L’AS Roma sta con Balotelli: “Siamo al suo fianco, è ora di scegliere da che parte stare”

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ROMA BALOTELLI RAZZISMO – La Roma prende di nuovo posizione nella battaglia contro il razzismo e lo fa schierandosi apertamente al fianco di Mario Balotelli.

L’attaccante del Brescia, insultato con dei buu razzisti durante il match contro il Verona, è esploso in un gesto di rabbia, andando a calciare il pallone verso la curva dei tifosi veneti che lo provocavano.

Un gesto forte, che ha subito raccolto il consenso di Juan Jesus, anche lui in prima linea nella lotta contro il razzismo nel calcio, ma che oggi ha avuto il pieno sostegno della Roma.

“L’As Roma si schiera al fianco di Mario Balotelli per gli insulti razzisti di domenica. Che siano 20 o 200 persone, il razzismo è inaccettabile. E’ ora di scegliere da che parte stare, tra chi è pronto a opporsi al razzismo e chi gli permetterà di distruggere il gioco che amiamo, scrive in un tweet il club giallorosso.

Redazione GR.net

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96 Commenti

    • E’ ora di capire che Balotelli ste scene guarda caso le fa ogni volta che sta perdendo. Kulibaly che ha il colore della pelle uguale a Balotelli, ha fatto notare le cose segnalandole al direttore di gara senza fare sceneggiate.
      Piccole differenze tra professionisti e personaggi. Concludo dicendo quello che succede a romani e napoletani in tutti gli stadi del nord non è razzismo?

    • Due cose diverse. A Roma si tratta di “razzismo territoriale” (cori contro Napoli) nel secondo caso razzismo.
      Ma sul razzismo territoriale va aperto un capitolo a parte. Se insulti napoli ed i napoletani, vieni sanzionato. Se insulti i romani – cfr Milan Lazio – nessuno dice nulla e non si parla di sanzioni.

  1. Chi distrugge il calcio non è un gruppetto di minus habens. È chi mette le curve a 45 euro e le tribune a 130. Chi va a giocare il campionato fuori dalla nazione. Chi vende maglie del club a 120 euro. Chi disprezza i propri tifosi ed ammicca ad altre parti del globo. Chi ha professato finti ideali di bontá per coprire una insensata repressione sulle più innocue abitudini dei tifosi. I quattro fessacchiotti li prendi con uno schiocco di dita. Basta co ste ipocrisie

    • quindi, curve gratis e il razzismo sparisce?

      mi stai dicendo che il razzismo è una vendetta contro i prezzi dello stadio? fosse così sarebbe ancora più grave, perché non sarebbe solo ignoranza e stupidità di gentaglia che potrebbe pure sparire dalla terra e nessuno li rimpiangerebbe, ma sarebbe addirittura un ricatto, quindi anche delinquenti oltre che gentaglia.

      di gente così il mondo ne può fare tranquillamente a meno.

    • Tutto condivisibile, e sottoscrivo, ma posso chiederti cosa c’entri con il sostegno dato dal club alla stigmatizzazione di quello ch’è stato un gesto razzista corale della curva dell’Hellas? Non mi sembra che smentiscano nemmeno, oltretutto. Dov’è l’ipocrisia? Il prezzo del biglietto giustifica questi comportamenti?

    • Si Romualdo
      il concetto è proprio quello:
      il coro Xenofobo comporta ricche multe e figuracce internazionali per i Club, ed a norma di regolamento rischi pure lo 0-3 a tavolino.

      il Razzismo in sé e per sé c’entra relativamente,sai che je frega a ‘sti soggettoni….vogliono magna’
      Ma oramai è finita.
      Soprattutto a Roma e a Napoli, col tignoso DeLaurentiis

  2. Sono state esilaranti le dichiarazioni di tal Castellini, Capo Ultrà dell’Hellas iscritto a Forza Nuova:
    “i cori a favore di Hitler sono solo goliardia.
    Balotelli non è italiano”

    In ogni caso è evidente che i Capibastone Ultrà (tutta gente infiltrata da CP e FN) , protetti dalla Resp.Oggettiva, usino questi cori Xenofobi per tenere sotto scopa i Club e costringerli a elargire biglietti e prebende varie.
    A tal proposito ne sono stati arrestati 12 a Torino.

    • Questo perché c’è ancora qualche dubbio che si tratti di razzismo…
      Non si può abbassare la guardia verso certi rigurgiti che purtroppo hanno ancora seguito pure da noi.

    • La soluzione è quella adottata in UK.
      Li isoli in un angoletto e mandi la polizia a bastonarli come se non ci fosse un domani.
      Poi quando hanno ricominciato a capire da che parte è il cielo e da che parte il suolo,
      li carichi in una camionetta e li porti 3 giorni al fresco, in attesa del processo per direttissima.
      Poi 9 volte su 10 se la cavano con una pena che non prevede detenzione, ma dopo 3 giorni
      in una simpatica stanzetta magari con 3-4 criminali veri e infoiati ci ripensano prima di fare
      i leoni da curva.
      Basta poco. Volendo.

  3. A Verona la questione è grave.
    Squadra fantastica a forma di sv….ca…
    Roba da matti.
    Da chiudere lo stadio e gettare la chiave. Quantomeno una squalifica di 4/5 giornate è il minimo…
    E con la copertura di politici che capitalizzano lo sfottò al “negro”
    e le braccia a saluto romano, se va bene.
    Brava la società a prendere posizione.

