ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Paulo Fonseca si è sfregato le mani nel vedere in tv lo show andato in scena al Republican Stadium di Yerevan tra Armenia e Bosnia (4-2), in cui Mkhitaryan e Dzeko – specie il primo – hanno dato spettacolo per portare le rispettive Nazionali verso Euro 2020. Entrambi in campo con la fascia di capitano si sono dati battaglia: ad aprire i giochi il neo acquisto di Petrachi che dopo soli tre minuti ha portato i padroni di casa in vantaggio.
PRODEZZE – Una partita magnifica la sua, che ha reso ancora più frenetica l’attesa dei tifosi romanisti nel vederlo in campo con la maglia giallorossa: nel primo gol ha messo a sedere il portiere avversario nell’area piccola calciando di potenza la palla in rete; il secondo è arrivato dopo una fitta rete di passaggi a centrocampo che hanno avuto come destinatario finale proprio Henrikh, il quale ha raccolto la palla dal limite e dopo una percussione in area l’ha piazzata sotto l’incrocio.
Non solo gol per l’ex Arsenal, ma anche un assist e un autogol procurato allo scadere. A dare la sensazione di quanto l’armeno potrà aiutare la Roma, è proprio quella sua capacità di addomesticare il pallone sulla fascia con una rapidità disarmante, innescare la quinta e crossare con estrema precisione al centro, lasciando alla punta l’unica incombenza: spingere la palla in rete. Qualità che sono venute a mancare alla Roma dopo la cessione di El Shaarawy allo Shanghai Shenhua, l’infortunio di Perotti a inizio stagione (fuori due mesi) e la scarsa personalità di Kluivert dimostrata nei match contro Genoa e Lazio.
L’attacco messo su da Petrachi negli ultimi giorni di mercato può essere dirompente e portare al club di Pallotta decine di gol, rendendo più semplice la scalata verso il quarto posto. Anche se messo in ombra, Dzeko ha regalato una falsa illusione ai tifosi bosniaci trovando il pareggio dopo appena 10 minuti dal primo gol di Mkhitaryan. A poco è servito perché la sconfitta ha portato alle dimissioni del ct della Bosnia Prosinecki.
SQUADRA AL COMPLETO – Ad agosto, quando tutto sembrava finito, Edin ha rinnovato con la Roma e la felicità dimostrata dai tifosi dovrebbe dare una nuova carica all’attaccante che, a differenza di quanto accaduto lo scorso anno, non dovrà caricarsi sulle spalle tutta la responsabilità del reparto. L’acquisto di Kalinic, infatti, gli renderà la vita più facile dandogli la possibilità di rifiatare nei momenti più intensi, se poi Mkhitaryan dovesse trovare lo stesso feeling che ha in Nazionale con i compagni di squadra a Trigoria, allora il gioco è fatto.
Ovviamente segnare non basta, per questo Fonseca sta lavorando sulla difesa che va ancora registrata. Difficile vedere cambiamenti radicali contro il Sassuolo già domenica, anche perché solo da domani il tecnico avrà per la prima volta tutta la rosa al completo da quando è sulla panchina della Roma.
(Il Messaggero, G. Lengua)
Abbiamo ( io compreso ) massacrato spesso capelli grigi a Londra commentando le sue invasioni di campo nella roma.
Ma riguardo Smalling Zappacosta e Miki che vengono dalla premier non pensate che ci sia forte lo zampino di Baldini?
Io non credo che Petrachi (che stimo) da solo avesse avuto queste introduzioni.
E se così fosse l’onesta’ ci deve portare ad ammettere e ringraziare.
Diciamo che dopo la sua nota incompatibilità col capitano,i suoi errati consigli a pallotta (vedi l’affare monchi) e altre papere di mercato regalateci sto personaggio ha molto da farsi perdonare. Non sono certo tre figurine che ancora devono giocare un minuto con la maglia giallorossa a farmi (per ora) cambiare idea. È colpa anche sua dell’involuzione tecnica della squadra dopo la semifinale di champions. Per me in questo momento baldini ha regalato più dolori che gioie. Più avanti si vedrà .
E cmq a parer mio l’intoccabilita’ del personaggio è più che nota. Sugli errori commessi in passato hanno pagato tutti, chi prima e chi dopo. Tranne lui, è l’uomo oscuro messo lì dalla banca, guai a chi lo tocca e ha (l’obbligata) fiducia cieca del presidente