AS ROMA NEWS – Edin Dzeko ha parlato a Sky Sports UK del problema razzismo che c’è nel calcio italiano, riesploso dopo gli insulti riservati a Lukaku durante la partita col Cagliari. Ecco il pensiero del centravanti della Roma:
“Penso che (il razzismo, nde) sia un problema più grande in Italia rispetto ad altri paesi, specialmente in Inghilterra. Spero, per il bene degli altri giocatori, che queste cose finiscano e che la Federazione possa vedere questo e provare a fermarlo in ogni modo possibile”.
L’attacante bosniaco, interrogato poi sulla questione relativa a Lukaku dopo i fatti di Cagliari, aggiunge: “Non so cosa dire a riguardo. Persino oggi accadono ancora queste cose, in Inghilterra la situazione è decisamente migliorata, c’è sempre meno razzismo lì.
Penso appunto che in Italia sia molto più del previsto. La Federazione deve proteggere i giocatori. È l’unico modo. Se senti qualcuno, lo bandisci dallo stadio. Non possono più venire”.
Fonte: Sky Sports Uk


Geko oggi ha sparato una minchiata di livelli oceanici. Il vero razzismo strisciante, subdolo, vigliacco, viscido è proprio quello inglese, ben delineato dalla linea Brexit. Quella italiano, l’abbiamo detto cento volte, è un’intolleranza di natura sociale, non razzista, amplificata dalla crisi e dalle politiche progressiste, che spesso si esprime con isolati episodi di violenza, e manifestazioni collettive tipo gli ululati o altro, che denotano ignoranza e maleducazione. Nulla più.
D’altronde i luoghi comuni sono i treni che viaggiano più velocemente nel mondo, specialmente nell’epoca social. L’Inghilterra stessa, per esempio, detiene il record di crimini sessuali e violenza sulle donne. Però i sudditi di sua Maestà fanno la fila alla fermata degli autobus.
Mi sa che tu vivi su Marte. Sostenere che l’Italia non è un paese razzista è una delle più grosse castronerie che si possa sentire ultimamente. Parli di isolati episodi di violenza e “nulla più”, ma forse esci poco di casa. Poco mi importa di stabilire se lo sia più o meno di questa o quella nazione, ma il razzismo è razzismo, e nasce sempre dall’ignoranza. Sminuire il problema come fai tu con incomprensibile saccenza è pericoloso.
Sei tu che non esci di casa, se dici che l’Italia è un paese razzista. Fidati.
(Non sto sminuendo un problema, gli sto dando il giusto nome).
Sto con Amedeo. In Italia non siamo razzisti, al massimo siamo diffidenti, probabilmente anche condizionabili ma certamente non razzisti. Poi, se Dzeko si riferisce a quei gruppi, pseudo organizzati che popolano le curve, allora è altra questione. Li parliamo di coglioni…
Un esempio: in Francia ancora hanno difficoltà a ritenere gli italiani un popolo acculturato e difficilmente cambiano idea. Ecco, loro sono razzisti. In Italia, se realizziamo che un uomo con la pelle nerissima è un brav’uomo, come tale lo trattiamo. Al massimo, presa confidenza, facciamo battute sulla sua colorazione ma neanche questo non è razzismo. Noi in mali, siamo gli sbiaditi…. È il gioco delle parti.
Ripeto, pochi deficienti, non fanno un popolo. Attenzione, questo è il mio parere
Intolleranza di natura sociale, non razzismo… La minchiata oceanica sta tutta in questa frase. Ma tu, da buon bastian contrario, ci hai abituato sempre bene. Povero egocentrico…
Apposta la da sempre sbandierata 7/8 potenza mondiale, l’Italia, oggi ha 8 milioni di poveri di cui quasi 4 in miseria assoluta! E questo perchè oltre ad avere dei pseudo governanti di sinistra destra centro, c’è gente come te che guarda solo le magagne degli altri e chiude gli occhi ai deliquenti nostrani e non! E infatti i criminali d’ogni paese si rifugiano e continuano i propri “affari” proprio na noi! Sanno perfettamente che tranne qualche caso eclattante per cui siamo costretti ad intervenire …sanno che qualunque crimine commettano il giorno dopo …liberi come uccellini ! Stessa cosa avviene per il razzismo negli stadi e in mille altri posti. Lasciamo che i “tifosi si divertano” che buttino razzi, motorini, portino spranghe coltelli, banane, insultino ecc …so ragazzi…
i fischi a lukaku sono di deficenti e non di razzisti . se lukaku , per ipotesi , avesse indossato la maglia della squadra di casa e non quella dell’inter nessuno,ripeto nessuno ,lo avrebbe fischiato dato che sarebbe stato un beniamino della squadra locale . in italia si fischiano solo i giocatori neri delle squadre avversarie e mai i propri e ciò è sinonimo di tifo da deficenti e non da razzisti . il razzista si comporterebbe in tal modo anche con i propri giocatori.
Concordo pienamente con Amedeo.
Gli italiani non hanno MAI avuto una vena razzista , anche perchè basta vedere la vastià culturale e fisionomica che caratterizza da nord a sud questo bellissimo paese.
Basta vedere le colonie Italiane che ,a differenza di quelle degli altri paesi europei ,attuavano una vera e propria politica rivolta alla creazione di una piccola italia inglobando,non escludendo, in se gli autoctoni. Non era perfetto , ma era il massimo che si poteva fare in una situazione di stato-colonia.