    In quanto al prezzo delle magliette, sono d’accordo, è uno sfruttamento indegno. Se ne potrebbero fare di varie fasce di prezzo, a partire da venti euro.
    e anche per i biglietti, visto che lo stadio non è mai tanto pieno, mettere i biglietti last minute, che vendi il giorno della partita a prezzi ridottissimi, almeno avresti lo stadio pieno…

  4. Bisogna cominciare ad applicare le norme che ci sono, invece di girarsi sempre dall’altra parte.

    Via i razzisti dagli stadi, siete oltrepassati di 100 anni e siete destinati ad essere ricordati nella storia come degli idioti.
    Spero che i vostri figli\nipoti un giorno vi guarderanno con disprezzo leggendo quella idea becera e razzista che avete abbracciato nella vostra vita.

    Questo è il vostro destino, mettetevi l’anima in pace.

  5. È chiaro che chiunque ha un cervello pensante sta dalla parte di Balotelli, ma permettere anche a venti o 200 imbecilli che siano, di farti perdere la partita 0.3 a tavolino significherebbe la fine del calcio inteso come competizione sportiva.
    Non è quella del 0.3 a tavolino e dei tre annunci dell’arbitro la strada da seguire, si darebbe un potere illimitato a queste merdacce

    • All’inizio, ma la vera fine sarebbe la loro. Verrebbero cacciati. Ci provassero, sono disposto a veder perdere la Roma a tavolino perchè accada.

  6. Orgoglioso della società per come si pone verso ogni forma di razzismo e discriminazione, soprattutto dopo le deliranti dichiarazioni del capo ultras dell’Hellas (Balotelli non sarà mai italiano) che la dicono lunga su cosa si nasconde dietro i buhh nelle curve e che sono la perfetta dimostrazione del fatto che sottovalutare il fenomeno del razzismo nelle curve, pretendere di distinguere il “razzismo, quello vero” dal “razzismo del politically correct” (combattere il quale per qualcuno è ipocrisia, tanto i bimbi nn li dobbiamo portare allo stadio) è una stupidaggine biblica. Portare la civiltà in un paese pieno di inciviltà (che spettacolarizza in TV i matrimoni dei mafiosi e minimizza ogni sorta di porcheria vera) è la vera sfida per un’Italia migliore.

  7. Complimenti è ora che sti stupidi (e non li chiamo tifosi apposta perché non sono i tifosi perché i tifosi cantano e tifano la squadra voi no) è ora che invece di far i deficienti in curva è ora che si impegnino a cercare il loro papà o magari di vedere se hanno la mamma in cinta di nuovo

    • Balotelli è antipaticissimo e Juan Jesus è scarso.
      Si può “contestarli” per tali questioni? Ovvio.
      La pelle può essere considerata un’aggravante? Mai.

  8. Non è una questione di stadio,lo stadio è uno spaccato della società,l’ultrà che dice che Balotelli non sarà mai proprio al 100% Italiano è l’espressione di un problema culturale e sociale ben più ampio e profondo!

    • Certo Mon, lo penso anch’io (problema culturale più che sociale, però, direi…).

      Però reprimere il razzismo (e quindi proibirne le espressioni allo Stadio) mi trova d’accordo al 100%. Così come il post della AS Roma.

      Ciao 🙃.

  9. ma per fare certi commenti addirittura ti fai intervistare??io mi sarei vergognato anche di pubblicarla. Dare spazio a un incivile del genere è un errore…povera verona che delusione!! A roma il coro era contro i napoletani lo sfottò c’è sempre stato tra noi e loro(del resto è uno stadio non è la “scala”) sbagliato anche questo daccordo..ma dire a gioco fermo balotelli non è italiano e non lo sarà mai!!…è un altro peso..quindi mi aspetto 2 pesi e due misure..

  10. Poi abbiamo un aspirante premier (o ministro dei barconi) che ieri dichiara “un operaio dell’Ilva vale 10 Balotelli” dicendo che non ha tempo da perdere, con gran strategia che mira a porre in connessione cose che non c’entrano nulla come se un problema escludesse l’altro, a trasmettere alla gente l’idea che il nemico è il diverso, povero o ricco che sia e non la politica dei corrotti, e non la mafia, e non la burocrazia folle, e non i no a tutto e non l’evasione o gli sprechi e non la furbizia imperante, non i matrimoni in TV nel torbido della mafia, il tutto mettendo poveri contro poveri, per destrutturare, destabilizzare, inebetire o fomentare l’ignoranza già esistente (viscerale e ruttante). Tutto ciò (la fobia dei barconi e di Balotelli) mentre ieri viene fuori il dato che dal 2000 ad oggi 2 milioni di italiani sono emigrati (ed ogni giorno centinaia vanno via) e che già adesso c’è un default di 600 posti di lavoro nel nord.

    • La cosa che più mi fa vomirare dei Fascisti, dei razzisti in generale, è che tirano il sasso e poi nascondono la mano.
      Quello che pensano è improponibile, lo esternano, lo fanno subire agli altri e poi rispondono come se nulla fosse.
      S f i g a t i
      E Salvini che con ogni probabilità vincerà le prossime elezioni è uno sfigato fra gli sfigati, che ha trovato il modo di non far capire cosa vuol fare e al tempo stesso sembrare uno da votare. In realtà è gente senza palle che si nasconde dalla realtà.
      Cmq, daccordissimo con te Dark dog e ti dirò, io sono anni che dico che voterei felicemente il primo partito che dica “noi Italiani ci dobbiamo guardare allo specchio e decidere cosa vogliamo essere, basta dare la colpa a qualcun’altro o qualcos’altro”.

