ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Al minuto 68′ di Roma-Napoli mentre i giallorossi erano in vantaggio 2-0 è in piena fase offensiva, l’arbitro Rocchi ha sospeso la partita perché dalla Curva Sud si è alzato il becero coro: «Vesuvio lavali col fuoco», segnalato da Koulibaly e indirizzato ai tifosi partenopei. Una decisione presa dopo che lo speaker dell’Olimpico aveva avvisato il pubblico che se fossero continuati i cori a sfondo razzista l’arbitro avrebbe potuto fermare il match.
NUOVE REGOLE – In effetti il nuovo regolamento prevede che già al primo annuncio il direttore di gara può fermare il gioco, di sua iniziativa o su suggerimento del responsabile dell’ordine pubblico designato dal ministero dell’Interno, dei collaboratori della Procura federale o, in loro assenza, del delegato della Lega Serie A.
Così è stato, perché le due squadre sono state chiamate a centrocampo e ci sono rimaste per circa un minuto e mezzo durante il quale capitan Dzeko ha chiesto alla Curva di sostenere esclusivamente la squadra, senza insultare gli avversari. Rocchi lo ha ringraziato stringendogli la mano e ha fatto ricominciare la partita. Tutto è filato liscio fino al termine della gara, ma quando le squadre erano ormai negli spogliatoi qualche tifoso ha ricominciato con gli stessi cori.
PROVVEDIMENTI – Cosa rischia la Roma? Si va da una multa, fino alla squalifica del settore, con sospensiva, per una giornata. Da segnalare che mentre la Curva cantava il coro di discriminazione razziale il resto dello stadio fischiava per esprimere la propria disapprovazione. In conferenza stampa Fonseca racconta come ha vissuto quel momento: «Devo dire che non avevo capito cosa fosse successo. Sono contro qualsiasi discriminazione, ma succede in molte partite e in tutto il mondo. Per me è stato più importante che il nostro capitano abbia parlato con i tifosi e loro non lo hanno più fatto».
Infine, per Rocchi (di Firenze) i complimenti del suo concittadino e leader di Italia Viva, Matteo Renzi: «Conosco Gianluca Rocchi da anni – è il tweet dell’ex premier –. Fin dal settore giovanile ha sempre dimostrato di essere un grandissimo arbitro. Oggi bloccando la partita all’Olimpico per i cori contro la città di Napoli ha dimostrato a tutti di essere anche una grandissima persona».
(Il Messaggero, G. Lengua)

“Cosa rischia la Roma? Si va da una multa, fino alla squalifica del settore, con sospensiva, per una giornata”
Che vi dicevo? Ed ecco qui la conferma E tutto questo per colpa di un “gruppetto di balordi senz’anima ne core” Ma che razza di tifosi sono questi Gente “frustata” che và allo Stadio unicamente per sfogarsi, per fare casino Possibile che non si possano individuare e dargli un bel “Daspo a vita” come per chi ha insultato JJ Scommetto che dp piangono e si lamentono
“Vergognosi” Sono la rovina del Calcio!!!
Forza Roma!
Mio Caro
Questi non vanno allo Stadio per sfogarsi.
i loro Capibastone non sono dei 13enni.
Sanno quel che fanno.
Questi figuri usano le Sanzioni a carico dei Club per ricattare gli stessi.
il messaggio, neanche tanti criptico, è: “vuoi che faccio il bravo?
Vuoi che la pianto di metterti in imbarazzo in Tv e di farti beccare multe?
Bene. Cosa mi dai?”
La Responsabilità Oggettiva non funziona come deterrente.
ha peggiorato il problema.
Mi dà tanto l’impressione che quel provvedimento resterà un caso unico e non si applicherà più in nessun’altro stadio
@Step by Step “ROMA CLUB JAMES PALLOTTA”
Intendiamoci ognuno è libero di “ammazzarsi” come vuole Però non trovo giusto che in un momento in cui la Squadra trova una sua identità e che le cose “sembrano” andare verso una giusta direzione, ecco li che spunta fuori il solito gruppetto “demenziale” (perchè tale li riputo) a rovinare tutto
Poi, noi siamo stati quelli che “giustamente” abbiamo dato contro agli Scazziesi quando tempo addietro ingiuriavano Anna Frank ed adesso cambiamo direzione? Mi spiace ma il sottoscritto da tutto questo si chiama fuori Concordo sul fatto che le altre tifoserie contro di noi nel corso degl’ anni ce ne hanno sempre dette di tutti i colori E’ una prassi che và avanti da tempo Ma non credo che tutto ciò significhi che bisogna comportarsi allo stesso modo Parlamose chiaro: una cosa è la “goliardia” un altra è il “becero razzismo” Ritengo che siano due cose completamente diverse e mi auguro che su questo ci troviamo tutti d’accordo!
Piccolo aneddoto
P.s
A parte il fatto che anni addietro avendo lavorato a Milano, me ne son sempre sentite di tutti i colori Ricordo che nel ’75 con un gruppetto di amici andammo a vedere una trasferta a Milano Gl’appellativi preferiti dai milanisti erano “Besuga” e “Terrone…
Tanto per dire!
Io sono vecchio e da un pò non vado allo stadio… ricordo però, quando lavoravo a Milano, che i cori su romano bastardo e ladrone si sprecavano. E così via in tanti altri stadi ed anche ad altre squadre. Perché per i napoletani vale sempre la discriminazione territoriale?
Perché devono fare le vittime, che tutti sono contro di loro. Ma se sono antipatici a tutti ci sarà un motivo.
Perché sono una razza in via d’estinzione e quindi è giusto salvaguardarli.
