NOTIZIE ROMA CALCIO – In casa Roma novità in vista anche per lo sponsor tecnico. Stando a quanto riferisce oggi la Gazzetta dello Sport, a viale Tolstoj stanno pensando di passare alla Under Armour qualora non si trovasse un accordo per ridiscutere del contratto con la Nike.
Il baffo della celebre marca è sulle maglie della Roma dal 2014. Già nei primi anni di proprietà statunitense Under Armour era stato ipotizzato come sponsor tecnico della squadra giallorossa, ma poi fu trovato l’accordo con la Nike.
Intanto manca solo l’ufficialità per la maglia home della prossima stagione: le anticipazioni dei portali specializzati hanno rivelato in anticipo quella che sarà la divisa nelle partite in casa del 2020/2021. Il lancio nelle prossime settimane.
Fonte: Gazzetta dello Sport
Nike è stata l’ennesimo fallimento del fruttarolo, ci abbiamo preso pure meno di quanto prendevamo con Robe di Kappa e siamo rimasti senza sponsor tecnico per un anno. Ma poi, perché ragionare in modo così complesso di prima mattina, quando il succo del discorso è molto semplice? Pallotta go home!
Ma che cavolo stai dicendo? Non è che stai dal fruttatolo e se non c’hanno le mele te prendi le pere. Vuoi una mela rossa? Bene, te la vai a cercare. No che t’accontenti di quello che ti arriva! Ma hai una vaga idea di come funzioni una società? Ma fa bene a cambiare sponsor, se ha un’offerta migliore. Altre info: la Nike ti dà il 50% dei proventi netti sulla vendita del merchandising, Kappa no. Ah! Kappa è stata citata in giudizio dalla Roma per inadempienza nei pagamenti. Se devi scrivere le cose, informati bene, altrimenti per fruttatolo ce passi te.
Sito pieno di esperti del merchandising. Ma state e zitti
Ma scusa Alex …che casso dici tu ! …ma secondo te, uno che vende e compra caciotte e pecorino fresco e stagionato in tutte le valli der ponentino …po capicce de sponsor internazionali ?
Aoh, manco sai legge, sei un fenomeno paranormale. Dove hai letto che secondo me non bisogna cambiare? Certo che bisogna cambiare, ma non in peggio come ha fatto er fruttarolo tuo, che infatti voleva ridisegna’ l’accordo, solo che alla Nike gli hanno detto: e chi sei tu? Pussa via, brutta bertuccia!. E informate, pure Kappa aveva citato in giudizio la Roma. La causa è finita in nulla di fatto, chissà com’è, e intanto semo rimasti per un anno senza sponsor tecnico. Sveglia, le veline che te manneno nun so’ quelle giuste!
@Dario, non pensi che prima di scrivere, mi documento? Certo che la Kappa ha controbattuto citando in giudizio la Roma. Proprio perché la Roma ha rescisso il contratto anticipatamente per giusta causa. Sai perché hanno chiuso le cause? Perché sono spese non indifferenti da sostenere. Non ho scritto che tu sostieni di non voler cambiare sponsor, ma ti ho semplicemente fatto notare che abbiamo lasciato la Kappa (in realtà eravamo finiti in tribunale) per un accordo più vantaggioso con la Nike. Con la Nike ci siamo andati a guadagnare di più proprio per quella percentuale sui proventi netti che la Kappa non ti ha offerto. Però quando si vuole andare sempre contro alla Roma, mischiamo sempre le carte in tavola vero?
La causa tra la Roma e Kappa è finita in un nulla di fatto, nel senso che le parti hanno deciso congiuntamente di rinunciare alle reciproche pretese, ma rimane il fatto che la Roma ha ottenuto ciò che voleva (rescindere immediatamente il contratto senza penali) la Kappa invece no.
Però dovete farla passare come una sconfitta della Roma. che tifosi!
io sorrido quando leggo certi commenti. Non sanno più a cosa attaccarsi
Robe di Kappa ha fatto causa alla Roma per scioglimento anticipato del contratto. Punto. La Roma per questa brillante mossa, pagherà una penale.
Le commissioni sulla vendita delle maglie sono più alte, è vero, ma è anche vero che nei nike store fuori dal Gra, non ci sono maglie della Roma – cosa di cui spesso si è lamentato anche Er Poro Fruttarolo. Er Poro Fruttarolo, è andato ai mercati generali a piagne…Oggi la Roma incassa meno di quanto incassava la Roma dei Sensi con Kappa. C’ha messo 5 anni per far prendere uno sponsor alla Roma. Ecco l’abile gestione di un uomo che di calcio non capisce un tubo.
