Tognazzi: “Insultato per aver interpretato Spalletti, è insopportabile ma ci sono abituato. Ho cercato di tirare fuori la sua umanità”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Giammarco Tognazzi, attore che ha interpretato il ruolo di Luciano Spalletti nella serie Tv “Speravo de morì prima”, ha parlato in un’intervista a Rete Sport delle critiche ricevute sui social riguardante la sua interpretazione dell’allenatore toscano: “I social hanno anche un parere molto positivo. Ma si passa senza mediazione dalla critica all’insulto diretto: una cosa insopportabile. È la degenerazione di ogni forma di rispetto e senza regole d’ingaggio”.

“Mi è capitato leggere qualche riflessione: “Perché Totti non ha interpretato se stesso?”. Perché quello diventerebbe un documentario e qualcuno potrebbe immaginarlo come un atto di egocentrismo. Poi hanno chiesto il perché non l’abbia interpretato quello o quell’altro attore: ma qualcuno si è domandato se hanno avuto il coraggio di farlo? È una responsabilità che si è presa Castellito, al di là della somiglianza che è solo una questione di superficialità. Gli insulti per aver interpretato il ruolo di Spalletti? Io sono abituato, così come sono abituati i calciatori. Ci sono state molte polemiche superficiali sulla serie, ma noi siamo temprati e non ci toccano queste inutili polemiche. L’aspetto fisico? Non conta, nessuno può essere Totti o Spalletti. Bisogna cercare qualcosa che ti porti ad annullare la somiglianza e far capire l’umanità dei personaggi. L’estetica è superficialità”.

Se mi sono confrontato con Spalletti? No, perché non sta a me deciderlo. Ma soprattutto devo attenermi alla linea editoriale raccontata: si racconta il punto di vista di Totti. Ritengo Spalletti un grandissimo allenatore, ho cercato di tirare fuori la sua umanità e il suo disagio in quella situazione. Ho cercato di dargli anche un minimo di protezione, è inevitabile dargliela per un personaggio che si interpreta e che si vive in quel momento. Se avessi avuto l’opportunità di confrontarmi con lui, magari mi avrebbe dato una versione diversa dell’accaduto e sarei entrato in crisi”.

Fonte: Rete Sport

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21 Commenti

  1. L’insulto diretto nasce sempre dall’ignoranza e dalla maleducazione. Rivolto ad un attore che interpreta un ruolo dettato da un copione…è sintomo anche di stupidità. Il modo corretto di affrontare la questione è vedere o meno la serie. E se si decide di vederla, si può criticare la bravura o meno degli interpreti. Punto

    • Mi accodo al tuo commento perché sintetizza il mio pensiero. Gianmarco mi piace molto come attore e trovo che la maleducazione non ha vergogna. Un attore recita un copione per soldi, lo fa di lavoro.

  2. Comunque ste boiate so’ tutta farina del sacco di Totti, che ormai non sa più come fare per attirare l’attenzione sulla sua disputa con Spalletti e cercare di metterlo ancora di più se possibile contro la tifoseria, e tra l’altro ci sta pure riuscendo, considerando che ormai nominare Spalletti e Totti e tutt’uno. Questi poi sono i risultati, e ci va di mezzo anche chi cerca solo di fare il suo mestiere d’attore, solo per interpretare un copione a cui probabilmente anche Totti avrà dovuto dare il suo assenso.

  3. A che punto arriva il tottismo andare ad insultare un attore reo di aver interpretato alla grande la parte di Spalletti, quindi oltretutto un attore anche bravo.
    Massima solidarietà a Gianmarco Tognazzi

    • non è tottismo ma l’abitudine di certi all’insulto pure di quelli che dovrebbero essere i propri beniamini.

      veniva insultato sul personale Spalletti ( e con lui tanti altri) , pure da qualche giornalaio ed a ruota , ancor più stupidamente viene insultato chi lo interpreta.

      Magari ad insultare erano gli stessi che ora lo rivorrebbero.

