AS ROMA NEWS (IL MESSAGGERO, A. ANGELONI) – Il guerriero è stanco ma non si arrende. Una questione di corteccia, di muscoli. Conta l’essere uomini in certi casi, alla faccia del conto delle panchine e delle presenze. Ma adesso si riapre il capitolo del colpo di scena, perché da dimenticato (o quasi) si gioca la chance si tornare ad essere un eroe. L’uomo, lo si conosce, è pronto. Il calciatore, vedremo. Nic Burdisso è arrivato come uno “scarto” dell’Inter e tempo un attimo è diventato un indispensabile: ha sfiorato uno scudetto da protagonista, era il “bandito” di Ranieri, quello che è stato costretto a esordire a Genoa quel lontano 23 agosto del 2009 (ultimi fuochi della gestione Spalletti, dimessosi di li a poco) poche ore dopo la firma con i giallorossi. Non aveva nemmeno la maglietta numero 29 durante il ritiro, glie l’ha consegnata direttamente il giorno della partita di Marassi. Roma ha rigenerato lui, che all’Inter era la prima riserva di tutti, e la sua famiglia, che qui ha ritrovato il sorriso e mai ha pensato di tornare sotto la Madonnina. Ha dato la sua parola e nell’estete del 2010 ha costretto Branca e Moratti a lasciarlo nella capitale, nonostante le pressioni di girarlo alla Juve contro la sua volontà. Un uomo, appunto.
Nico, l’amico ritrovato
C’ERA UNA VOLTA IL BANDITO
Oggi, la favola si è rovesciata: Nic fa l’esordio in campionato alla undicesima. Difficile togliere Castan e Benatia, ci voleva una squalifica di uno dei due inossidabili centrali, che fin ora non hanno sbagliato un colpo. A Nic tocca ancora una volta dimostrare di essere un professionista serio e un giocatore di calcio. La maglia 29 già ce l’ha stavolta, il momento storico del suo ritorno è il peggiore che gli potesse capitare, visto che la Roma si muove tra un record e l’altro. E sai che noia sentirsi dire, eventualmente, ecco non c’è Castan e la Roma ha preso gol; oppure, ecco è tornato Burdisso e la Roma non è riuscita a centrare l’undicesima vittoria di fila. Può succedere e Burdisso lo sa. Il ruolo è diverso da quello di un tempo. Oggi fa l’uomo spogliatoio, è ancora uno dei più ascoltati nello spogliatoio. Un senatore nemmeno troppo silenzioso, incapace di lamentarsi del poco spazio avuto a disposizione. E pensare che questo poteva essere l’anno del riscatto dopo la stagione precedente, quella del post rottura del crociato e dei rapporti non proprio idilliaci con Zeman. Gli hanno dato del giocatore finito, inaffidabile, oggi lo vuole il Milan oppure il Boca. Ma è facile pensare che con Garcia anche Burdisso avrebbe fatto la sua figura, ha tempo per recuperare. «Nico è di alto livello, ha molta esperienza: sono contento che possa giocare, è un professionista», la carica del tecnico francese al sostituto di Castan. Nic non gioca una gara ufficiale dal 19 maggio. Bella responsabilità. Per uomini, più che per calciatori.