Mo tra poco lo sponsor tecnico della Grande Roma all’avanguardia Social (ricordo che i followers si possono anche comprare a cifre modiche), sarà decathlon. Ma da dove hanno preso ‘sto Under Armour? Prendiamo Under e noi lo vogliamo vendere….ma che scemenze.
Ci abbiamo preso meno…..tu pure? E come?
A bello, ma le querele de frutta e verdura tuo sulle notizie dello stato prefallimentare della Roma nun so’ ancora partite? Stamme bene. Ah, dimenticavo: si, io dico noi, perché so’ della Roma, tu lo so che devi dire voi in quanto risiedi abitualmente in una rivendita Snai coi pochi formellesi che ancora tifano SS Scandali dal 1900…
Potrebbe essere anche una tattica per spingere la Nike a pagare di più.
Comunque le magliette della Nike di questi ultimi anni sono molto belle, quella di quest’anno infine è meravigliosa, poi se non si vendono la colpa purtroppo non è di Pallotta, lui tra punti Roma e negozi Nike ha disseminato Roma di merchandise, se non decolla, molta della colpa è della propaganda negativa che da sempre si fa contro questa squadra.
D’altronde il mariolone, grande, grosso e ciccione, sappiamo tutti come ragiona, io li sordi a Pallotta nun ce li do, come ti puoi aspettare di vendere le magliette.
In Inghilterra ci sono squadre, che fanno, un anno in A un anno in b, eppure non c’è un fans, che non ha la maglietta della sua squadra e ne va orgoglioso, ma li però non ci stanno le radio mariolone, che inaspriscono il tifoso e con un lavaggio del cervello totale e munuzioso lo portano ad odiare la squadra che hanno sempre amato
Il sistema per vendere più maglie è mettere all’interno delle stesse grandi giocatori…..
La nike non ti paga di più perché basa il compenso sui risultati sportivi e visibilità mondiale.. compresi i tifosi che ha pa squadra nel mondo…
Quindi ecco perché prendi solo 5 milioni annui
LucaRoma, ma riesci a scrivere un commento UNO che non sia infarcito di fesserie?
Si potrà dire che una maglia è meno bella di altre e, perciò, 60-70€ (perché di questo si parla, non di marione e cazzate varie) la gente se li tiene volentieri in tasca?
A te piacciono le maglie della Nike? Bene, compratene uno stock e non rompere il kaiser al resto del mondo. Grazie
Kawa, sai che quei 60-70 euro contribuiscono alle casse della squadra? Sai che la vendita del merchandising contribuisce in maniera significativa all’acquisto dei giocatori? Se noi non cacciamo un euro, mi chiedo perché uno dovrebbe investire a fondo perduto su di noi.
@AleFlore, ormai rispondervi sta diventando talmente stucchevole che mi chiedo se è il caso di continuare… Allora, a parte le ovvietà che hai scritto, dovresti ricollegare la mia risposta al commento di LucaRoma, altrimenti ne travisi il senso. Non ho certo detto di non spendere per la ASRoma (cosa che faccio significativamente e con piacere, senza il bisogno che me lo chieda qualcuno…); ho semplicemente difeso il diritto di non spendere i propri soldini (il cui peso, ti faccio notare, è soggettivo) per acquistare articoli che non piacciono, senza dover leggere i processi FESSI dei giudici FESSI che popolano i social. Che noia…
60/70 euro ? Me sa che qualcuno e’ rimasto ai tempi della diadora…
Una maglia “replica” costa 90 euro, mentre la versione che indossano i giocatori in partita costa 130 (senza patch, nome e numero). La differenza ovviamente è nel tessuto. Ma a parte sti dettagli…la scelta Nike fu giusta, anche rimettendoci qualche soldo sull offerta, perché rispetto a Kappa è un marchio globale. Lo trovi ovunque, quindi con più possibilità di vendere il tuo prodotto. Ok la percentuale sulle vendite. L errore fatto, dal mio punto di vista, è non avere nessun accordo sulla distribuzione fuori dai confini nazionali, dove è la Nike che decide se vale la pena mettere in vetrina la tua maglia oppure no.
Non sono un esperto in merchandising, ma credo che ci siano più possibilità di vendere qualche maglia a Bogotà, che a Torino…
No ,Ha detto Pallotta, che sta aspettando ancora la querela di DE ROSSI AL PENNIVENDOLO che lo accusava di aver detto: “vi faccio arrivare decimi”…
Ci abbiamo preso meno soldi, paghiamo stipendi troppo alti, a me non mi sta bene questo, a me non mi sta bene quello a Dario ce voi di la verità, ma chi sei?
