ON AIR – VALDISERRI: “Con Pallotta nessuno spazio ai sentimenti”, CORSI: “Qualcuno racconta balle”, PETRUCCI: “Il mio modello resta Franco Sensi”, RENGA: “Il progetto stadio non c’è”

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GIALLOROSSI.NET – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore.

Mario Corsi (Centro Suono Sport): “Pallotta se ne esce dicendo che la cosa più bella sono state le cessioni. Le sue parole sono dette per invogliare altri tycoon americani, che diranno: ‘Accidenti, questa è la vigna dei coglioni…’. Se io fossi un imprenditore americano e sento che si guadagna così tanto, investirei subito. Lo stadio? Uno tra Pallotta e Fiorentino ci sta raccontando cavolate. Bisogna capire chi sta mentendo e perchè. Winterling era quello che dava fastidio sui conti interni alla società, ora l’hanno mandato via così nessuno rompe più le scatole.”

Dario Bersani (Tele Radio Stereo):Inutile perdersi in discorsi futili, ragioniamo sui dati di fatto: i dati di fatto ci dicono che due anni fa la Roma chiudeva la campagna acquisti con un passivo di 50 milioni di euro, quest’anno invece ha chiuso con un attivo di 35 milioni. La domanda che occorre farsi è: dove sta andando la Roma?”

Stefano Petrucci (Tele Radio Stereo): “Palllotta fa del calcio un business, come Abramovich o i vari sceicchi. Il probelma è che dalle altre parti si spende di più. Ha fatto un discorso da affarista perchè sono affaristi, lui si è presentato bene ma dopo due anni non ha ottenuto risultati e ha già chiesto di chiudere il bilancio del mercato in attivo diventa un probela. Per me il modello di presidente resta sempre Franco Sensi. Per me la cessione di Lamela non è un affare: per l’età e la tecnica che ha tra qualche anno lo rivendi a molto di più di 35 milioni. Quella di Marcos magari si.”

Luca Valdiserri (Rete Sport): “Per Pallotta la Roma è un business, pertanto le idee e i sentimenti non hanno spazio. Quando c’è un problema, si risolve vendendo i giocatori. La Roma non è come l’Udinese perchè vende ma poi compra anche giocatori forti come Strootman. Domani c’è la conferenza di Sabatini, vedremo cosa ci risponderà. La cosa che mi preoccupa è che due anni andati male sono poco per una società che voleva diventare il nuovo Borussia Dortmund o Ajax. Se vuoi fare una squadra con i giovani devi prenderti 4 o 5 anni di tempo, la Roma questa forza economica non l’ha avuta”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio): “Ho lavorato molto su questa storia dello stadio. Io dico che, stando ai miei contatti, per me lo stadio della Roma è una chimera, è così complicata che se non cambiano tante cose nel comune e nella regione, resterà un sogno. Poi i dirigenti della Roma avranno più agganci di me e ne sapranno di più, ma da quello che mi dicono è difficilissimo”

Roberto Renga (Radio Radio): “Sarebbe molto bello avere uno stadio. Non ho mai pensato che diventi ricco con uno stadio di proprietà, ma hai un aiuto in più e puoi  far contento i tuoi tifosi che hanno diritto ad avere una casa. Quello che mi è stato detto è che non è stata seguita la normativa italiana, forse si sono appoggiati troppo al sindaco uscente. Devo dire che Marino lo ha detto chiaramente: ‘Chi vuole farsi lo stadio, se lo fa da solo’. Comunque non conta quello che dico io, ma quello che dicono Fiorentino e Marino . Da quello che so io al momento il progetto stadio nemmeno c’è.”

Furio Focolari (Radio Radio): “Anche le mie fonti dicono che lo stadio è difficilissimo. Ma oltre alle fonti bisogna usare la logica. Lo stadio non si fa, non si può fare. Uno stadio in una città come Roma non dipende solo dal Comune, ma anche ad esempio dai beni culturali: se scavi e trovi una tomba etrusca, ti fanno stare fermo vent’anni. Pallotta? La cosa negativa è che ci fa un’intervista nella quale ci dice quanto è stato bravo a vendere Marcos e Lamela. Questo ragiona solo in termini econimici. Marotta ti direbbe quanto è stato bello comprare Tevez, lui invece ci dice quanto è stato bello cedere i pezzi pregiati”

Roberto Pruzzo (Radio Radio): “Le parole di Pallotta? La cosa interessante e preoccupante è che per lui la Roma sia solo un business. Destro? Secondo me se la deve prendere con il suo ristoratore, non con gli amici. Mamma mia quanto è cambiato fisicamente…”

(Continua…)

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