Gli altri paesi …beh si è visto quello che hanno fatto…hanno tenuto ostaggi interi popoli e territori depredando e avvelenando, con ripercussioni ancora attuali… però ci fanno la morale sul razzismo e sessismo.. mortacci loro..ipocriti infami
Viva gli italiani
Ciao David,permettimi di dissentire,è vero ci sono paesi piu’ razzisti di noi e non non siamo mai stati colonialisti(anche se il duce ci provo’),ma forse dimentichi che a Torino e milano negli anni’60 non affittavano le case ai “Terroni” e anche ora c’è qualche retaggio.Non mi cambierei con i francesi,ma paradossalmente l’italia è piu’ tollerante al sud,di quanto non lo sia al nord.
Quello non è razzismo, è la condizione umana.
La gente troverà sempre un modo per dividersi.
Senza i neri odio i terroni , senza i terroni odio i campagnoli senza i campagnoli odio quelli del quartiere limitrofo senza quelli odio la gente che mi abita sopra , senza quelli odio i vicini dei piani alti…
In italia è sempre stato cosi’…
Noi Italiani, più viaggi , più ti rendi conto che siamo una delle popolazioni più belle ed equilibrate che ci siano .
Stiamo bene con tutti e tutti hanno grande rispetto per la nostra cultura… tranno noi stessi.
Un abbraccio.
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari. E fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei. E stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare
(B.Bracht)
Sono sicuro che la conosci,forse in Italia non c’è questo pericolo,ma qualcuno ci sta provando a portarci vicino..
Un abbraccio anche a te,è un piacere confrontarsi con persone intelligenti.
Mi permetto di dissentire relativamente al razzismo del Nord contro noi del sud. Ho trovato molta più difficoltà quando mi sono trasferito da Roma ad un paese della ciociaria in Provincia di Roma che attualmente che mi abito in Emilia Romagna. Nel primo caso, non essendo parente, cognato, padrino di nessuno ero completamente escluso dagli altri e, in quasi 10 anni non sono riuscito a farmi un amico. Qui, dopo solo 3 anni, sono pieno di amici.
Ciao Stefano,sono d’accordo con te,infatti se hai notato non a caso ho parlato di Milano e Torino,in Romagna sono diversi,sono centronord e da sempre gente aperta.Io sono 42 anni che vivo in Toscana e non ho mai avuto problemi di inserimento..
David One, la tua chiosa è ciò che in realtà mi da più a pensare. viva gli italiani racchiude un po’ questo senso di patriottismo fasullo e becero. Affermare che gli italiani non abbiano mai avuto una vena razzista è preludio di misconoscenza o sottovalutazione dei fatti. Durante gli anni dell’emigrazione dal sud al nord apparivano cartelli a Milano, Torino e varie città del nord , con scritto “vietato l’ingresso ai cani ed ai meridionali”, oppure “non si affitta ai meridionali”. Negli anni più recenti Bossi e compagni sciorinavano i più fantasiosi improperi per i meridionali. La lega 2.0, per avere un consenso nazionale ha spostato odio ed intolleranza (razzismo) più a sud. Stanno facendo percepire l’immigrazione come il problema n. 1 di un paese che ha perso la speranza…
Bravissimo!!!!
Nessun patriottismo caro 1927… parlo di ITALIANI, persone con una cultura ITALIANA.
Riguardo salvini e la questione migranti …La folla è stupida si sà ,niente di nuovo sotto al sole, per quello mi piace pensare che ” la politica aiuta solo chi la attua” .
Riguardo la frase di Montanelli la trovo piuttosto ridicola.
Come al solito si tende ad amplificare pensieri od eventi che ci riguardano che a confronto di realta globali sono microscopici come ad esempio il terremoto di amatrice… pagnolada per 4 case cadute mentre da altre parti ci sono terremoti e maremoti che sterminano centinaia di migliaia di persone..a destra senza manganello? popolazioni che veramente lo fanno,fanno centinaia di migliaia se non milioni di morti. Distinguiamo per favore la realtà dalla mistificazione.
Caro David One, in qualche modo vieni a me.Ritenere piagnucoloni coloro che hanno avuto lutti e visto devastate le loro case significa distorcere la fattispecie. Per nostra fortuna event tali da noi non fanno migliaia di morti. Ovviamente non temo un ritorno al manganello, ci mancherebbe, ma credo che manchi un’ideologia di destra “europea”, liberale, ciò a cui alludeva Montanelli.Concordo che la politica aiutata soprattutto chi la esercita, ma resta comunque l’unico mezzo attraverso il quale un individuo possa esprimersi nei grandi sistemi.
Un abbraccio
ineccepibile
Chiuso riportando le parole di Montanelli, pensatore non propriamente di sinistra ” gli italiani non sanno spostarsi a destra senza impugnare il manganello !
tu per esempio sei razzista verso cristante… vergogna!
Ammetto che sono allergico al ragazzo!!! Ma prendo antistaminici AsRoma e posso dire che sto diventando sufficientemente tollerante. 🙂
In italia siamo molto razzisti:
Lo siamo in primis da regione a regione, per poi finire col colore della pelle e all’orientamento sessuale, il fatto è che a lamentarsi sia uno che prende milioni d’euro non me ne frega niente.
Mi infastidisce che dei “bimbi” gridino ad un altro ragazzino africano: “neg** di m” e questo è accaduto davanti ai miei occhi nella nostra amata città.
