Stadio della Roma, CSS: “Tutto fatto per il passaggio dei terreni a Vitek”. Magliaro: “Non mi risulta, serve ancora un altro mese”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Sono ormai diverse settimane che si rincorrono le voci che danno per imminente l’acquisto dei terreni su cui dovrebbe costruirsi lo stadio della Roma da parte di Vitek. L’ultima arriva oggi dai microfoni di Te la do io Tokyo, programma in onda sulle frequenze di Centro Suono Sport.

Stando a quanto affermato dalla trasmissione radiofonica sarebbe tutto fatto per il passaggio al magnate ceco dei terreni di Parnasi con l’affare dato per definito proprio in queste ore.

E’ però ancora troppo presto per lasciarsi andare all’euforia: la notizia non viene infatti confermata da Fernando Magliaro, giornalista de Il Tempo che da anni segue da vicino la vicenda stadio della Roma. “Ci vuole ancora tempo perché Vitek divenga a tutti gli effetti di legge il proprietario del progetto Stadio e dei terreni di Tor di Valle. Le operazioni sono lente e complesse. E, aggiungo, come nel calcio mercato un giocatore è acquistato quando viene presentato (Malcom docet), anche negli affari fino a che non c’è una firma, può sempre saltare tutto. A me risulta che ci vorrà ancora una mesata“, ha scritto il giornalista oggi sul suo blog.

“L’accordo fra Parnasi e Vitek è stato trovato e raggiunto prima di Natale. Ma l’accordo da solo non basta. Quando si compra una casa, occorre un atto notarile. Quando si comprano società, pure. E questi atti hanno una gestazione tanto più lunga e complessa quanto più articolata è l’operazione. Che io sappia, Vitek non ha intenzione di interrompere l’iter Stadio. Che io sappia, Friedkin non ha intenzione di interrompere l’iter Stadio per ricominciarlo da zero da un’altra parte. Il progetto va avanti a Tor di Valle. I lavori tecnici sono quasi completati ma l’ultimo miglio che manca (più politico che tecnico) dovrà attendere ancora fino a quando Vitek sarà effettivamente proprietario”. Non resta quindi che attendere.

Redazione Giallorossi.net

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9 Commenti

  1. Lo Stadio a Tor di Valle in un modo o nell’altro si farà, l’iter anche se lento, lentissimo (tutti sanno perché) è ormai inarrestabile e prima o poi andrà a dama.
    Lo farà Vitek oppure Friedkin oppure Vitek e Friedkin insieme, o Friedkin da solo con Paperoga, oppure Vitek con lo zio di Bruno Conti – ma una cosa è certa: a Tor Vergata continuerà a crescerci la cicoria e lo stuolo dei cani con padroni al seguito a pisciarci.
    O no, Arfio?

  2. Caro Amedeo, speriamo tu abbia ragione, anche se la vedo dura…
    L’importante, per noi è che la Roma abbia il suo stadio; non importa dove, non importa chi lo fa, l’essenziale è che si faccia. E presto, che c’avemo ‘na certa…

  3. Non ci sono i collegamenti per tor di Valle prima previsti nel progetto Caudo-Marino. Purtroppo il progetto e’ stato distrutto dai grillini. Quello venuto fuori e’ a livello di follia pari ad Ilva parco giochi ed e’ irrealizzabile.

    • Infatti i soldi per i nuovi treni e il rifacimento della stazione Tor di Valle li tiri fuori tu.
      L’unica cosa che non c’è è la diramazione per lo stadio, bocciata a suo tempo dai tecnici ATAC.
      Ah, ‘sti Caltagirones….!

    • Hai ragione da vendere, e te lo dice un ostiense che lavora all’EUR e che come ben capirai prega ogni giorno che questa follia non venga mai realizzata in quel luogo e in questo modo!

  4. Il problema non è Tor di Valle ma la piazza di Maximo al Laurentino, non completata, che non permette l’apertura del Centro Commerciale.

  5. Il problema sono i pentastellati che con il loro non fare, per non sbagliare, paralizzano la realizzazione di una struttura che serve a far rinascere tutta Roma e la nostra beneamata. Speriamo che si sblocchi tutto al più presto e per questa sera sempre e comunque Forza Roma!

  6. Caro Amedeo, è l’ultima fregnaccia che dici sullo stadio a Tor di Valle. Oggi il comitato di quartiere di “Laurentino Fonte Ostiense” ha preso una decisa posizione contro l’apertura di Maximo prima dell’esecuzione delle opere di urbanizzazione a carico di Parsec: piazza, ufficio del Municipio, ponte di collegamento che collega Laurentino 38 alla piazza.
    Lo troverai in giro nel quartiere e sono voti.
    Vitek non comprerà nulla, Eurnova fallirà e la Raggi fermerà la procedura dicendo che non è colpa sua perché lei lo stadio lo voleva fare.
    Se poi Friedkin compra l’AS Roma e decide di fare lo stadio da un’altra parte, che non può essere per vari motivi Tor Vergata, sarò il primo a festeggiare.

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