AS ROMA NEWS – C’è un imbattuto nella Roma. Si chiama Justin Kluivert e in questi giorni in Olanda (dove è in ritiro con l’under 21) parla più del Primo Ministro Mark Rutte. Il figlio di Patrick, infatti, è stato sempre impiegato dal primo minuto da Fonseca in questa stagione.
Tranne una volta: nel ko dei giallorossi con l’Atalanta. Un talismano quindi destinato a scendere in campo pure con la Sampdoria alle spalle di Kalinic e al fianco di Zaniolo e Florenzi che ieri è tornato ad allenarsi in gruppo. Andranno in panchina, invece, Perotti e Under.
Kluivert ha convinto Fonseca ed è uno dei pochi in grado di saper creare quella superiorità numerica che il gioco del portoghese presuppone. Un notevole salto in avanti rispetto alla scorsa stagione quando Justin ha passato più tempo in panchina che in campo. Soprattutto con Di Francesco mentre con Ranieri l’olandese ha trovato maggiore continuità.
“Ora riesco a saltare l’uomo in velocità e con gli sprint e così posso aiutare la squadra in fase offensiva e difensiva – ha dichiarato Kluivert al De Telegraaf -. Ho più forza ed è necessaria per fare le giocate, che nascono in modo più naturale. La serie A è un campionato duro, ci vuole tempo per capirlo e per imparare i dettami. Io arrivato qui troppo giovane? Ho letto che persino a un fenomeno come de Ligt abbiano detto di essere partito troppo presto, dai. Devi abituarti a una nuova situazione, una nuova squadra. Non tutto va bene entro una settimana“.
L’obiettivo dichiarato è quello di strappare una convocazione per gli Europei 2020: “Il ct ha molte scelte, ma io tengo molto a quel posto, sì. Devo fare ancora più gol e più assist con la Roma per assicurarmi che Koeman non possa che convocarmi“.
(Leggo, F.Balzani)