  11. Condanno assolutamente il razzismo e ogni forma di insulto gratuita e che non porta a nulla sono persone frustrate che si sfogano cosi,vanno puniti e condannati,certo è che lui personaggio sempre al centro dell’attenzione e fuoriclasse mancato ha attirato su di se tanta antipatia per comportamenti arroganti e provocatori questo non giustifica quello che subisce negli stadi ci mancherebbe ma lui è una bella testa calda.

    • Si pero per adesso e anche l unico che compie un gesto concreto per opporsi ad una Situazione insostenibile per molti atleti di colore, invece di limitarsi a discorsi ipocriti . Certo con personaggi alla Lotirchio in Federazione, o il furbo Salvini presentato in tutte le salse a qualsiasi ora del giorno nei suoi deliri da osteria, non c e da meravigliarsi della tristezza collettiva.

  12. Romualdo non hai capito il concetto. Allontana più gente il caro biglietti o i uh uh a Balotelli? Una partita del campionato all’estero o i cori contro i napoletani? Undici anni senza trofei o due fumogeni e due bomboni?

  13. Ha ottenuto ciò che voleva, VISIBILITA’, Balotelli da esempio? ma nun me fate ride, Asr89 non potevi scrivere commento migliore!!

  14. La AS Roma come al solito si distingue.

    Ecco perchè merita il sostegno dei veri tifosi e non di 4 prosciuttari rimasti a bocca asciutta.

    Eheheh.

  15. A mio avviso certi cori offensivi come “Vesuvio lavali col fuoco” sono espressione di un odio tribale dovuto ai contrasti sociali e culturali delle diverse identità geografiche. Sono condannevoli, certo, poiché sono termini aggressivi che istigano alla violenza.
    Nonostante ciò, non possono essere catalogati nella stessa categoria, e pertanto confusi con i “buuu” notoriamente razzisti, rivolti esclusivamente per il colore diverso della pelle.
    Se non si fanno certi distinguo, si rischia di accusare di razzismo anche un romanista di Roma che con goliardia dà del “burino formellese” o del “mungivacca formellese” (come faccio spesso io) al laziale di turno.
    E tutto ciò mi sembra a dir poco anberrante…

    • Oddio Memore, io sarei d’accordo in linea di principio, ma come fai a distinguere? Per dire, i “buuuuu” sono notoriamente forme di razzismo legate al colore della pelle, come dici te, ma l’espressione “taldetali ebreo”? È culturale? Il razzismo ha molte sfaccettature ed esistono anche solo le rivalità regionali, ma quando diventano simili nell’espressione non si riesce a distinguerli. Abbiamo uno dei più bei vernacolieri d’Italia, non capisco perché ci ostiniamo ad usare un coro che ha delle origini razziste, visto che inventato al nord, quando ci chiamavano terroni. Poi coi napoletani ci litigo di continuo, quindi figurati se non mi lascio andare ad ingiurie e ad espressioni fantasiose.

    • Caro Rossa, l’espressione ‘taldetali ebreo’ è certamente razzista. Al 100%. Come lo è qualunque riferimento all’etnìa se utilizzata con l’intento di offendere.

      ‘Buuu’ si considera razzista perché è l’imitazione di uno di colore che non sa parlare.

      I neri hanno subìto lo schiavismo, gli ebrei lo Shoah. E comprensibilmente sono più sensibili al problema. Come dice Nietsche ‘chi è stato schiavo sente sempre rumore di catene’…

    • Ciao Rossa com’er core,
      a mio avviso, su “tizio o caio ebreo” l’offesa di stampo razziale credo sia più che evidente (tanto da non poter essere considerata nemmeno satira feroce del vernacoliere) poiché l’espressione non è riconducibile alle diverse identità geografiche costituite da “clan” rivali.
      Il termine “ebreo” non lo puoi associare ad una città o località costituita da SOLI ebrei (…e guarda caso infatti, “ebreo” significa “colui che attraversa” ossia “errante”, senza dimora fissa…).
      Roma è una città formata dalla fusione e dalla diversità di tante etnie presenti ugualmente in TUTTE le città d’Italia. Quindi, quando si insulta il napoletano si intende colpire il cittadino napoletano con tutte le sue tradizioni locali senza fare riferimenti all’etnia, alla religione o ai gusti sessuali.
      Con il termine “ebreo” invece ci si rivolge esclusivamente ad un’etnia inconfondibile e ad una sua peculiare religione. Ecco il razzismo! Se Balotelli fosse bergamasco invece di essere bresciano avrebbe subìto le stesse offese razziste. L’epiteto “terrone” (colui che lavora la terra) è razzista… tanto quanto la forma di rivalsa ingiuriosa con cui quelli del nord vengono denominati “polentoni” però!
      Mentre invece le rivalità territoriali riscontrate nel passato anche tra quartieri di una stessa città come ad esempio Monti e Trastevere non possono fungere da perno intorno a cui ruota un sentimento razzista poiché sia tra i monticiani e sia tra i trasteverini ci saranno stati degli ebrei che si odiarono a morte e si batterono in duello a colpi di “puncicate” per banali questioni di onore e denaro!

