NOTIZIE AS ROMA – Siviglia e Barça, dopo il Valencia (9 volte) sono le squadre che Pau Lopez ha affrontato di più in carriere. Considerando che ha giocato con l’Espanyol e con il Betis Siviglia basta questo dato a capire quanto il portiere spagnolo sia abituato ai derby. Quello di Roma sarà il primo, ma certamente il numero uno giallorosso – unico nuovo arrivo che gioca con continuità – non sentirà le gambe tremare per l’emozione. […]
In una difesa che deve ancora registrare movimenti e uomini, la sicurezza di Pau Lopez è l’unico punto fermo. Il portiere si è ambientato in campo e fuori. A Trigoria è già perfettamente padrone della situazione: parla l’italiano, interagisce con tutti, comanda il reparto e con Savorani sta facendo un lavoro mai fatto prima. […]
Con il Betis ha affrontato due volte il Siviglia, portando a casa una vittoria e una sconfitta. Con l’Espanyol, invece, il bilancio nei derby con il Barça è da dimenticare, soltanto una volta è riuscito a strappare un pareggio. Per Pau Lopez il derby è sempre andato oltre il campo, tanto da capirne perfettamente lo spirito: «Quando si è giovani e si cresce nell’Espanyol si cresce con la rivalità con il Barcellona. I derby sono partite importanti, diverse, ma è importante anche non andare oltre il calcio». […]
(Gazzetta dello Sport)
Io aspetto che faccia una parata da quando lo hanno preso.
Tre goal subiti contro il genoa, e nessuna parata.
8/9 rigori subiti e neanche uno parato.
Ah, già…c’è quello “quasi parato” contro il genoa. Chi sà di pallone, sà anche che quando un portiere para un calcio di rigore, e gli viene piegata la mano – il pallone era rasoterra, e li lo alza – non è un grande portiere.
Ad oggi mi sento dire che il valore di pau lopez non è 30 mln. Con quella cifra potevi prendere Cragno e ti avanzavano soldi. E se non era Cragno, era un altro portiere.
C’era sorrentino a 0. Meglio lui di questo.
Pau Lopez, gioca molto bene con i piedi, ma sinceramente tra i pali mi sembra la normalita’, anche se poi in un portiere conta molto anche come dirigere la difesa e farsi capire dai compagni, cosa che magari Olsen non faceva. Comunque ha sicuramente ampi margini di miglioramento,specialmente tra i pali dove lo vedo ancora incerto,e’abbastanza reattivo ma deve migliorare la posizione,Allison era meno reattivo ma aveva una posizione migliore tra i pali che gli permetteva di parare tiri, che magari facili non erano!