Roma, esperienza in Premier

0
723

NOTIZIE AS ROMA – Ancora nessuno ha la certezza di quali saranno gli interpreti della ripartenza, ma di sicuro la Roma, dopo la sosta, sarà per forza nuova. A certificare la virata, dopo il pari nel derby, l’ultimo infortunio muscolare, cioè l’indisponibilità di Under, e il rinforzo last minute del mercato estivo, quindi l’arrivo di Mkhitaryan in giallorosso. Numericamente, esce uno ed entra l’altro nella formazione di partenza. Ma Fonseca è pronto ad andare oltre, intervenendo in ogni reparto e riequilibrando il suo 4-2-3-1.

CINTURA DI SICUREZZA – Il portoghese sa già su chi puntare per risalire la classifica: 2 punti in 2 partite, il raccolto che non piace alla società e neanche a lui e alla squadra. Così si affida ai big. Che, nella circostanza, sono anche i più esperti. Questione d’età. E di carriera, anche con le rispettive nazionali. Fazio (32 anni), Kolarov (34 a novembre) e Dzeko (33) sono i leader dello spogliatoio già da tempo. A loro si uniscono i nuovi Smalling (30 a novembre) e Mkhitaryan (30).

Sono piombati direttamente dalla Premier proprio come gli altri tre e si preparano a debuttare in serie A con il loro curriculum di calciatori rappresentativi e carismatici. Sono, dunque, 5 giocatori di movimento su 10. In sintesi: mezza squadra. Anzi, a dirla tutta, di più. Perché bisogna aggiungere Florenzi (28 anni) che è capitano della Roma e comunque titolare dell’Italia di Mancini. Porta, dentro il gruppo, la sua storia che non si interrompe dentro i nostri confini. In azzurro e anche in giallorosso ha giocato nelle competizioni principali. E da jolly autentico: centrocampista puro, esterno offensivo a destra e a sinistra, terzino destro e proprio a Tampere, ultima gara in Nazionale, a sinistra.

STOP PER L’EX UNITED – Recuperato Spinazzola, c’è da verificare proprio Smalling (risentimento muscolare): pronto Mancini. La base, comunque, è di sostanza. Fonseca, soprattutto all’inizio del percorso, va sulla qualità e sull’affidabilità. È accaduto anche a Donetsk con lo Shakthar. Qui, ai senatori, somma qualche ragazzo: Cristante (24 anni), Pellegrini (23) e Zaniolo (20). Giovani sì, ma non pischelli: loro sono il futuro dell’Italia di Mancini. E il portiere Pau Lopez (25 a dicembre), in panchina con la Spagna, pure lui è passato dalla Premier. Come Veretout In campo, età media di 27,7 anni.

VIA LIBERAPetrachi, come ha rivelato lui stesso martedì in pubblico, ha spinto Fonseca a insistere sulla sua idea di calcio. Avanti, quindi, con il 4-2-3-1. Nessun consiglio del ds, nel colloquio avuto lunedì con l’allenatore a Trigoria, ma solo la fiducia a quel sistema di gioco coraggioso e dominante con cui il portoghese ha vinto 7 trofei nei 3 anni passati in Ucraina. Gli accorgimenti, per garantire più equilibrio all’assetto, vengono dal mercato.

Niente si può ancora dare per scontato, ma le 3 mosse sono già all’ordine del giorno in vista del 3° turno di campionato: Smalling al centro della difesa accanto a Fazio, Veretout partner di Cristante a centrocampo e soprattutto Mkhitaryan nel rombo offensivo con Zaniolo e Pellegrini per il trio di trequartisti, senza posizioni fisse, alle spalle di Dzeko. Fuori gli esterni, dentro i rifinitori.

Liberi di palleggiare, suggerire e concludere. Toccherà a De Zerbi trovare domenica le contromisure. Il Sassuolo, nel 1° match in trasferta, si è presentato contro il Torino con il 3-5-1-1. In casa, invece, ha affrontato la Sampdoria con il 4-3-1-2. Chissà se replicherà l’ultimo modulo. O si metterà a specchio, come è successo contro Mazzarri nell’unica gara esterna fin qui giocata.

(Il Messaggero, U. Trani)

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie della Roma sul tuo cellulare? Iscriviti subito al canale Whatsapp di Giallorossi.net!
Articolo precedenteGiovani, bassi costi e nuovo stadio: così Pallotta progetta la rinascita
Articolo successivoFienga e Petrachi firmano la svolta: solo in prestito i giocatori over 27

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome