(IL MESSAGGERO, M. CAPUTI) – Cosa sarebbe l’attuale campionato senza questa Roma? Il torneo, dopo quindici giornate, sarebbe praticamente scontato, con la Juventus a gestire un vantaggio più che rassicurante sulla rivale più accreditata. Grazie alla squadra di Garcia, inaspettata ma più che mai credibile antagonista, invece, il campionato assume peso e valore diversi. Se la Juventus impressiona per forza e solidità , protagonista di una marcia inarrestabile, al momento sono sette le vittorie consecutive e senza subire reti, la Roma appassiona per qualità e spirito, mostrando, anche lei, tanta sostanza, tecnica e morale. I numeri, oltre le prestazioni, del resto parlano chiari, non solo per le prime due in graduatoria, ma per una valutazione generale di squadre e classifica. La squadra di Conte ha vinto più di tutti, 13 gare e ha una differenza reti di +21. La Roma è imbattuta, come pochissime in Europa, con la miglior difesa (5 gol presi, contro i 10 bianconeri) e una differenza di +24. È già da queste poche cifre che la differenza di valori delle prime due con le altre è netta. Da sempre i numeri provenienti dalle difese e dalle sconfitte sono indicativi per capire chi è in grado di lottare o meno per lo scudetto.
Il Napoli ha perso tre volte ed evidenziato crepe difensive subendo diciassette gol, per non parlare di Inter (7 pareggi) e Fiorentina (4 sconfitte). Il campionato è nettamente diviso in due parti, se non in tre. Dalla Juventus alla Fiorentina, si gioca per scudetto, Champions ed Europa League, il Verona, piacevole novità , fa da tappo con il resto della truppa. Dal Parma al Catania ci sono il limbo e l’anonimato, oppure la lotta per non retrocedere. In questa triste posizione c’è la Lazio, a quattro punti dal Livorno, che oggi sarebbe in B. I tre punti ottenuti nelle ultime sei gare indicano impietosi un mesto declino al quale i propositi dell’allenatore e i suoi continui cambi di formazione non riescono ad arginare. Aspettare Natale per decidere significa soltanto allungare una pericolosa agonia.