Saluti.
Intolleranza amplificata dalle politiche progressiste? Questa è bella, al massimo è amplificata dalle politiche sovraniste e dai proclami dell’odio di certi personaggi. Lo stadio non è altro che lo specchio della società e quella italiana è marcia fino al midollo. In Inghilterra non stanno meglio? Probabile, ma in Italia stiamo comunque nel liquame fino al collo e in pieno clima di odio verso lo straniero.
Karl, non ne faccio una questione politica, d’accordo con te sui deliri sovranisti, quell'”amplificata” stava per “causata e poi cresciuta” (forse ho sbagliato termine).
Quando i partiti che si rifanno palesemente al razzismo in Italia, ne esistono di microscopici, avranno un percentuale austriaca, polacca, ungherese, croata, o anche inglese (vedi Brexit), e non il solito 0,1 o 0,3 per cento, allora converrò con voi sostenendo come l’ITALIA SIA (divenuta) UN PAESE RAZZISTA.
Caro Amedeo, Ti posso garantire che PiS in Polonia non è un partito razzista né nazionalista.
Come al solito l’informazione mainstream e la claque al seguito confeziona articoli alla bisogna: fino a quando è la Francia a fare gli affari propri, è tutela degli interessi nazionali; quando sono altri – fra cui gli “irriconoscenti” paesi del c.d. gruppo di Visegrad – si parla di euroscetticismo e/o nazionalismo.
Tu parli di partiti di estrema destra ma in italia non è lì che si crea il razzismo e sebbene nella mia città quei partiti li prendono numeri molto alti effettivamente a livello nazionale non è così. Ma anche senza che quei partiti prendano chissà che voti in Italia c’è un clima di xenofobia e odio verso tutto ciò che è diverso che in altre città straniere non ho visto. Non serve volere le camere a gas per essere razzisti, anche il nostro bel partito verde(per citare chi ha preso più voti alle ultime elezioni) non si rifà palesemente al razzismo ma ne alimenta comunque l’odio derivato e quell’odio lo puoi tagliare col coltello.
Scusami Amedeo, ma la Lega ti pare un partito allo 0,3%?
Mica penserai che sono razzisti solo i 4 infiltrati di casapound che inneggiano al razzismo.
La stessa intolleranza verso il sud verso i c.d. “terroni” la chiamiamo solo ignoranza?
E ti pare poco, tutto nasce dall’ignoranza.
Ti regalo un post che secondo me anche se schematicamente riassume il concetto:
Ignorance + Religion = Terrorism
Ignorance + Power = Tiranny
Ignorance + Freedom = Chaos
Ignorance + Money = Corruption
Ignorance + Poverty = Crime
Ignorance is the root of all evil
Education is the key
Perlomeno fa riflettere….
Un caro saluto
Grazie dello schema, Emi, molto interessante.
Purtroppo al vertice del razzismo vero, quello “biologico”, per cui il diverso è inferiore – non certo l’ostilità sociale tipica dell’Italia contemporanea, non c’è l’ignoranza, ma una scienza. Il razzismo è quello di Breivik e Tarrant, teorizzato dai Chamberlain, Rosenberg e Wagner, non certo i grugniti di Salvini in cerca di voti.
Parole, parole, parole. Perfettamente d’accordo con Dzeko, ha detto la verità, i nipotini di un mio amico (nati in Italia da mamma italiana e padre marocchino) subiscono in Toscana continue vessazioni di stampo razzista anche dai genitori dei bambini, la miss italo/Pakistana è stata sommersa di insulti di stampo razzista sulle pagine Instagram credo e potrei citare altri 100 esempi, c’è odio nell’Italia di oggi, questo si chiama Razzismo e le tue chiacchiere stanno a zero, soprattutto nell’Italia di oggi. P.S: vivo in Inghilterra che ha 10 volte gli stranieri dell’Italia e stai dicendo cose non vere, in proporzione sono un paese molto più civile e rispettoso, non posso dilungarmi qui per spiegare che tra l’Inghilterra e l’Italia ci sono 50 anni di “distacco” in termini di…
Ma basta con questa storia che gli italiani sono razzisti, dopo 20 anni di macelleria sociale, disoccupazione al 10 %, sanità praticamente solo a pagamento, gli italiani si sono semplicemente rotti le scatole di vedere che chiunque arriva in Italia ha più diritti di chi ci vive e paga le tasse.
Se pretendere che in Italia, entrino solamente stranieri con regolare permesso di soggiorno (lavoro o umanitario che sia) significa essere razzisti allora io mi dichiaro razzista.
I buu allo stadio valgono quanto un “vesuvio bruciali” o un “Milano in fiamme” ne più ne meno, sono solo maleducazione, il razzismo è un’altra cosa.
Finalmente. Il razzismo è “un’altra cosa”.
Convivo giornalmente con gl’immigrati, per ragioni di lavoro, da anni ormai. Spesso mi sono trovato a far la fila con questi agli sportelli per stranieri per i documenti. Conta l’opinione loro, non quella di chi parla solo per sentito dire. La percentuale di chi pensa gli italiani siano razzisti è quasi nulla.
Che brutta fine che hai fatto, ormai sei ridotto a una macchietta alla stregua di Bah o Zenone. Rispondere a cotante baggianate sarebbe superfluo. Buona fila con gli immigrati. Ah, e salutami Totti se lo incontri in fila. A quella del supermercato, ovviamente.