    • @Enrico e @Memore del passato, d’accordissimo con entrambi e gran bella disamina, Memore del Passato, complimenti. È bello assorbire la cultura degli altri e vedere miei concittadini riconoscere le origini di questa Urbe, ”barbara e cultura” come dice il Piotta. Se solo posso fare un appunto, però, effettivamente distinguevo tra razzismo e conflittualità territoriali e mi riferivo a quelle espressioni di discriminazione territoriale che nei contenuti e nei modi sono indistinguibili dal razzismo. L’espressione ”coleroso terremotato, etc…” è attinente alla persona quanto tale, non al suo essere cittadino. L’etnia non esiste, ma l’insulto è costruito come se lo fossero e da lì l’assimilazione con l’altro insulto di cui parlavo. Se il coro si fermasse solo a ”Napoli Mexxa” od anche (il mio preferito) ”cenere e lapilli, etc.” sono d’accordo nell’identificarli come rivalità territoriali.

      A risentirvi presto.

    • Mi correggo:
      termini come “terrone” e “polentone” sono certamente sprezzanti e beceri ma non credo siano razzisti poiché si riferiscono in modo molto generico alla provenienza e all’identità territoriale della persona offesa. Direi che rivelano soltanto profonda ignoranza e stupidità poiché è del tutto impossibile che CHIUNQUE provenga dal meridione o dal settentrione sia un contadino (“terrone”) o un accanito mangiatore di polenta (“polentone”).
      Insomma, a mio parere, fin quando non si infierisce sugli aspetti fisico-somatici (colore della pelle ed altre caratteristiche fisiche), religiosi (il credo ha più valore dei legami di sangue per certe etnie), antropologici (l’origine delle etnie) e sessuali… l’offesa aleggia molto genericamente senza sfiorare minimamente questioni etniche ossia “razziali”.

    • tra “burino formellese” e “vesuvio lavali col fuoco”,c’è un enorme differenza,mi sembra che la tua analisi sia un po’ smplicistica.Quelli di questi cori sono gli stessi dei buuuh,figli della stessa sottocultura.

    • Ma dico… “Roma club D.Viola”,
      hai letto bene il mio commento prima di “dare fiato alle trombe”?

      Il coro “Vesuvio lavali col fuoco” è stato definito dal sottoscritto “offensivo”, “espressione di un odio tribale”, “condannevole”, “aggressivo” e che “istiga alla violenza”. Cos’altro vuoi che aggiunga per mostrare tutto il mio disappunto?

      “Burino formellese” non istiga certamente alla violenza e non l’ho certo qualificato alla stessa stregua del suddetto epiteto. Resta però il fatto che PUR ESSENDO UN’ESPRESSIONE MOLTO E MOLTO MENO GRAVE… E’ PUR SEMPRE OFFENSIVA. Dare del “burino” a qualcuno non mi risulta un complimento.
      Di fatti lo scrivo qui per pura goliardia perché so che questo sito è frequentato da tifosi romanisti come me… ma non rivolgerei mai al mio collega di lavoro laziale, peraltro simpatico e gentile, una frase del genere. Con “burino formellese” al massimo ci qualifico un elemento sospetto e pregiudicato come Lotito, anche se nato a Roma!!!
      Poi, lo so benissimo che non ha lo stesso effetto dell’irricevibile di “Vesuvio lavali col fuoco”!
      E allora?

      Ho solo fatto presente MOLTO IRONICAMENTE (parlando infatti di situazione “ABERRANTE” affinché l’ironia fosse colta) che se l’insulto d’identità geografica è ritenuto dalle istituzioni una forma di razzismo (e non lo è assolutamente, secondo me! rileggiti ciò che ho scritto in merito)… a rigor di logica, secondo gli ipocritoni delle nostre fottutissime istituzioni, anche dare del “burino” a colui che vive fuori del GRA sarebbe (ma non lo è!) un’offesa di matrice razzista oltre che d’identità geografica.

      Il mio scopo era quello di far passare i soliti buffoni politichesi al comando di questo paese straziato per dei ridicoli elementi capaci solo di contraddirsi in tutta la loro grottesca e ridondante ipocrisia!
      Tutto qua.
      Mi dispiace che tu non abbia colto il senso del mio post.

  16. In un Paese serio i partiti come CP e Forza Nuova sarebbero messi fuorilegge e disciolti. In un Paese serio i vari Castellini sarebbero in galera. In un Paese civile non si permetterebbe mai che una vittima dell’Olocausto venga offesa sistematicamente sul web. In un Paese civile non si permetterebbero le manifestazioni fasciste. Io sto con i Balotelli, le Segre e i Juan Jesus.

  17. Ragazzi , il tema è prettamente giuridico : può essere responsabile oggettiva la Società quando sugli spalti esponi striscioni non consentiti , o se inneggi e agisci con atteggiamenti di qualsiasi forma razzista le forze dell’ordine devono intervenire .O stabilisci che la società è collusa o è parte lesa, la responsabilità oggettiva deve far riferimento solo a tutti gli atteggiamenti dei tesserati non di terzi.

    • Abbastanza da capire ciò che è un problema per la Roma e ciò che non lo è. E il razzismo è un non problema. C’è un reato specifico per gli ululati? Bene! Si prendano i responsabili e si proceda di conseguenza. Saranno un esempio per tutti gli altri. Non c’è nessuna parte in cui schierarsi per l’ovvietà del discorso.

  18. Il razzismo è una forma di aggressività conseguente a una frustrazione, cioè al timore di venire razzialmente eliminati.
    La xenofobia, o meglio, l’ afrofobia dell’ “ognuno a casa sua” è un’altra cosa. I “buu” da stadio sono invece un’enorme pagliacciata di chi vuole visibilità e cerca potere e di chi, istituzioni e certa cultura, vuol nascondere problemi reali dietro ipocrite manifestazioni di facciata.

