I ‘buu’ non uditi da un ispettore: ora la Roma spera

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AS ROMA NEWS (GASPORT, A. PUGLIESE) – L’appuntamento è per le 13.30 in via Campania, al centro di Roma, nella sede della Corte di Giustizia Federale. Lì, in rappresentanza della Roma, ci saranno il d.g. Mauro Baldissoni e l’avvocato Antonio Conte, che proveranno a riaprire la curva Sud in vista di Roma-Catania ed entrambe (anche la Nord) per Roma-Genoa, discutendo il ricorso presentato (tramite preannuncio) martedì. «La Roma ha fatto benissimo a presentare questo ricorso — ha detto il presidente del Coni Malagò —.Tutto si fonda su un referto e bisogna capire bene cosa è stato sentito e cosa è stato detto. Mi sembra che non ci sia proprio univocità di giudizio. Le sentenze sono state rigorose,madevono essere confermate dai referti».

A S. Siro 900 non abbonati La Roma punta alla revoca del provvedimento o, in subordine, alla sua sospensione, in attesa di un eventuale supplemento investigativo. Nell’integrazione della documentazione arrivata dalla Procura Federale, i cori e i buu sarebbero stati sentiti da due dei tre ispettori federali, fattispecie che a Trigoria reputano quantomeno singolare e che, di fatto, testimonierebbe come i buu a Balotelli non sarebbero stati poi così «chiaramente udibili ». Inoltre verrà presentato un dossier video in cui si sente che il coro incriminato («Rossoneri squadra di neri») è un «rossoneri carabinieri », a cui si aggiungerà un dato specifico: oltre 900 dei 1.700 tifosi a San Siro non sono abbonati e provengono da un po’ tutta Italia. Il che farebbe decadere la legittimità della sanzione per un settore (la curva Sud) coinvolto in minima parte. Fiducia nel ricorso? La Roma ci crede, ma sa anche che smentire la Procura Federale non sarà politicamente facile.

 

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1 commento

  1. La strana sensazione è che i referti li scrivano quelli della gazzetta.
    Tant’è che nell’edizione della rosea del martedì, la partita si è giocata lunedì sera, loro (unici tra i giornali) già scrivevano di cori razzisti.
    Si ha la strana percezione che se un gazzettaro si sveglia la mattina e scriva la prima ca**ata che gli capiti per la testa, la risposta della giustizia sportiva si adegui in automatico.

    I gazzettari sono dei cialtroni.
    E vedrete adesso come accomuneranno la vicenda inter a quella della Roma.
    Per la Roma si dovrebbero applicare solo i principi del buon senso e della verità (se i cori non ci sono stati vuol dire che non ci sono stati) per l’ inter si attaccano semplicemente al cavillo di legge ( nel loro caso i cori ci sono stati).

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