L’edizione odierna de Il Tempo (L. Pes) stila le pagelle, stavolta stagionali, dei giocatori della Roma dopo che il campionato si è chiuso l’altro ieri con la vittoria di Torino e la qualificazione in Europa League. Questi i voti assegnati.
Ranieri 9 – Grazie. La parola che tutti almeno una rivolta in questi mesi hanno rivolto a Ranieri. Ha preso la squadra a due punti dalla Serie B e l’ha portata a lottare per la Champions fino all’ultima giornata. Miglior rendimento del 2025 in Serie A e gli inciampi nelle coppe, ma Ranieri ha compiuto una vera e propria impresa.
Svilar 8 – La stagione della consacrazione. Parate prodigiose quasi ogni partita e un carisma da leader del gruppo. Diciannove clean sheet tra campionato e coppe per un portiere davvero determinante. Ora sul tavolo c’è il rinnovo: i tifosi lo amano e il club ha l’obbligo di blindarlo. Saracinesca.
Mancini 7.5 – Dopo Svilar è il migliore dell’anno. Rendimento alto e costante abbinato a una leadership da capitano vero.
N’Dicka 7 – Sempre presente, tutti i minuti. Qualche imprecisione ma nel complesso un’annata molto positiva per l’ivoriano.
Hummels 5 – Grave l’errore nella notte di Bilbao, così come quelli fatali a San Sire in Coppa Italia. Arrivato tardi e accantonato da Juric, aiuta la squadra all’arrivo di Ranieri, poi niente più.
Hermoso 4.5 – Un addio senza rimpianti, arrivato per dare una mano ma mai davvero in condizione.
Celik 6.5 – Una delle rivelazioni della stagione. In difficoltà nella prima parte, efficace con Ranieri che lo riscopre nel ruolo di difensore di destra.
Angelino 7 – Motorino instancabile e goleador, lo spagnolo è stata la freccia più incisiva della rosa giallorossa abbinando qualità nelle scelte a un apporto atletico importante.
Saud 5.5 – Non lascia il segno se non per il gol al Braga e qualche sorriso sparso. Serviva altro in quel ruolo.
Paredes 6 – Alti e bassi e la testa a volte altrove. Il feeling con Juric non sboccia mai ma con Ranieri ritrova centralità salvo poi perdere il posto nel finale di stagione.
Cristante 6.5 – In crescendo dopo l’infortunio che gli ha fatto saltare oltre due mesi di stagione. Vicino all’addio sia ad agosto che a gennaio, si è ripreso la maglia da titolare nell’ultima parte.
Koné 7.5 – Il centrocampista che mancava da anni. Strappi, fisicità e intensità. Non un goleador ma l’uomo ovunque che ha cambiato il volto della mediana giallorossa. Il miglior acquisto del mercato.
Pisilli 6 – Prima stagione «da grande» con qualche acuto a tanta fiducia, soprattutto all’inizio. Ha meno spazio con i giallorossi fuori dalle coppe ma il futuro è suo. Tecnica da affinare.
Pellegrini 5 – La stagione peggiore. L’unico acuto col gol nel derby poi tante prove anonime e, soprattutto, tanta panchina. Chiude con un brutto infortunio e l’operazione. Futuro in bilico.
Zalewski 4.5 – Tanti errori, gravi, poi l’addio dopo una telenovela tra contratto e cessioni mancate.
Saelemaekers 7 – L’arma in più di Ranieri. Si fa male subito ma al suo rientro mette in evidenza le sue qualità. Sette gol e vivacità al servizio della squadra.
Soulé 7 – Stella in ascesa e grande protagonista della primavera giallorossa. Un talento puro che ha avuto bisogno di tempo per ambientarsi salvo poi trascinare la squadra nei momenti cruciali.
Baldanzi 5.5 – Troppo poco per la sufficienza. Ingressi dalla panchina spesso positivi ma mancano gol e assist.
El Shaarawy 5.5 – Sempre meno in evidenza e quasi mai incisivo in una stagione da riserva.
Shomurodov 6 – Rivitalizzato da Ranieri che se lo è tenuto nel mercato invernale e gli ha concesso spazio e fiducia.
Dybala 6.5 – Dall’addio alla rinascita fino allo stop definitivo. Stagione particolare per la Joya, anche lui riportato alla luce da Sir Claudio. Notte da sogno col Porto e poi l’infortunio.
Dovbyk 5.5 – Stagione controversa per l’ucraino. I numeri sono discreti ma le prestazioni poco convincenti. Spesso isolato manca di quella cattiveria sia nei duelli che nell’area piccola.
De Rossi sv – Cacciato dopo appena quattro giornate dove sicuramente le cose non andavano bene (appena 3 punti) ma le attenuanti erano tante. Un progetto triennale sbandierato per mesi lasciato naufragare in 360 minuti. Chissà come sarebbe andata…
Juric 4 – Un disastro dall’inizio alla fine. Due mesi di stagione gettati al vento tra umiliazioni e un identità perduta. Una scelta fatale.