Ce l’hai con me, per caso? Non discuto con le donne con cui intrattengo rapporti, figuriamoci con quelle che non conosco, sappi però, che alcuni miei operai sono romeni, ho una figlia straniera e Totti lo conosco di persona, e, anzi, chi lo “consiglia” è un mio parente.
Se cerchi conferme chiedi a Step, CRIS e Enrico da Mallorca, cui invio ogni tanto qualche foto col Capitano.
(Probabilmente sei circondata di fregnacciari e pensi che anche gli altri lo siano).
La chiudo qui.
Ciao.
Io di solito non discuto con i rosci e quelli col naso a punta, ma nell’incertezza, non sapendo se rispecchi tali caratteristiche, ti rispondo. Anch’io Totti lo conosco di persona. Anzi, sono la sua migliora amica e confidente. Se cerchi conferme chiedi a Joe Patata, Caio Piripicchio e Pincopallo Aristodene, a cui invio saltuariamente le mie chat con il Capitano. Un saluto.
Amedeo francamente la frase “non discuto con le donne” è talmente gretta che merita una spiegazione.
Non appartiene alla persona che pur non conoscendola de visu, mi ha sempre dato la sensazione, qui, di cultura e idee un po’ più moderne del tardo ottocento.
?? JohnnyB caro (ti ho riconosciuto), non fraintendere:
“non discuto”, inteso “non litigo” con le donne (se non voglio uscirne con le ossa rotte). È solo una dichiarazione di manifesta “inferiorità”, la mia (e forse non mi sono fatto capire neanche da Alessia). Vivo con tre di esse (moglie e due figlie grandi), so di cosa parlo.
Sulle idee “ottocentesche” concordo. Ho notato, infatti.
Un caro saluto e stima ricambiata.
🙂 per me parità ha sempre voluto dire che non me ne frega niente se sei donna… se ti devo mandare aff… ti ci mando senza sconti
ma in effetti mi danno spesso dello zotico.
Caro Amedeo permettimi di dissentire, quello che accade in uno stadio non puoi scinderlo dal contesto sociale . In Italia il razzismo sta crescendo in maniera esponenziale, basta vedere i successi politici che sta ottenendo quello che alle feste del suo partito cantava “…… lavali col fuoco … ” e che adesso è riuscito a far credere che i problemi del paese sono causati da 1.000 immigrati e non dagli italiani stessi .
Se in Italia c’è molto razzismo e non solo nel calcio, il merito è di un partito odioso come la Lega, che con persone odiose come Salvini adesso e Bossi prima, non fanno che fomentare odio, da Roma in giù.
@Amedeo:
Se posso: Vorrei esprimere un pensiero a riguardo Peccato che i caratteri siano pochi perchè qui ci sarebbe un discorso lunghissimo da fare Secondo me questo è un “razzismo” diverso dal solito che prende radici da molto piu’ lontane Qui non si tratta piu’ del solito bieco odio ma di un qualcosa orchestato ad arte da vari gruppi di ultras presenti nella tifoseria con scopi ben precisi Se non credete a ciò che dico basta informarsi
Negl’ultimi anni vi è stata una notevole mutazione Daltronde basti pensare alle recenti vicende che hanno portato all’omicidio di Diabolik Alla sua ascesa e ai suoi scopi
Oppure a ciò che stà avvenendo in queste ore a Torino 12 Capi Ultras arrestati….
Leggetevi i reati contestategli e poi ditemi…. Roba da brividi!
Il razzismo esiste e connesso ad altri fattori come il ruolo subordinato della donna (a proposito del PiS polacco) e l’aggressione ai giornalisti come ad Ostia e Pontida (facile il paragone con il fascismo) diventa un vero problema sociale. I Buuu allo stadio sono gorme di iniziazione per i poveri pischelli incapaci di ragionare.
@Lapis
c’è qualcosa di piu’ Qualcosa che credo pochi immaginano
I Cosidetti Drughi: Facenti capo ad un certo Geraldo Mocciola (arrestato e condannato per l’omicidio di un Cc) secondo investigatori ed inquirenti, dalle intercettazioni e dalle attività d’indagine sono emersi «incontrovertibili elementi probatori» nei confronti dei soggetti coinvolti nell’inchiesta, che sarebbero responsabili di una «precisa strategia estorsiva» nei confronti della Juventus. «O ci date i biglietti, o cantiamo cori razzisti…», avrebbero minacciato i capi ultrà.
Senza contare altre efferratezze Ora, chi mi dice che in altre Società non avvenga la stessa cosa e che queste tacciano per timore e convenienza? Dai sarò tragico io ma per me queste son cose troppo grosse Sembra ilare però…
Esatto, cosa kaiser c’entrano i bhuuu allo stadio come esempio da portare? Episodi che al contrario “tecnicamente” si identificano (avendone tutti i requisiti) come razzisti se ne verificano a centinaia ogni giorno nell’Italia meschina e sovranista nella quale si riesumano ogni giorno i più biechi e selvaggi istinti del ventre italico, nel paese in cui il nemico è sempre il povero, l’immigrato (nonostante l’Istat ci dica che servono 600 milà posti che di regola gli italiani rifiutano ed in cui ristoratori amici miei d’estate in Calabria non trovano cameriere per ristoranti e bar). Cosa c’entra la linea Brexit che semmai è in linea con il mai sopito anelito di imperialismo britannico storico?
