Non fatevi ingannare dai tatuaggi o dai capelli platinati. Wesley da França, classe 2003, è molto meno di tendenza di quanto voglia apparire, scrive l’edizione odierna de Il Messaggero.
Perché se a 20 anni sei già sposato e hai una figlia, hai smesso di giocare a calcio due volte («Quando avevo 12-13 anni ho provato ad andare al Figueirense. Tre provini, tre bocciature. Allora ho provato al Tubarão. Ho fallito di nuovo. Solo nel 2018 sono stato accettato, poi però è arrivato il Covid») e per aiutare la famiglia senza batter ciglio ti sei messo a fare il parcheggiatore nel ristorante dove lavorava tua madre, hai già vissuto tante vite, passando per delusione, sacrificio e esaltazione.
Così quello che sorprende di più di questo ragazzo, è la sua semplicità, il non dare nulla per scontato. Anche chi come lui, ad esempio, arriva dalla tifoseria più grande del Brasile (quella del Flamengo, più o meno 50 milioni di appassionati), trovare 100 persone ad aspettarlo alle 6 di mattina all’aeroporto di Fiumicino lo ha già responsabilizzato. […]
È stato Gasp a convincere la Roma a non desistere quando il Flamengo giocava al rialzo, a rasserenare il laterale spiegandogli come vuole impiegarlo, a mettere da parte la sua indole quando la trattativa era finita in un pericoloso stand-by. Un innamoramento nato nella passata stagione quando il calciatore era ad un passo dall’Atalanta. Trattativa poi saltata, proprio perché Gasp – davanti ai soliti tira e molla del Flamengo – aveva perso la pazienza e deciso (con l’operazione ormai definita) di virare su Bellanova. […]
Perché sono bastati sei mesi per capire che questo ragazzino ha davanti a sé un avvenire del quale probabilmente nemmeno lui è consapevole. Secondo per dribbling tentati nella patria di Garrincha, secondo anche per duelli offensivi e cross to box, riceve in media 9,56 passaggi progressivi a partita. Per intenderci: è un calciatore che viene lanciato in profondità praticamente ogni 10 minuti (Angeliño, suo nuovo compagno di squadra, nella passata stagione si è fermato a 4,87, praticamente la metà).
Anche nella trequarti offensiva, Wesley fa la differenza: tocca il pallone in media 36 volte ogni 90 minuti (più del doppio del ‘solito’ Angeliño, fermo a 17). Sa però abbinare all’idea del terzino brasiliano tutto gas anche una buona fase difensiva che lo rende ottavo nei duelli difensivi e nono in quelli vinti. […]
Gasp ci vuole lavorare, vuole plasmarlo, sfruttare il fatto che arriva già rodato dalle 18 gare del Brasilerao. Con Rensch, la fascia destra è ora completa. Uno più estroso, dinamico e dribblomane; l’altro con una fisicità e una propensione al sacrificio che alla lunga sarà preziosa.
Fonte: Il Messaggero

Il mio scetticismo nasce dal fatto che in Italia difficilmente ti lasciano praterie in avanti, ti bloccano le fasce e possono sorgere quindi difficoltà nello sganciarsi in attacco… Wesley sarà costretto a svolgere più compiti difensivi che offensivi che per un brasiliano sono un sacrilegio…. In questo Rensch è Celik sono più idonei…
ein effetti Cafù e Maicon in Italia hanno fatto ridere…..
Con Wesley da un lato e Angelino dall’altro hai finalmente la possibilità di cambiare campo velocemente per trovare la difesa sguarnita.
Lo scorso anno quando si passava da sx a dx era palla persa al 90%
Cozza’, hai per caso dato un’occhiata ai gol segnati dall’Atalanta durante l’era Gasp?
E’ sempre la squadra che segna di più, un paio di volte ha sfiorato addirittura i 100 gol, quindi evidentemente i suoi giocatori, e gli esterni in particolare, sono sicuramente stati più impegnati ad attaccare che a difendere.