Ricordo che durante gl’anni ’80 mi recavo spesso a Napoli… Volete sapere quale era il divertimento preferito di “alcuni delinquentelli da strapazzo?” Sfregiare tutte le macchine targate Roma
Ma non si limitavano solo a questo Gomme forate o “squartate” Vetri sfondati. Portiere ammaccate
Episodi che si intensificarono dopo che vinsero il primo scudetto
Ovviamente (e “stranamente”) talune notizie non vennero mai riportate da alcun quotidiano…
Evidentemente ciò che interessa è la manifestazione di razismo a telecamere aperte. È normale che non si possa avvallare televisivamente un comportamento del genere altrimenti si è complici e il calcio vuole essere altro e veicolare altri messaggi. Romano bastardo equivale a Lazio merxxa, ma il coro sui napoletani è altra cosa e supera la linea della decenza, per questo fermano la partita. Ovviamente non si può fermare per ogno cosa, sarebbe impossibile, ma val sempre la pena ricordare che con la responsabilità oggettiva chi fa questi cori in maniera organizzata la sta facendo pagare prima di tutto alla propria società. Il vero grosso cambiamento sarebbe che lo stadio intero isoli fischiando, e perchè no indicando con il braccio, quel gruppetto che per propri interessi ricatta la società. Si devono vergognare di loro stessi perdendo questo orrendo potere che si sono presi.
Sono soltanto un gruppo di poveri imbecilli
I cori non mi piacciono (non ho proprio nulla contro Napoli o quelli di Napoli o altre città…) ma ha ragione Fonseca: ci sono dappertutto e l’importante è che lo stadio dia più retta a Dzeko che al grandissimo poeta di ‘Vesuvio lavali col fuoco’.
Per quanto riguarda Rocchi, a parte la facilità con cui oggi si è definiti ‘grandissima persona’ (basta tipo dare 10 cent al semaforo, fermarsi col rosso o non schiacciare una vecchietta col trattore…), continuo a non fidarmi. Perché se è capace di arbitrare bene mi domando perché non l’abbia fatto quando doveva…
Caro Enrico, di Rocchi mi verrebbe da dire che ha arbitrato bene ma non benissimo. Ad esempio, i due rigori sono per tocchi di mano volontari (il primo se l’aggiusta, il secondo para un cross).. e i gialli? Aveva perso i cartellini? Per i due gialli a Cetin, invece (che onestamente ci stavano tutti) li ha ritrovati in una frazione di secondo. Ora, in altri casi si tende a “graziare” il giocatore già ammonito, ma per noi vale sempre il regolamento applicato alla lettera.
Sui corsi razzisti ok per la sospensione etc. Sulla discriminazione territoriale, invece, meno, visto che dovrebbe essere sospesa ogni partita in Italia (e non solo).
Anche secondo me la ‘discriminazione territoriale’ è una boiata. E se punisce i cori contro Napoli ma non quelli contro Milano, Roma o Verona, il primo a discriminare è chi ha scritto la norma…
Per Cetin, mah… sarai d’accordo immagino che il secondo giallo è difficile non darlo… e che un’espulsione al 93esimo, con solo una punizione da battere, non ci faceva (e non ci ha fatto…) un gran danno. Anzi (si è perso tutto il resto del tempo)…
Comunque sono molto preoccupato per l’arbìtrio nelle decisioni arbitrali: il fallo di mano di De Ligt ieri era rigore e i cartellini a lungo andare contano, eccome…
Resta il fatto che chi si costruisce casa sulle pendici di un vulcano… è solo questione di tempo.
Questa voglia compulsiva di offendere sempre il prossimo,di provocare sempre chi non ti ha fatto niente,di voler rovinare con la violenza anche i momenti sportivi più belli della squadra,io non l’ho mai condivisa,fin da quando ero ragazzo.Ho iniziato a farmi le trasferte in gruppo,come tutti,ho finito per farmele per conto mio,per non avere niente a che fare con loro.Per i loro atteggiamenti spavaldi e spacconi,fatti di gratuita violenza contro le persone e le cose,sono convinto al 100% che la Roma ha pagato il conto sul campo,ci ha rimesso punti e trofei. Per tutto questo e altro ancora,non li ho mai ammirati,anzi li ho detestati e lo faccio ancora, e sono totalmente dell’idea di Pallotta,che è stato il Primo Presidente della storia della Roma a definirili nel modo che più si meritano.Per loro sono la ROVINA della Roma.
Parole sante.
Grande Zenone, apprezzo ogni parola. Talmente vero e.talmente giusto che guardando i pollici volti che ti hanno messo mi viene in mente il caro vecchio adagio “la mamma dei cretini è sempre in cinta” e penso che non finirà mai. Ma adesso c’è di più, con la responsabilità oggettiva questa gente fa prendere multe alla società e spera di ricattarla. Sono tifosi questi? Parlano tanto di rivoluzione contro Pallotta ma la verità è che dovremmo la.rivoluzione andrebbe fatta contro questa gente.
E’ incredibile che gli imbecilli di ieri riescano poi a far credere al mondo che i tifosi di calcio abbiano questo livello culturale, ma purtroppo questo è il messaggio che mandano. Chi deve intervenire ? e viene fatto ? oppure servono anche questi dementi ?
Dovrebbero fare lo stesso quando la Roma va in trasferta proprio a Napoli o in città del nord, vedi Bergamo ecc. Ipocriti di mer..
Basta con ste stronzate,quando una generazione di imbecilli matura, è subito rimpiazzata da una nuova,e ci sono mamme gravide.
Mi hanno tolto la felicità di vedere la mia squadra dal vivo…
Io ero convinto che lo stop fosse dovuto ai buu a koulibaly.
Onestamente faccio molta fatica a comprendere la discriminazione territoriale.
Cioè Milano in fiamme, romano bast@rdo e genova puzza di pesce va tutto bene, napoli vesuvio no.
“Basta una parola per offendere qualcuno, ma se non sappiamo più distinguere tra umorismo e odio siamo fottuti” – Terry Gilliam
Cmq, come suggeriva anche ieri qualcuno, la soluzione sarebbe eliminare l’assurda responsabilità oggettiva dei club
Il regolamento prevede la sospensione della partita. Ma se i cori continuano cosa puo’ succede alla squadra , i cui tifosi fanno i cori discriminatori o razzisti?
Detto che bisogna tifare e incitare la propria squadra a prescindere, fregandosene dei tifosi avversari. Mi aspetto lo stesso trattamento,cioe’la sospensione della partita, anche al ritorno, quando sicuramente i napoletani conteranno Romano bastardo.
E comunque ora non facciamo,che per colpa dei cori, passa in secondo piano la GRANDE vittoria della nostra ROMA.
Se è vero che queste cose ci sono in tutti gli stadi questa verità non deve essere una scusa. La teppa andrebbe individuata e cacciata fuori a vita. Ieri allo Stadio è stato frustrante dover soggiacere a tutto ciò. Non abbiamo altra soluzione che individuarli e dasparli.
Buongiorno a tutti,lo sport dev’essere felicità rispetto educazione e allegria e quando succede questo schifo in tutti gli stadi si devono sospendere le partite perché siamo arrivati ad un livello di imbecillità altissimo,la goliardia è una cosa e la discriminazione ne è un altra,la vittoria della Roma non passa in secondo piano caro Gaetano anzi è stata stratosferica,ma dobbiamo dire basta agli imbecilli questo vale ripeto in tutti gli stadi, partita sospesa e daspo a vita vedrete che finirà questa idiozia buona domenica a tutti e forza Roma
I napoletani non costituiscono una “razza”. E non sono affatto in via d’estinzione, grazie al Cielo. Per di più non costituiscono un gruppo da difendere perché così facendo si rende implicito un suo stato di presenta inferiorità. Possono benissimo essere presi in giro come tutti. Altrimenti è discriminazione al contrario e a una falsificazione se ne sostituisce un’altra peggiore perché a freddo. Facciamo chiarezza, una volta per sempre.
Questa dei cori in realtà è una formidabile arma messa in mano a pochi imbecilli che così hanno il potere di far interrompere, e quindi indirizzare, le partite. Dice bene Step che la responsabilità oggettiva dev’esser rivista. Negli anni 80 al Franchi fu esposto da noi romanisti uno striscione con scritto “Speriamo che l’Arno ve se riporti giù” (o qualcosa di simile), come un altro sul Mostro di Firenze. I fiorentini non risposero certo con cori imparati dalle Orsoline. Oggi ci sarebbero interrogazioni al Tribunale dell’Aia. Per non dire ciò che si vede a Verona o Bergamo.
Queste cose ci sono sempre state, dal “romano bastardo” (ascoltato ovunque) al “Milano in fiamme”. Anzi, un tempo era peggio, ma non faceva notizia è nessuno si offendeva. Lo stadio non è un posto per educande, a me sembra più sorprendente il fatto che ci si sorprenda. Rocchi ieri ha fatto la prima donna ma se quei cori, lanciati invero da poche decine di persone, fossero stati ignorati e lo fossero SEMPRE, pian piano scomparirebbero. Cosa dovrebbe dire il figlio di Paparelli, il cui quarantennale della morte è stato lunedì scorso (l’avesse ricordato qualcuno) che per decenni di è dovuto sorbire il coro anti laziale che inneggiava a quel tragico evento?
Amedeo la mia battuta era ironica.
D’accordo su tutto. questa storia del razzismo è un pentolone in cui si mescolano gli interessi dei gruppi ultra che lo usano come pizzo da far pagare alle società ,politica (vedi le sperticate lodi di Renzi a Rocchi) e idiozia di estrema destra che a forza di fomentare crea un’aria irrespirabile. In tutto ciò il buonismo raggiunge vette altissime ed un arbitro tristemente a noi noto per i favori alle grandi diventa una gran persona, un eroe che si erge davanti alla deriva morale del paese,avvisato dei cori non da Insigne che è napoletano ma da Koulibalu che è nero ……
Sono d’accordo con Step sulla responsabilità oggettiva che permette di ricattare i club,ma sono sempre stata in disaccordo sull’aver equiparato i cori razzisti ai cori contro le altre squadre.Per quanto beceri,offensivi etc…questi cori,nel linguaggio da stadio,vengono codificati come sfottò e non hanno mai generato violenza o altro,tanto che quello che si canta contro le Fiorentine non penso che se detto fuori dal contesto stadio verrebbe preso allo stesso modo. Il considerare discriminatori solamente i cori contro i Napoletani e non quelli contro i Romani,contro Milano etc è di per sé discriminatorio,cosa significa?Che gli altri cori sono solo prese in giro mentre quelli contro i Napoletani sono reali?Se fossi Napoletana sarei offesa! Quando stabilirono la regola della discriminazione territoriale(o meglio,quella verso Napoli) dalla reazione nei commenti soprattutto da parte di ragazzini,non hanno fatto altro che banalizzare i cori realmente razzisti verso calciatori di colore.
Sono stato anche io un ultras, di paesello,di serie D. Nella pallavolo femminile siamo arrivati in serie A2 campionati 88-89/ 89-90. Nel basket diverse volte in serie B2
HO gridato di tutto. Ho incitato senza sosta. Ma non ho mai fatto cori e ululati razzisti. Anzi li HO subiti. Li abbiamo subiti. Come una volta a Cefalù ci siamo presi gli uh -uh- uh, già a Cefalù incredibile vero?
Resto comunque della mia opinione Gavino, che per colpa di pochi non dobbiamo pagare tutti, e non deve pagare la ROMA. NEANCHEa livello mediatico..Perche’mi gioco Los Pelotas che domani si parlerà solo dei cori. Sopratutto a Radio radio lazio lo Sporc…
BUONA ROMA A TUTTI
Amo Napoli, e adoro il sorriso e l’allegria contagiosa. Vorrei che negli stadi, questi ignoranti ritardati, venissero a conoscenza, che il Vesuvio, è uno dei vulcani più pericolosi del mondo, la sua eruzione costerebbe la vita a migliaia di uomini donne e bambini, che di calcio, non hanno nessun interesse. Smettiamola di subire questa gente, sia con le loro fake new, che con queste dimostrazioni di odio, che ci stanno avvelenando.
Una volta si chiamavano sfottò. Oggi invece tutta questa sensibilità politicamente corretta, mi sembra soltanto becera ipocrisia borghese, fumo negli occhi per mascherare nefandezze ben più gravi.
Va bene la goliardia e va bene tutto, ma visto che molto spesso si trona a casa senza voce indirizzerei i cori al supporto della squadra, cosa che a fine stagione potrebbe dei punti in più, uno stadio che ti sostiene ti fa fare quel passo in più, quel contrasto in più etc… il resto sono solo stupidate da guelfi e ghibellini della domenica. Se siete coerenti il coro cantatelo anche a lavoro, in macchina nel traffico e al supermercato.