No piuttosto il nemico sembra l’italiano ormai, si vede che vivi in inghilterra.
Se i tuoi amici non trovano camerieri è perchè con il reddito di nullafacenza, chi prima faceva questi lavori, prende gli stessi soldi stando a casa sul divano.
Poi servono 600.000 immigrati … si infermieri, informatici, meccatronici etc.. ma non mi sembra che siano queste le figure che arrivano in Italia…
Il ruolo subordinato della donna in Polonia?
Si parla di questo paese come se non aveste la più pallida idea.
I tassi di occupazione femminile sono molto elevati, di certo non meno che in Italia.
Un Paese che, nel recente passato, ha fatto registrare la crescita di PIL superiore alla maggior parte dei Paesi UE.
Guardatevi i dati OCSE sui casi di odio razziale segnalati alle forze dell’ordine.
A parte il dato della Gran Bretagna, probabilmente sovrastimato, se quei numeri hanno un valore non mi pare che siamo nel bel mezzo dell’emergenza che viene dipinta.
In Italia poi sono meno di Francia o Germania, che però hanno una percentuale di stranieri superiore; ma anche meno casi che nella “civilissima” Finlandia….
Se posso:
Bè se guardiamo agl’Usa in alcuni loro Stati non mi sembra che dal punto di vista razziale siano messi meglio Anzi tutto al contrario direi…
Però arrivare al punto di “minacciare” una Società di Calcio d’intonare cori razzialiali, per avere biglietti e tessere gratis…. Questa ammetto che la dovevo ancora sentire Cose da matti!!!
Caro Flaco…
“minacciare” una Società di Calcio d’intonare cori razzialiali, per avere biglietti e tessere gratis”
Se vogliamo proprio dare un aria all’italiano è proprio questa… uno che guarda al proprio orticello, non di certo un razzista.. non lo sarà MAI , ipocrita forse , un po sempliciotto forse.. ma razzista MAI, non è proprio nella natura dell’italiano.
Aggiungo “anelito di isolazionismo” che è un tratto distintivo del carattere nazionale britannico e che non c’entra nulla col razzismo.
per dark dog …..chiedi informazioni circa il razzismo ai popoli africani , asiatici e agli aborigeni dell’australia che sono stati a BUCIO PECORA sotto il colonialismo inglese.
Le regole ci sono…si applichino….
Sospensione > avvertimento.
Interruzione > sconfitta a tavolino.
E via…
Chesterton io Varsavia la vivo e la legge sull’aborto è terribile. Gli unici stranieri accettati come subordinati sono lituani e ucraini perché si somigliano oppure i soldi tedeschi. I dati non raccontano che lo sviluppo viene finanziato soprattutto dai finanziamenti europei. Certo stan meglio degli ungheresi e degli….. Italiani ma non è una società tollerante. A Cracovia ironia storica ho visto manifestazioni neonaziste…. A pochi km da Auschwitz.
Tutta colpa di Salvini ??? cit. gad lerner!
Caro Roma e basta, la crisi europea è legata al fatto che oggi l’Europa (che fino agli anni 80/90 era centrale sul piano economico) è periferica, il centro è Cina,Sud est asiatico, Usa, Australia, Canada… La crisi è fatta di delocalizzazione, alti costi di produzione, patto di stabilità, costi della politica, poca competitività. Quanto all’italia la crisi è anche alto tasso di corruzione, debito p, poche infrastrutture ed ostacolo alla penetrazione di capitali. In questo scenario qualche politico propagandista ci dice che la colpa è tutta del marocchino e gli asinelli diventano uccelli rapaci. Ecco la sintesi.
Mai detto ne scritto le cose che mi attribuisci, tantomeno che l’Italia è in queste condizioni per colpa esclusivamente di una immigrazione incontrollata.
Contestavo il dato dei 600.000 immigrati che servirebbero all’Italia “tout court”, senza specificare le figure delle quali siamo carenti e che a mia modesta opinione non saranno di certo ricoperte da chi sta entrando in Italia via mare.
Ma visto il tenore della risposta alla ricerca di facili consensi la chiudo qui, saluti.
Guarda Lapis io ho mio cognato che la vive e la narrazione che arriva qui è fortemente manipolata. Lui ha partecipato alle manifestazioni del 3 maggio e i deliri di quattro dementi neonazisti hanno, di fatto, dato lo stigma di razzisti e eurofobi ad una certa parte della popolazione.
Tanti temi esulano da questo forum.
Abbiamo evidentemente concezioni diverse, a cominciare dalla visione dell’aborto e dalla suo presunto “valore “emancipatore della donna.
@Lapis un’ultima cosa poi, giuro, mi taccio. In Polonia é stato molto elevato il ricorso a fondi UE, però va verificato (Questo dato mi manca) se il Paese è contributore netto, cioè se ha dato più in tasse di quanto ha ricevuto in fondi. Tuttavia il loro più grande vantaggio è avere una moneta sovrana, che peraltro non si apprezza sull’euro.
Scusate se mi permetto, ma spostare il discorso sugli “altri” non ha senso ed è poco utile. Si rischia di evocare paragoni poco efficaci per capire la situazione italiana.
Faccio un esempio stupido: dire che la difesa del Sassuolo è scarsa perché ieri ha preso 4 gol non significa in automatico che la nostra sia fortissima perchè ne ha presi solo due.
