AS ROMA NEWS – Sono passati 35 anni da quella notte di maggio del 1984. Da allora generazioni di romanisti si fanno la stessa domanda su mio padre: «Perché Falcao non ha tirato il calcio di rigore contro il Liverpool?». La soluzione al mistero la fornisce Carlo, 58enne figlio di Nils Liedholm: «La verità è che Paulo non era bravo a tirarli».
Era all’Olimpico quella sera?
«Certo. Notai che i calciatori del Liverpool erano più tranquilli, si facevano le foto sotto la Curva Sud. La loro serenità mi preoccupò».
Nils Liedholm cosa le ha raccontato di quella partita?
«Non ne parlò mai».
Fu la sua delusione più grande?
«Certamente, insieme allo scudetto perso per il gol annullato a Turone».
Che pensava il Barone di quel gol annullato?
«Era un po’ rassegnato, sapeva che era molto difficile in un testa a testa con la Juve vincere lo scudetto».
Tra Nils Liedholm e Falcao, si racconta, ci fosse una sorta di simbiosi, è vero?
«Papà si rivedeva molto in Falcao come giocatore. E Falcao vedeva Nils come una sorta di padre».
E come era il rapporto tra suo padre e Agostino Di Bartolomei?
«Agostino aveva un carattere chiuso e mio padre ci mise un po’ per farlo aprire, poi però legarono molto, tanto che andarono insieme al Milan».
Lo scudetto della Roma fu la gioia più grande?
«Non solo. Era molto orgoglioso della salvezza raggiunta con il Monza in B: lo prese che era ultimo in classifica. E poi lo scudetto della stella con il Milan».
La scaramanzia del Barone e il suo legame con Maggi, detto il Mago ha generato leggende.
«Maggi era un amico di famiglia, era un pranoterapeuta. Ma papà fu vittima della sua stessa scaramanzia».
Perché?
«Negli anni 90 lo chiamò la Sampdoria per sostituire Boskov. Io lo accompagnai alla villa di Mantovani. Sembrava tutto fatto. La mattina dopo arrivò una telefonata del Presidente della Samp che gli comunicava che due giocatori si erano opposti al suo arrivo perché erano certi che la formazione l’avrebbe fatta il suo mago».
C’è un allenatore nel quale rivede papà?
«Carlo Ancelotti».
Viola-Liedholm, un connubio vincente.
«È stato il suo grande Presidente. Ma ebbe un ottimo rapporto anche con Franco Sensi».
A Milano ha avuto Silvio Berlusconi come presidente.
«Erano due persone diverse. Mio padre si riteneva calcisticamente molto preparato. Berlusconi pensava di saperne molto in ogni campo, anche nel calcio. Non erano compatibili, diciamo così».
Ogni anno si rinnova il premio dedicato a Nils Liedholm.
«Quest’anno abbiamo scelto Claudio Marchisio».
C’è un giocatore della Roma che potrebbe aspirare a questo riconoscimento.
«Si, Daniele De Rossi».
(Leggo, G. Falcao)
Quanta classe in quella foto
si. ma la storia è un pò diversa. erano due giocatori per lo stesso ruolo, Cerezo era stato preso quando sembrava certo Falcao all’inter. Poi saltò tutto, e per questo abbiamo perso Prohaska che era fondamentale nel gioco senza palla e nel dare equilibrio nella mediana. Poi abbiamo perso lo Zar in difesa, sostituito da Bonetti, buon elemento che non si completava con DiBa (Bonetti era bravo di testa, buona visione di gioco, ma relativamente lento). Una coppia di centrali così doveva avere un portiere che esce molto (Konsel) e non Tancredi fortissimo tra i pali ma debole nelle uscite (vedi goal del Liverpool all’olimpico). ….quante storie…
fatemi vedere almeno il terzo scudetto! chiedo troppo? forza magica.
