ON AIR – FERRETTI: “Totti bandiera vivente”, RENGA: “Perchè deve smettere a 40 anni?”, PRUZZO: “Ora c’è più rispetto per lui”, MELLI: “Ce l’avevo con il tottismo, non con Francesco”

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GIALLOROSSI.NET – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore.
Buon divertimento!

Mimmo Ferretti (Tele Radio Stereo): “Francesco Totti ha fatto mangiare un sacco di gente, anche tanti nemici, anche gente che non se lo meritava e questo dimostra la sua grandezza. E’ un giocatore e un uomo stratosferico, è una bandiera vivente. Tanti dicono: ‘Eh ma guadagna un sacco di soldi’, state tranquilli che poteva guadagnarne molti di più altrove.”

Stefano Petrucci (Tele Radio Stereo): “La Roma ha questa grande opportunità contro il Bologna. Sabatini è stato ironico quando dice che è stata fortuna nella scelta dell’allenatore. La verità è che è stato molto bravo, anche perchè le cessioni non sono colpa sua, lui si è dovuto adeguare a delle esigenze. Maicon ad esempio è stata un’intuizione straordinaria. Dopo aver visto Luis Enrique, Zeman e Andreazzoli a me sarebbe andato bene anche Pioli. Garcia è uno che si è studiato tutto, lui è partito fortissimo quando invece in Francia ha sempre avuto un avvio lento con le sue squadre. “

Mario Corsi (Centro Suono Sport):Scudetto, si può fare. Guardando il campionato, e questa Roma, me ne convinco sempre di più. Ieri vedevo Inter-Fiorentina, e secondo me i viola al completo sono più forti dei nerazzurri. La Roma, anche quando era molto più forte, faceva fatica a battere le piccole, adesso invece è una passeggiata di salute. Vi ricordate Venezia-Roma, Empoli-Roma, o Roma-Livorno?

David Rossi (Tele Radio Stereo): “Questo è il primo compleanno di Francesco Totti da primo in classifica in solitaria. Forse tutti non sanno che lui si è spalmato l’ingaggio e che guadagnerà già quest’anno di meno, e tutto questo per andare incontro al bene della Roma. Lui ha fatto tantissimo in questi anni per il club”.

Luca Valdiserri (Rete Sport): “Quando Garcia è stato espulso, so che i dirigenti appena lo hanno visto comunicare con il walkie talkie con i suoi collaboratori in panchina, lo hanno avvisato che così si sarebbe beccato una bella multa. La sua risposta è stata: “Non me ne importa nulla”. Lui doveva fare il suo lavoro. Io credo che Roma e Inter siano la chiara dimostrazione che ogni campionato fa storia a se”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio): “Io penso che Sabatini aveva ben individuati i giocatori da vendere questa estate. Poi alcuni giocatori sono arrivato un po’ per caso, come Ljajic che è arrivato per una serie di coincidenze, e Gervinho che lo ha voluto l’allenatore. Quindi da una parte c’è una scelta precisa, dall’altra invece c’è casualità. La valutazione di Totti è cambiata rispetto a qualche anno fa, c’è più rispetto per lui fuori da Roma”.

Roberto Renga (Radio Radio): “Questa Roma non nasce per caso, ma dalle richieste di Garcia che voleva giocatori adulti. Il portiere doveva essere Rafael, il terzino doveva essere Wallace. E invece lui è arrivato e ha detto no, voglio giocatori esperti. Quindi non può essere un caso. A Totti adesso tutti lo hanno riscoperto dopo che tanti anni fa hanno detto che era una follia rinnovargli il contratto, io questo non lo dimentico. Io non capisco perchè debba smettere a 40 anni? Io dico a 50, se ce la fa, o domani se non ce la fa più. Lui non deve porsi limiti, deve smettere solo quando non se le sentirà più “

Furio Focolari (Radio Radio): “La Roma nasce casualmente ma in moodo ragionato. Il Tottismo è quando danno 7 anche quando gioca male, o quando viene difeso anche quando sbaglia, tipo il calcio a Balotello o ha sputato a Pulsen. Quello è il tottismo, non l’elogiare un giocatore straordinario. “

Franco Melli (Radio Radio): “C’ho l’ho avuta sempre con il Tottismo, e mai con Totti. Ho solo detto che uni come lui poteva fare una carriera molto più importante. Poteva aver vinto dei palloni d’oro, le Champsion. Lui invece ha scelto la qualità della vita. Lui ha fatto benissimo, ha scelto di essere il primo a Roma piuttosto che il secondo o il terzo al mondo. Sta facendo un finale di carriera meraviglioso, si è meritato il rinnovo e se va avanti così Chapeau, beato lui.”

(Continua…)

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