Se il tuo vicino di casa butta tre materassi vicino ai cassonetti e tu uno solo, non fa di te una persona piu civile di lui.
Ci sono paesi piu razzisti del ns? Certo che sì. Ma cerchiamo di ispirarci a culture piu tolleranti e accoglienti, non di consolarci con chi si comporta peggio di noi.
Il discorso resta complesso e amplissimo; molto difficile trovare un punto d’intesa in quattro righe di un forum.
Ciao Julian,non so se sei il Julian con cui non sempre sono stato in sintonia su RN,comunque ho apprezzato molto il tuo commento:intelligente e condivisibile.Aggiungo che i paesi con il minor tasso di razzismo sono i paesi scandinavi,non a caso tra i piu’ benestanti d’Europa,qualcosa vorra’ dire,ma il discorso sarebbe veramente lungo e non è questo il luogo.
Consiglio a Dzeko di farsi una Cultura leggendo la lettera aperta degli ultras interisti!
Scherzi a parte, il razzismo esiste in Italia come altrove e sottovalutarlo è un grave sbaglio. Combatterlo nella vita di tutti i giorni un obbligo.
“When they came for the Jews and the blacks, I turned away
When they came for the writers and the thinkers and the radicals and the protestors, I turned away
When they came for the gays, and the minorities, and the utopians, and the dancers, I turned away
And when they came for me, I turned around and around, and there was nobody left…”
Siamo il paese dei campanili, dove ci si insulta da centinaia di anni tra persone che vivono a 10 km, dove il Meridione è una “questione”, dove sparute minoranze vogliono la secessione e si sentono altro rispetto all’Italia. Quindi se proprio non vogliamo chiamarlo razzismo, diciamo che c’è nel nostro dna comunque una forte propensione all’appartenenza a gruppi, più o meno folti. Chiunque frequenti uno stadio sa che i “buuu” o il verso della scimmia sono indirizzati verso i giocatori di colore, ma fanno il paio con sfottò storici sul vesuvio, sul padrone in fabbrica, sulla puzza di pesce, insomma su tutto ciò che può “ferire” verbalmente il “nemico”, che sia del nord o del sud, bianco o nero. Subcultura che va condannata, ma che è altro rispetto al razzismo americano ad esempio
Oggi sono in vena di esempi stupidi: ad Ariccia, paesello da 18mila abitanti, si schifano fra di loro distinguendosi tra Ariccia bassa e Ariccia alta.
Figuriamoci cosa significa affrancarsi da un retaggio centenario da orticello comunale.
Ma nessuno ha letto sui giornali di oggi l’arresto di capitifosi juventini che ricattavano la società anche tramite minacce di cori razzisti?
tanto per dire che a volte le cose non sono così chiare come possono sembrare.
…
In ogni caso il razzismo ideologico, quello che teorizza la superiorità di una razza e l’inferiorità di altre, probabilmente in italia è percentuali veramente risibili. In questo senso, non esiste.
Il razzismo come diffidenza, sospetto, odio verso il diverso esiste.
Ed è andato rafforzandosi in questi ultimi anni di crisi e ondate migratorie con conseguenti guerre fra poveri.
Si esprime verso gli sconosciuti,
perché quando si “conosce” personalmente qualcuno e lo si riconosce come simile, pur se diverso, allora spesso sparisce.
Mai letto tante idiozie per giunta concentrate in un’unica discussione.
Evidentemente siamo in presenza degli elettori di un determinato partito politico.
Anche pensare che gli “intelligenti” stiano solo da una parte politica è una forma di “razzismo” volendo. Quello che fa crescere le società e la specie umana in generale è il confronto e l’apertura, non certo la chiusura mentale data dal ripetere in 100 la stessa cantilena. Comunque visto che per una volta si è aperta una discussione di più ampio respiro, pur con opinioni diverse, non mi sembra corretto dare degli idioti a chi la pensa diversamente da te, sebbene l’aggettivo tu l’abbia anche nel nick. Comunque tu la veda, dobbiamo ricordarci che la nostra storia di popolo italiano ci ha visto così tante volte oggetto di razzismo, che parlarne non può che fare bene. Ora vado a mangiare pane e cioccolata 😉
criPtico,
permettimi di dissentire, pur rispettando la tua opinione non condivido assolutamente nulla di quello che hai scritto.
Da una mini intervista a Dzeko su un tema serio e delicato (il razzismo VERO), questa discussione è stata trasformata nella pagina dei commenti di Repubblica alla manifestazione di Pontida.
..”Anche pensare che gli “intelligenti” stiano solo da una parte politica è una forma di “razzismo”…
Vallo a dire alla maggior parte delle persone che la pensano in un certo modo in ambito politico…
Un saluto.
Blouson, leggo spesso e sempre con piacere ciò che scrivi, (anche se sovente mi trovo in disaccordo), perché appare evidente un certo spessore intellettuale e dialettico, così ad istinto potresti essere un uomo tra i 35 ed i 45 anni, con un certo livello di istruzione, imprenditore o libero professionista, se non addirittura un politico. Mi prefiguro una persona che non si ritira dalla dialettica semplicemente tacciando per idiozie ciò che non si condivide, oppure relativizzare il tutto ad un discrimine politico. Sarebbe come affermare che le donne sono tutte prostitute oppure che tutti gli uomini sono str0nz1. Mi farebbe piacere conoscere il tuo pensiero in merito, per puro amore del confronto.
Ciao 1927,
grazie per le belle parole, troppo buono.