Fonte: Il Tempo
I voti sono condivisibili, mancano però gli acquisti di gennaio, io direi 6 a Gourna e 5,5 a Rensch (l’ errore di Bergamo pesa) Nelson e Salah edine
forse mezzo voto in meno a Mancini e mezzo in piu a Paredes e Soule, per il resto ci stanno. vorrei soffermarmi un attimo su Baldanzi: mi e’ parso spesso troppo in balia delle difese avversarie, come sarebbe ad arretrarlo di una ventina metri?
Per il fisico che ha, non puoi arretrarlo ma dargli meno compiti di copertura e svariare su tutto il fronte d’attacco.
la difesa è risultata alla fine la seconda migliore del campionato , e pensare che all’inizio c’erano tanti che volevano le teste di çelik e mancini ; il centrocampo , anche qui c’era la lista degli epurandi , ha segnato 31 gol , il calcio totale a trigoria ; sull’attacco non mi esprimo , per la mancanza di dybala e anche perché quest’anno è arrivato a 24 gol in liga budimir , ex crotone ; comunque sia ranieri ha dimostrato che la rosa non era poi così disprezzabile , bisognava avere il tempo di lavorarci
ps : de rossi , come si fa a giudicare uno cacciato dopo 4 partite ( anche gasoerini era a tre punti ) ? giudichereste un meccanico alla prima auto che ripara o un barista dal primo caffè che fa in vita sua ?
DDR non è stato giudicato per le 4 partite di inizio campionato ma per le 12 di fila senza vittoria alcuna.
Dovbyk almeno 6. Dybala 7. Angelino 7,5.
Concordo con Dovbyk
Dovbik non è giocatore da calcio italiano: non è “cattivo”, non è tecnico, non sa giocare spalle alla porta, e, se vogliamo dirla tutta, non è neanche uno scattista, non ha mai fatto vedere nulla in quel poco di gioco che si è prodotto in profondità, quindi un giocatore non adatto. Ad avere Abraham, al suo posto, sarebbe stato meglio.
Mancini grande cuore ma è lento, non può far parte di una squadra da champions: dispiace dirlo, ma non è minimamente in grado di contenere giocatori veloci come Lookman, figuriamoci se lo mettiamo a marcare Yamal o Mbappé. Tutte le volte che deve marcare un giocatore veloce senza avere la possibilità di stargli a contatto finisce per indietreggiare e fare movimenti che, a loro volta, poi costringono il resto della difesa a fare ulteriori movimenti di compensazione che, alla fine, indeboliscono la capacità difensiva. Che poi sia strategico tenerlo per migliorare nel frattempo altri reparti che stanno messi peggio, è un’altra cosa: e infatti Ranieri ha capito che Mancini va spostato al centro della difesa e non deve fare più il braccetto. Ma se guardiamo le altre squadre della champions notiamo che tutte hanno difensori tutti veloci o quantomeno non lenti.
Scrivi giusto e sbagliato: Ranieri ha capito che non poteva fare il braccetto e lo ha spostato al centro (giusto); non è in grado di contenere giocatori veloci (giusto ma allo stesso tempo sbagliato): perciò è stato messo al centro e non sulla fascia dove servono giocatori più di gamba (Celik e Ndicka), l’esempio è Hummels che può (poteva) giocare solo al centro e Mancini questo ha fatto.
quali sono o quali sarebbero stati i giocatori da champions ? ricordi chi c’era in campo all’olimpico contro il bayern nel 2014 ( 1-7 ) ? e chi era in campo nel 2018 contro il barça ( 3-0 ) ? è come la barzelletta che “non è da roma ”
ps : quest’anno la difesa della roma è seconda dopo il napoli
Tutto ok, ma Paredes non meno di Cristante, non fosse altro per gli ultimi due goal, ma non solo per quello.
Ranieri 11.
DOVBICK? Vendiamolo e con i soldi prendiamo LUCCA che se ha compagni che gli sanno dare la palla credo che sia un attaccante da 20 gol a campionato e poi mi piace il carattere , è tosto!
Paredes ti ha risollevato nel periodo nero in cui capitano e cristante continuavano a non dare nulla di più. Almeno mezzo voto in più che toglierei a Cristante invece. Pellegrini solo mezzo voto in meno di Dovbyk che per quanto non abbia scaldato i cuori, ha fatto i suoi gol: un 6 ci starebbe.
Pellegrini ha fatto pena. Merita un 3 altro che 5. Con gli stessi soldi paghi due konè.
l’insufficienza a Dovbyk purtroppo ci sta, 5 a Pellegrini quantomeno generoso