E tu chi sei? Ma chi te considera? Ma va a dormi, a bello, smamma…
Under armour me piace parecchio.
Nike na cosa obbrobriosa.
Tralasciando l’aspetto finanziario, la Nike, come sponsor tecnico, è stata abbastanza deludente. Cambiare non sarebbe un dramma.
Le fesserie sono quelle che scrivi sempre tu, quando tutti i giorni, la propaganda vi dice, che la Roma è brutta fa schifo è in stato pre fallimentare, che quelli che ci lavorano sono tutti degli incompetenti, che i calciatori che ci giocano sono tutte seghe, che la maglia è brutta, che i colori non sono quelli, che lo stemma è da bancarella de porta portese, chi invoglia a comprare?
Nessuno
Vai a dormire.
Dario ma una cosa che ti va bene riesci a trovarla? E basta !!! Redazione noto con piacere che alcuni possono esprimersi liberamente. Riconosco che io ho esagerato pur pensando come zeman
Pensa che sostenevo er fruttarolo, sino a Sabatini. Poi, sai che c’è? La coerenza portata all’estremo, a fronte delle controprove, è l’arte dei fessi. Quindi sì, nun me stanno bene le mosse de Pallotta. Infatti stamo a un passo dar fallimento. A te stanno bene? Ecchissene, mica me te devo fila’, pensela come te pare, ma non sfracchialli a chi commenta liberamente, pe fortuna er Ventennio è finito da’n ber pezzo.
Senza nome, allora dimmi come mai in Inghilterra, una squadra anonima, come il Southampton, senza campioni, che non ha mai vinto niente di niente, ha un merchandising incredibile superiore di gran lunga al nostro.
Sono due le cose o sono tifosi migliori di noi, più attaccati alla loro squadra probabile, oppure forse lì la gran cassa delle radio locali, che martellano dalla mattina alla sera e ti spingono a diventare un tifoso contro la tua squadra non esiste.
Come me lo spieghi, che negli anni 70, intorno alla Roma c’era un amore viscerale, tanto che fu coniato il famoso slogan, la Roma non si discute si ama.
Forse tante volte, perché non c’era il mariolone di turno, che ti spiegava per radio ch’è molto più fico essere un tifoso contro piuttosto che uno pro
Luca+Roma mi sa che sei un po’ poco informato. La Roma non si discute ecc. è una frase di Renato Rascel del 1951 detta durante uno spettacolo al Sistina in cui fli comunicarono della retrocessione della Roma e lui pronunciò questa famosa frase rivolto al pubblico. Frase sicuramente romantica ed esplicita dell’amore viscerale che il romanista vive ma che poi, nei decenni, si è rivelata uno scomodo impaccio per fare delle serie critiche alle varie società succedutesi. Cioè il tifoso romanista ama senza mai contestare. A volte ciò é un errore. In merito alle magliette, in UK hanno l’usanza di comprare le magliette del club al posto delle sciarpe. Da noi molto meno e comunque sta prendendo piede adesso. Prima si usavano sciarpe e cappelli spesso fatti a mano. Oltre che c’è un’invasione di prodotti falsi che lì non trovi nella misura italiana.
Vacci tu a dormire che è meglio
Ultim’ora. Lotito, invidioso del cambio in casa Roma si appresta a fare lo stesso: avviati i contatti con la prestigiosa Under-Over. L’ex capitano Mauri farà da tramite e garante per l’affare.
Okay l’avrà coniata Rascel, ma negli anni 70, quello slogans è diventato un inno di battaglia per chi tifava Roma.
Fatto sta che fino agli anni 70 questa squadra è stata profondamente amata, questo amore ha retto ancora fino agli anni 80,poi con l’avvento dei grandi speaker radiofonici e radio private che parlano di Roma h 24,questo amore si è trasformato in una specie di odio è stato come un boomerang, che ti è tornato addosso e ti ha dilaniato, fino ad arrivare agli squallidi giorni nostri, dove il tifoso romanista quando gioca la Roma, si augura la sconfitta piuttosto che la vittoria.
Pallotta aveva ragione, radio romane, sparano letame e purtroppo hanno cambiato la testa del tifoso
La Nike oltre a pagare 2 spicci fornisce da 6 anni un materiale che non si può vedere. Anzi, mi correggo, da 7, visto che la maglia per la prossima stagione è un obrobrio.
