Sebino Nela, ex giocatore della Roma, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera. Ecco alcune delle sue parole, dalla sua esperienza da calciatore fino all’impatto del cancro sulla sua vita.
«Picchia Sebino», cantavano i tifosi della Roma.
«E io non ho mai picchiato nessuno. Si riferiva al fatto che ero tignoso in campo».
Gli inizi al Genoa.
«Ero tifoso rossoblù, come mio papà: ero magro e mi hanno scartato. Sono entrato con una raccomandazione».
Cioè?
«Un amico di mio padre, tifoso del Genoa: “Ci penso io”. Il primo campo in erba l’ho visto quando ho esordito in serie B: ho sempre giocato sulla terra, sulla pozzolana».
Tanti sacrifici.
«Tre ore di autobus al giorno. Sveglia alle sei, scuola, allenamenti, poi aiutavo i miei
genitori nel loro ristorante. Aprivo i libri a mezzanotte, mi addormentavo subito».
Quali valori le hanno trasmesso i genitori?
«Mio padre ha sempre lavorato 18 ore al giorno, in cucina. È stato imbarcato sulle
navi. Mia madre non si comprava le calze per prendere le scarpe da calcio a me»
.
Poi ha iniziato a guadagnare.
«Ho ritrovato il primo contratto con la Roma: 40 milioni lordi di lire. I miei genitori
hanno smesso di lavorare. Il momento più bello della vita è quando ho portato a casa il premio in denaro dopo l’esordio con il Genoa: papà si è messo a piangere».
La stagione dello scudetto, 1982/83.
«Ho capito immediatamente che cos’era la Roma. Le tifoserie rivali ci insultavano in tutti i modi: mi raddoppiavano le energie».
Poi la finale di Coppa dei Campioni persa con il Liverpool, l’anno successivo. Ha avuto un buon pallone che però ha servito a Graziani.
«Avrei potuto calciare. Ma quella sconfitta l’ho digerita bene. È stata peggio quella con il Lecce che ci è costata lo scudetto due anni dopo».
Giocare a Roma è difficile?
«È la città perfetta, a Milano ci sono più distrazioni. C’è un solo dato di fatto: non abbiamo mai avuto patron forti, a eccezione di Dino Viola e Franco Sensi, con cui abbiamo vinto. Quello che è ora De Laurentiis. Ma l’ambiente non c’entra nulla. Anche perché la Roma ha una delle migliori tifoserie d’Europa».
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Il rapporto con Falcao?
«È una persona meravigliosa. Ma quando non ha calciato il rigore in finale con il Liverpool, mi ha deluso. So che un paio d’anni fa si è pentito».
Il cancro al colon: come l’ha affrontato?
«Noi calciatori viviamo di obiettivi, una partita dopo l’altra. Con la malattia ho fatto così. Passavo cinque ore in bagno tutte le notti con i dolori di stomaco dopo la chemio. Mi sono detto: “Cerchiamo di stare in bagno quattro ore. Poi tre e mezzo, poi tre”. Ha funzionato. L’unica cosa che mi porto dietro è questa stupidaggine della gente che mi dice: “Non c’erano dubbi che con quel fisico ne venissi fuori”. E allora tutti i colleghi che ho perso? Vincenzo D’Amico, Paolo Rossi, Sinisa Mihajlovic, Gianluca Vialli. L’unica differenza tra me e loro è che io sono stato più fortunato».
La famiglia?
«Una notte ho trovato mia moglie e le figlie che piangevano, ho detto: “Basta, siete
voi che dovete aiutare me”. Dentro casa la situazione è cambiata. Ho perso mio padre per questa malattia, suo fratello. Ho perso mia sorella, la persona che stimavo di più al mondo: si è lasciata morire dopo 8 anni di cure. L’altra mia sorella convive da 14 anni con il cancro. Una famiglia falcidiata dai tumori: non ce lo meritavamo».
Qual è stata la cosa più difficile da superare?
«Mi spiaceva farmi vedere pallido. Ora cerco di essere sempre abbronzato».
Chi vince lo scudetto?
«Il Napoli ha tutto per riconfermarsi, l’Inter è la squadra che gioca meglio, il Milan
può essere la mina vagante».
E la Roma?
«Arrivare nelle prime quattro sarebbe un risultato straordinario. L’inizio è convincente, vediamo anche il cammino delle altre. Gasperini richiede tempo».
Fonte: Corriere della Sera
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Certo te e Cervone…..
Beati Voi.
Che vuoi dire….spiegati meglio. Se li hai mai visti giocare…
@ginigioia, Beruatto e Orsi cosa avevano di più di loro?
lui e cervone che cosa? chi sei la Sibilla?
Ognuno ha la sua opinione, ma ha me hanno deluso più i rigori falliti da Conti e Graziani, che la rinuncia di Falcao che non è detto che poi avrebbe segnato.. Se Bruno è Ciccio avessero segnato, di Falcao non ne avrebbe parlato nessuno…
Conti e Graziani hanno avuto il coraggio di batterli anche se li hanno sbagliati, il sig. Falcao ha messo la testa sottoterra facendo finta di niente! Un trascinatore e un talento come Falcao doveva essere il primo a calciare, invece si e’ defilato come un pusillanime!
