Dirigenza in tilt: dal pastrocchio Zeman a quello Stekelenburg

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GIALLOROSSI.NET – Chissà se dalla lontana America James Pallotta si sarà infuriato per quello che sta succedendo intorno alla sua Roma. Perché nel giro di una settimana, nella già bollente piazza capitolina, ne sono successe di cotte e di crude.

Il pastrocchio è cominciato qualche giorno fa, quando Sabatini ha preso la parola dopo la presentazione di Torosidis per “esonerare” in diretta il proprio allenatore. Ne ha parlato al passato, lo ha delegittimato agli occhi di un gruppo di calciatori, salvo poi assicurare che le sue parole “stavano rafforzando il ruolo di Zeman”. Sconcerto, sia fra i giornalisti presenti che tra i tifosi attaccati alle radio e sui vari siti web.

Passa un giorno e l’accoppiata Baldini-Sabatini, in compagnia dell’avvocato Baldissoni e del super-manager Zanzi, si incontrano con Zeman: dopo le parole del ds l’esonero è nell’aria. E invece c’è il colpo di scena: tutto si chiude con un clamoroso nulla di fatto.

“Andiamo avanti insieme nelle nostre battaglie”, afferma sicuro Sabatini al termine dell’incontro.

Un papocchio.

A cui ieri si concede il bis. Nelle ultime ore di mercato arriva l’offerta del Fulham: 5 milioni per Stekelenburg, più 1 di bonus. La Roma accetta. Zeman (che non ha chiesto di cedere l’olandese), informato, pretende un rimpiazzo: Raphael del Santos. Ma per i brasiliani è troppo tardi: non si può pensare di chiudere un affare transoceanico in pochi minuti.

Sabatini intanto dà l’ok a Stek: può partire per Londra, sperando che una delle due operazioni (nel frattempo si è provato anche per Viviano) possa concretizzarsi prima del gong. Ma anche la Fiorentina dice no: la proposta dei giallorossi per Viviano (3 milioni e mezzo per la comproprietà) viene bocciata dai viola.

Mancano pochi minuti alla fine del mercato: la Roma non ha in mano un rimpiazzo che possa sopperire alla partenza di Stekelenburg. E così l’affare col Fulham è costretto a saltare. Il giocatore, sbarcato a Londra, viene subito informato del dietrofront: “Non siamo riusciti a trovare un’alternativa, domani mattina devi tornare a Roma”.

Il pastrocchio è bello e fatto. Chissà cosa starà pensando James Pallotta, dalla lontana America.

 

Andrea Fiorini

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