Ziopeppo non può essere un discorso di coerenza. Nessuno (credo e mi auguro) di quelli che cantano ‘lavali col fuoco’ auspica REALMENTE un’eruzione, così come chi canta Milano in fiamme. Lo hai detto tu stesso, “sono solo stupidate da guelfi e ghibellini della domenica”. Nascono e muoiono lì.
Ben diverso è il discorso sugli ululati per il colore della pelle, che nasconde (non importa se per vera convinzione o ‘solo’ per colpire dove è più facile) una presunta superiorità etnica. Che è paurosamente sempre più dilagante. La storia ci è già passata e non ne sentiamo certo la mancanza.
L’unico effetto dei cori è stato quello di ‘distrarre’ una squadra che stava schiacciando l’altra. Infatti, dopo la sospensione, l’altra ha segnato. Bastano pochi dettagli per cambiare il corso delle cose…se gli imbecilli in un momento di chiara superiorità territoriale avessero moltiplicato i decibel per sostenere la squadra che pensano di tifare, forse avremmo fatto il tre a zero, senza sofferenza nell’ultimo Quarto d’ora…
Ci sono momenti nei quali non si può più attendere, giunti i quali le culture o meglio le subculture misere ed agghiaccianti vanno per sempre mutate, le nefandezze estirpate. Orsoline o non orsoline educande o non educande, al fatto che negli stadi da 100 anni si canti lavali col fuoco o mostro di Firenze è arrivato il momento di dire basta, chi va allo stadio con la propria bambina a tifare Roma con popcorn e bandierina non può stare a 10 metri dalle bestie selvatiche, non c’è in tutto ciò nulla da salvare, nulla di simpatico, nulla che abbia a che fare con tifo ed acume, d’accordo con Step, ci sono altri metodi ma questi metodi devono essere pesantissimi per i diretti responsabili, è finito il tempo dell’accondiscendenza amatricianesca, ha “stuccato”, ha stancato, finalmente una società reagisce a sta schifezza, ciò vale sia per i casi di cori razzisti da parte di dichiaratamente razzisti (tipo parte della curva nord della Lazio ed altre frange di tifo, soprattutto nell’epoca in cui Dresda dichiara l’emergenza nazismo ed in Italia stessa si rianimano gruppi neo-fascisti e squadristi) sia per i casi di discriminazione territoriale, anch’essi ridicoli e nauseanti (altro che goliardia, anch’essa per me stomachevole sul piano concettuale).
Alle bambine fanno male ben altre “bestie selvatiche” che sono in giro, e qualcuna è pure dentro casa loro, che quattro spiantati con la sciarpa. Per mia figlia ho molto più timore di “certi” assistenti universitari che di un ultras canna e birra che urla -“mortacci stracci”!
La morale del borghesuccio divano e pantofole ha francamente stancato, perché non è altro che il male del secolo, l’ipocrisia fatta sistema grazie al web. Non andate allo stadio se non volete questa gente vicino voi. Non uscite neanche di casa, però. La vostra omofobia al contrario, lurida, perché scientifica, quella di chi si sente migliore degli altri pur condividendone i difetti (basta vedere ciò che si scrive, giudica e con che termini truculenti), acceca e non fa comprendere l’unica cosa che conti, ossia che il mondo non è un buon posto per viverci. Come lo stadio. Ma è l’unico esistente e tutti dovremmo far in modo nel nostro piccolo che si trasformi in un luogo meno terribile, oscuro e freddo. Ma usando il cervello. Non i luoghi comuni e le frasi fatte.
@Amedeo:
Ammetto che se pur a volte apprezzo i tuoi commenti ci sono altri casi in cui i tuoi post mi lasciano alquanto perplesso Per carità nessuna critica ci mancherebbe altro
Solo che leggendo, non comprendevo alcuni passaggi del tuo commento
1) “La morale del borghesuccio divano e pantofole ha francamente stancato…”
2) “Non andate allo stadio se non volete questa gente vicino voi. Non uscite neanche di casa, però”
3) “L’Ipocrisia fatta sistema grazie al web… etc etc”
Nel tentativo di comprendere non vorrei dire delle baggianate Però, leggendo mi vien da pensare che tu condanni coloro che “ripudiano qualsiasi forma di razzismo” definendoli dei poveri illusi Personaggi squallidi che investendosi di un bieco buonismo, mai in vita loro si sono recati allo stadio
Ebbene non sò con chi ce l’avessi ma se pur non mi sento chiamato in causa posso assicurarti che il sottoscritto non appartiene assolutamente a questa “Coglamerazione” Poi, smettiamola di accusare gl’altri solo perchè la pensano in maniera diversa
Senza alcuna offesa però, lo trovavo leggermente infantile
Mi ripeto:
Il colore della pelle è una cosa la goliardia è un altra
Il razzismo è un male che và combattuto su tutti i campi di Calcio in maniera giusta ed equa
Per me non ha mai contato il colore della pelle ma la mentalità L’ignoranza con cui si etichetta l’altro perchè diverso Chiudo con una piccola “finestrella” Mi piacerebbe sapere quanti di questi “cosidetti Tifosi” che incidono sull’andamento delle Partite abbiano la “Fedina penale Pulita”
Non dimentichiamoci di quello che è accaduto a Torino e dei numerosi arresti avvenuti trà i Capi Ultrà!
Opinione personale s’intende!
Flaco, pur essendo innamorato della lingua italiana, non sono in assoluto contrario ai neologismi… Ma “conglamerazione” come te viene!?!?
Scherzo eh…
Devo una risposta a Flaco.
Sono il primo a condannare il razzismo. Quello vero, però. L’ho fatto cento volte ‘sto discorso e francamente mi sono stancato, come penso anche chi abbia la compiacenza di leggermi.
Il problema è che leggendo qua e là ho l’impressione che qualcuno viva in una campana di vetro. Scandalizzarsi per il coretto di ieri, lanciato da poche persone immediatamente zittite dal grosso della Tevere, definite “bestie selvatiche” lo trovo esercizio grossolano e anche un po’ da “montagna del sapone”.
Spero di essere stato chiaro, adesso.
(P.S. Sono il primo a condannare il razzismo. Quello vero, però. L’ho fatto cento volte ‘sto discorso e francamente mi sono stancato, come penso anche chi abbia la compiacenza di leggermi).