    • Personalmente mi è capitato di “confrontarmi” con persone che:
      – credono che la razza italiana sia messa in pericolo dall’invasione dei negri;
      – all’enesima notizia del barcone affondato hanno commentato “mejo così che se ingrassano i pesci”;
      – da romanisti, perculavano Assuncao e Cafu;
      – darebbero fuoco agli zingari;
      – son convinti che i napoletani siano tutti malavitosi.

      Sarà che un paio de ‘sti tizi ce li ho pure in famiglia ma per me è pericoloso minimizzare: ti assicuro che se potessero passerebbero più spesso dalle parole ai fatti (alcuni già agiscono quando pensano di farla franca).

    • Aggiungo a quanto scritto da Anacronistico, che la gente da lui descritta (di cui ho un paio di esemplari anche nella mia famiglia) spesso va anche in Chiesa ogni domenica. “Quello” che preferiva far morire in mare delle persone piuttosto che farle sbarcare, si presenta davanti alle telecamere col rosario in mano. A forza di minimizzare o di cercare una scusante (Balotelli è antipatico), arriviamo alla mamma che grida “negro di merda” a un bambino di 10 anni che giocava contro suo figlio, arriviamo a quello che impugna un’arma e spara ai primi neri che vede per strada, arriviamo a dimenticarci che dal 2000 sono emigrati 2 milioni di italiani (in aggiunta ai svariati milioni che da sempre sono stati migranti in altri paesi). E’ davvero questo che vogliamo essere? possiamo davvero girare la testa dall’altra parte solo perchè siamo di pelle bianca e battezzati, tanto a noi non ci toccano? io la conosco la differenza tra il coro ai napoletani e la banana tirata a un giocatore nero, ma a forza di fare finta di niente stiamo lasciando spazio a gente ignorante e pericolosa. Non difendiamo l’indifendibile e non nascondiamoci dietro al fatto che anche a noi romani ne dicono di cotte e di crude. Il problema è sociale? vero, ma iniziamo a sottolineare cosa è accettabile e cosa nel 2020 non può più esserlo

  19. Vorrei solo ricordare che a tutte le trasferte della Nazionale si presentano gruppi di estrema destra con tanto di pezze fascistoidi, cori e azioni irripetibili che infangano il nome dell’Italia su tutti i campi d’Europa.

    Ora, visto che si parla di responsabilità oggettiva, come la mettiamo con la Nazionale ? La prossima partita in casa a porte chiuse ? Com’è che la FIGC tanto attenta all’argomento non affronta mai il problema Nazionale ?

  20. “Certa cultura” (che grazie a Dio esiste sempre più per cambiare questo paese cafone ed arretrato) vuole azzerare le chiacchiere che prestano il fianco e debellare una enorme p@rcata ossia il razzismo negli stadi ed in società (ma se ti fa piacere lo chiamiamo xenofobia, pazzismo, altalena, neo-balcanizzazione da stadio, dolore di pancia, frustrazione infantile, pasta di casa al pesto). L’ipocrisia (che è ben altra cosa perché non c’è nulla di ipocrita a “daspare” e multare i piccoli uomini ululanti allo stadio che violano la legge, per come succede nelle civiltà più avanzate del mondo), non c’entra neanche allo 0,1% con la giusta presa di posizione della società Roma e dell’Italia intera, in linea con la civiltà umana, con la legge italiana e con la giustizia universale. Sarebbe assurdo un paese che ribalti la situazione, un paese che dicesse “non tocchiamo i razzisti per non urtare quelli che lo percepirebbero come “politically correct” dunque lasciamoli ruttare, un paese che dicesse che le bimbe vanno lasciate a casa perché lo stadio è un posto non da educande, di svastiche e da scaricatori di porto. Lo stadio è e deve essere un posto di tutti ed i rutti uno li fa a casa sua, non allo stadio, se poi uno ha paura del diverso consulti uno psichiatra.

  21. Beh, per Verona, Bergamo e Brescia già se sei nato sotto il Po NON sei italiano, figuriamoci se la pelle è “pigmentata”… 😏mica per altro, da oltre 40 anni, NOI medesimi abbiamo problemi quando affrontiamo QUESTE trasferte… e NON è SOLO campalinismo…😏

    • Paolo B, vuoi farti una risata? Ho una parente acquisita di Pordenone. Mi spiegava che loro, per gli udinesi, sono terroni in quanto stanno di qua dal Tagliamento.
      Ho detto tutto (cit.)

    • Pensa io, nato e cresciuto a viale Spartaco, che me la sono sposata una di Udine.

    • Vivendo ad Udine, confermo quanto scrive Kawa anche se nell’immaginario collettivo i veri “terroni” sono i triestini.

    • Vivendo ad Udine confermo quanto scritto da Kawa, anche se i veri “terroni” nell’immaginario di un friulano sono i triestini.

    • Per i romagnoli, da Rimini in giù sono tutti terroni, inclusi i romagnoli “acquisiti” da Pesaro-Urbino…

    • Mi fanno sapere che a Udine i triestini li chiamano sloveni, più che terroni, caro Vegemite.

    • Per quanto possa sembrare contraddittoria, la condizione sine qua non da te esposta potrebbe generare dei risvolti molto positivi…

  22. I buuh da stadio sono il volto fintamente goliardico (e per molti chiacchieroni il paravento) di razzisti allo stato puro come il capo ultras del Verona ed i suoi compagni di merende. Di pagliacciata vedo solo il tentativo di giustificarli e tollerarli sempre e comunque con gran scivolosità di specchi, soprattutto in un momento in cui le società (la nostra per prima) stanno andando verso la giusta via.