Di gran lunga più belle le maglie Kappa. E cmq il mio sogno resta l’Adidas.
Per me la maglia più bella è stata quella senza sponsor, né main né tecnico. Ce l’ho come una reliquia.
Ragazzi però non parlate come se foste i depositari della verità. Quando date un giudizio, prima dite PER ME o SECONDO ME. La nuova maglia della Roma può piacere o non piacere.. Non dite ” Fa schifo” oppure ” È bellissima”….. Non so se ho reso l’idea…. GOL grande Toto’ diceva ” aho, a me piace……” Ma il discorso vale anche per i giocatori…
Dici bene, avrei dovuto scrivere secondo me la maglia della Roma di questo anno è meravigliosa.
Però c’è anche un però, la maglia della Roma di questo anno griffata Nike è stata riconosciuta da una rivista specializzata che si occupa di abbigliamento tecnico sportivo, tra le tre maglie più belle di Europa, per quanto riguarda le squadre calcistiche.
Poi è chiaro che ai marioloni non piace, ma tu dimmi se c’è una cosa di questa Roma, che ai marioloni piace, nulla è sempre un andare contro, su tutto, in tutto e per tutto
Under Armour sponsorizza attualmente club non proprio così importanti(fluminense,southampton,az alkmaar,st.pauli..)..qualche anno fa sembrava stesse sul punto di firmare col manchester city poi non se ne fece nulla e anzi non ha più investito molto nel calcio. Se la notizia fosse vera, speriamo che si chiuda un accordo migliore di quello (molto deludente) fatto a suo tempo con nike, per il quale si aprì pure un contenzioso con kappa. Quell’accordo così al ribasso,con un colosso come nike,resta per me uno dei buchi neri della gestione Pallotta, insieme al preliminare con il principe giordano.
Luca non posso non darti ragione… A me personalmente, per esempio, piace molto la prima maglia per il prossimo campionato. Piuttosto io più che per lo sponsor tecnico mi preoccuperei della scadenza con quello principale….
Luca per me è un po’ più complessa la cosa. Il tifoso romanista è sempre stato molto geografico cioè perlopiù concentrato in città, non essendo la Roma un club storicamente vincente. Da Viola in poi le aspettative sono molto cresciute ossia ogni anno il tifoso si aspetta di vincere e sogna. Le radio fanno da amplificatore a queste aspettative. Nei decenni il tessuto sociale cittadino, che resta la base della tifoseria, è molto cambiato. Roma non è più popolata da romani in gran parte ma da immigrati italiani e stranieri. Che purtroppo non sono romanisti. Oltre a ciò le televisioni hanno allontanato i tifosi dallo stadio rendendoli meno “partecipi”, meno “passionali” e più consumatori/clienti. Ciò, unito alla grandissima mole si informazioni che si hanno (bilanci, fondi, affari, proprietari ecc ecc) tramite internet, ha reso il tifoso più conscio e lungimirante sulla realtá delle cose e quindi più scettico e critico sul proprio club perchè ogni anno si riesce a leggere lo stato delle cose in prospettiva. Quindi la totale mancanza di.concrete possibilitá di vincere anche in un futuro prossimo. Le radio, per mio modesto parere, fanno solo da amplificatore a tutto ciò.
Dario figurati se mi preoccupo del fatto che non mi consideri vista la tua maleducazione. Mi meraviglio della redazione che ti passa certi commenti.
È vero la maggior parte degli immigrati che stanno qua non tifano Roma, ma se lo diventano, poi dimostrano di essere molto più attaccati loro alla Roma, che tanti romani nati e cresciuti qua, che hanno perso quasi del tutto la passione verso i colori giallorossi
Ma ancora che cercate un contatto umano e normale con i cesaroni?
Kawa mi meraviglio di te… Dario non ti ci avvelenare, è una perdita di tempo e basta.
Siamo due rette parallele che non si incontreranno mai. Fiato sprecato.
Analisi che condivido, aggiungo che Roma e di riflesso l’AS Roma è odiata da buona parte del resto d’Italia, è considerato il luogo dove si “mangiano” tutte le tasse e luogo simbolo del malaffare italiano. Ecco perché contro di noi, molto spesso le squadre fanno la partita della vita, consci poi del fatto che spessissimo abbiamo avuto squadre sempre sull’orlo di crisi emotive. Negli ultimi anni l’unica squadra che incuteva timore era la prima Roma di Garcia, dove ho visto per la prima volta squadra darsi già battute in partenza. Per creare situazioni del genere ci vogliono grandi personalità miste a grandi individualità e quella squadra ne era piena.