’ di conforto 😁 in questo momento è meglio evitare polemiche, capita a tutti avere una giornata storta e dire cose poco sensate.

    Capitolo Roma, con un nuovo Presidente torneremo tutti uniti e più forti di prima…noi siamo Romanisti è questo ciò che ci contraddistingue dagli altri.

    Forza Romaaaaa!

    Ah dimenticavo…nel frattempo in Italia Nicola Zingaretti aumenta lo stipendio agli Zinga-boys 😂 assurdo 🙈

    • Mi rialzo da solo, Frank, ma una birra l’accetto volentieri. Poi se vuoi – parliamo della Maggica tutto il giorno. Spero anch’io la Roma passi di mano e il primo successo di Friedkin sarebbe la ricostituzione del Fronte giallorosso, unito e compatto com’era un tempo.

      Una cosa mi sono dimenticato di dirti.
      Grazie.

  27. ATTENZIONE: La moderazione dei commenti è ora più rigorosa.
    Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome