HUMMELS: “Cercavo una sfida fuori dalla mia comfort zone. In città tutti tifano Roma. Post poco apprezzati? Mi piace l’ironia” (VIDEO)

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Il difensore giallorosso Mats Hummels si è raccontato sul canale Youtube della Serie A. Queste le parole del centrale tedesco, prossimo al ritiro dal calcio giocato.

Come riassumerebbe la sua esperienza a Roma
“Cercavo un’esperienza, un’avventura, qualcosa che non avevo vissuto finora per uscire dalla mia zona di comfort ed è esattamente ciò che è accaduto. Ci sono stati dei momenti difficili e altri molto belli, anche nelle difficoltà devi rimanere te stesso e in questo momento penso che sia personalmente sia come squadra stiamo ottenendo qualcosa. È molto bello stare qui a Roma”.

Si aspettava che l’Italia e la città di Roma fossero così come le sta vivendo?
“Ero già stato a Roma un po’ di volte privatamente ed eravamo venuti qui anche con la nazionale, per questo conoscevo la città e sapevo quanto fosse meravigliosa. Ovviamente ho dovuto vivere qualcosa di nuovo a livello culturale, ma ho scoperto che mi piace scoprire culture diverse e per questo penso di essermi adattato bene. L’unico problema per me all’inizio era il traffico, è folle, ma mi sono abituato e mi sento molto bene qui”.

A Roma ha avuto 3 allenatori, quanto è stato difficile adattarsi?
“È stato ovviamente molto difficile. Ero venuto qui dopo aver parlato con Daniele De Rossi sullo stile di gioco, su come volessimo giocare e anche sul mio ruolo. Poi è stato con me per meno di due settimane. Siamo passati a uno stile di gioco completamente diverso, molto attento contro la palla e fondamentalmente finalizzato a distruggere il gioco degli avversari con Juric. Ora con Ranieri ci stiamo concentrando di più sui nostri punti di forza, sui buoni giocatori che abbiamo, aggiungendo ovviamente un’idea difensiva che mi sento bene addosso. Penso che i miei punti di forza o almeno una parte di questi siano giocare con la palla al piede e avere un influenza sulla squadra”.

Cosa rende speciale Ranieri e cosa è riuscito a portare nello spogliatoio?
“Ha portato un autorevolezza naturale, è tranquillo ed è una brava persona ma è anche duro quando necessario. È coerente con ciò che vuole vedere dai suoi giocatori e sulle sue decisioni con chi gioca. Si è comportato cosi anche con me, ma non ho mai avuto un problema con questo. Lo rispetto sempre, perché so che fa di tutto affinché la squadra sia vincente. Lui si aspetta tanto dalla squadra, ma ha anche un gruppo che è professionale e lavora molto bene. Penso che la combinazione tra tecnico e gruppo funzioni molto bene”.

Cosa ha pensato quando ha esordito con l’autogol contro la Fiorentina?
“Personalmente è stato brutto, ma anche per la squadra visto che non avevamo vinto tante partite e non giocavamo bene. Io prendo sempre cose del genere con ironia, quel periodo l’ho vissuto quasi ironicamente perché era chiaro per me che se avessi continuato ad allenarmi e a lavorare la mia occasione sarebbe arrivata per forza. Credo sempre in questo. Per questo l’esordio è stato abbastanza amaro, ovviamente. Mi ha sollevato almeno il fatto che l’autogol non avesse avuto un peso importante nel risultato e che quella partita fosse già persa. Certo, l’inizio è stato come peggio non sarebbe potuto essere. È una frase fatta, ma quando piove poi arriva sempre il sole ed era chiaro per me che le cose sarebbero andate meglio”.

Che legame c’è tra la squadra e i tifosi?
“Lo vedo ogni volta, al campo d’allenamento e allo stadio. Lo vedo in tutta la città. Tutti sono tifosi della Roma. Dico ‘Forza Roma’ o ‘Daje Roma’ a chiunque incontro per strada, quando sono in giro. Le persone di martedì pomeriggio a Trastevere si emozionano sempre quando si parla di Roma, questo è spettacolare e soprattutto lo posso paragonare con Dortmund, anche lì le persone sono molto passionali ed entusiaste in merito al calcio. Amo questa cosa, questa connessione tra i tifosi e il club”.

Riguardo al post Instagram che ha scatenato polemiche, crede che l’ironia non sia apprezzata nel mondo del calcio?
“La mia ironia rimarrà con me, mi piace scherzare e confrontarmi con ciò che mi riguarda con ironia. Mi è successo tante volte anche in Germania, viene deliberatamente frainteso per generare titoli. Non faccio in modo che mi condizioni, se lo fai è colpa tua. Penso che sia un bene per tutti vedere le cose con un po’ più di leggerezza. E io mi tengo stretta la mia ironia perché è il tipo di persona che sono, sono una persona semplice ed è così che affronto le cose. Se le cose vengono interpretate male va bene, l’importante è che persone come l’allenatore e la squadra sappiano che cosa ne penso io e lo sanno sempre molto bene”.

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36 Commenti

  1. Io non me la prendo con te ma con gli incompetenti che ti hanno preso, dal ritiro!! Una società seria avrebbe investigato vita morte e miracoli di un calciatore, dall’infanzia le attitudini personali, di campo e tutto

    • Verissimo. Una finale di Champions giocata poche settimane prima e in generale una carriera esemplare non potranno mai bastare a perdonare il peccato capitale dell’ironia, non a caso punito con l’ergastolo in tutti i paesi civilizzati.

    • Gli avrebbero dato un ingaggio super allora!
      La sua storia, persona e famiglia sono una garanzia!
      FORZA ROMA

    • Ah Mario ripijate,
      Te sta antipatico perché dice che gli
      piace la fixx!!! dare giudizi negativi a
      un calciatore nonché uomo come lui
      lo trovo ridicolo, peccato che smetta
      altrimenti avrebbe dato sicuramente
      il suo contributo alla crescita dei tanti
      giovani che abbiamo in squadra.
      Grande Mats Forza la Magica 🫶❤️

    • Beh, se avesse “investigato vita, morte e miracoli”…lo avrebbe ancora preso, perché si tratta di uno dei difensori più forti della sua epoca e non solo, e perché non più tardi di tre mesi prima aveva offerto un saggio della sua enorme classe nella sfortunata finale di Champions persa dal suo Borussia contro il Real.
      Che la sua testa avesse praticamente schiacciato l’interruttore a OFF al termine di quella gara l’abbiamo saputo a posteriori dallo stesso Hummels, ma al momento lo sapeva solo lui.
      I suoi dubbi sono stati fugati evidentemente dal colloquio avuto con De Rossi che ha visto solo per due settimane per poi vedersi catapultato come gli altri nell’incubo Juric.
      Probabilmente quella è stata la mazzata decisiva alla sua voglia di proseguire la carriera.
      Ha recuperato qualcosa con Ranieri, ma ormai forse era troppo tardi.
      La migliore versione della Roma in questa stagione l’abbiamo vista comunque con Hummels in campo, una Roma coraggiosa e spesso padrona del gioco che teneva una linea difensiva alta ed aggressiva, senza paura.
      Con tutto il rispetto per Mancini, ma per quelle poche partite che Hummels è stato Hummels, era un’altra cosa.

    • Uffa ma perché 14 dislike? che ho detto di sbagliato? vogliamo dare la precedenza alla Roma entità e non ai singoli professionisti che vanno e vengono per una volta?

    • Hai fatto più danni della grandine, probabilmente saremmo in semifinale di Europa Ligue senza il tuo “prezioso” contributo.
      Non riesco a perdonare quella leggerezza

    • Hummels ,se ricordate bene,a Luglio 24 era in dubbio se ritirarsi o andare in prepensionamento al Maiorca.Quindi si’,si sapeva benissimo che stava staccando la spina.Tanto e’ vero che e’ trascorso tutto il mercato estivo senza che nessuna squadra lo prendesse,nemmeno a parametro zero,apparentemente un affarone per un campione di quella stazza.Poi succede che a mercato chiuso una squadra alla quale i tifosi “fanno richieste folli” un po’per sfortuna (Danso) e MOLTO per insipienza si ritrova a dover prendere 2 centrali random..

  2. Ragazzi, dite che volete, ma io nutro un piacere a sentire quest’uomo che raramente provo tra i calciatori.
    Il suo messaggio circa “l’ironia” è da….enciclica…
    Dovremmo tutti acquisire un po’ di questa filosofia: ne guadagneremmo in salute ed in serenità.
    FORZA ROMA

  3. Caro Mat, mi ha deluso il tuo modo di gestire l’impegno calcistico. Ci si ritira prima di un contratto non durante.

    • Alzi la mano chi si è sempre riconosciuto adeguato al contesto!
      A chi non è capitato di immaginarsi pronto e scoprire che invece non sempre lo si è?!
      Sono sicuro che le intenzioni di Mats erano virtuose, salvo poi scoprire che “è giunto il momento”…
      E nessuno mi toglie dalla yesta che siamo al cospetto di un uomo che se avesse firmato per due anni di contratto, alla fine del primo avrebbe rescisso!
      Parliamo di un vero uomo.
      FORZA ROMA

  4. il problema non è l ironia, è che ti sei ridotto a fare la riserva di Celik. Se lo sapevi perché sei venuto? Che ci stai a fare a Trigoria? A fare 5 partite e poi andare in giro al centro?

    • Poor judgment from the previews amateur coach

    • Dybala non verrà, Frattesi ha già firmato, Juric è un allenatore.

      …a proposito di affidabilità……

    • Ma a 7 de toppe lo paga Lo Monaco per citare DDR ad ogni post?

  5. Dato che avevi deciso di ritirarti e che quindi non avevi niente da perdere ma niente proprio, potevi dire al mister che non te la sentivi col Bilbao e probabilmente saremmo passati. Perché l’errore fatto è di uno che aveva la testa altrove un fuoriclasse non fa una doppia baggianata del genere all’ottavo minuto del primo tempo.

  6. a Roma si viene solo per prendere lo stipendio. Altrove si lavora per vincere qua solo pe magna la carbonara. E non ditemi che non è vero perché sono passate troppe vecchie glorie a Trigoria

  7. lo dice nell’ intervista, se vi incontra in giro vi dice “Daje Roma” ,se scrivete qui non fa’ nemmeno la fatica di pensare che,forse, esistete.

  8. Forse sarebbe ora di finirla con le vecchie glorie che vengono a Roma per farsi una vacanza pagata (vero Ashley Cole?), ma anche con le mezze pippe spacciate per giocatori di valore ( gli ultimi flop di gennaio).
    Tanto vale guardare con più attenzione ai giovani del nostro vivaio e a quelli sparsi in giro nelle varie serie calcistiche.
    Con un presidente come quello che ci ritroviamo, dobbiamo tirare a campare. Soltanto Mourinho aveva alzato la voce per una Roma più forte e competitiva e infatti l’hanno fatto fuori.

  9. quando si sarà ritirato avrà una bacheca assurda come palmares. uno dei migliori 10 difensori della storia della Germania. qui ha toppato soprattutto a Bilbao ma resta comunque Mats Hummels.
    è Pellegrini quello che non perdonerò mai.

    • Apuo, all’andata non giocò, ma al ritorno come fai a non ricordarti che ha giocato ? è stato espulso subito e abbiamo perso 3-1 …..

  10. L ironia aiuta a vivere bene ed è democratica.
    Se nn avessimo ironia non riusciremmo a leggere i post di Zenone…
    w l ironia!

  11. Come vorrei essere come tutti sti duri e puri che sanno sempre tutto e non sbagliano mai, pronti a giudicare chi ha vinto più titoli di tutta le rose della Roma degli ultimi 10 anni messe insieme e che ha ottenuto riconoscimenti che sti grandissimi capiscioni non avranno in 10 vite…..

  12. Per me non è questione di ironia o non ironia, per me semplicemente è più personaggio che calciatore e a me delle sue interviste non interessa nulla. Sul campo, per me la cosa più importante, ha lasciato solo indelebili tracce nelle due eliminazioni nelle coppe.

  13. Dai ragazzi, su, chiaro che con noi ha toppato ed ancora ci mordiamo le mani per la partita di Bilbao, ma siate obiettivi: Mats fino ad un mese prima che venisse a Roma aveva giocato una signora finale di Champions e di certo non sembrava proprio avesse staccato la spina. Qualcuno, da campione di paraculaxxine qual è, lo paragona ad Ashley Cole, dimenticando quanto fosse già chiaro da almeno un anno che Cole non correva più (con abbondante e visibile ciccia messa su) ed in campo stava collezionando figuracce che manco Goicochea. Mats resterà nella storia come difensore monumentale, che però con noi ha fallito. Per me mai caso più chiaro di sliding door: non ti puoi rendere conto di attraversarle se non quando ci ripensi tempo dopo.

  14. I pollici versi su chi critica Hummels mi fanno capire che declino sta avendo il tifo della Roma alla quale attribuisco almeno il 40% di questa situazione! Conference a parte, sono 4/5 anni che lo stadio fa’ il tutto esaurito per una squadra che non si schioda dal 6/7 posto… Un tifo che “muore” per calciatori che non hanno più fame, “vecchi” e infortunati purché abbiano un nome (che rimane solo un ricordo per chi li ha vissuti veramente)! Personaggi con ingaggi incomprensibili, che siano allenatori, che siano giocatori! Spero che in mezzo a questa confusione generale, i vari Svilar, Ndicka, Konè e Soulè rimangono a Roma! La Rosa non è da buttare ma bisogna lavorare veramente bene! 6 punti in più… E ora eravamo in Champions! Empoli e Como! Non dico le altre!

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