@Kawa62:
“Conglamerazione” –
Credimi se ti dico: Stavo giusto rileggendomi il commento e mi son posto la stessa identica domanda
Ma come azzo m’è venuto?! 🤔🤨🤣😆😎
Amedeo
Se anche a livello individuale le persone che cantano questo coro possano non intendere veramente che un napoletano sia appartenente ad una razza inferiore e avere amici napoletani, se anche passi come goliardia (le botte da orbi e l’odio da stadio fra diversi territori italiani mi fa pensare che non sia cosi e penso tu lo sappia) il senso del coro è senza dubbio discriminante in senso territoriale e razziale e il fatto che venga cantato in pubblico e live in presenza di milioni di persone pone il dubbio se sia il caso da parte degli organizzatori dello spettacolo di porre l’accento sul fatto che ci si dissoci da certi cori, non permettendoli più. E questo si inserisce in una cornice più ampia dove il razzismo è diventato un problema e argomento sociale di stretta attualità. Questo non ha niente a che vedere con la tua personale indignazione di fronte ad un discorso che vorresti essere buonista e borghese e non capirlo significa essere fuori dal mondo e le sue manifestazioni pubblicamente sociali. Il mondo sa essere brutto ma questo non significa che questa bruttezza debba far parte apertamente di un evento pubblico, neanche in senso goliardico. E dire che il razzismo è altro è una leggerezza un po infantile che si può permettere uno spettatore, non certo un organizzatore che ha delle responsabilità. A livello individuale poi se anche scherzando ti rivolgi a qualcuno dandogli del frocetto o a qualcuna dandogli della puxxanella, per quanto non intendessi usare quelle parole nel senso preciso che indicano, non puoi certo appellarti al perbenismo se queste persone si risentono. Il fatto che tu abbia toccato la loro sensibilità è un fatto e va rispettato in quanto tale. Tieniti pure le.tue idee ma rispetta gli altri.
Tutto ciò senza considerare che chi fa questi cori oggi, con la responsabilità oggettiva, sa benissimo quello che sta facendo e ricatta la società per ottenere interessi che non gli vengono più corrisposti. E chi paga è la As Roma.
Fai un esercizio, la prossima volta che vai al ristorante, a fine pasto, lancia un bel rutto o un peto e poi se qualcuno si lamenta appellati al fatto che la natura umana prevede l’emissione di aria dal xulo o dalla bocca e che scandizzarsi è da borghesuccio che nasconde sotto al tappeto la polvere.
Molta gente, la maggioranza, non vuole questi comportamenti allo stadio: chi deve sopportare chi? Chi la deve far finita e quale sarebbe il motivo per cui proprio non deve rinunciare a certe esternazioni?
Il lunedì che umiliazione ecc ecc oppure senti che puzza ecc ecc o ancora ve puzza il fiato de pesce ecc sono cori anni 80 come voi siete i bianco/blu che non nascono da una discriminazione territoriale ma da sfottò da stadio. Dove ci veniva cantato romano bastardo e romane puttane il tifo romanista intonava cori più “simpatici” e articolati avverso le opposte tifoserie. Al coro “lavali cor foco” nel 1985 a Napoli un mio carissimo amico e ultrà accanito del Napoli non solo ci rideva sopra ma mi diceva “come fa quel coro?” e ridendo aggiungeva “siete bucchin” in senso goliardico.
Non stavo allo stadio ieri per questioni di lavoro e non posso giudicare ma chi si scaglia subito contro e li paragona ai bu razzisti non solo è fazioso ma non ha mai calcato una tribuna calcistica
Niente discriminazione territoriale? Solo goliardia che finisce in una risata?
Ma ce fate o ce siete?
Qualsiasi manifestazione d’odio mal si coniuga con i valori sportivi, sono d’accordo.
Tuttavia, trovo errato mettere sullo stesso piano gli insulti a sfondo razziale, assolutamente censurabili, con quelli cosiddetti di discriminazione territoriale. Nel primo caso non trovo scusanti (unica attenuante la stupidità di alcuni che si accodano – pur non essendo razzisti – non capendo la gravità del gesto).
Nel secondo mi sembra che siamo di fronte all’esasperazione di rivalità campanilistiche che ritroviamo ad ogni livello della nostra vita e che hanno radici storiche, senza che ciò comporti (se non per pochi dementi) il reale desiderio di assistere al rogo di Milano o alla devastante eruzione del Vesuvio. Credo che i contradaioli Senesi se ne dicano di molto peggio, senza che ciò impedisca, tra loro, la normale civile convivenza.
Allora va bene così? No. Ma non vorrei che questa deriva buonista ed ipersensibile che sta interessando la nostra società, stia lasciando sempre più potere in mano a chi buono e sensibile, invece, non lo è davvero.
Tra un curvaiolo becero e chi vuole “addormentare” un popolo rendendolo inerme, temo più il secondo.
La gente ce muore allo stadio, ci si massacra di botte da sempre e secondo te è il buonismo che vorrebbe addormentare il popolo…
Guarda, quando intendi popolo, nella stragrande maggioranza dei casi, la gente pensa che sia giusto che a livello pubblico si smetta di manifestare odio nei confronti dell’altro. Non finirà mai la guerra nel cuore di certi uomini ma queste persone devono capire che hanno da.imparare a stare al mondo quando sono in pubblico. Se io organizzo una partita.di calcio ho il diritto di cercare in tutti i modi queste.tendenze e il perbenismo non centra niente, è una parola che si può permettere solo un individuo che non ha idea.cosa significhi gestire le.masse.
cercare in tutti i modi DI LIMITARE queste.tendenze
Patrizio, fatico a seguire il tuo ragionamento. Forse perché tendi a fare dei salti “logici” piuttosto gratuiti. Del resto tu dovresti essere sempre quello che siccome osavo criticare l’attuale proprietà (pallotta), allora “sei juventino”; certo, non fa una piega.
Quindi, provando a sintonizzarmi sul tuo modo di ragionare, non mi pare proprio di aver parlato di violenza fisica negli stadi; qui si discute, tutt’al più, di violenza verbale. Mi spiace, ma sei andato fuori tema.
