MANCINI: “Indescrivibile la gioia del mio primo gol. Roma è magia. Il mio inserimento è stato fantastico, mi sembrava di non aver cambiato squadra”

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AS ROMA NEWS – Il difensore giallorosso Gianluca Mancini è stato il protagonista del classico “Match Program” in vista della sfida contro l’Hellas Verona. Queste le sue parole:

Le sue prestazioni stanno crescendo domenica dopo domenica e poi contro il Brescia è arrivato il primo gol, sotto la Sud, lo aspettava tanto. A mente fredda cosa prova?
“La gioia del primo gol è una emozione indescrivibile. Per noi difensori segnare è una cosa in più, andare a segno la domenica è super emozionante. Come ho già detto lo aspettavo da tanto, e segnarlo all’Olimpico, con la maglia della Roma, è stata una bella emozione. A freddo rivivo le stesse emozioni vissute a caldo. Sono un ragazzo così…”.

Una Roma che continua a crescere e dimostrare solidità, soprattutto in difesa ma in generale state acquisendo sempre più equilibrio e un’identità precisa.
“La solidità arriva grazie all’apporto di tutti. Sia nel reparto offensivo sia in quello difensivo dove cerchiamo di mettere in pratica quello che ci dice il mister. È importante raggiungere l’equilibrio, dobbiamo continuare ad allenarci sempre al massimo per fare sempre meglio”.

Inoltre, cominciano ad avere un certo peso anche i gol segnati da palla inattiva…
“Sicuramente i gol su palla inattiva fanno la differenza. Sono poche le giornate di campionato passate, ma alla fine i gol su palla inattiva porteranno punti. Soprattutto quando incontriamo squadre che si chiudono particolarmente bene, diventano un’arma in più. Ci lavoriamo molto prima delle partite, ma in più siamo aiutati anche dalla struttura fisica, quando andiamo a saltare siamo quasi tutti sopra l’1,90, quindi il fisico ci facilita. Dietro c’è lavoro e organizzazione, non è una palla buttata così a caso”.

Parliamo di mister Fonseca, di lei evidenzia la grande maturità, sia dentro sia fuori dal campo…
“Quello che dice il mister mi fa piacere, sono giovane, mi hanno sempre etichettato come “giovane vecchio”. Io non lo ho mai considerato un difetto ma un pregio, così lo sento. Mi piace prendermi delle responsabilità, magari anche sbagliando e sentendo qualche critica. Fa parte del mio gioco. In squadra bisogna essere in tanti che non hanno paura di esporsi, e siamo fortunati perché la Roma ha davvero tante di figure in grado di prendersi responsabilità. In squadra prendo spunto dai giocatori più esperti, dai vari Florenzi, Kolarov, Dzeko e Fazio. Se il mister pensa questo di me è perché me lo sono conquistato ed è un piacere”.

In una delle prime interviste confessò di vivere per il calcio, qual è il segreto per gestire le pressioni?
“Sì è vero, vivo per il calcio, è la cosa che faccio ogni giorno ed è ciò che amo più di tutto. Ci ho messo un po’ per capirlo, ma quando sei ad alti livelli, lo devi fare, il calcio deve essere la cosa più importante della tua vita. La pressione fa parte della vita, ogni mattina ti alzi con un po’ di pressione, vale per tutti i mestieri e ad ognuno il suo. Bisogna viverla bene, ci deve essere un po’ di pressione, che non ti fa mai rilassare, ma la devi vivere serenamente e bene per fare risultati”.