    • Ripeto per l’ultima volta. Il razzismo è una forma di aggressività conseguente a una frustrazione, cioè al timore di venire razzialmente eliminati. Punto. Tutte le tragedie della storia a sfondo etnico hanno avuto come giustificazione quanto sopra, dalla soppressione degli indiani d’America nelle colonie puritane del New England (ben più cruenta della colonizzazione americana del West, che fu più uno scontro di civiltà in cui soccombé quella meno evoluta tecnologicamente), alla Shoah, per finire ai recenti fatti del Rwanda. (Non esiste invece componente razzista nella deportazione degli armeni nel 1915, avvenuta per motivi di sicurezza da parte dei turchi in guerra con la Russia proprio a ridosso dei confini armeni). In Italia non esiste questo pericolo, non è mai esistito, grazie al Cielo, ci sonon altri problemi di natura socio culturale, quindi bisogna indirizzare la propria attenzione su altri temi, altrimenti restano solo vuote chiacchiere.

    • Ne parli come fosse solo una forma di difesa, Amedeo, quando sappiamo anche essere andato all’attacco, il razzismo. Gli ”italiani brava gente”, ne fecero di ogni in Eritrea, andando ben oltre le necessità di guerra.

    • Quindi Amedeo?
      Hai scritto tante parole quando ne bastavano tre: no al razzismo!
      A me fa paura un’Europa in balia di sovranismi che stanno coltivando il germe dell’odio razziale.
      Per questo come ha scritto giustamente l’AsRoma bisogna prendere una posizione. Tu dove stai?

    • Vegemite, tu hai bisogno di scrivere NO AL RAZZISMO, non io. Le mie scelte personali e tutta la mia vita è andata nel senso dell’umanità più totale, per quel che mi è stato possibile. Ho adottato una bambina straniera extracomunitaria (non a distanza, l’ho cresciuta personalmente e oggi è una donna) non devo render conto a nessuno.

      Per tornare a noi non considero affatto “inferiori” i neri – come indirettamente fate TUTTI VOI – da doverli per forza difendere. Le razze non esistono e amplificando queste manifestazioni, alimentate ancor di più il razzismo. Fossi in Balotelli, bello e ricco, me ne strasbatterei. Si stancherebbero prima o poi.
      Un’ultima cosa: non confondete il “prima gli italiani” (che non condivido) con il razzismo.

    • Amedeo non volevo offenderti ma ho trovato ambigua la tua affermazione: “in Italia non esiste il pericolo del razzismo”.
      Sono le stesse argomentazioni dei razzisti.
      Siamo una nazione che ha emanato leggi razziali quindi il problema da noi è esistito storicamente e purtroppo è oggi sempre più radicato.

    • Aho, ch’è stroxxo lo so pure io, ma non per questo ricorrerò ad un’espressione razzista come i ”buuu” per ricordarglielo.

  23. Amedé ma allora come spieghi i movimenti internazionalisti durante le rivoluzioni industriali? Eppure era gente che non se la passava bene, come mai non si sono rivolte al razzismo? Perché non c’è una legge di causa ed effetto tra malessere e razzismo. Semmai il razzismo e le politiche totalitarie sfruttano le crisi della società per espandersi. E risolvere le crisi sicuramente aiuta, eh, ma non elimina il razzismo.

    • Non ho capito cosa intendi dire col post sopra.

      Per quanto riguarda la guerra in Eritrea, capisco che noi abbiamo i Del Boca padre e figlio mentre gli inglesi hanno Kipling, per cui si sa tutto, adesso, sui gas usati dall’aviazione italiana in una guerra coloniale che doveva “anche” vendicare militarmente l’onta di Adua, mentre due o tre persone sanno del genocidio perpetrato dagli inglesi in India (la fortuna dell’impero britannico di cui ancor oggi Londra si giova) in più di due secoli di sfruttamento, ma tutti conoscono il bel mito del “fardello dell’uomo bianco”.
      Razzismo italiano? A me riesce difficile combinare la marcia Faccetta Nera coi numerosi matrimoni fra soldati e giovani avvenenti etiopi, come nel caso di Indro Montanelli, e più di tutto l’edificazione di opere pubbliche e città ancor oggi esistenti da quelle parti, la gran parte salvata dagli stessi italiani in ritirata che si rifiutarono di bombardare ponti e edifici strategici, anche a costo di perdere il territorio.
      Rossa com’er core mi piace parlare con te, sei in gamba, ti lascio con una buona massima che amo e spero
      apprezzerai: “la cultura non è un cassetto da riempire, ma un fuoco da accendere”.

    • Grazie del complimento, Amedeo, ed il piacere è contraccambiato, come il piacere per una massima così bella. Sull’argomento, comunque, mi spiace ma ritengo tu abbia torto. Non è una gara con gli inglesi. Il razzismo è stato un male di tutta quella società del novecento, compreso chi ha vinto la guerra. Nessuno escluso. Gli italiani in Eritrea, come gli inglesi in India, gli americani in Vietnam e a casa loro, i croati con i Bosniaci, etc.. La ”moglie” di Montamelli è un pessimo eaempio, visto che si trattava di una dodicenne esibita come trofeo in patria. E ricordiamo che ci fu persino una legge per ”evitare l’epidemia dei matrimoni misti”. Io ho preso atto del nostro passato, come quello di altri. E non ci siamo fermati all’utilizzo del nervino. Alle Tremiti abbiamo realizzato uno dei più disumani campi di prigionia, e a Debre Libanos fucilarono migliaia di monaci solo perché sospettavano ci fossero nascosti gli attentatori di Graziani. Quest’ultimo episodio non è diverso dalle nostre Fosse Ardeatine, anch’essa rappresaglia razzista.
      Ci fu chi si oppose, e la testimonianza di quelle persone ci dice che non furono tutti così. Quegli atti, però, restano comunque a monito.

