Saranno 1.300 i giallorossi. Psicosi Coronavirus? Zero

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Foto Fabio Rossi/AS Roma/LaPresse 28/11/2019 Istanbul (Turchia) Sport Calcio Istanbul Basaksehir-Roma Europa League 2019/2020 - Fatih Terim Stadium Nella foto: AS Roma fans Photo Fabio Rossi/AS Roma/LaPresse 28/11/2019 Istanbul (Turkey) Sport Soccer Istanbul Basaksehir-Roma Europa League 2019/2020 - Fatih Terim Stadium In the pic: AS Roma fans

NOTIZIE ROMA CALCIO – Nonostante la psicosi da Coronavirus, saranno 1.300 i tifosi romanisti presenti in Belgio per assistere a Gent-Roma.

A rinunciare alla trasferta sono stati appena 50 tifosi, il resto è arrivato già ieri a Gand. Nessuna paura quindi, anche all’aeroporto di Fiumicino è filato tutto liscio, i tifosi romanisti hanno girato tranquillamente per il Belgio, e sarà così anche stasera.

Da queste parti la partita è vista come un evento, chiuderanno locali e ristoranti, perchè chi non sarà allo stadio sarà a casa a vedere la partita.

(Gazzetta dello Sport)

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7 Commenti

  1. Mah… veramente il mondo sta spremendo una quantità incredibile di impegno (e di risorse) nel tentativo di evitare una nuova tragedia tipo la Spagnola degli anni ’20 (75 milioni di morti sulla popolazione globale di allora di 1,7 mld).

    E il termine ‘Psicosi da Coronavirus’ lo può usare solo chi è beatamente all’oscuro di quanto succede fuori da casa sua…

  2. Caro Enrico, la spagnola colpì una popolazione uscita prostrata dalla guerra più devastante mai vista, quattro anni e più di denutrizione, privazioni, disagi, malattie oltre all’incredibile choc psichico. Non credo oggi sia replicabile un siffatto flagello. Spero vivamente di non sbagliarmi. Personalmente non sono affatto preoccupato ma è indubbia una certa ansia riferita soprattutto agli affetti più cari, come penso per tutti del resto.
    Un saluto e: animo!

    • Grazie mille per l’incoraggiamento Ame 😊, che è sempre ben accetto. E ciò che dici riguardo alla Spagnola è assolutamente corretto. Senza contare l’abissale differenza tra le possibilità terapeutiche di allora e quelle di adesso.

      E non solo: mille volte meglio la tua (cauta) serenità che il panico, il quale non serve a nulla ma anzi complica terribilmente le cose. E voglia il cielo che tu ci abbia visto giusto…

      Però a ieri (dati WHO) la mortalità della COVID-19 è (circa) del 3% tra coloro che hanno contratto la malattia.

    • Concordo Amedeo, il rimando al flagello della spagnola non è pertinente. Lo sforzo mondiale ed italiano, caro Enrico, non è quello di evitare una simile pandemia, bensì quello di far sì che il contagio avvenga in maniera graduale e progressiva, così da non saturare le capacità ricettive degli ospedali e rendere possibili le cure a chi ne avrà bisogno.
      Ad oggi i morti segnalati in Italia sono erano tutti soggetti che erano fortemente debilitati, malati oncologici, immunodepressi etc.. In totale 12 su circa 500 contagi, il che conferma la percentuale stimata di circa il 2% di decessi tra coloro che la contraggono, non troppo diversa dalle percentuali di una normale influenza e ben distante dalla falcidie della spagnola. La percentuale potrebbe aumentare se i soggetti a rischio non trovassero i reparti rianimazione pronti a curare le loro possibili complicazioni alle vie respiratorie, da qui l’esigenza di evitare un’impennata ingestibile di contagi.
      I tifoso romanisti, anche in questo caso, si sono distinti per capacità di comprendere la reale natura delle cose.

    • Tutto quello che vuoi ddr… ma la mortalità dell’influenza (tolta la Spagnola) oscilla tra 0,03 e 0,2 %.

    • Condivido tutto, ddretc., il problema principale è l’affollamento delle strutture sanitarie. Chi ha interesse a seminare il panico ha invece paventato scenari al limite dell’assurdo soprattutto in relazione a popolazioni, quelle occidentali, sostanzialmente sane e ben nutrite. In Cina, per esempio, la percentuale dei decessi in vaste aree rurali è cinque volte maggiore per le malattie respiratorie che in Occidente e ciò dovrebbe far meditare. In definitiva, non sarà mai uno “choc microbico” – anche questo c’è toccato leggere! – nulla a vedere con lo sterminio delle popolazioni amerindie venute in contatto con gli europei, e le loro malattie, dalla fine del XV secolo (per cui usare “quel termine” è corretto). Purtroppo tutto ciò porta a far delle riflessioni generali. Il web ha di certo trasformato le nostre vite e, fra le altre cose, ha avuto il potere di sdoganare l’intero scibile umano rendendo accessibile tutto a chiunque e in qualsiasi momento. Il problema è che solo una minoranza è effettivamente in grado di discriminare nell’infinito universo della rete, dove le falsificazioni si susseguono con moto incontrollabile. Il resto accumula in maniera acritica contribuendo ad alimentare la disinformazione, come in questo caso, e certa pseudo controcultura. La perversione sta nel fatto che alcuni individui approfittano del caos per costruirsi una popolarità e ritagliarsi ampie fette di potere (adesso è il momento dei virologi, o pseudo tali). Se una persona del livello di Enrico, che parla sempre con cognizione di causa, viene assalito dall’inquietudine, immagino cosa succede a quelli, la maggior parte, che assorbono tutto come spugne.

  3. Zero psicosi, solo una moderata paura qual’ora colpisse i cari, soprattutto i bambini.

    Mi permetto una battuta ma i 1.300 come molti di noi sono colpiti dal Romavirus, quello incurabile.

    Comunque per stasera, leggendo quest’articolo, si capisce come per i belgi sia la partita dell’anno, quindi attenzione massima.
    Mi permetto di dire, perchè girano, che il Lecce non è più forte del Gent.
    Il Gent è arrivato 1° nel suo girone, mettendosi dietro il Wolfsburg, e come dimostrato già all’andata può metterci in difficoltà.
    La Roma dovrà essere brava a superare bene il primo pressing e sfruttare il talento offensivo degli attaccanti.

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