O’Rey, quell’estate controversa dell’83 (la gioia dello scudetto fu rovinata dalle voci di Falcao all’Inter, come da te ben ricordato) Viola si attivò per sostituire il Divino: l’idea era quella di fare la coppia Socrates-Cerezo, ma fu contattato anche Lozano, regista del Real Madrid, gran bel giocatore. Cerezo, se non ricordo male, era già stato bloccato in precedenza, anche se alla fine Viola fu obbligato a fare l’ennesimo colpo di mano contro la FIGC, per via dei non rispettati tempi di regolarizzazione dell’acquisto di Toninho. Che Falcao e Cerezo occupassero lo stesso ruolo non direi, giocavano insieme nella Selecao, Falcao era il regista, Cerezo un formidabile palleggiatore con licenza di segnare, tiro secco e capace di accelerazioni e incursioni improvvise (il gol al Goteborg fu un esempio di calcio bailado di altissimo livello, con i due brasiliani che duettarono per tutto il campo, Falcao impostò l’azione senza toccare mai il pallone ma infilando ben due finte consecutive che aprirono il varco al compagno, il quale nascose la palla che improvvisamente riapparì dentro la porta). Concordo sui problemi fra Bonetti e Diba (il gol del Liverpool fu un infortunio fra i due con Tancredi).
Immenso allenatore e grandissimo uomo grazie mister guidaci da lassù.forza roma
Che tempi memorabili ,squadra composta da uomini veri guidati da un genio.nulla a che vedere con le damigelle capricciose del calcio di oggi .
Di quell’immenso trio per me il top era cerezo….
Cerezo sputava anima e classe in campo.
ma per favore, senza Falcao quella squadra valeva un 70% in meno. quando non giocava Falcao era un dramma. Cerezo era forte ma non cambiava la squadra come Falcao, basta vedere la stagione 1984/85 le prime 5 partite senza Falcao e con cerezo in campo 4 pareggi(contro squadrette) e una sconfitta(Milan). Alla sesta torna Falcao con una gamba sola e la Roma contro il Verona capolista e futuro campione d’Italia, gioca solo contro il portiere.
Quella era la Roma dei sogni, la roma con cui sono cresciuto. Non esisteva la Rometta per me, né la lazio. La juve era il vero derby. La tifoseria era 1 sola, unita e popolare. Per la festa scudetto, fecero una tavola che univa 3 palazzine del condominio. Non mi ricordo un laziale nel palazzo. Non mi ricordo le radio romane ma certo teleroma 56 con tutta la sua professionalità del tempo.
È tempo di un nuovo ciclo per questa squadra chiunque sia il presidente. Come fece viola. È tempo di un nuovo ciclo anche per noi tifosi
@Malta, che bel post che hai scritto! Stracondivido.
Mi hai fatto venire la pelle d’oca caro malta(sono facile alla commozione,sara’ l’eta’),mi associo ai complimenti dell’amico KAWA.Che bello apprezzare i commenti di altri tifosi,invece che tirarsi sempre veleno addosso.Il fenomeno è trsversale,ma qualcuno non ha il senso della misura.
Un saluto a tutti e due
Malta ha fatto commuovere anche me…perché è tutto vero quello che ha scritto. In quegli anni l amore per la Roma era come l amore per la donna della tua vita.I primi due anni è estasi continua e trasporto incondizionato. Poi l amore continua ma i sentimenti si assestano e si cominciano a vedere i difetti ..Ma allora sembrava tutto perfetto..Compresi i caciottari che stavano dove gli competeva.A giocarsi la permanenza in B con la Cavese.
Malta m’hai fatto piagne, erano gli anni in cui le partite le seguivamo SOLO allo stadio quanno se giocava in casa o alla radiolina con domenica in a volume basso in attesa che arrivasse Paolo Valenti ed il suo 90 minuto. Erano gli anni dove dopo le partite la nostra vita continuava senza astio durante la settimana in attesa che arrivasse de nuovo domenica.
Vi racconto un aneddoto che no riguarda la Roma ma quelli là.