Compio 45 anni ad aprile prossimo, ma purtroppo sono un lavoratore dipendente, di una grande multinazionale francese.
Non farei mai l’imprenditore in questo paese di sanguisughe ed egualitaristi dell’ultima ora.
Mi ritiro dalla dialettica semplicemente quando vedo nell’interlocutore l’insulto preventivo e gratuito (il mio nick è semplicemente una azione-reazione, nonché provocazione).
Mi ritiro dalla dialettica anche per snobismo, perché spesso molti interlocutori non sono palesemente in grado di reggere la dialettica (a meno che non insultano).
Mi ritiro dalla dialettica soprattutto perché mi annoiano le chiacchiere che se le porta via il vento.
Ma davanti a 3 4 pinte posso parlare e ascoltare tutta la notte.
Un…
Ti ritiri dalla dialettica quando l interlocutore non la pensa come te. Come rispondi sempre ? “Con te non ci parlo”.
Ti ritiri dalla dialettica perché, di tuo, non hai argomenti (come in questo caso). Se non quelli che senti e ripeti a pappagallo da chi ti influenza.
Le uniche parole al vento sono le tue. “cesarone”…”yankee go home”…”sei del pd”…”eh eh eh”, è il massimo che può uscire da quella tastiera e di fatto non apporta mai nulla alla discussione. In nessuna.
Non faresti l imprenditore perché appartieni ad una generazione in cui i genitori hanno fatto tutto il lavoro sporco e ti hanno messo dove sei ora. Se domani te levano quelle due/tre certezze che c hai, schiatti.
Sta maschera da intellettuale snob va bene pe 1927 che è nuovo, ma non sei questo.
ritengo le tue ragioni assolutamente valide. Lo snobbismo è un atteggiamento che non tollerandolo non lo metto in pratica, anche se a volte eviterebbe notevoli perdite di tempo. Sono certo che chi non ha mezzi non significa che non abbia capacità di comprensione o voglia di comprendere, basta cercare e trovare il canale giusto. Se poi non ne abbiamo ne tempo ne voglia allora vengo a te.
Per la birra in notturna, mi piace 🙂
Un caro saluto
1927,ammettilo,sei profiler..
Caro roma club etc., non ne ho le competenze per essere un profiler, sono un semplice architetto, attento alle parole e pazzo per la Roma
Un saluto
!927,spero che tu abbia capito che era solo una battuta,perche’ avevi azzaccato anche l’eta’ di Bouson e ti eri lanciato in una descrizione degno del miglior sherlok Holmes,d’altronde ti avevo “dato” un bravissimo,piu’ stima di cosi’,
Io sono un pensionato che gestisce una piccola struttura turistica ad Arezzo
e sono pazzo della
roma.
Un caro saluto
Senza entrare troppo in questioni “politiche”: se in Italia esista o no razzismo, non è certo all’interno di uno stadio che si può misurarne la quantità. Fischiare o inveire con ululati contro un calciatore di colore della squadra avversaria, denota più ignoranza, o scarsa sportività che razzismo. I cori contro i napoletani, ma anche quelli contro i milanesi o i romani, definiti di intolleranza territoriale, allora dovrebbero essere inquadrati pure loro come cori razzisti, ma sappiamo bene che l’Italia per sua natura è rimasta ancora ai tempi dei comuni e delle contrade. Il razzismo, quello vero, se esiste dovrebbe essere ricercato nella vita quotidiana, nell’intolleranza verso lo straniero per strada, alimentata sia da destra (nazionalismi) e sia da sinistra (perbenisti).
E’ una contraddizione che molti portano in se stessi. Ho sentito gente inveire contro i barconi con frasi irripetibili che contemporaneamente erano assolutamente amichevoli con colleghi indiani e/o africani.
E non “tanto per” ma con amicizie sperimentate in anni e anni di lavoro gomito a gomito.
Avercela con gli africani che vengono in italia è razzismo o è avercela con i poveri?
I poveri fanno paura, quanto più ci sono vicini, perché sembra vogliano tirarci verso di loro. Come uno che sta affogando si aggrappa a te ma rischia di tirarti giù.
E poi da sempre la povertà genera microcriminalità. Che va in urto non solo agli onesti, ma anche ai “colleghi” che si vedono rubare la piazza.
E’ un discorso lungo.
Italiani razzisti?
no… ma ci vuole poco.
@karl 11:58,condivido in tutto il tuo pensiero tranne il pieno clima di odio in Italia verso lo straniero, e’comprensibile averlo l’odio verso il ckandestino,longisticamente entrano da tutte le durezioni,per non parlare che stiamo come “una pozzanghera”distante dall’Africa.
Lo stadio infatti non c’entra quasi nulla con quello a cui mi riferisco, chi dentro lo stadio desidera trasformarsi in un asino è libero di farlo nei limiti del consentito (a me Napoli colera, buh e cose simili mi stimolano l’intestino, già il fatto di generalizzare è da scimpanzé senza offesa per il primate e da chi comunque non ha un’educazione antirazzista ed improntata sul rispetto per l’individuo), io parlo della vita di tutti i giorni e su questo sfido chiunque a venirmi a raccontare la caxata che l’Italia sia scevra da razzismo (che non significa i capucci del KKK ed un teorico che li muove,ma il fatto che un bambino cinese ed uno nero -italiani-a Prato non vengano invitati alla festicciola di compleanno, unici della classe, decisione dei genitori).
