Paulo, ecco i solisti e non più il gioco

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NOTIZIE AS ROMA – La vittoria di Brescia va considerata per quello che è: una camomilla, preziosa, indispensabile a distendere i nervi, scrive oggi Il Messaggero (P. Liguori) nella rubrica Curva Sud. La tensione nella Roma resta sempre alta e la stessa quantità di giocatori recuperati da infortuni e squalifiche diventa un ulteriore elemento di confusione per l’allenatore.

Perché Fonseca non aveva trovato una soluzione per il suo modulo di gioco e certo non potrà trovarla in un periodo nel quale praticamente si gioca sempre, con pochissimo allenamento tattico. Lui fa quello che si vede in ogni partita: conta sui giocatori e spera che le prestazioni individuali aiutino anche la società a fare il mercato. Si spera nei gol di Dzeko, nel recupero di Zaniolo, nell’ispirazione di Pellegrini, intanto la squadra, a parte qualche momento individualmente brillante, per troppo tempo attacca gli avversari portando la palla avanti e sperando nei cross dei laterali.

Con il Verona oggi sarà certo più difficile che con Brescia e Parma. Certo, Zaniolo e Dzeko valgono il tempo dedicato alla partita, ma contro la squadra di Juric non bastano gli “assolo”, servirebbe un gioco chiaro perché sono quelli che finora hanno lasciato la migliore impressione per come stanno in campo, assieme a Sassuolo, Milan e Napoli.

Ma non si può capovolgere una stagione nelle ultima sei partite, giocate ogni tre giorni nel caldo rovente. Si può difendere il quinto posto, contro tre avversarie più semplici e tre più difficili, tra le quali il Verona.

Fonte: Il Messaggero

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5 Commenti

  1. Articolo di una incompetenza tattica e calcistica più unica che rara. Bisogna vedere come una squadra arriva a crossare… un conto, è dare palla all’esterno sperando che dribbli tutti gli avversari, si avvicini all’area e butti la palla in mezzo, un altro è liberare l’esterno al cross dopo un’azione manovrata, e riempire bene l’area di rigore. Ecco, nelle ultime partite, le azioni corali si sono viste eccome, non è che attaccare in ampiezza anziché centralmente, sia necessariamente sinonimo di non gioco, tutt’altro. Questo, tralasciando il fatto che gli esclusi Kluivert e Under sono solisti, al contrario di Mikhitaryan e Perez, che invece sono calciatori corali e associativi.

  2. La conoscenza calcistica di “Liquore” è pari alla sua conoscenza del cinese antico…braccia strappate all’agricoltura!

  3. Corsi, Liquori Fiaschi e fiaschette. Tutti scrivono della Roma, a prescindere da quello che scrivono, a volte non se lo ricordano neanche, non vogliono ricordarselo, che li condizionerebbe su quello che scriveranno domani. Con tanta concorrenza dover dire ogni giorno qualcosa di interessante o quasi è da impazzire, difficile, che neanche Branko se ci provasse ci riuscirebbe. Ma potrebbe essere un’idea. visto che gli articoli sulla squadra e sulla società sono ormai al ridicolo, perchè non vi mettete a scrivere gli oroscopo dei giocatori in rosa? Meditate, gente, meditate…

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