GIALLOROSSI.NET (A. Fiorini) – Se è vero che la programmazione di una squadra comincia molto prima dell’inizio del calciomercato estivo, è altrettanto vero che per farlo al meglio è necessario avere contezza di quanti soldi si potranno investire, individuare i giocatori indispensabili alla causa e quelli invece sacrificabili, ricercare i tasselli mancanti della rosa che dovranno essere colmati in sede di mercato. Per farlo però occorre sedersi attorno ad un tavolo: dirigenti, proprietà e (soprattutto) allenatore.
Perchè è dalle necessità e conseguenti richieste del tecnico che si costruisce una squadra fondata su basi solide, che dovrà mirare necessariamente in alto. La Roma in questi ultimi anni non è stata in grado di riuscirci: Luis Enrique si è dimesso dopo un anno alla guida della squadra, Zeman è stato mandato via a stagione in corso e Andreazzoli non è affatto sicuro della riconferma. Per il tecnico attualmente in carica, si mormora, saranno decisive le prossime gare: Palermo, derby e Coppa Italia. Insomma, per sapere se Andreazzoli merita una riconferma, bisognerà prima vedere cosa riuscirà a combinare nelle prossime settimane.
Ma la bravura di un allenatore si può davvero misurare in tre o quattro partite? E la fiducia di una dirigenza si può basare solo sull’esito di una manciata di gare? Se la Roma è davvero convinta delle qualità di Andreazzoli, che lo confermi subito, senza dover aspettare ulteriori banchi di prova. E cominci già da ora a programmare insiema a lui la Roma della prossima stagione. Altrimenti non attenda risposte che farebbero solo perdere tempo prezioso, e vada immediatamente a caccia del prossimo allenatore. Una prima scelta, forte, convinta e condivisa. Il tempo degli esperimenti è finito da un pezzo.