Anche gli errori in qualche modo aiutano a crescere… è vero che rivede la partita quando torna a casa?
“Sì, mi aiuta a migliorare. Con lo staff facciamo sedute video e tattiche, ma ogni volta mi piace rivedere la mia partita, vedere come mi sono comportato. Gli errori fanno parte delle partite, ci stanno. Da quando vedo con attenzione le partite di calcio, e ne vedo tante, non ho mai visto una partita intera in cui un difensore non fa almeno un errore. C’è sempre un errore almeno a partita, giocando ad alti livelli ci può stare. L’importante è, appena fatto l’errore, pensare di recuperare, bisogna abbassare la testa e continuare, anche se hai preso gol. Unica cosa è capire l’errore fatto e la volta dopo non farlo più, se accadesse parecchie altre volte potrebbe essere un problema. È vero che gli errori ti aiutano a migliorare, non si possono guardare solo le buone partite. Quando giochi bene sai che è andata bene, capire l’errore ti aiuta a migliorare sicuramente”.

Il suo inserimento nella Roma è stato infatti molto veloce e la dimostrazione è che non serve essere giocatori di grande esperienza per farsi sentire e meritarsi il rispetto in campo.
“Il mio inserimento da luglio è stato facilissimo grazie ai miei compagni, a me non sembrava di aver cambiato squadra. È stata una cosa fantastica. Mi hanno aiutato e consigliato. Devo ringraziare tutto lo staff del mister che lavorano al 110%, come noi, per aiutarci a migliorare”.

Avrei potuto avere più difficoltà se fossi capitato in un ambiante diverso.
“Fuori parlo poco, ma in campo non c’è età. In partita siamo tutti uguali, non guardo l’età e se c’è bisogno di strillare e magari anche mandarci a quel paese ci sta. È giusto, e in questa squadra ci sono tanti giocatori che fanno alzare il livello e si fanno sentire in campo”.

La città di Roma: come passa il tempo libero, c’è una zona che preferisce?
“È bellissima… Roma è magia. Qualcuno ha scritto che Roma è l’unica città in cui ti perdi e sei contento, anche io la penso così, scopri sempre cose nuove. Quando posso, almeno un paio di volte alla settimana, quando non si gioca ogni tre giorni, vado in centro. Mi piace girare… io sono un curioso, con mia moglie cerchiamo di capire quello che c’è dietro, la storia che racconta…”.

Riparte il campionato, si va a Verona, che partita sarà?
“Ci aspetta un sfida importante a Verona. Loro stanno andando forte, ho visto un po’ di partite, corrono molto e hanno grande aggressività. Noi dobbiamo continuare sul livello che abbiamo da un po’, migliorando sempre. Ogni domenica c’è un nuovo gradino da superare. Il campionato italiano sta diventando sempre più competitivo, non c’è più un grande divario tra le big e le cosiddette piccole almeno sulla carta. Ti fanno tutte sudare e dovremo essere concentrati per finire il ciclo di partite prima di Natale nel migliore dei modi”.

Anche in Nazionale c’è tanta competizione. Mancini ha creato un buon gruppo, qual è il punto di forza degli azzurri?
“Il gruppo che si è formato in Nazionale è grandissimo. Il mister è stato bravo all’inizio a ricostruire la squadra aggiungendo dei giovani, sarebbe anche potuta essere una scelta sbagliata. Ha creato un bel mix di giocatori esperti e giovani che mettono entusiasmo. Essere convocati in Nazionale non è cosa da poco; vent’anni fa per vestire la maglia azzurra dovevi avere alle spalle tante gare di Serie A, oggi per fortuna le cose sono cambiate, e noi portiamo entusiasmo. I “vecchi” ci aiutano capire l’importanza di vestire quella maglia. Il gruppo che andrà agli Europei lo farà il mister e vedremo cosa farò io”.

Quali sono gli obiettivi di Gianluca Mancini per questa stagione?
“Voglio migliorare settimana dopo settimana e mi sento già molto cambiato da inizio stagione ad oggi. Voglio raggiungere gli obiettivi con la Roma e se gioco bene con questa maglia posso dimostrare a mister Mancini di meritare la convocazione. Insomma, il primo obiettivo è fare bene con la maglia giallorossa”.