Certo, se ci metti Celik a fare l’esterno è normale che passi più tempo a difendere perché il dirimpettaio non deve preoccuparsi troppo delle doti offensive del turco ed è lui a venirti addosso tutto il tempo.
Quando avevi Cafu invece o Maicon erano gli altri a doversi preoccupare di difendere e questi avevano le doti tecniche per superare l’avversario in dribbling e/o in velocità.
Se Wesley è più vicino a questi due rispetto a Celik o Karsdorp, i caxxi sono per gli altri non per noi.
@Stardust
Citi Cafù e Maicon, ma parli di un calcio di altri tempi. Questi paragoni lasciano il tempo che trovano. Oggi forse con il pressing attuale loro magari non avrebbero avuto lo stesso rendimento.
Però se è stato scelto dall’allenatore è già una grande cosa a Roma.
Oddio, sicuramente avrà bisogno di ambientamento. Credo che sia difficile che possa ripetere gli stessi numeri in Italia, ma qualcosa di meno.
Una squadra può bloccare le fasce, non c’è dubbio. Ma è anche vero che puoi giocare in modo di liberarle, facendo rapidi cambi di gioco.
Sicuramente è uno che sa saltare l’uomo meglio di Angelinho, e questo è un profilo che alla Roma manca.
“Il mio scetticismo nasce”. Punto.
Potevi fermarti qui!🤦🏻♂️
la differenza che c’è tra un maicon o cafu ed un celik la fa in primis le caratteristiche del calciatore ma anche il modulo e le tattiche dell allenatore…dato che il Gasp ha fatto diventare dei PICCOLI Maicon giocatori normali come Bellanova, Zappacosta, Holm e Gosens mi viene da pensare che le premesse non sono negatice se ha voluto Wesley con cosi tanto fervore da cercare di farlo diventare un suo calciatore da ben 2 anni… poi come sempre c’è quel rischio che le cose non avvegano come ci si aspettava…ricordo che anche Ibra ha fallito pur essendo gia un campione affermato e andando a giocare in una delle 3 migliori squadre al mondo dell’epoca…diventa fondamentale per far performare al meglio i calciatori il connubbio che c’è tra la qualita del giocatore con la capacita dell allenatore di scegliere i giocatori adatti alle sue caratteristiche di gioco e ci aggiungo anche adattamento del giocatore a un nuovo ambiente lavorativo magari piu stressante a livello mentale
Ma poi, Wesley, oltre a tutto ciò, “tira la bomba, tira la bomba”?
FRS
Scusa ;Cozzaro,ma Cafù e Maicon sono irlandesi?
Non sottovaluterei che col suo arrivo ed un diverso dinamismo a cc (dove la chiave di lettura per gli avversari diventa più difficile..), gli inserimenti di Angeliño saranno più sorprendenti!
Se ricordate bene, con l’uscita di Dybala per infortunio, la Roma ad certo punto ha perso la splendida propulsione del laterale sinistro (nel suo momento migliore, con goal importanti al seguito…).
Ora, vai a capire tu “chi parte” tra Angeliño e Wesley……..
Il gioco “sui quinti” sarà l’arma nuova della Roma.
E con un Feguson che pare ritrovatosi ed un Dovbyk su cui il sottoscritto scommette la cosa si fa molto interessante.
Mettiamoci poi che uno che uno (e sarà quantomeno “dignitoso”), alto di six, lo prenderemo, ecco che la Roma alzerà il suo livello di imprevedibilità e pericolosità!
Echeverri magari arriverà.
Io non sono per certi “piccoletti”, ma se sguscianti, sgamati, affamati e di sicuro talento, la questione è diversa.
Tanto più che Gasp ha sempre apprezzato in una squadra di energumeni un tale profilo.
Mossa intelligente, pratica e sorprendente per gli avversari…..
FORZA ROMA
Anto l’originale, con Cafu’e Maicon stiamo parlando di altri profili, Wesley ancora non ha messo un dito in campo,quindi è un rebus,un po’ per tutti…
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.