De Rossi saluta la Roma, l’abbraccio dell’Olimpico (FOTO)

13
607

ULTIME AS ROMA – Daniele De Rossi saluta la sua Roma. Il capitano ha ricevuto l’abbraccio di tifosi e squadra al fischio finale di Roma-Parma.

Il calciatore ha effettuato un giro di campo dopo aver abbracciato i calciatori e l’allenatore, particolarmente commosso. Lunga la stretta con Bruno Conti e Francesco Totti, poi l’abbraccio con il pubblico dell’Olimpico.

Insieme al calciatore la moglie Sarah Felberbaum e i suoi tre figli.

Redazione GR.net

Articolo precedenteROMA-PARMA 2-1: le pagelle
Articolo successivoAtalanta, Percassi: “Gasperini resta, è scontato”

13 Commenti

  1. Emozioni fortissime, indescrivibili.
    Ho un magone e una tristezza nel cuore pazzesca.
    Con te si chiude un era, se ne va un po’ del mio calcio..calcio che ho amato e che ormai purtorppo non e’ piu lo stesso.
    Grazie ancora danieli, grazie…e a presto!

  2. Quando ho visto Ranieri piangere, non sono riuscito a trattenermi.

    Ho fatto di tutto per trovare dei maledettissimi biglietti, ho addirittura chiesto ad alcuni amici di Roma (laziali, tralaltro) se me li potevano trovare, dato che non abito a Roma.

    Daniele, ti amo.

    Un pezzo del mio cuore, sarà sempre occupato da te.

  3. Grazie Daniele.. grazie per avermi ricordato cosa vuol dire amare Roma. Solo noi negli ultimi anni abbiamo emozionato con questi addii.. probabilmente solo noi sappiamo davvero amare i nostri colori. Grazie anche al mister.. mi hai emozionato e vorrei averti anche l’anno prossimo. Purtroppo non sarà cosi

  4. grazie daniele, ultimo gladiatore.
    spero di rivederti in societa’ in futuro magari come allenatore e magari con una proprieta’ degna della roma, purtroppo l’unica speranza per noi e’ che veramente arrivino quelli del qatar, altrimenti con lo squadrone che fara’ pallotta il prossimo anno credo che rimpiangeremo anche questo sesto posto.

  5. Un Presidente che in due anni ha fatto tramontare due simboli della Roma. Dicevano che co Totti nun se vinceva, lui se n’è andato e continuamo a nun vince un caxxo, mo il problema era De Rossi faceva er futuro incerto e via pure lui, adesso Pallò dopo tutte le cazzate che c’hai raccontato è fatto el prossimo anno devi fa el triplete perchè pure pe te le scuse so finite. Volevi voltà pagina, mo l’hai fatto e adesso vedemo quante palle c’hai pe scrivece qualcosa perchè so 8 anni che su ste pagine nun ce scrivi un caxxo e la colpa è sermpre de artri. Roma saluta commossa i suoi capitani e nun dimentica el prossimo che salutera sarà er Presidente. E mo vedi de fa na squadra degna de sto nome, Missing President.

    • 78 anni in due . Forse la “colpa” è di qualcun altro…o meglio di qualcos’altro. Ha le stesse “colpe” di Agnelli per aver fatto tramontare Del Piero e Buffon. Ma pure Barzagli…

    • La Roma non è la Juve,la Juve è di qualcuno,la Roma è il club della città di Roma e potrei andare avanti ore,ma,se proprio vogliono prendere esempio dalla Juve,alla Juve sanno che l’azienda di calcio gestisce un club e club significa aggregazione e appartenenza,dopo il settimo posto,per rilanciarsi hanno puntato tutto sull’identità Juventina,hanno fatto un aumento di capitale di 200mln e fatto una programmazione di crescita costante senza mai far mancare i punti di riferimento alla squadra che potessero far subito capire ai nuovi arrivati comportamenti e mentalità.Del Piero era già panchinaro quando Agnelli ad Ottobre,non a Maggio in un momento cruciale,dopo uno scudetto e prima del successivo,annunciò il non rinnovo,in cambio,strategie di crescita,arrivòTevez.Con Buffon continua

    • Con Buffon,a differenza di Del Piero,Agnelli ha sempre avuto un gran rapporto ed hanno sempre dialogato,rinnovato di anno in anno e,già prima dell’ultimo anno di contratto,con Buffon messo al corrente,hanno preso il sostituto che si è alternato con lui,prima di prenderne il posto,Buffon lo sapeva,perciò 2 stagioni prima con un posto da dirigente già assicurato,arrivato il momento,ha preferito proseguire conscio che le porte alla Juve,per lui,saranno aperte.Non mi sembra la stessa cosa e,per me,non sono neanche un esempio.Qui non c’è una società,non c’era dopo le umiliazioni,dopo l’esonero di Di Francesco,all’arrivo di Ranieri e alla sua uscita,non c’era ieri,c’erano Totti e Conti senza ruolo e senza potere di decidere nulla!Ranieri è apparso e si congeda da solo,DDR non…

  6. Premetto che io sono uno di quelli che non avrebbe rinnovato il contratto a Daniele per un altra stagione e, piuttosto che dirigente, avrei provato a convincerlo a rimanere come allenatore delle giovanili o nello staff del nuovo allenatore.
    Detto ciò, trovo un po’ osceno che a salutare e a ringraziare un ragazzo che ha fatto parte di questa squadra per ben 18 anni, ci vadano due dirigenti che, nonostante rappresentino due simboli per noi romanisti, nella realtà dei fatti non contano un c@zzo nell organigramma societario. Non so se sia stato un desiderio di Daniele, ma se così non fosse, sarebbe una decisione molto criticabile. Pallotta, Baldissoni, Fienga o chi per loro dovevano essere lì, a omaggiare un pezzo di storia. Anche a costo di prendersi fischi e insulti da tutto lo stadio.

  7. Noi romanisti non abbiamo una sala dei trofei pieni di coppe ma almeno viviamo emozioni che non puoi trovare altrove in Italia. Grazie DDR, grazie per tutto, per il cuore che hai sempre dato.

  8. Mi piacerebbe si capisse una cosa: il tifoso ci deve mettere il cuore, la proprietà i soldi! Io capisco il tifoso e la società, perché senza l’uno non vivi di passione, senza l’altro non la puoi alimentare con nuovi calciatori. Sennò finita un idolo non ne nasceranno mai di nuovi… Senza il tifoso non ci sarà mai una società nuova e senza una nuova società non succederà mai una squadra rinnovata da tifare!

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome