Strootman, rigorista detronizzato: «Ero molto stanco, giusto lasciar tirare Adem»

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AS ROMA NEWS (Corsport, M. Evangelisti) – A quanto pare, Rudi Garcia ha effettivamente messo in piedi il consiglio dei cinque saggi. Un’istituzione che lo accompagna in ogni esperienza lavorativa, un gruppo più o meno ampio dei calciatori più rappresentativi che lo aiutano a prendere decisioni particolarmente delicate.

I membri alla Roma sono Burdisso, De Rossi, De Sanctis, Pjanic e Totti. Colpisce la presenza di Pjanic come l’assenza di giocatori che in campo hanno assunto un certo grado di leadership. Per esempio Kevin Strootman, giovane sì ma pure capitano della Nazionale olandese. Ieri al ragazzo è stato sottratto anche il ruolo di secondo rigorista in assenza di Totti. Ma figuriamoci se era giornata per litigare su un pallone da appoggiare in rete.

«Faceva molto caldo – ha spiegato Strootman – Mi sentivo sfinito. Ha tirato Ljajic e ha segnato. Non è un problema e non ci saranno questioni in merito nelle prossime partite». La testa lucida da nordico razionale del centrocampista gli suggerisce un’analisi diversa da quella di tanti altri: «Non posso dire che abbiamo giocato una bella partita. Però abbiamo ottenuto i tre punti e questo è quel che conta». Conta in assoluto, in ogni giornata di campionato, e ancora di più in un derby. «Mi avevano illustrato il senso di questo confronto Totti, De Rossi e Balzaretti. L’emozione con cui loro vivevano la vigilia mi ha contagiato. Ma da questo momento si pensa alla prossima». Testa lucida, appunto.

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