Anche la tua esortazione “peace and love”, mi sembra fuori contesto. Cosa c’entra? Pensi davvero che le guerre nel mondo sono dovute alle intemperanze di qualche ragazzotto ignorantello ed esaltato, piuttosto che ad interessi finanziari enormi? Beta ingenuità.
Dici che gli organizzatori di un evento pubblico hanno il diritto ecc. ecc.? Sbagli ancora: hanno il DOVERE e la RESPONSABILITA’ di garantire che l’evento si svolga in condizioni di sicurezza e nel rispetto delle regole. Lo facciano, quindi. Chi glielo può impedire? L’importante è che il quadro delle regole sia chiaro, coerente, imparziale, trasparente, e chi più ne ha più ne metta.
Riconosci, in questa descrizione, il mondo in cui viviamo? Sì? Beato te. Io no. Il potere, quello vero, è falso e ipocrita. Infatti, la sua faccia pubblica è perbenista e buonista. Ribadisco, meglio avere a che fare con i fucking idiots.
No Kawa a me non piace dare del laziale o dello juventino, mi sbaglierò ma mi pare di non averlo mai scritto. Tu non hai parlato di violenza fisica, sono io che contestualizzo dicendo che gli organizzatori avendo sulle spalle un evento pubblico di tale rilevanza non vogliono che passi il messaggio che li si possa usare toni di una certa violenza, discriminazioni raziali fino ad arrivare al razzismo. E dato che di violenza negli stadi ce n’è e pure tanta, dato che alla maggioranza della gente questo disturba molto e se ne parla da decenni, ovviamente lo stadio diventa il luogo dove mettere le mani e fare pulizia.
Questo è il discorso e mi pare più che normale. Ripeto, dopo aver lasciato correre certi cori, certe scritte, certe alzate di mano politicizzate e certa violenza, chi organizza eventi sportivi cone la serie a diventa corresponsabile e veicolatore di certi messaggi se non si rifiuta. E non hanno voglia di esserlo e ne hanno tutto il diritto. Tutto qua. Sti cavoli cosa ne pensa un certo tipo di tifoso, è lui che si deve adeguare, non gli altri.
Concordo in pieno sulla responsabilità oggettiva ma solo in parte sul discorso educande. Lo Stadio è un luogo dove si gioca una partita di calcio si fa sport ci si porta i figli. Certi cori non c’entrano nulla e sono un esplicito invito alla violenza. Ritengo che la teppa debba stare fuori dagli stadi. Con il nostro nuovo tutto questo scomparirà
Bene…..quindi Koulibaly richiama l’attenzione dell’arbitro per i cori Vesuviani e non a suo personale indirizzo, ora inviterei i giocatori della Roma a far sospendere gli incontri per puntare al 0-3 a tavolino ogni qual volta in trasferta ( succede sempre ) vengano urlati cori contro la nostra città, invocando Nerone e i complimenti alle signore concittadine cantando ” e le romane p……p ……p….e i loro figli ecc ecc” volete questo? Volete il teatro? Volete la fratellanza in un paese che i nostri politici e quelli che si indignano oggi di queste caxxate hanno contribuito a dividere con messaggi di odio e intolleranza che vengono alla luce da interviste e dibattiti televisivi e social ? Ok…. Tutti composti belli e pettinati con multe per scambi di posto, tutti seduti, baci e abbracci agli avversari …..ma che siano regole per tutti, dico tutti! Sarà un mondo perfetto ma intanto esorto i nostri tesserati di segnalare agli arbitri gli insulti che ci piovono addosso in tutte le trasferte in Italia…..vi faranno Eroi Nazionali come Koulibaly e Rocchi….loro si che so’ Signori! Dimenticavo…..Renzi non perde mai un’occasione per Tacere! Forza Roma! Avanti Curva Sud! ⚡️
Si la gente vuole questo.
E ci si rende anche conto che sia un’utopia, ma come tutte le utopie le si perseguono sapendo bene che non sono il fine ultimo ma il mezzo per.ottenere qualcosa.
Gli stadi sono un luogo pubblico dove avvengono cose.imbarazzanti e gli organizzatori che non vogliono avvallarle giustamente utilizzano estremi rimedi per mali estremi. I m b a r a z z a n t i.
Il fatto che certi tifosi dicano che se gli si chiede di mantenere certi comportamenti eliminandone altri significhi la fine del tifo è non soltanto una bugia, ma anche infantile e la riprova che sia giusto e sacrosanto intervenire. Non posso cambiare il posto dove sono assegnato (come al cinema)? Non vedo il problema e se sono le regole, peraltro ben motivate, mi adeguo.
A me se per assurdo allo stadio dovessi anche smettere di cantare Lazio merda non mi farà mai smettere.di cantare Forza Roma e di divertirmi.
E a te?
Spero che il giudice sospenda la curva sud per il prossimo turno casalingo, così FORSE quei quattro dementi saranno isolati dalla maggioranza dei tifosi che PAGA per andare a tifare la propria squadra e non per offendere gli avversari.
FUORI I DEMENTI DAGLI STADI!!
Numero uno se si dà un potere del genere ai beceri il calcio è in scacco e le partite le decideranno loro.
Numero due, il giocatore napoletano così attento a questi cori, per altro flebili e fatti soltanto da una sparuta minoranza di imbecilli,gli ha fatti notare sul due a zero per la Roma, quando la Roma era super caricata pronta per dargli una stracciata.
Se fosse stato due zero per il Napoli state sicuri, che il così attento uditore giocatore napoletano, non avrebbe fatto caso a nessun tipo di cori.