      Un saluto

  24. A parte il fatto che sul “razzismo” ho già espresso piu’ volte la mia opinione A mio modesto parere và combattuto Quindi son d’accordo con l’iniziativa presa dalla Società D’altra parte però son d’accordo anche con il commento di @Master Mosquiton Parlamose chiaro: Balotelli caratterialmente non mi piace
    Specialmente la dove alcune situzioni, lo hanno visto protagonista
    Come nel caso di quello “squallido” episodio avvenuto a Napoli e di cui mi sembra, debba ancora subir il processo Mi auguro solo che da parte A.S Roma non siano delle “sirene” incantatrici in vista di chi lo vorrebbe in squadra Perchè sinceramente preferirei farne a meno
    Non dimentichiamoci che “Baldini” (come calciatore) l’ha sempre stimato e se non ricordo male, qualche contatto con Moncicchio già vi era stato! Malignità personale
    Per quanto concerne il resto… Leggetevi questo “stralcio” di articoletto Credo che spieghi alcune cose:
    “Alla domanda dello speaker del programma che chiede se esista un razzismo al contrario verso i bianchi, l’ex sindaco sceriffo di Treviso Giancarlo Gentilini ha risposto: «Sì, nel senso che io credo che il Padre eterno abbia creato le cinque razze, che sono tutte sullo stesso piano. Queste razze sono simboleggiate dai cinque cerchi delle olimpiadi». A nulla vale l’obiezione dello speaker che spiega a Gentilini che i cerchi olimpici simboleggerebbero in realtà i cinque continenti. Continua infatti Gentilini: «Rappresentano gialli, rossi… Ed allora perché si penalizza un personaggio che non è di questa razza e fa parte di un altro continente? La Lega non ha mai avuto paura dei neri e degli africani. Io ho creato la Lega quando ho vinto a Treviso»”. Che dire? Senza parole…
    Rendiamoci conto a che livelli d’ignoranza (intellettiva e culturale) son arrivati taluni soggetti
    Mi sà proprio che in certi disadorni “personaggi”, il termine “terrone” è di casa come cosi’ l’ “analfabetismo funzionale!”. Cioè, l’incapacità di comprendere, valutare e usare varie informazioni.

    • Scusa per il ritardo nella risposta @Kawa62… Che posso di, Mettendo da parte per un secondo le varie diattribe sul “razzismo” quello che mi stupisce di piu’ è come si faccia a paragonare i “Cinque Cerchi delle Olimpiadi” alle 5 “razze” Credimi se ti dico che su stà frase, ci stò ancora rimurginando sopra E se non erro stò tizio (che conosco poco) dovrebbe essere un Ex Sindaco – Un Politico…
      Cioè uno di quelli che (se venisse eletto nella Lega) dovrebbe “guidare” il Nostro Paese
      Assurdo! A volte vien veramente da domandarsi: Ma in che mani siamo finiti?!

  25. Capisco tutti coloro che sono di Verona e giustamente si dissociano da quanto accaduto però se si votano certi individui due domandine me le farei… E se poi invece di stigmatizzare certi episodi e promuovere iniziative che dimostrino il contrario addirittura si urla alla diffamazione che pretendete?
    Io dico che ormai tutti i paesi europei sono multietnici, e basta guardare le formazioni delle principali nazionali europee per esempio. Gli unici che si ribellano a questo stato di cose siamo noi fomentati da politici che sfruttano l’ignoranza. Dimenticando di quanti sono andati e vanno in cerca di fortuna in altri paesi, soprattuto grazie all’UE. Io vi sfido a votare i Salvini, gli Sboarina ecc. Però quando vi ritroverete nella stessa situazione e con gli stessi soldi in tasca di sempre, con chi ve la prenderete?
    FORZA ROMA!

  26. Allora qualcuno scrive “razzismo= forma di aggressività conseguente a una frustrazione, cioè al timore di venire razzialmente eliminati”. Questa è solo una delle 10 definizioni di concetto di razzismo, tra l’altro parziale e non esaustiva per nulla. Il razzismo ha molti più significati. Anch’io allora ripeto per l’ultima volta, cos’è il razzismo? Vado sulla Treccani che forse ne sa qualcosa e leggo:
    razzismo s. m. [der. di razza, sull’esempio del fr. racisme]. – Ideologia, teoria e prassi politica e sociale fondata sull’arbitrario presupposto dell’esistenza di razze umane biologicamente e storicamente «superiori», destinate al comando, e di altre «inferiori», destinate alla sottomissione, e intesa, con discriminazioni e persecuzioni contro di queste, e persino con il genocidio, a conservare la «purezza» e ad assicurare il predominio assoluto della pretesa razza superiore: 
    -il r. nazista, la dottrina e la prassi della superiorità razziale ariana e in partic. germanica, elaborata in funzione prevalentemente antisemita.
    -Razzismo della repubblica  Sudafricana, basato sulla discriminazione razziale sancita a livello legislativo e istituzionale (v. apartheid); il r. statunitense, riguardo a gruppi etnici di colore, o anche a minoranze diverse dalla maggioranza egemone.
    -Più genericam., complesso di manifestazioni o atteggiamenti di intolleranza originati da profondi e radicati pregiudizî sociali ed espressi attraverso forme di disprezzo ed emarginazione nei confronti di individui o gruppi appartenenti a comunità etniche e culturali diverse, spesso ritenute inferiori: episodî di r. contro gli extracomunitarî.
    Dunque le favole sono belle, basta trovare un presupposto per voler dire a tutti i costi che si ha ragione, la realtà però e ben altra cosa.