Blouson mi sa che sei ossessionato dal PD. Cosa c’entra il PD? Un partito che per giunta quando bisognava stringere i ranghi per approvare lo Ius soli se l’è barattato al mercato nero? Tu pensi che non ci si possa formare a prescindere da da Fassino una cultura tollerante e pluralista? l’Italia sovranista è orrorifica, una baraonda di sciocchezze e fameliche strumentalizzazioni mentre il castello nazionale crolla pezzo per pezzo nel bel mezzo della loro indifferenza (troppo concentrati sulle zattere, sulle sedi da non chiudere o sui voti antiprocesso in parlamento per aver lasciato ammollo, il pingue rampollo, donne incinte e bambini).
Dark,
non mi sembra la sede adatta per parlare di politica, cosa di cui peraltro mi interessa il giusto per non dire nulla.
Per quanto riguarda quel partito, sinceramente non me ne frega proprio niente, ma chi te lo tocca, continua a votarlo pure.
Solo una cosa: scendete dal piedistallo voi di quel partito, perché se continuate a pensare che voi siete sempre nel giusto e tutto il resto d’Italia è una manica di barbari trogloditi, continuerete a prendere legnate sui denti.
Poi discutiamo su chi è il vero razzista.
Passo e chiudo.
Concordo con te , non andrebbe fatta una discussione di stampo politico, soprattutto se i partiti politici vengono sostenuti come una squadra di calcio, ossia a prescindere. Vero è che il confronto su un tema tanto delicato quale il razzismo inevitabilmente sia veicolata da un pensiero politico o di appartenenza.
Converrai che da un lato il tema viene troppo minimizzato e dall’altro probabilmente troppo esaltato. Tra le due comunque è un tema sul quale sarebbe opportuno avere un tasso di attenzione elevato. Come si dice, meglio una precauzione in più…
“orrifica”
David One, che bella esaltazione delle virtù storico-ontologiche italiche di contro gli abusi storici degli altri (tipico esercizio di stile italico, noi siamo sempre vergini, i migliori del mondo vero?). Ti inviterei a leggere i vari testi che parlano dei crimini e degli orrori del colonialismo italiano in Libia, Eritrea, Somalia, Etiopia e Balcani, si parla di genocidi, campi di concentramento e deportazioni, visto che qui si citano sempre storici e teorici del razzismo biologico (noi abbiamo anche il razzismo gassoso di Amedeo) e cose simili, che guarda caso non riguardano mai noi.
Dark , è sempre un contesto di guerra. Si chiama guerra perchè una fazione deve prevalere sull’altra con morti odio ecc.. Finita quella però gli italiani hanno costruito vere e proprie piccole Italie dal nulla (città strade ponti piantagioni ferrovie porti) gli “europei progressisti” hanno solo rubato risorse lasciato macerie e divisione.
Parli di Eritrea Somalia ecc… Chi è andato li aveva l’intenzione di STABILIRSI , VIVERE e fare FAMIGLIA. L’integrazione ad un certo livello era già avvenuta in quei posti !!!! C’era ancora da lavorare certo, ma quei paesi ,nel clou ,erano veri e propri fiori all’occhiello , posti bellissimi che potevano competere con l’italia vera!
Non farti bugerare!!! Con tutti i difetti penso che il popolo italiano sia uno dei più equilibrati al mondo.
Mi mancava un utente omonimo,non ci si annoia
Blouson ti ripeto che non voto Pd.
leggendo certi commenti e certi araldi del solito Sapientino mi fate diventare simpatico pure Capitan Findus!!!!..EH EH EH
La deriva presa dagli italiani negli ultimi anni è palese, credo però che negli stadi gli insulti razzisti siano fatti anche per fare innervosire i calciatori.
Con ciò non li voglio giustificare.
Se si applicassero regole severe probabilmente si tranquillizzerebbe un po la situazione eviterei però di punire i club perchè ci sarebbe il rischio ricatto da parte delle curve alle società vedi caso rubentus.
Quanta m3rd4 leghista anche fra i “t3rron1” del sud. Minimizzare la verità che ha detto Dzeko è tipico dei m0ng0l0idi simpatizzanti macchiette tipo Salvini meloni etc
Avresti usato due espressioni, che io definisco da ignoranti, ma che qualcuno potrebbe additare come razzisti: chiamare gli abitanti del sud Italia (bellissima terra), terroni e indicare come un insulto il termine mongoloide (questa cosa, se vogliamo ancora più retrograda, perchè si associa una patologia, identificandolo come insulto, appunto)… non è che nascondendo tali terminologie in codice alfanumerico, le parole “taboo” diventano meno volgari…
W l’Italia, w gli italiani, paese avanti a tutti!… Stupendo,unico, come l’italia nn c’è nessun altro paese al mondo, w Roma vanto dell’Italia….
Chesterton discutere con te è un piacere il nostro problema è che abbiamo sbagliato forum ☺️.
Ps mi piace poiché tutti e 2 non ci siamo imsultati.
con ribrezzo… ma stavolta concordo con il pensiero di Amedeo…
sinteticamente…il razzismo è ben altra cosa di quella che si sente allo Stadio, ed il nostro è sicuramente cmq inferiore a quello di tanti altri paesi, anche europei (dove ancora esistono gruppi terroristici attivi) da non escludere però anche dalle divisioni tra nord e sud che è cmq razzismo…
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.