AS ROMA NEWS – Multiuso. Se si parla di centrocampo della Roma, è la nuova parola d’ordine a Trigoria. Già, multiuso come un coltellino svizzero, scrive oggi la Gazzetta dello Sport (G. D’Urso): può essere muscolare con Manu Koné e raffinato con Enzo Le Fée (i due nuovi mediani universali Made in France su cui il club ripone grande fiducia), oppure geometrico con Leo Paredes, pensante con Lorenzo Pellegrini, fisico con Bryan Cristante o elettrico con Tommaso Baldanzi e il giovane Niccolò Pisilli.
Ma per Daniele De Rossi è importante che questo nuovo centrocampo di interpreti multitasking sia soprattutto “tagliente” già contro il Genoa domenica prossima. E proprio con i rinforzi d’Oltralpe, esempi di giocatori moderni e universali, l’allenatore riparte con più soluzioni per un nuovo inizio convincente dopo tre giornate di prove alla ricerca della quadra.
E così De Rossi sta pensando di sfruttare appieno la coppia arrivata dal mercato. Lui, Koné, è stato non a caso tra i migliori in nazionale nel secondo tempo contro l’Italia di sabato: nell’ultima Bundesliga Manu è entrato nella top 5 per dribbling e contrasti vinti a centrocampo. Ha vinto il 70% dei duelli contro gli attaccanti che lo hanno puntato in dribbling in tutto il campionato. E tra i centrocampisti, Koné ha riportato il dato più alto in assoluto, lasciandosi alle spalle anche specialisti come Kimmich e Khedira. Una peculiarità, quella del “cingolato” francese, che DDR cercava a tutti i costi per riportare in mezzo muscoli e dinamismo. Anche per far rifiatare l’onnipresente trio Cristante-Paredes-Pellegrini.
Per altro verso, Le Fée ha appena smaltito la lesione alla coscia e si prepara per sviluppare appieno il suo gioco esibito quando militava nel Rennes. Per dimostrare pure che i milioni spesi (23) dalla Roma per il suo cartellino sono stati ben investiti. Nel centrocampo a tre Enzo può giocare sia sul centro-destra che sul centro-sinistra, bravo com’è (senza essere un fenomeno) a navigare in mezzo e a muoversi all’occorrenza in fascia.
E quindi, adesso, le formule a disposizione del tecnico non mancano rispetto allo scorso anno, quando le scelte erano obbligate e Renato Sanches e Houssem Aouar non consentivano il turn over. Koné e Le Fée, invece, offrono ora caratteristiche nuove che ben potranno intrecciarsi, di volta in volta, con quelle di Pellegrini, Paredes, Cristante, Baldanzi e Pisilli.
De Rossi ha pure davanti a sé due teorici schieramenti a tre: uno internazionale con i due ultimi acquisti e l’argentino Paredes play e un altro tutto italiano. Come ha dimostrato a Torino contro la Juve, De Rossi farà giocare sempre i più in forma. E quei due, Koné e Le Fée, hanno una voglia matta di farsi conoscere appieno in Serie A.
Fonte: Gazzetta dello Sport
Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie della Roma sul tuo cellulare? Iscriviti subito al canale Whatsapp di Giallorossi.net!
Questi 2 titolari fissi e come regista in mezzo il più in forma tra Paredes e Cristante; spero poi che la prima alternativa sia Pisilli e poi Baldanzi e non il numero 7
Dio sia lodato…qualcuno che ragiona e sa di calcio… OTTIMO!
Purtroppo pellegrini non va più, neanche in nazionale, è in parabola discendente e cristante è incostante e monopasso. Il problema annoso sono i terzini che sono di bassissimo livello…..
inseriscono ancora pellegrini tra i centrocampisti. ma è evidente l’ involuzione/evoluzione, gli piace giocare accanto alla punta (vedi con Mourinho e ddr e nazionale) senza compiti di copertura a inseguire gli avversari. poi ogni tanto fa’ la paraculata che insegue all’ indietro l’avversario, ma dopo cinque metri l’ha perso.
C’è una cosa che vorrei dire a Zenone….Perchè ogni vokta che segna Pellegrini (con la Roma,intendo) te ne esci col cetriolo per i “detrattori” di Lollo. Io non sono un fan di Pellegrini,ma quando segna (con la Roma) esulto perchè ha segnato la Roma. A me non fa’ un dispetto e credo neanche ai cosiddetti”detrattori”. Comunque sia,spero quest’anno di vederne almeno una quindicina di “cetrioli” …..Basta che giochi al posto suo…..
Io avrei provato lo scambio Cristante-Amrabat e Pellegrini-Reijnders. In più avrei fatto di tutto per prendere Bernabe’ (Zalewsky e soldi). Avremmo un centrocampo da paura : la potenza di Kone’, la fisicita’ di Amrabat, la corsa di Lefee, le geometrie di Bernabe’, la fantasia e gli inserimenti di Reijnders
Su Konè sono perfettamente d’accordo sugli elogi ,anzi sono stato il primo del Sito in cronaca diretta da Torino a sdoganare questo giocatore come miglior acquisto della Roma.
Su LeFee invece sarei un pò più cauto,poichè per quello dimostrato finora mi pare più o meno un altro Aouar.
In quanto poi a muscolarità ,non mi pare il suo forte.