    • Col ricorso alla Treccani hai confermato la mia definizione.

      Solo alla fine, per completezza, c’è la definizione “generica” che proprio perché tale può essere oggetto di discussione. Il problema della “generalizzazione” lo espone lucidamente, come suo solito, Johnny B, poco sotto.

  27. I razzisti veri, quelli che teorizzano l’esistenza di razze e la superiorità genetica di una sulle altre, sono pochi.

    I razzisti inconsapevoli, quelli per cui chiunque diverso da loro in qualche modo è peggiore, sono tantissimi.

    Ma definirli razzisti è un generalizzare che fa confusione.
    Infatti loro non si definiscono tali.
    Anche se poi i comportamenti e le parole sono sostanzialmente indistinguibili.

    Se dici “negro di merda” a qualcuno, puoi anche dire che lo fai non perché è nero ma perché ti ha tagliato la strada in macchina, ma hai usato un epiteto razzista e non c’è altro da dire.
    Puoi anche dire che hai amici neri e non sei razzista, ma allora non terminologie razziste.

    Razzista è chi razzista fa.
    E fine del discorso. Se no non ne usciamo più.

    Balottelli sarà pure stronzo e antipatico, ma allora gli dici stronzo e antipatico e non negro di merda.

    E se gli fai il verso della scimmia, sarà pure perché è un avversario e lo vuoi innervosire, o perché lui è Balottelli, ma il verso della scimmia non lo fai a Olsen che è svedese, ma a Balottelli che è nero.

    E le chiacchiere stanno a zero.
    Se ha le zampe come un’anatra, il becco come un’anatra, fa quaqua come un’anatra: è un’anatra.

    • Hai centrato il punto, spaccato il capello, chiaro e netto.
      A vent’anni andai a trovare mia sorella a Parigi.
      Gli chiesi se il suo amico era omosessuale.
      Lei mi ha risposto “ma che ti frega a te di che orientamento sessuale è, perchè ti interessa?. Mi ero scordata come si ragiona in Italia, tutto per categorie, non si è mai andati avanti”
      La cosa mi fece molto riflettere.
      In Italia troppa gente non si ritiene razzista.ma se vede un nero, prima di vedere un essere .mano, vede un nero.
      E lui sarà ovunque nero, se gli va bene, altrimenti peggio.

  28. Che ci sia un rigurgito di fascismo, razzismo ed intolleranza in questo Paese mi sembra acclarato!!! Quello che è successo a Balotelli ( e che è capitato a Juan Jesus sui social ) non mi stupisce affatto.C’è un brutto clima in Italia fomentato da talune forze politiche che hanno nel DNA l’odio per il diverso ( prima erano i Romani ed i meridionali ora sono i neri). Il vero problema è che nel 2020 ci sono ancora cretini che li seguono …io li prenderei e li manderei in America in cella con 3/4 afroamericani delle gang…credo che poi cambierebbero idea😂😂😂

  29. … ” i 20 tifosi del Verona che hanno ululato a Balotelli ci ricascano ! ieri davanti a RAI yoyo hanno fatto buuu a Calimero… “

  30. La cosa più buffa del razzismo è che nel giudicare inferiori si parte dal considerarsi superiori. E di fronte a tanta pochezza la faccenda si presenta nella sua ridicolaggine e drammatica verità: un razzista non sa quanto starebbe meglio se ne guarisse e per guarire dovrebbe guardarsi veramente allo specchio. La vera natura psicologica del razzismo si annida nelle persone insicure che cercano sicurezza nelle stronzate, come i pompatini da palestra, le rifatte di silicone e via dicendo.
    Ma il razzista per sentirsi vivo esterna e nuoce agli altri, ed ecco perchè non si può tacere.
    Grazie As Roma

  31. I buu contro i neri o i napoletani sono un’altro sfogo di chi non vince niente da secoli.
    In mancanza di trofei alcuni pensano di prendersela con il diverso o il meridionale o il laziale o il romanista….insomma…..il tifo contro visto che non c’è da competere per niente. E sono gli stessi che lanciano petardi o mettono a ferro e fuoco gli arredi urbani o lanciano sassi contro la polizia.
    Sono sicuro che se questi tifosi vincessero qualcosa penserebbero a ben altro.
    Un’altra manifestazione del perdente e del frustrato.

  32. Bravo Amedeo, finalmente hai centrato il punto, esiste anche una definizione più generica e “terra terra” di razzismo che non c’entra nulla con i Balcani e che più che alla paura (quella di solito i bulli ce l’hanno quando le loro compagne desiderano un po’ d’intimità) si ricollega al finto macismo dei frustrati, al branco, una definizione che ci riporta proprio agli ominidi raglianti di curva ed ai bulli frustrati col mito di Corona e Salvini, che ci riporta a morti di fame (con tutto il rispetto per gli affamati) che pensano di svoltare la giornata prendendosela con un poveretto ancora più povero. Dici tu che in questi casi il razzismo è solo un mezzo e non il fine? Stika, nei fatti si comportano da razzisti e vanno combattuti (e l’ipocrisia non c’entra nulla).

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