      Plebaglia

    • Non lo so io so solo che avevamo un grande allenatore che ha sempre centrato gli obiettivi prefissati quando ha allenato la Roma.
      Costretto ad andare via perché non faceva più giocare un quarantenne e la gente s’è l’è mangiato e adesso attaccano pure un attore che lo ha interpretato, stiamo alla frutta.
      Sarà un caso che dopo quanto successo a Spalletti, siamo dovuti andar a prendere un allenatore in Ucraina, perché Conte, Gasperini, De Zerbi, avevano tutti rifiutato la Roma e poi c’è chi dice che l’ambiente non influisce e non conta niente

  4. Mai dubitato che anche tra noi romanisti ci fosse qualche idiota, per un film poi l’idiozia sconfina in ignoranza totale

  5. Già ho avuto occasione di manifestare il mio giudizio negativo sul documentario.
    Adesso come se non bastasse arriva anche la fiction.
    Mi sembra chiaro che i media inzuppino nella polemica sulla contrapposizione Totti/Spalletti, cercando di aizzare il pubblico per destare interesse. Dal loro punto di vista è comprensibile, però il gioco alla fine appare stucchevole e forse per una parte della tifoseria – quella più raziocinante – raggiunge l’effetto opposto.
    Nella sua ultima intervista, pubblicata anche qui su Giallorossi.net, Totti stesso sembra quasi voler prendere le distanze dalla sua diatriba con l’allenatore toscano, abbassando i toni, quasi mediando su chi ha la responsabilità di cosa.
    La chiave interpretativa della fiction è tutta nella frase di Tognazzi “Ma soprattutto devo attenermi alla linea editoriale raccontata: si racconta il punto di vista di Totti”.
    Essendo tale, inevitabilmente tira acqua al suo mulino. Ma allora, prenderò a mia volta una dose di insulti (tanto dietro c’è il buon Fiorini che li cancella 😉 ), fra Totti che insiste sul Grande Oltraggio Ricevuto e Spalletti che resta silente, se proprio devo preferisco quest’ultimo.
    Sarebbe ora di passare oltre quest’episodio.
    Lapidariamente:
    – Totti è stato per noi un grandissimo giocatore che ci ha regalato tante soddisfazioni, e purtroppo pochi trofei rispetto a quelli che lui stesso avrebbe meritato.
    – Spalletti è stato per noi un grande allenatore che ci ha regalato alcune soddisfazioni, e purtroppo pochi trofei rispetto a quelli che lui stesso avrebbe meritato.
    Se il suo futuro fosse mai destinato a coincidere ancora con il nostro, non me ne straccerei le vesti.
    La Società ha spinto Spalletti a far capire a Totti che era ora di smettere, per codardia, per opportunismo, perché così doveva essere, quel che vi pare.
    Spalletti lo ha fatto, con modi forse bruschi, o forse no, visto che tutto quel che sappiamo della vicenda è filtrata, quasi sempre dalle parole di Totti. Comunque sia, doveva pur esser fatto.
    Quantomeno a Spalletti si deve dar atto d’aver assunto un compito ingrato e, una volta portato a termine, mantenere un aplomb ammirevole pur essendo additato a Nemico Pubblico n. 1 della tifoseria. Al punto, addirittura, che un attore che oggi lo interpreta viene insultato… Ma perché? Perché nessun attore avrebbe mai dovuto accettare quella parte?
    Personalmente farei volentieri a meno di certi “tifosi”. Tifate Totti, ma non tifate A.S. Roma.

  6. Oltre a libro di parte anche la fiction di parte…..ora mi aspetto un libro e una fiction con protagonista Spallletti che gestisce Totti
    comunque sia e’ stucchevole questa diatriba tra i dueTotti che non voleva smettere di giocare allora perche’ non ha proposto gioco a costo zero o a gettone?
    E comunque se non ci fosse stato Spalletti Totti il record di Goals nella Roma non lo avrebbe fatto
    Quindi grande Totti per cio’ che ha fatto Grande Spalletti per quello che ha fatto

  7. Dopo aver letto l’amaro sfogo di Gianamrco Tognazzi,capisco perchè lo Spalletti “vero” a Roma non ci ha messo più piede…

  8. francè te vojo un mondo di bene, spallè pure a te ma è giunto il momento di guardare oltre. basta con queste guerre egoistiche che portano fuori dalla via che il romanista deve percorrere. ci si sono infilati in mezzo tutti, anche i laziesi che non vedono l’ora di creare caos tra di noi. anche se il mio capitano portava il n° 8 per me francesco era un mito ma la ROMA conta più di tutto. fermiamoci con questa guerra senza senso. come scrisse la sud in un derby : TI AMO. Forza Roma contro tutto e tutti

  9. Può piacere o meno l’interpretazione che un attore fa in un ruolo e la si può criticare se non la si ritiene adeguata, ma insultarlo e segno solo di una becera ottusità che non è in grado neanche di capire dove finisce la realtà ed inizia una fiction. Fatevi curare ma da uno bravo.
    Ad ogni modo per chi denigra la serie senza manco averla vista è comunque una testimonianza della storia della Roma che di certo non ho visto per altre squadre.

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