Fonseca, il Conte da pagare

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AS ROMA NEWS – Quando Antonio Conte ha fatto sapere di non voler allenare la Roma in questo momento perché «non ci sono le condizioni», qui in tanti non l’hanno presa benissimo, magari qualcuno nella Roma, visti i costi e le ambizioni annesse, avrà pure tirato un sospiro di sollievo… Una parte di ragione, forse, Conte ce l’aveva: i giallorossi non lottano per lo scudetto (e a quello lui puntava), mentre la sua Inter, a quanto pare, sì.

A Milano, dunque, quelle famose condizioni le ha trovate. Paulo Fonseca, cioè quello arrivato in giallorosso al suo posto, ha accettato senza condizioni, per lui la Roma è stata l’Occasione con la maiuscola. Qui si trova a meraviglia, la sua squadra piace e soddisfa, sta mantenendo il patto: lottare per rientrare in Champions. Insomma, alla fine, a Roma e Milano, sono contenti tutti.

OPPOSTIConte e Fonseca sono due allenatori diversissimi, sia nella tattica sia nella comunicazione, molto aggressiva quella di Antonio; più garbata, pur non essendo un docile, quella di Paulo. Il 3-5-2 di Conte è diventato quasi un marchio di fabbrica dai tempi della Juve. Le sue squadre mantengono sempre le stesse peculiarità: carattere, aggressività e, per le società che sceglie, con giocatori di ottima qualità.

Fonseca lo stiamo conoscendo sotto diversi aspetti: ha mollato l’ostinazione al calcio spettacolo e spesso scellerato, ha cominciato ad adattarsi ai suoi avversari, modificando di volta in volta la preparazione alla partita, pur mantenendo inalterato il sistema di gioco, 4-2-3-1 (o 4-1-4-1). «Mi piace il possesso palla, dominare la metà campo avversaria», il suo credo. Ma poi la Roma fa il contrario, usa principi di gioco diversi per vincere. Col Verona, infatti, possesso basso (42,2%). E in questo modo non ha vinto solo al Bentegodi, ma pure contro Sassuolo, Milan, Udinese e Napoli. Squadre di qualità diverse.

Domani sera chi farà la prima mossa? Vedremo un Conte più cauto, forse. Difficilmente ammireremo un Fonseca scriteriato: è diventato quasi subito italiano in questo. Conte ha battuto la prima (bella) Roma di Garcia aspettandola, quando tutti pensavano, Rudi compreso, che avrebbe attaccato da subito. Saper cambiare pelle è sintomo di intelligenza. Il loro integralismo, semmai, è nel lavoro: entrambi sono due di grande personalità, quella di Conte è anche televisiva, mentre il suo collega la esercita soprattutto nello spogliatoio, nelle scelte. Due che non guardano in faccia a nessuno, vedi il caso Florenzi qui e Icardi lassù.

JUSTIN NO, EDIN FORSEFonseca ha i suoi uomini e di cambi domani ne farà pochi, a meno che non ne sia costretto: i soliti dubbi, nell’esterno basso a destra e in quello alto a sinistra. Solo questa mattina scioglierà le riserve su Dzeko (febbre, a Trigoria filtra ottimismo). Differente la situazione di Kluivert fermato da un edema al flessore della coscia sinistra rimediato contro il Verona: l’esterno ha svolto le terapie del caso, allenamenti individuali e difficilmente recupererà. Ancora assente Pastore: è fermo da una quindicina di giorni per un edema all’anca che ancora non si è riassorbito. Passi in avanti per Cristante che sta aumentando i carichi di lavoro dopo aver ricevuto il via libera del professor Lempainem che a seguito di una visita ha riscontrato un’evoluzione positiva dell’infortunio al tendine.

(Il Messaggero, A. Angeloni)

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10 Commenti

  1. A Milano Conte ha preteso lo sbolognamento di Icardi,Nainggolan e Perisic a qualsiasi costo e infatti l’inter ha dovuto addirittura pagare mezzo ingaggio al Ninjia,senza ricevere in cambio UNA BRECCOLA. Nessuno ha fiatato,a Milano. Se una cosa del genere si fosse verificata qui a Roma,apriti cielo….questa è la città dove, per non aver fatto un contratto a un giocatore di 36 anni,mezzo rotto, hanno messo sotto accusa tutta la Dirigenza.
    A RIDICOLIIII…..

    • E’ diverso caro… li è arrivato Conte che è un vincente ed ha detto di fare certi passi … il suo curriculum e la sua reputazione parlano per lui e quindi se si vuole vincere si deve fare quello che dice.. si sono tappati il naso ed hanno esaudito quasi tutte le sue richieste , ed infatti… guarda dove sta con quella squadretta…
      Smettila di dire eresie come confrontare De Rossi con un Perisic qualsiasi.. ed io sono anche uno di quelli da parte della società in questo caso.

  2. Fra Conte ed uno Spalletti ancora a libro paga, per questa stagione l’Inter caccia fuori più di 30 milioni lordi.
    Mica 3, TRENTA.

    Ci mancherebbe pure che non lotta per lo scudetto
    (Ovviamente lo rivincerà la Juve)

    • Non so se lo vince la Juve: allenare per far punti (Campionato) o per eliminare l’avversario (Tornei) secondo me sono due cose ben diverse, come dimostrano i palmares di alcuni allenatori che hanno eccelso nell’una ma non nell’altra cosa (Sacchi, Capello, Trapattoni etc.).

      E mi sembra che Conte eccella nella prima mentre Sarri no…

      Ciao Stepp 🙃 .

  3. Mah, a parte il confronto tra Conte e Fonseca (che lascia il tempo che trova), la classifica dice che l’Inter, in Campionato, è più forte di noi, avendo fatto l’88% dei punti disponibili contro il nostro 66%.

    E il 22% di performance in più è una bella differenza.

    Ed avendo loro finora perso (con la Juve in casa) e pareggiato (col Parma in casa) solo una volta, anche solo ripetere quest’ultimo risultato sarebbe ottimo, secondo me, nell’economia del nostro campionato.

  4. Io credo che Conte, considerata la sua presunzione, qualche domandina se la stia facendo: come fa la Roma con tutti questi infortuni ad essere così competitiva? E come ha fatto un Mister non del suo rango ad esserne venuto a capo in così poco tempo? Con 2/3 di campionato da giocare e recuperando tutta la rosa dove potrà arrivare questa Roma? Forse che la squadra giusta era la Roma? Se è competitiva con Fonseca con me dove sarebbe oggi? Mi sa che se domani perdo questi mi saltano addosso. Io ho avuto il massimo dalla squadra: Candreva sembra Mandrake, Sensi è andato meglio di quanto credessi, Barella si è inserito, avanti hanno fatto più di quanto il più accanito ultrà avrebbe sognato…! Può solo che peggiorare la situazione… La Roma, tra infortuni e torti, ha ancora un potenziale da sbloccare incredibile! Miky, Perotti, Under, Kalinic, Cetin, Cristante, Florenzi. Mi sa che al giro di boa se non dovessimo essere a 10 punti di distanza…tutta sto can can va a..puttan!!! E sarà proprio così, caro il mio parrucchino! Forza Roma

  5. Siamo sicuri che la storia è come la raccontano qui, la Roma abbia cercato Conte lui ha rifiutato, secondo me è molto molto diversa, questa forse è la versione che da la stampa chissà sé è vera però

  6. A parte lo dico ancora una volta non è conte che ha rifiutato la Roma,quelli che sulla bocca di quasi tutti è un pidocchio e mi riferisco al nostro presidente a questo signore gli aveva offerto un contratto di 6,5 milioni poi è arrivata l’Inter che gli ha offerto appena 12 non so se rendo l’idea,pure io davanti ad un offerta così avrei sparato c@@zate tipo non ci sono i presupposti,poi nonostante una campagna acquisti di oltre 200 milioni senza incassare un centesimo dalle cessioni si lamenta della rosa ahahah .raga domani la Roma vincerà a San Siro e sto pagliaccio ritorna al circo oppure nelle sale scommesse.forza Roma Fonseca x tutta la vita

  7. Francamente non penso che questa Roma sia tanto inferiore a Inter e Juventus
    Non Tanto.

    Mi spiego meglio. La classifica non dice tutta la verità. Consideriamo che

    – uno o due errori arbitrali decisivi in meno
    – qualche infortunio in meno
    – Un allenatore nuovo
    – una squadra da ricostruire nel modulo nelle mentalità e nella coesione

    L’insieme di tutte queste variabili a inizio stagione ci sarà costato 5 o 6 punti. Certo saremmo sempre un po indietro per carità ma non di tantissimo. E ora se è vero che:

    – ci sono ancora grossi margini di miglioramento
    – un paio di innesti a Gennaio darebbero respiro a Dzeko, Smalling e Kolarov (Lui più di una partita a settimana la sente)

    Il gap diventa ancora meno.

    Detto questo il NS obbiettivo rimane il 4 posto e quindi non dobbiamo sottovalutare l’Atalanta e gli sbiaditi che purtroppo sbagliano davvero poco.
    Il Cagliari merita una considerazione a parte perché bisognerà vedere se terrà questo ritmo anche nel girone di ritorno. Per ora i fatti dicono che dobbiamo guardarci anche dagli isolani.
    Il Napoli ha perso la rotta per fortuna e non credo la ritroveranno; troppe tensioni interne.

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