Fonte: AS Roma Match Program

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18 Commenti

    • Ha parlato di Roma città magica e mi è sembrato l’unico ad averlo mai detto. Non ci abituiamo troppo a sentirci il fango addosso

  1. Visto che si parla tanto di questa fascia e di chi dovrebbe indossarla ora e nel prossimo futuro, mi viene da pensare che questo ragazzo sarebbe il profilo ideale per averla al braccio, ma poi penso a Pellegrini per come si sta affermando…..poi penso a Dzeko che è il nostro longevo campione, poi penso a Florenzi che mi fa incaxxare ma anche tenerezza, poi penso a Smalling che tanto gli dona…..poi penso , insomma sono troppo innamorato della Roma che per me so’ tutti Capitani…….Forza Roma! Avanti Curva Sud!

  2. Ho letteralmente amato questo ragazzo sin dalla sua prima intervista! Ho subito pensato: è troppo intelligente perché non abbia successo! Non può che arrivare! È un leader nato! Non ho timore di dire che diverrà il prossimo titolare della nazionale per almeno 10 anni. Ci sono giocatori che compaiono, e subito gli dai la maglia: Mancini è uno di questi! Testa, gambe e mezzi. Così come dissi per Zanioro, solo un cieco non potrebbe vedere tutto il suo talento. Forza Mancini e Forza Roma

  3. Mancì t’ho etichettato come scarso prima che arrivassi e mi stai facendo cambiare idea… mi riservo le scuse per la fine dell’anno… continua così.

  4. Si è Inserito Molto bene quindi bravo mancini❤️ bravo petrachi, sperando che non diventi la prossima plusvalenza de ballotta er perdente de focene, assieme a zaniolo, forza roma forza curva sud

    • A ciccio una rondine non fa primavera… per uno che ha successo altri 10 conti cristante kessie gagliardini petagna ecc eccc eccc sono dei mezzi giocatori …
      Se semo salvati co spinazzola che ha fatto un po di decontaminazione alla juve…altrimenti era un pacco pure lui…fa sempre e solo una finta e Kolarov a 34 anni è ancora mejo de lui …quindi ad ora è solo mezzo pacco per fortuna…
      NO ai giocatori dell’Atalanta!!!

  5. Copio ed incollo TESTACCINO…
    abbiamo avuto la stessa sensazione
    Gli manca poco per arrivare lì…
    Tanta roba…
    Lo vedo tra Bonucci e De Rossi
    Tanto carattere è tante palle…
    Un grande

  6. Anch’io facevo parte di quella schiera di persone che non l’avrebbe mai comprato e cmq non per fare il titolare da subito, e invece questo ragazzo mi ha fatto ricredere, non pensavo avesse tanta personalità! Complimenti Gianlu’ continua così..

  7. Qualcuno oggi si ricorda di Manolas ? Il calcio è una brutta bestia, nel giro di pochi mesi cambia il mondo. Le chiacchere estive contano zero.

  8. Continuo a sostenere che Mancini, Cristante e Pellegrini sono 3 CERTEZZE, bastava ASCOLTARE le loro interviste per capire che tipo di voglia e desiderio di arravare avessero oltre alla grandissima intelligenza che traspare da come svicolano dalle domende tendenziose. Cristante è già arrivato (che che ne dica qualcuno che è prevenuto), Pellegrini sta arrivando proprio ora e Mancini… pensavo che quest’anno fosse uno di crescita per lui, nel senso che temevo 5-6 mesi di critiche ad ogni errorino o simili come avvenuto per Pellegrini di cui qualcuno INVOCAVA la cessione per tenere Strootman, il Ninja o per prendere… Nzonzi, gli stessi che poi l’hanno giudicato un pacco e che invece mentre si era in trattativa dicevano “Monchi diamogli quel milione in più che vuole che con lui s’abbracciamo”.

  9. Con il dire che sono tre certezze te sei sbilanciato parecchio… su cristajnte poi …😂😂😂😂😂…vedemo contro l’Inter Pellegrini e Mancini come si comporteranno…a sorpresa, Mancini , mi convince molto più di Pellegrini…le certezze invece che vedo io sono Kluivert e Veretout… vedi mpo te

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