Invece per gli imbecilli che ancora fanno quel orribile coro, detestate tanto il Napoli, ma ieri grazie alla sospensione per due minuti l’avete rimesso in partita, ovviamente questi non sono neanche tifosi della Roma, sono soli coattoni prepotenti che vorrebbero che le cose ritornino come erano venti anni fa biglietti gratis trasferte gratis etc etc e’ vecchia la storia
Comunque le immagini sul settore ci sono, basta identificare , i personaggi del branco , Chi e preposto lla faccia se necessario gli di ritiri la tessera dandogli anche una sanzione economica pesante invece di darla alla società e coinvolgere la maggior parte dei tifosi una cosa è lo sfottò,altra cosa è insultarli o augurargli il male, che poi lo si fa comunque non è da comunque approvare
Di fobia io ne ho solo una, la fobia di quelli che per fare gli intellettualoidi a tutti i costi ci mettono il se ed il ma in tutto foraggiando questa bella porcheria in cui viviamo e dunque un genocida non è più genocida, il razzismo non esiste se non nei Balcani, uno che dice brutto scimmione è solo imbecille (poverino), l’asino vola bla bla bla. Forse i borghesucci in pantofole li frequenti tu, io vivo per strada tra la gente di ogni colore, ho amici di tutte le razze ed i più stroxi che conosco sono guarda caso sempre italiani che pensano di saperla più lunga. La favola dello stadio posto non per educande è veramente comica, grazie a Dio tutti si stanno muovendo per voltare pagina e renderci un paese migliore e l’ipocrisia non c’entra nulla. Se all’università ci sono i professori porci o in giro gli stupratori non significa essere ipocriti se si dice che bisogna estirpare la discriminazione territoriale ed ogni forma di razzismo dagli stadi. Ringrazio Dio e la mia famiglia di pensarla per come la penso e non all’amatricianesca travestita col finto fiocco intellettuale.
Tempo fa ricordo un ex ministro dell’interno fare lo stesso coro….disse testualmente: “lasciateci divertire”.
Gli diamo il daspo?
Magari fosse possibili.
Ricordati cosa diceva di Roma.
Ma.in Italia oltre alla.memoria corta abbiamo un problema a capire ed apprezzare i valori democratici più profondi.
Considerato ciò che scrivi in continuazione – che tu viva per strada e giri il mondo francamente mi sento autorizzato a non crederlo.
Considerato ciò che scrivi in continuazione – che tu viva per strada francamente faccio fatica a crederlo. Hai parlato di “bestie selvatiche”. Oppure neghi, come il tuo solito, e provi a aggiustare rovinosamente il tiro mettendo la solita pezza.
Messo al muro fai sempre macchina indietro ma sempre un muro hai alle spalle. Quello delle tue inossidabili convinzioni del tutto disinformate.
Sono io invece a ringraziare Dio di non avere le tue certezze assolute.
Pardon… Ma non riuscivo a comprendere con chi ce l’avessi!
Brutto quando si digita un commento e non s’inserisce il destinatario Mi auguro solo che non sia una cosa voluta Se tale risp. è indirizzata al sottoscritto ti lascio alle tue convinzioni
Distinti saluti!
No Flaco sbagli, è il nuovo capitolo di “Amedeo vs Dark Dog”!
Due fratelli che sono più simili di quel che pensano e amano punzecchiarsi…
Aggiustare il tiro? Solita pezza? È arrivato il tempo del ritiro, vaneggi. Ho internet sul cellulare, il mondo è andato avanti, molla sto divano, anche adesso che scrivo sono fuori e tu mi metti di buon umore come sempre.
El Flaco parlava con me, apparte i soliti deliri si contraddice, da un lato mi dice che ho inossidabili convinzioni (dunque se sono inossidabili non si ritrattano mai e rimangono ferme) dall’altro dice che correggo sempre il tiro (cosa falsa all’ennesima potenza), ormai c’è da ridere, si te lo confermo e sottoscrivo : “bestie selvatiche”, io a differenza tua sono coerente e se dico una cosa ci credo, ho zero del chiacchierone e del finto di ampie vedute (capace di “guardare oltre le apparenze” cogliendo le motivazioni ontologiche recondite per come ti dipingi, ma dde ke? Ti dai solo delle arie. Che apparenze ci sarebbero dietro scimmione e napoli Vesuvio? Solo bestie ignoranti come Caproni), cosa ti fa pensare che corregga il tiro? Mai fatto al contrario tuo che soffri i pollici versi e quando ne ricevi cento inizi a dirci chi sei, che sacrifici hai fatto, quali sono i lati nascosti del tuo animo, tradotto: un pianto che non ha nulla di vero. Adios.
El Flaco, mi collego ai tre punti che hai sottolineato ““1) La morale del borghesuccio divano e pantofole ha francamente stancato…”
2) “Non andate allo stadio se non volete questa gente vicino voi. Non uscite neanche di casa, però”
3) “L’Ipocrisia fatta sistema grazie al web… etc etc”. Queste cose descrivono perfettamente il personaggio, è ipocrisia (determinata dal web, strumento che al contrario oggi sta facendo crollare i regimi mentre prima si viveva nella vera ipocrisia e nella tacitazione) secondo lui schierarsi senza se e senza ma contro cori beceri (razzisti e non allo stadio), è ipocrisia da borghesuccio aspirare ad una società più giusta partendo da regole minime di rispetto umano, perché lui odia il razzismo “quello vero” (una cosa che per commentarla ci vorrebbe un trattato, che ci chiarisce come mai siamo un paese socialmente e culturalmente arretrato), mentre secondo lui la cosa va ribaltata, se la mia bambina non voglio che senta i cori razzisti la devo tenere chiusa in casa, non la porto con me allo stadio, perché lo stadio non è un posto per educande, e serchiamo di combattere questo schifo siamo ipocriti, meglio dunque tenere i bambini a casa, ecco di cosa e di chi stiamo parlando.
Che poi, detto fra noi, i napolentani (intesi come tifosi) se ne fottono del celebre coro e rispondono a tono da piu di 30 anni.
È tutto sbagliato? È una manifestazione inìcivile? Può darsi, ma non facciamola piu grossa di quello che è. Indaghiamo e stronchiamo piuttosto i legami malavitosi di alcune curve e ripuliamole dei soggetti veramente pericolosi.
P.S.: qualcuno, non ricordo chi, parlava di canne e birra. Beh, io pratico la prima disciplina allo stadio (la birra dell’olimpico fa schifo alca’) e non ho mai alzato una mano su nessuno. Anzi, con l’erba divento un tenero koala mentre con altre sostanze più gommose divento un clown; passo la partita a sparare ca22ate e il lunedì mi tocca rivedere gli highlights su sky per capire com’è finita la partita.
Easy mates. Peace.
E ci credo che non ricordi chi!
🙂
Hai ragione.
Di che si parlava?
ahahaha grande!
Io da qualche tempo ho perso la ‘fede’ ma frequento una lunga schiera di ferventi praticanti.
E nessuno ha mai avuto velleità manesche. Ovvio che non è un’equazione matematica, ma generalmente è un tratto distintivo.
Peace
Anche per sdrammatizzare un po’ (considerando che tanto se ci vogliono stangare, ci stangheranno), confesso che a volte appare l’Indaa o il Bilan in TV e mi parte il refrain del “solo grido” e del “solo allarme”.
È una sorta di riflesso condizionato, per il quale infantilmente mi autocompiaccio, lo ammetto. A casa mia, però, ché fuori me ne vergognerei.
A mia parziale discolpa, preciso che l’indirizzo è alla squadra, non alla città che peraltro mi piace e frequento (sicché rischierei di finire male se bruciasse stile Los Angeles).
Un po’ come dire che gli juventini rubano: i calciatori, ed estensivamente chiunque indossa quella casacca, quantomeno per silente complicità 😜
Patrizio, ti prego, il tuo commento alla mia risposta sopra è il perfetto manifesto di quella sagra dell’ipocrisia che è il politicamente corretto, cosa che detesto grandemente.
Ciò che mi spiace è vedere gente in gamba, e tu lo sei – si percepisce subito, che si accoda al vuoto pensiero dominante ripetendo frasi e concetti mandati a memoria.
Amedeo io le penso davvero le cose che ho scritto, ed ho il profondo desiderio che lo sport e ciò che gli gira intorno prenda un’altra china. Perchè certi aspetti soprattutto in Italia sono esageratamente degradati. Non penso che nella lotta fra “bene e male” debba vincere qualcuno, ma penso che ci debba essere un equilibrio che attualmente non vedo e che mi auguro. Internazionalmente ounque si è cercato di mettere mano a questi aspetti si è usata la stessa logica, quella del “mali estremi estremi rimedi” l’unica possibile quando si parla di masse che per giunta sono organizzate. Potrà sembrare eaagerato, peebenista, borghese o quello che vuoi ma è l’unica strada efficace e passa per la legge e la sua affermazione
Poi si vedrà, sarà solo u periodo, ma ci credo e adesso è il momento!
Grazie cmq della stima
P.s. sul politicamente corretto ci scrivono i libri, trovo che sia cosa ben più complessa e che la versione che ne dai non ne rispecchia il vero significato.
Direi che in maniera più sintetica trovi che il mio pensiero sia ipocrita, di quella ipocrisia che non si è mai sporcata le mani nel vero mondo o che si lava le mani sporche prima di scrivere.
Ma non la penso come te e so di non essere cosi.
Amedeo buonasera…..io ho colto benissimo il tuo pensiero e sono diciamo in linea. Caro Amedeo alcuni soggetti si appellano alla tolleranza quando i primi ad essere intolleranti sono loro, basta vedere i post di insulti che ho ricevuto su altra pagina solo perchè tentavo di spiegare che quello che è successo ieri allo stadio, peraltro un coro cantato da una sparuta minoranza, infervora gli animi e si accusa una Curva intera di essere razzista nazista antisemita ecc ecc…..ma questo è il potere dei Social, che ci vuoi fare, uno scrive un post e se non si condivide si passa all’attacco con insulti ingiurie e diffamazioni, senza aver capito una H di quello che si legge. Un saluto Amedeo con la Roma nel cuore!
Non metterei sullo stesso piano manifestazioni razziste e territoriali in pubblico, seppur di una minoranza, con l’isterismo personale da social. Sono due cose diverse, una cosa è l’intolleranza razziale e territoriale di un gruppo pronto anche a tirare fuori le.cinghie, i coltelli o investire con la macchina qualcuno, gente che si spetta alla stazione per pistarsi di botte, un’altra è il non accettare da dietro una tastiera che l’altro abbia una idea diversa e che oltre che esporre le proprie idee al meglio non si può andare, altrimenti si sfocia nel disagio psicologico del desiderare che il mondo la pensi come me, che significa fra l’altro che segretamente penso di saperla più degli altri. In comune hanno una cosa: il rispetto, che a molti farebbe piacere vedere durante una partita e che ha molto, tutto a che vedere con lo sport.
Curvasudforteromana, chi ti ha insultato gratuitamente è un indegno di stare su un forum e lo è più in generale, io e te ci siamo sempre rispettati, abbiamo sempre dialogato ed a volte ci siamo rivolti reciproci complimenti pur essendo evidente che le nostre idee siano sostanzialmente differenti, io personalmente tutto sono tranne uno che generalizza (te lo garantisco al 100%), ritengo poi che con il nuovo stadio sarà più facile individuare i minorati che continuano a pompare demenza e discriminazione (prive di humor, intelletto ed efficacia, ormai noiosi, triti e ritriti dal corso della storia). Detto ciò (cioè il fatto che la responsabilità sia non di tutta la curva ma di una sua sparuta minoranza – questo è evidente-) continuo a sostenere che buhh e rigurgiti tipo Napoli Vesuvio vadano estirpati con decisione perché chi pronuncia certi rutti non è persona degna e perché certi atteggiamenti sono avvisaglie di problemi e fenomeni ben più seri e pericolosi. Spero la tecnologia aiuti a risolvere le pessime conseguenze della squalifica di interi settori, dei ricatti e della responsabilità oggettiva a carico delle società. Un saluto.
Bla bla bla
PS. Flaco ti supplico niente più faccine e cuoricini da voltastomaco
Il politically correct che non si sopporta, il “razzismo quello vero” mentre il resto è inventato, l’ipocrisia (dde ke?), i bla bla bla….poi senti le dichiarazioni del capo degli ultras dell’Hellas Verona (quello che inneggiava Hitler sui palchi e che dice che Balotelli non sarà mai italiano) e ti rendi conto di quante caxate circolano pur di mettere in giro fuffa, di ridurre tutto a relativismo puro, di negare l’evidenza, di non fare mai un caxo che migliori questo paese eternamente provincialotto ed arretrato. Fuori razzisti e fascisti dalle curve. 2 milioni di italiani immigrati dall’inizio del 2000, deficit di 600 mila lavoratori nel nord ed il giorno i bulletti ci spappolano le balle con i barconi.
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.