AS ROMA NEWS – Procede la ricerca di un direttore sportivo in casa Roma. I nomi sono sempre gli stessi: Rangnick, Campos, Emenalo, Orta. Al momento Paratici, che domani conoscerà il suo futuro alla Juventus, sembra partire più indietro.
L’orientamento intrapreso dai Friedkin sembra tuttavia rivolto ad un profilo internazionale, fuori dalle logiche nostrane. Inoltre i texani sono alla ricerca di un ds che sappia bene la lingua inglese, particolare che permetterebbe loro di confrontarsi senza intermediari.
La volontà condivisa anche con la dirigenza in loco, è che il nuovo direttore sportivo sia presente costantemente a Trigoria. Un identikit che sembra far perdere posizioni a Campos che invece ama lavorare dal suo feudo a Montecarlo. Un’investitura che permetterà al Ceo Fienga – dopo una sovraesposizione mediatica alla quale non era abituato – di tornare a breve dietro le quinte.
Fonte: Il Messaggero
Presidente…Presidente…Dan….se imponi di parlare Inglese a Trigoria,tutti gli Abbocconi di Roma li metti in un mare di guai…loro capiscono solo il ciociaro, quello della campagna romana… sono burini..🙀
Questa scelta del nuovo Ds è peggio del casting del grande fratello 😀
Spero in Rangnick ma l’importante è che non arrivi quel rubentino debosciato di paratici🤞 🤞 🤞 🤞 🤞
Comunque credo che indipendentemente dalla scelta che spero si riveli azzeccata, il DS ed il DG prima arrivano e meglio è. Sono vuoti che vanno colmati quanto prima.
Mara Maionchi!
Io la penso al contrario,cioè che l’AD o il DG debbono avere un profilo internazionale,conoscere l’Inglese etc…,dovrebbero essere loro a rappresentare e parlare a nome del club,avere un peso politico e rappresentare la Roma nelle istituzioni nostrane e internazionali. Fienga tornerebbe dietro le quinte e il DS dovrebbe essere,invece,quello esposto?Non è così da quasi nessuna parte nè in Italia,nè all’estero. Certo un dirigente ben pagato come il DS al giorno d’oggi sarebbe anche il caso che conoscesse almeno la lingua Inglese,ma un bravo DS deve conoscere soprattutto i calciatori ed avere una buona rete di contatti. Meglio che il DS conosca bene il mercato Italiano e le sue regole,per scovare talenti c’è bisogno di una buona rete di osservatori. In America c’è un direttore per la parte amministrativa ed uno per quella sportiva,ma è un General Manager della parte sportiva,da noi,invece,il DS non ha le competenze di un DG,è più un uomo di campo e,di solito,lavora lontano dalle luci della ribalta,non è la figura che si confronta con i media ed il pubblico.Per me la struttura dovrebbe essere questa :un AD che detti le strategie ed abbia un peso politico e di rappresentanza,un DG che sia una figura di raccordo con maggiori competenze calcistiche e il DS più uomo di campo che organizzi e sovraintenda all’area tecnica. Al di là dei nomi,avevo fatto qusto esempio come profili Gandini AD,Rudi Voeller,o Zibi Boniek o Ariedo Braida DG,Sartori,o chiunque altro DS