P.S. Per chi non lo sapesse, negli spogliatoi il sig. Falcao e’ venuto alla mani con Di bartoomei proprio per non aver calciato il rigore.
Tra l’altro Graziani, coi suoi sbagli dal dischetto, ci ha fatto vincere due coppe Italia.
Quella sera non doveva tirare, fu Pruzzo a insistere col barone per non far tirare i rigori ai “ragazzini”. Se poteva fa’ i fatti suoi…
Stardust, Peuzzo non ha convinto nessuno e se non ricordo male Ubaldo Righetti (giocaca anxhe nella Nazionale Milirare….si al tempo cera anxhe quella, comw i Giochi del Mediterraneo) avrà acufo venranni, a calciato il rigore nella finale e segnato.
Nella finale aldilà della lista, che si prepara sempre in qualsiasi squadra e in qualsiasi categoria, ha tirato chi se la sentiva e chi non aveva crampi
Ancora sta storia di Falcao e del rigore. Si vabbè ha sbagliato forse a non tirare ma non stava neanche in piedi non doveva giocare quella partita probabilmente non avrebbe segnato . Il rigore migliore lo tirò righetti insieme ad Ago e Righetti era un ragazzino
Ricordo che dopo il primo rigore loro, che sbagliarono, Ciccio stava andando sul dischetto, liedhilm lo chiamo e gli disse non tu tira agostino, Ciccio si ritrovò a tirare il quinto e decisivo rigore, se avesse tirato il primo chissà….
I rigori li sbaglia solamente chi ha le palle di andarli a calciare..
Se tu, che non sei un rigorista.. Hai le palle di andare dal dischetto in una finale di coppa campioni.. Solo per questo meriti rispetto..
Non è un discorso di segnare oppure no.. Ma di essere uomini oppure no..
Già soltanto prendere la palla ed andare a calciare, con tutta la tensione del mondo mi dice che hai il coraggio..
Conti e Graziani lo hanno sbagliato?.. Anche Maradona li ha sbagliati, Pele, Roberto Baggio, Zidane, Totti, Del Piero, Van Basten, Ronaldo, Messi..
Ma tutti questi signori hanno avuto le palle di tirarlo..
Ecco per cosa è rimasto deluso Sebino.. Dal fatto che un uomo più capace in quel fondamentale, non ha avuto le palle, ed ha mandato calciatori meno capaci di lui..
Lui è rimasto deluso dall’uomo.. Non dal calciatore.. C’è una differenza enorme..
Forza Roma
Mitico Mazzinga
Caro, caro Sebino! sei una persona eccezionale e sei stato l’anima della Roma per anni! Ti vorrò sempre bene come un fratello!
non so cosa tu voglia dire ma Sebino per noi che abbiamo vissuto quello scudetto è un eroe.
come.tutti gli altri di.quella.squadra magnifica.
è intoccabile.
quando volava lungo quella fascia volavamo con lui.
ad avercene terzini come lui.
Ancora….il Divino non ha tirato il rigore perché era il quinto in lista e purtroppo non ce ne è stato bisogno.Invece spiegami tu Sebino perché avete perso col lecce…ehhh
Il misterioso quinto in lista era Dodo Chierico, come da lui stesso rivelato qualche tempo fa.
Una volta prima di essere giocatore, si era uomo… 🤷
Grande Sebino…!!!
Caro Sebino,
ho avuto la fortuna di conoscerti di persona e, oltre al calciatore, ho potuto apprezzare, ancora di più, l’uomo….ti voglio bene!!
Andrea 73
Che cos’è che non avete capito sul fatto che falcao fu il quinto rigorista in lista??Come fu in finale di coppa italia ?Non si defilo’,non pote’piu ‘ tirarlo perché perdemmo prima!!Loro fecero 4 gol,noi due.Cribbio aggiustate il cervello!!!!
j
Di Sebino ricordo un’intervista del 91, credo, dopo una partita persa 2 a 1 con l’Atalanta con numerosi (che te lo dico a fa’…) “errori” arbitrali. Era capitano e disse, per rivendicare l’orgoglio ferito di tutti i romanisti che non si piegavano al sistema, “oggi sono ancora più fiero di essere romanista”. Oltre che come calciatore lo stimo anche come uomo. È un lottatore ed è intelligente come pochi. Quando commenta in radio lo ascolto semore con piacere.
Vedo che il sito ospita qualche diversamente romanista. C’è posto per tutti e pollici versi pure…
Io so solo che Conti e Graziani, due campioni del mondo tirarono due rigori osceni,e incolpare Falcao mi sembra solo e’un’alibi e basta…
Perseguitare un giocatore dopo tanto tempo, mi sembra non avere riconoscenza verso chi è stato fondamentale per la conquista del secondo scudetto…e pensare che Graziani ancora in tv si permette di parlare dei rigori sbagliati da Dovbik…
Mah che Nela non picchiasse era fantasia.. godevo nel vederlo giocare duro ed essere in ogni tafferuglio
Che disgrazie che sono capitate a questo ragazzo, altro che calcio …..ti auguro tutto il meglio caro Sebino ❤️
Grande Sebino !!! 💖💛
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