Non ci crederete, ma fino al 1987, anno dello spareggio di quelli là con il Campobasso per non retrocedere in serie C non sapevo della loro esistenza.
Ciao Luigi, io li conoscevo benissimo invece, e tifavo, tra le tre, per il Campobasso, che retrocedette. Da dire che loro recuperarono da un -9 mi pare, con grande merito (non so se posso dirlo o qualcuno mi cazzia perché parlo bene di altre squadre). Da lì, tra l’altro, la compagine molisana non si è più ripresa, mentre, a quei tempi, navigava spesso in serie B.
Falcao non era bravo a tirare i rigori? Pero in una finale di coppa Italia contro il Torino fu suo il rigore decisivo e li non si tiro’ indietro.La verita secondo me e’ che lui non era nella condizione fisica di tirarlo quel rigore e per paura di danneggiare la squadra con un suo errore passo’ la mano.E per questo si disse che si becco’ uno schiaffo da Di Bartolomei nello spogliatoio a fine partita.Se Conti e quel ciavattaro di Graziani invece di trovare alibi per i loro errori avessero segnato,questo dilemma non ci sarebbe stato!
E’ vero, Falcao aveva già dei problemi al ginocchio. E in panca si sono dimenticati che abbiamo vinto due coppe italia con il Torino per gli errori dal dischetto di Graziani. Poi quando ho visto Brunetto cono in mano il pallone da sistemare per il tiro, gli tremavano le mani, mi sono sentito male.
Vero,un bellissimo sogno che sostanzialmente è finito il giorno di Roma Lecce..Vero che Cerezo era stato preso per
fare coppia con Socrates.Falcao aveva già firmato con l Inter.Abitavo allora nei pressi di casa sua a Balduina e ricordo le scritte sui muri .”Colombo non ci portare via il cuore “Colombo era il suo procuratore che si era messo d accordo con Fraizzoli.Pensate se succedesse oggi una cosa simile. Altri tempi altra tifoseria altra società..
Erminio se Falcao rimase a Roma fu grazie a una telefonata di Andreotti a Fraizzoli, dove gli suggeri’ di lasciar cadere l’ affare ,nonostante gia’ ci fosse una firma e nonostante Viola incautamente avesse gia’ annunciato che Falcao sarebbe rimasto a Roma.Mi ricordo che in questo frangente ero a piazza del popolo davanti a un maxi schermo,con migliaia di tifosi e Viola dette l’ annuncio,ma Falcao rimase impassibile,sapendo che aveva gia un’ accordo con l’ Inter,come a dire” ma questo che sta dicendo”.
Risposta a.MARCO cerezo e stato il simbolo di professionalità grinta forza classe e costanza… veniva chiamato gommolo perché sembrava che cadesse e invece stava sempre in piedi…le prime partite della roma 84 / 85 era il primo anno di Erickson e la squadra aveva cambiato il modo di giocare e doveva assimilare i meccanismi del nuovo allenatore ,, poi falcao si rifece male e saltò altre 3 partite e la roma le vinse lo stesso anche senza lui. Senza nulla togliere a 1 dei giocatori più intelligenti che io abbia mai visto…MARCO
I fantastici anni 80…dove i tifosi non insultavano il proprio presidente, dove i calciatori erano uomini veri e non si tiravano indietro davanti alle responsabilità.
nei fantastici anni 80 nemmeno i presidenti insultavano i tifosi, ma soprattutto facevano il massimo per rendere la squadra competitiva… questo non ce lo metti?
Quanto me manca festeggia ‘come a quei tempi ROMA vestita del suo colore giallorosso ,per più di un mese ,
perchè dall’episodio di Turno è cambiato qualcosa? ricordo ancora la partita juve- roma primo anno di garcia…due rigori inventati e fpure fuori area ed il gol del 3-2 con un fuorigioco…..la storia non capbia mai quando si parla di juve no? se tutta italia li chiama rubentini ci sarà un minimo di fondamento?